5 anni fa
Se lei ride dopo che hai tolto i boxer non è lo stesso buon segno.Quotato da Mach69,Per far innamorare una donna il primo passo è farla ridere, il secondo è non sembrare un idiota.
Per dire... 😮
5 anni fa
Ah ah ah che in italiano si dice barzotto !Quotato da upstair,cosa dicono per portarsela a letto che bisogna fare, andiamo al dunque accidenti, tuo MDFQuotato da Mach69,Per far innamorare una donna il primo passo è farla ridere, il secondo è non sembrare un idiota.
medium density fireboard 😋
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È così mica la fai ridere...la fai piangere 😄 😋
5 anni fa
Comunque pare che l'essere nati comporti una mortalità del 100%
4 anni fa
Citazione da uno dei libri più belli che ho letto negli ultimi 20 anni...
"La gente non è cattiva, mia cara. È idiota, il che è ben diverso. La malvagità presuppone un certo spessore morale, forza di volontà e intelligenza. L’idiota invece non si sofferma a ragionare, obbedisce all’istinto, come un animale nella stalla, convinto di agire in nome del bene e di avere sempre ragione"
(Carlos Ruiz Zafón - L’ombra del vento).
"La gente non è cattiva, mia cara. È idiota, il che è ben diverso. La malvagità presuppone un certo spessore morale, forza di volontà e intelligenza. L’idiota invece non si sofferma a ragionare, obbedisce all’istinto, come un animale nella stalla, convinto di agire in nome del bene e di avere sempre ragione"
(Carlos Ruiz Zafón - L’ombra del vento).
4 anni fa
“Il morto di figa (homo affamatus) è una specie in costante aumento nel nostro ecosistema.
Trattasi di una degenerazione involutiva del truzzo, del nerd e di vari tipi di poser, che colpisce il 99,65% delle suddette specie. È spesso anche un bimbominkia, almeno a giudicare dal vocabolario limitato e dalle capacità espressive pari a quelle di Biscardi dopo una lobotomia. Tale specie animale cerca di continuo un qualsiasi contatto con il sesso femminile; a differenza del provolone però, il morto di figa non raggiunge mai l'obiettivo, neppure una volta ogni tre anni, limitandosi a guardare e/o sbavare sul monitor del proprio pc appena il suo sviluppato olfatto subodora la presenza, anche solo presunta, di un rappresentante del sesso opposto all'altro capo del PC, che è ormai l'unico mezzo attraverso cui cercano di risolvere i problemi di carestia.”
- Nonciclopedia -
Trattasi di una degenerazione involutiva del truzzo, del nerd e di vari tipi di poser, che colpisce il 99,65% delle suddette specie. È spesso anche un bimbominkia, almeno a giudicare dal vocabolario limitato e dalle capacità espressive pari a quelle di Biscardi dopo una lobotomia. Tale specie animale cerca di continuo un qualsiasi contatto con il sesso femminile; a differenza del provolone però, il morto di figa non raggiunge mai l'obiettivo, neppure una volta ogni tre anni, limitandosi a guardare e/o sbavare sul monitor del proprio pc appena il suo sviluppato olfatto subodora la presenza, anche solo presunta, di un rappresentante del sesso opposto all'altro capo del PC, che è ormai l'unico mezzo attraverso cui cercano di risolvere i problemi di carestia.”
- Nonciclopedia -
4 anni fa
Quanta verità 👍Quotato da Mach69,
4 anni fa
👍Quotato da Mach69,„L'animo umano ha bisogno di nutrirsi di speranza, così come lo stomaco ha bisogno di cibo. La vita invece spesso è amara e non concede scappatoie ai desideri dei mortali. Alcune verità sono senza alternative: tutti dobbiamo morire, chi è br [...]
4 anni fa
Un genio.
FARE LA SPESA è l’unica cosa che mi spaventa di più de na preghiera recitata da Salvini e Barbara D’Urso.
La prima cosa che provi a fare è ordinarla online.
I siti erano talmente intasati che dopo un po’ m’appariva direttamente la scritta STOCAZZO.
All’inizio pensavo che fosse er nome della ditta de consegne, poi ho capito:
DOVEVO USCÌ.
Me comincio a preparà alle 10 pe uscì a mezzogiorno.
Quando ho finito la vestizione sembravo un incrocio tra Top Gun e no stagnaro de Chernobyl.
Orgoglioso e teso come un Sergente dei Marines che sta pe’ annà a conquistà er Vietnam, armato solo de na Bic coi cartoccetti a sputo, guardo la mia famiglia, cantiamo l’inno, ci abbracciamo piangendo e poi dico severo:
VADO ALL’ORA DE PRANZO, COSÌ C’È MENO GENTE.
Al supermercato, ad aspettarmi, il raduno nazionale dei furbi.
Nel frattempo m’hanno pure fermato i carabinieri:
- Buongiorno, dove va?
Io li guardo.
C’ho i guanti, ‘na mascherina, ‘na tuta ermetica e 50 buste del Conad.
Do cazzo sto a annà secondo te? A fa ‘na rapina a ‘na banca del seme?
Capiscono, e me mandano via.
Arrivo al supermercato, scendo, e me sento come Armstrong quando è sbarcato sulla luna.
Prendo il carrello, guardo la fila:
praticamente na puntata qualsiasi de Malattie Imbarazzanti.
Sembrava de sta ai provini pe’ le comparse de Star Wars.
M’avvio a piedi per arrivare alla fine della fila.
Nel tragitto guardo stupito sta mostra de mascherine: da quelle normali a quelle professionali, passando pe quelle fatte ar punto croce e un paio de maschere antigas della guerra del Golfo.
Qualcuno aveva pure foderato gli assorbenti co la carta forno.
Uno, che de sta storia dell’assorbenti non c’aveva capito un cazzo, girava co du tampax infilati nel naso.
Dopo 50 minuti a piedi, arrivo più o meno in provincia de Viterbo.
Me metto in fila.
Dopo 2 ore e 40 passate a pensà al senso della vita e a avecce paura de morì, arrivo all’entrata del supermercato e entro.
Me so fatto una lista, solo beni de prima necessità.
Poi mentre cammino pe’ gli scaffali me vengono in mente tutte le ricette de Fatto in casa da Benedetta e comincio a comprà cose a cazzo parlando in Marchigiano.
Dopo venti minuti er carrello era pieno de pasta sfoglia e ancora dovevo comincià la lista.
Nelle corsie se guardamo tutti male, tipo un qualsiasi film ambientato nel Bronx.
Se qualcuno fa un passo in più verso de te, mentalmente sei pronto a sgozzallo co la carta forno.
A fare da sottofondo a tutto ciò, si alza un coro unanime:
- SCUSI, C’È LA FARINA?
Alla decima domanda, un commesso ha sbroccato e ha cominciato a corre pe’ le corsie cantando “Somewhere over the rainbow” sventolando carta igienica rosa.
Finita la lista, passo davanti all’alcool, chiudo l’occhi, e butto dentro qualsiasi cosa c’avesse un tappo e n’etichetta metallizzata.
Arrivo in cassa.
So più sudato dello psicologo de Tina Cipollari.
Il primo istinto è quello di crollare emotivamente, tipo se vedi tu fija a Uomini e Donne.
‘Na disperazione profonda.
Poi te fai coraggio, perché affacciandoti da dietro il carrello, vedi in faccia la cassiera.
La cassiera c’ha l’espressione de Giletti in diarrea, c’ha l’occhi spenti, è inerme, la stanchezza ormai gliela misurano co la scala Mercalli.
Due cose ti dice.
La prima è : Ce l’ha la tessera?
La seconda è: Sono 1897€ e 37 centesimi.
Paghi con la carta, che appena la infili nel Pos, evapora.
Da qui comincia la ritirata.
Esci ormai nuotando nel tuo stesso sudore, nascosto da na montagna de buste.
Posi le buste in macchina, posi il carrello, butti i guanti, butti la mascherina, butti i vestiti, dai fuoco a tutto col Napalm, te fai la doccia nudo nel parcheggio co un secchio de Amuchina e risali in macchina.
Arrivi a casa che sono le quattro del pomeriggio e più o meno per le 18 hai portato tutto su.
In compenso te senti come se c’avessi il fisico di The Rock.
Te aprono la porta, te guardano e piangono perché sei tornato.
Non è sempre chiaro se è un bene o un male.
A quel punto te disinfettano dando fuoco a un secchio de candeggina che te tirano addosso, te raschiano co no scopettone da esterni e poi puoi entrare.
Iniziate a mettere a posto la spesa disinfettando ogni confezione.
Se tutto va bene, arrivi all’ultima busta in tempo pe’ la colazione del giorno dopo.
In quel momento però, un pensiero inizia a prendere forma.
Da pensiero, diventa certezza.
L’aria si fa pesante, le gambe non si muovono, il respiro è bloccato.
Gli sguardi degli astanti sono vitrei, rassegnati alla crudeltà dell’esistenza.
Lo stomaco ti si stringe, le labbra tremano lasciando intravedere la paura e una lacrima silenziosa segna il tuo viso come la pioggia segna la sabbia d’inverno.
Sì...
Sì...
Sì.
Te sei scordato er burro.
FARE LA SPESA è l’unica cosa che mi spaventa di più de na preghiera recitata da Salvini e Barbara D’Urso.
La prima cosa che provi a fare è ordinarla online.
I siti erano talmente intasati che dopo un po’ m’appariva direttamente la scritta STOCAZZO.
All’inizio pensavo che fosse er nome della ditta de consegne, poi ho capito:
DOVEVO USCÌ.
Me comincio a preparà alle 10 pe uscì a mezzogiorno.
Quando ho finito la vestizione sembravo un incrocio tra Top Gun e no stagnaro de Chernobyl.
Orgoglioso e teso come un Sergente dei Marines che sta pe’ annà a conquistà er Vietnam, armato solo de na Bic coi cartoccetti a sputo, guardo la mia famiglia, cantiamo l’inno, ci abbracciamo piangendo e poi dico severo:
VADO ALL’ORA DE PRANZO, COSÌ C’È MENO GENTE.
Al supermercato, ad aspettarmi, il raduno nazionale dei furbi.
Nel frattempo m’hanno pure fermato i carabinieri:
- Buongiorno, dove va?
Io li guardo.
C’ho i guanti, ‘na mascherina, ‘na tuta ermetica e 50 buste del Conad.
Do cazzo sto a annà secondo te? A fa ‘na rapina a ‘na banca del seme?
Capiscono, e me mandano via.
Arrivo al supermercato, scendo, e me sento come Armstrong quando è sbarcato sulla luna.
Prendo il carrello, guardo la fila:
praticamente na puntata qualsiasi de Malattie Imbarazzanti.
Sembrava de sta ai provini pe’ le comparse de Star Wars.
M’avvio a piedi per arrivare alla fine della fila.
Nel tragitto guardo stupito sta mostra de mascherine: da quelle normali a quelle professionali, passando pe quelle fatte ar punto croce e un paio de maschere antigas della guerra del Golfo.
Qualcuno aveva pure foderato gli assorbenti co la carta forno.
Uno, che de sta storia dell’assorbenti non c’aveva capito un cazzo, girava co du tampax infilati nel naso.
Dopo 50 minuti a piedi, arrivo più o meno in provincia de Viterbo.
Me metto in fila.
Dopo 2 ore e 40 passate a pensà al senso della vita e a avecce paura de morì, arrivo all’entrata del supermercato e entro.
Me so fatto una lista, solo beni de prima necessità.
Poi mentre cammino pe’ gli scaffali me vengono in mente tutte le ricette de Fatto in casa da Benedetta e comincio a comprà cose a cazzo parlando in Marchigiano.
Dopo venti minuti er carrello era pieno de pasta sfoglia e ancora dovevo comincià la lista.
Nelle corsie se guardamo tutti male, tipo un qualsiasi film ambientato nel Bronx.
Se qualcuno fa un passo in più verso de te, mentalmente sei pronto a sgozzallo co la carta forno.
A fare da sottofondo a tutto ciò, si alza un coro unanime:
- SCUSI, C’È LA FARINA?
Alla decima domanda, un commesso ha sbroccato e ha cominciato a corre pe’ le corsie cantando “Somewhere over the rainbow” sventolando carta igienica rosa.
Finita la lista, passo davanti all’alcool, chiudo l’occhi, e butto dentro qualsiasi cosa c’avesse un tappo e n’etichetta metallizzata.
Arrivo in cassa.
So più sudato dello psicologo de Tina Cipollari.
Il primo istinto è quello di crollare emotivamente, tipo se vedi tu fija a Uomini e Donne.
‘Na disperazione profonda.
Poi te fai coraggio, perché affacciandoti da dietro il carrello, vedi in faccia la cassiera.
La cassiera c’ha l’espressione de Giletti in diarrea, c’ha l’occhi spenti, è inerme, la stanchezza ormai gliela misurano co la scala Mercalli.
Due cose ti dice.
La prima è : Ce l’ha la tessera?
La seconda è: Sono 1897€ e 37 centesimi.
Paghi con la carta, che appena la infili nel Pos, evapora.
Da qui comincia la ritirata.
Esci ormai nuotando nel tuo stesso sudore, nascosto da na montagna de buste.
Posi le buste in macchina, posi il carrello, butti i guanti, butti la mascherina, butti i vestiti, dai fuoco a tutto col Napalm, te fai la doccia nudo nel parcheggio co un secchio de Amuchina e risali in macchina.
Arrivi a casa che sono le quattro del pomeriggio e più o meno per le 18 hai portato tutto su.
In compenso te senti come se c’avessi il fisico di The Rock.
Te aprono la porta, te guardano e piangono perché sei tornato.
Non è sempre chiaro se è un bene o un male.
A quel punto te disinfettano dando fuoco a un secchio de candeggina che te tirano addosso, te raschiano co no scopettone da esterni e poi puoi entrare.
Iniziate a mettere a posto la spesa disinfettando ogni confezione.
Se tutto va bene, arrivi all’ultima busta in tempo pe’ la colazione del giorno dopo.
In quel momento però, un pensiero inizia a prendere forma.
Da pensiero, diventa certezza.
L’aria si fa pesante, le gambe non si muovono, il respiro è bloccato.
Gli sguardi degli astanti sono vitrei, rassegnati alla crudeltà dell’esistenza.
Lo stomaco ti si stringe, le labbra tremano lasciando intravedere la paura e una lacrima silenziosa segna il tuo viso come la pioggia segna la sabbia d’inverno.
Sì...
Sì...
Sì.
Te sei scordato er burro.
4 anni fa
La vita è bella ma...pure il sotto vita mica è male!!!
Citazione di zio Peppino del paese al sesto bicchiere di montepulciano 😎
Citazione di zio Peppino del paese al sesto bicchiere di montepulciano 😎
4 anni fa
meglio non avere più di 50 euro in tasca 😄Quotato da Mach69,La spesa va fatta sempre a stomaco pieno, per evitare sprechi. 😮
4 anni fa
ma, dipende sempre dall asta, se ci sono persone con tanti soldi o meno 😄Quotato da Mach69,Un grande errore: credersi più di quel che si è e stimarsi da meno di quel che si vale.
4 anni fa
Tutti vogliono la liberta di parlare, e di scrivere.
Tutti hanno la liberta di pensare ma quella non la usano.
Risultato spesso parlano e scrivono cazzate.
Tutti hanno la liberta di pensare ma quella non la usano.
Risultato spesso parlano e scrivono cazzate.
4 anni fa
“È la voglia di fottere che fa arrossire la gente, non il pudore.”
JEAN BAPTISTE DE BOYER D'ARGENS
JEAN BAPTISTE DE BOYER D'ARGENS
4 anni fa
“Commetti il più vecchio dei peccati nel più nuovo dei modi.”
W.S.
W.S.
4 anni fa
Altre perle sessiste ne abbiamo ?Quotato da Mach69,Una vera signora è colei che non beve, non fuma, non gioca e non bestemmia, neanche quando le scivola fuori. 😄
4 anni fa
beh a volte cedere al nemico è piacevole 😄 😄Quotato da Mach69,La sconfitta è spesso una condizione temporanea, darsi per vinti è ciò che la rende permanente.
4 anni fa
Rigore è quando arbitro dà, non quando guardalinee dà.
4 anni fa
Un grande giocatore vede autostrade dove altri solo sentieri.
4 anni fa
"Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono. Poi vinci." Mahatma Ghandi 🙂
4 anni fa
"Nel 1969 ho dato un taglio a donne e alcool. Sono stati i venti minuti peggiori della mia vita."
Cit. George Best 💖
Cit. George Best 💖
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