7 anni fa
Domando, può uno scrittore, immedesimarsi al punto da desiderare di provare personalmente le sensazioni descritte? Io non nascondo che AVENDO DOVUTO DESCRIVERE MINUZIOSAMENTE le sensazioni e i piaceri di chi viene sodomizzato, comincio a sentire sempre più forte il desiderio PROVARE di essere posseduto come descrivo del defunto ex marito di mia moglie. Si tratta di un piacere teorico che man mano che scrivo, vedendo al rallentatore i singoli fotogramma del video-sex che devo descrivere in immagini e suoni, mi sta dando un piacere troppo particolare, un desiderio di voler provare che non potevo immaginare.
Es. quando dico che un cazzo dà il massimo di godimento quando si ferma un attimo sulla mucosa del sedere, è vero... Associo questo momento, al momento in cui un giovane, aspetta che la persona del cuore maschio o femmina apra la sua porta. E' un momento eccezionale perché, chi lo prende, può ancora ritirarsi e non lo fa perché VUOLE PRENDERLO, e chi lo sta mettendo, farebbe ancora in tempo a ritirarsi, ma ha deciso di spingerlo dentro aprendo il culo alla "vittima". Ho messo il fermo immagine ed ho osservato e raccontato, quel momento con tutte le sensazioni, che sono associate a quell'immagine, e poi fotogramma dopo fotogramma, entro io stesso nel sedere e cerco le sensazioni del cazzo e del culo.... Cosa provano le persone? Ad uno si sta aprendo il culo, l'altro sta facendo penetrare il membro... Che belle sensazioni per entrambi, pur se per motivi diversi , essi godono. Le sensazioni e le emozioni degli attori per come vedo io... sono i colori del racconto, e le parole e e i mugolii di piacere, di chi riceve il cazzo, fanno da contrasto alla specie di grugnito di chi lo sta scopando... Immagino la scena quasi come se chi lo mette stia punendo, con grugniti di piacere, con la sua frusta/cazzo il suo passivo, che gode dei colpi subiti emettendo mugolii di piacere ogni volta che "l'aguzzino" lo colpisce in profondità.
La domanda? Eccola: l'opera, che si scrive con troppo amore, può modificare lo scrittore? L'immaginare troppi particolari di un rapporto passivo, può far desiderare di provare (attivo/passivo)? L'omosessualità può conseguire all'eccessiva entrata nei personaggi?
Es. quando dico che un cazzo dà il massimo di godimento quando si ferma un attimo sulla mucosa del sedere, è vero... Associo questo momento, al momento in cui un giovane, aspetta che la persona del cuore maschio o femmina apra la sua porta. E' un momento eccezionale perché, chi lo prende, può ancora ritirarsi e non lo fa perché VUOLE PRENDERLO, e chi lo sta mettendo, farebbe ancora in tempo a ritirarsi, ma ha deciso di spingerlo dentro aprendo il culo alla "vittima". Ho messo il fermo immagine ed ho osservato e raccontato, quel momento con tutte le sensazioni, che sono associate a quell'immagine, e poi fotogramma dopo fotogramma, entro io stesso nel sedere e cerco le sensazioni del cazzo e del culo.... Cosa provano le persone? Ad uno si sta aprendo il culo, l'altro sta facendo penetrare il membro... Che belle sensazioni per entrambi, pur se per motivi diversi , essi godono. Le sensazioni e le emozioni degli attori per come vedo io... sono i colori del racconto, e le parole e e i mugolii di piacere, di chi riceve il cazzo, fanno da contrasto alla specie di grugnito di chi lo sta scopando... Immagino la scena quasi come se chi lo mette stia punendo, con grugniti di piacere, con la sua frusta/cazzo il suo passivo, che gode dei colpi subiti emettendo mugolii di piacere ogni volta che "l'aguzzino" lo colpisce in profondità.
La domanda? Eccola: l'opera, che si scrive con troppo amore, può modificare lo scrittore? L'immaginare troppi particolari di un rapporto passivo, può far desiderare di provare (attivo/passivo)? L'omosessualità può conseguire all'eccessiva entrata nei personaggi?
7 anni fa
tutto ciò che fai, pensi o scrivi bene o male ti cambia. è la vita e la vita ti cambia sempre. Dopodichè però dubito tu abbia desiderio di provare a prenderlo solo perchè lo hai scritto, molto più probabilmente come dice exAddict hai iniziato a scriverlo per un desiderio latente che non sapevi di avere e hai usato la scrittura per dargli corpo e voce.
7 anni fa
Beh, Silvio pellico non è che lo hanno arrestato perché aveva scritto " le mie prigioni" 🙂
Il prodotto artistico ,in genere , ha una funzione catartica, dovrebbe cioè spegnere passioni , voglie e dolori!
E a proposito di questi ultimi ,mi pare che a te stia Per capitare il contrario !
Il prodotto artistico ,in genere , ha una funzione catartica, dovrebbe cioè spegnere passioni , voglie e dolori!
E a proposito di questi ultimi ,mi pare che a te stia Per capitare il contrario !
7 anni fa
insomma quello che con ampi giri di parole stiamo cercando di farti capire è che ti piace il cazzo e hai voglia di provarlo e di conseguenza lo hai scritto, e non che dato che lo hai scritto ti sta venendo voglia di provarlo.
7 anni fa
Scrivere questi racconti, effettivamente mi HA messo delle aspettative da passivo, che non avevo mai avuto, mi era anche capitato di poterlo fare, da passivo, con un uomo, ma non mi ha interessato più di tanto, nel senso che mi sono dedicato completamente alla figa e non mi è passato nemmeno per l'anticamera del cervello, chessò... di provare a toccare il cazzo, visto che se ne stava presentando l'occasione, dunque, ho reputato di non essere interessato a pratiche omosessuali. Delle pulsioni da tendenze passive, mi si presentano solo adesso che cerco di immedesimarmi nei vari ruoli, per motivi di scrittura, mi vedo, il film mentale dell'incontro che poi devo descrivere con le parole... Quando scrivo dell'amante desidero veramente di andare a casa della signora x e di scoparla come lo descrivo. Quando descrivo la signora che si accinge a scopare, e compie una serie di atti intesi a goderne e a facilitare il rapporto è come se io stesso fossi una femmina e mi accingessi ad avere quel tipo di rapporto occasionale. Negli ultimi episodi, è capitato casualmente ma spesso, di dover descrivere dei rapporti omosesssuali da passivo, e immaginandomi nei panni dell'ex marito, che si accinge a dare il consenso, "mentale" di un rapporto passivo, ho poi immaginato tutta una serie di emozioni e di desideri che mi facevano quasi essere parte del racconto. Mi ha talmente impressionato questo mio modo di immergermi completamente nel personaggio godendone di tutte le pulsioni che lo animano nel racconto, che come ho detto in altre occasioni, mi hanno spinto a farmi seghe, ora come uomo, ora come femmina e ora come gay. Noto il fatto come qualcosa di straordinario e ne ho voluto parlare con voi. Da ragazzo, come credo tutti i fanciulli, ho avuto esperienze attive, c'era un mio compagno di banco, alle elementari, che aveva delle cosce fantastiche, ed io stavo tutto il giorno col la mano ad accarezzargli le cosce, e mi si alzava il cazzo già alle elementari. Da passivo, mai. Ora mi ritrovo a pensare di aprire le chiappe come il mio personaggio, per essere violentato dal nero... Non so se esiste un fenomeno mentale "tipo malattia mentale" che possa essere chiamata in causa nel mio caso.
Il fatto è che, essendo solo, in questo periodo, questi desideri da passivo si amplificano ed onestamente, per un mio fatto mentale mi danno fastidio, fino ad un certo punto ci ho giocato, nel senso che le ho sottovalutato, ma adesso ritengo che non posso far finta che queste pulsioni non esistono, e voglio capire come controllarle, magari tornando a scrivere di tante belle orge al femminile.
N.B. non sto scherzando, comincia veramente ad essere un problema per me e per la mia mentalità, perciò, vi prego di non credere che io voglia cazzeggiare con questo thread.
Il fatto è che, essendo solo, in questo periodo, questi desideri da passivo si amplificano ed onestamente, per un mio fatto mentale mi danno fastidio, fino ad un certo punto ci ho giocato, nel senso che le ho sottovalutato, ma adesso ritengo che non posso far finta che queste pulsioni non esistono, e voglio capire come controllarle, magari tornando a scrivere di tante belle orge al femminile.
N.B. non sto scherzando, comincia veramente ad essere un problema per me e per la mia mentalità, perciò, vi prego di non credere che io voglia cazzeggiare con questo thread.
7 anni fa
"Da ragazzo, come credo tutti i fanciulli, ho avuto esperienze attive, c'era un mio compagno di banco, alle elementari, che aveva delle cosce fantastiche, ed io stavo tutto il giorno col la mano ad accarezzargli le cosce, e mi si alzava il cazzo già alle elementari."
ehm no. non tutti i fanciulli hanno avuto erezioni toccando le gambe di un compagno maschio di classe. A me non è mai successo per esempio. Ovviamente non voglio dire di essere io la "norma" ma lo dico per dire che ognuno è un caso a sé.
"Da passivo, mai." e "ma non mi ha interessato più di tanto, nel senso che mi sono dedicato completamente alla figa e non mi è passato nemmeno per l'anticamera del cervello" sono un tantino in contrasto con "mi era anche capitato di poterlo fare, da passivo, con un uomo". Nel senso che ti è capitato ma non lo hai mai fatto o lo hai anche provato?
Faccio però fatica a capire cosa ti dia noia, di che malattia tu stia parlando. Molto sinceramente penso tu ti sia reso conto che ti piace anche il cazzo e che vorresti provarlo, nessuna malattia, nessun disturbo e nessuna nuova pulsione che prima non avevi apparsa solo perchè l'hai scritta. Molto più semplicemente hai scritto pulsioni che già avevi ma avevi tenuto nascoste e sopite dentro di te.
A questo punto non è che tu abbia molte scelte:
1) rinneghi una parte di te facendoti solo del male
2) se non sei interessato ad andare realmente con un uomo perchè hai una compagna o perchè godi solo come sfogo mentale continui a scrivere e a toccarti su questa fantasia
3) provi il cazzo.
ehm no. non tutti i fanciulli hanno avuto erezioni toccando le gambe di un compagno maschio di classe. A me non è mai successo per esempio. Ovviamente non voglio dire di essere io la "norma" ma lo dico per dire che ognuno è un caso a sé.
"Da passivo, mai." e "ma non mi ha interessato più di tanto, nel senso che mi sono dedicato completamente alla figa e non mi è passato nemmeno per l'anticamera del cervello" sono un tantino in contrasto con "mi era anche capitato di poterlo fare, da passivo, con un uomo". Nel senso che ti è capitato ma non lo hai mai fatto o lo hai anche provato?
Faccio però fatica a capire cosa ti dia noia, di che malattia tu stia parlando. Molto sinceramente penso tu ti sia reso conto che ti piace anche il cazzo e che vorresti provarlo, nessuna malattia, nessun disturbo e nessuna nuova pulsione che prima non avevi apparsa solo perchè l'hai scritta. Molto più semplicemente hai scritto pulsioni che già avevi ma avevi tenuto nascoste e sopite dentro di te.
A questo punto non è che tu abbia molte scelte:
1) rinneghi una parte di te facendoti solo del male
2) se non sei interessato ad andare realmente con un uomo perchè hai una compagna o perchè godi solo come sfogo mentale continui a scrivere e a toccarti su questa fantasia
3) provi il cazzo.
7 anni fa
Quotato da ilromantico73,"Da ragazzo, come credo tutti i fanciulli, ho avuto esperienze attive, c'era un mio compagno di banco, alle elementari, che aveva delle cosce fantastiche, ed io stavo tutto il giorno col la mano ad accarezzargli le cosce, e mi si alzava [...]
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neanche a me è mai venuto duro toccando le cosce di un uomo... Mah...
7 anni fa
beh ma se consideri la tua tendenza omoerotica come una malattia mentale e cerchi di reprimerla puoi solo farti del male da te stesso.
A mio avviso l'omosessualità o bisessualità va accettata come un dato di fatto, poi se e come dare seguito a tali impulsi è una scelta personale, ma la non accettazione difficilmente porta benessere.
A mio avviso l'omosessualità o bisessualità va accettata come un dato di fatto, poi se e come dare seguito a tali impulsi è una scelta personale, ma la non accettazione difficilmente porta benessere.
7 anni fa
vedo che sei iscritto come gay/bisex quindi ti credo sulla fiducia. Mi stai dicendo che è più facile prenderlo da un uomo che accettare mentalmente che ci potrebbe far piacere prenderlo? te lo chiedo seriamente.Quotato da exAddict1on,Non è così automatico accettarsi quando si parte da certe premesse. È più facile passare alla pratica... e questo nel suo caso potrebbe essere comunque un farsi del male.
7 anni fa
in effetti ha senso. ci sono moltissimi gay repressi che vanno con gli uomini ma poi sono omofobi non accettandosi. Magari convincendosi che essendo quelli "attivi" non sono veramente gay o bisex. Però devi ammettere che è comunque una forma di autolesionismo non accettarsi.Quotato da exAddict1on,Sì certo. È più facile realizzare una fantasia sessuale che accettare di cambiare l'idea che si ha di sé. Non sto parlando di me perché non vengo da un passato etero.
7 anni fa
Assolutamente vero. Mi faceva strano solo questo suo rigetto per una fantasia legittima e soprattutto che cercasse in qualche modo di dare la colpa a cose che ha scritto. tutto qua.
7 anni fa
IN LINEA DI MASSIMA SONO D'ACCORDO CON QUESTO TUO RAGIONAMENTO, ma ascolta cosa mi è successo.Quotato da ilromantico73,"Da ragazzo, come credo tutti i fanciulli, ho avuto esperienze attive, c'era un mio compagno di banco, alle elementari, che aveva delle cosce fantastiche, ed io stavo tutto il giorno col la mano ad accarezzargli le cosce, e mi si alzava [...]
Ieri, con un amico, entrambi avevamo bevuto un po, io di meno, visto che per motivi di salute, l'alcool devo scansarlo, ho potuto verificare, che il rapporto passivo, nel reale mi fa schifo. Lui, nell'alcool mi ha chiesto di masturbalo e di farmelo mettere in culo. Non sono riuscito nemmeno a toccare il sesso maschile, né tanto meno ho saputo girarmi per accettare la richiesta di passività. Da certi punti di vista lo avrei anche voluto provare, ma il gesto reale mi provocava disgusto.
Devo dedurre che dovendo scrivere di rapporti omosessuali, ho dato una esaltazione ai gesti, desiderando realmente di provarli ma che se si realizza la possibilità di partecipare passivamente, divento omofobo, "mi fa schifo".
Per me "credo" che il tutto è spiegabile in questo modo:
Devo avere, realmente, a livello di sub-conscio il desiderio di provare da passivo, tanto che se nel gioco di coppia, mia moglie mi sega, con bocchino, e mi stimola il sedere, accetto e mi piace, ma rifiuto con tutto me stesso l'idea che un altro uomo, possa toccarmi il sedere, oppure possa darmelo in bocca.
Il mio deve essere un caso di rifiuto psicologico, perché descrivendo gli incontri dell'ex marito di mia moglie, arrivo io stesso ad eccitarmi immedesimandomi nella parte di chi sta per "sottomettersi" per ricevere le attenzioni di un uomo ben dotato.
Bisogna chiedere ad @Charlize che è l'esperta su tutta la questione dell'omosessualità avendo lei partecipata a diversi thread sull'argomento. Di sicuro, oggi posso dire che nella realtà, c'è un mio rifiuto netto a dispormi, "fisicamente", in condizioni passive.
7 anni fa
Quotato da coppiaestero,IN LINEA DI MASSIMA SONO D'ACCORDO CON QUESTO TUO RAGIONAMENTO, ma ascolta cosa mi è successo.Quotato da ilromantico73,"Da ragazzo, come credo tutti i fanciulli, ho avuto esperienze attive, c'era un mio compagno di banco, alle elementari, che aveva delle cosce fantastiche, ed io stavo tutto il giorno col la mano ad accarezzargli le cosce, e mi si alzava [...]
Ieri, con un amico, entrambi avevamo bevuto un po, io di meno, visto che per motivi di salute, l'alcool devo scansarlo, ho potuto verificare, che il rapporto passivo, nel reale mi fa schifo. Lui, nell'alcool mi ha chiesto di masturbalo e di farmelo mettere in culo. Non sono riuscito nemmeno a toccare il sesso maschile, né tanto meno ho saputo girarmi per accettare la richiesta di passività. Da certi punti di vista lo avrei anche voluto provare, ma il gesto reale mi provocava disgusto.
Devo dedurre che dovendo scrivere di rapporti omosessuali, ho dato una esaltazione ai gesti, desiderando realmente di provarli ma che se si realizza la possibilità di partecipare passivamente, divento omofobo, "mi fa schifo".
Per me "credo" che il tutto è spiegabile in questo modo:
Devo avere, realmente, a livello di sub-conscio il desiderio di provare da passivo, tanto che se nel gioco di coppia, mia moglie mi sega, con bocchino, e mi stimola il sedere, accetto e mi piace, ma rifiuto con tutto me stesso l'idea che un altro uomo, possa toccarmi il sedere, oppure possa darmelo in bocca.
Il mio deve essere un caso di rifiuto psicologico, perché descrivendo gli incontri dell'ex marito di mia moglie, arrivo io stesso ad eccitarmi immedesimandomi nella parte di chi sta per "sottomettersi" per ricevere le attenzioni di un uomo ben dotato.
Bisogna chiedere ad @Charlize che è l'esperta su tutta la questione dell'omosessualità avendo lei partecipata a diversi thread sull'argomento. Di sicuro, oggi posso dire che nella realtà, c'è un mio rifiuto netto a dispormi, "fisicamente", in condizioni passive.
Noi possiamo dire tutto quello ke vogliamo,ma sarà sempre qualcosa ke proviene dalle esperienze di ognuno di noi,io penso ke si debba partire dal concetto basilare , ke una fantasia sarà sempre conseguenziale ad un desiderio represso,ke nel caso di coppiaestero,sta rifiutando.Mi permetto dirtelo,perkè l'ho vissuto in prima persona e,come ho detto sopra,è la mia convinzione personale proveniente dalla mia personale esperienza ,ke sicuramente sarà diversa dalle tue e quelle di altri. Ho sempre avuto il desiserio di fare sesso con maski,ma non lo avevo mai accettato,per anni mi sono sempre nascosto dietro mille scuse tipo esuberanza sessuale,desiderio di provare mentalmente qualcosa di nuovo,pensieri depravati scaturiti dal bisogno di uscire dalle cosiddette normalità,tutte baggianate ke mi servivano solo a nascondere la mia vera natura,la bisessualità,infatti dopo aver rifiutato moltissime volte questo tipo di rapporti,un'amico ke conoscevo da anni ,mi fece delle avances e feci sesso con lui da passivo ed ho scoperto ke mi piace,da allora,cerco di farlo tranquillamente senza problemi con le persone ke mi piacciono,pur essendo sposato ed avendo anke una fidanzata con la quale scopiamo tranquillamente,forse piu' e meglio di prima pertanto,credo ke sia inutile farsi tante seghe mentali,sarebbe piu' opportuno guardarsi bene dentro di noi,accettando le nostre pulsioni, i nostri desideri e goderci quello ke in fondo siamo.
7 anni fa
Aspetta... provare schifo per le pratiche omosessuali non è omofobia, anche a me fa schifo solo l'idea ma non sono omofobo, anzi ritengo che gli omosessuali abbiano esattamente tutti i medesimi diritti degli eterosessuali, ma l'idea dell'atto omosessuale mi fa schifo perchè proprio non mi interessa.Quotato da coppiaestero,IN LINEA DI MASSIMA SONO D'ACCORDO CON QUESTO TUO RAGIONAMENTO, ma ascolta cosa mi è successo.Quotato da ilromantico73,"Da ragazzo, come credo tutti i fanciulli, ho avuto esperienze attive, c'era un mio compagno di banco, alle elementari, che aveva delle cosce fantastiche, ed io stavo tutto il giorno col la mano ad accarezzargli le cosce, e mi si alzava [...]
Ieri, con un amico, entrambi avevamo bevuto un po, io di meno, visto che per motivi di salute, l'alcool devo scansarlo, ho potuto verificare, che il rapporto passivo, nel reale mi fa schifo. Lui, nell'alcool mi ha chiesto di masturbalo e di farmelo mettere in culo. Non sono riuscito nemmeno a toccare il sesso maschile, né tanto meno ho saputo girarmi per accettare la richiesta di passività. Da certi punti di vista lo avrei anche voluto provare, ma il gesto reale mi provocava disgusto.
Devo dedurre che dovendo scrivere di rapporti omosessuali, ho dato una esaltazione ai gesti, desiderando realmente di provarli ma che se si realizza la possibilità di partecipare passivamente, divento omofobo, "mi fa schifo".
Per me "credo" che il tutto è spiegabile in questo modo:
Devo avere, realmente, a livello di sub-conscio il desiderio di provare da passivo, tanto che se nel gioco di coppia, mia moglie mi sega, con bocchino, e mi stimola il sedere, accetto e mi piace, ma rifiuto con tutto me stesso l'idea che un altro uomo, possa toccarmi il sedere, oppure possa darmelo in bocca.
Il mio deve essere un caso di rifiuto psicologico, perché descrivendo gli incontri dell'ex marito di mia moglie, arrivo io stesso ad eccitarmi immedesimandomi nella parte di chi sta per "sottomettersi" per ricevere le attenzioni di un uomo ben dotato.
Bisogna chiedere ad @Charlize che è l'esperta su tutta la questione dell'omosessualità avendo lei partecipata a diversi thread sull'argomento. Di sicuro, oggi posso dire che nella realtà, c'è un mio rifiuto netto a dispormi, "fisicamente", in condizioni passive.
L'essere eccitati dalla propria compagna che stimola l'ano non è nemmeno parente con l'omosessualità.
Il fatto che mentalmente possa eccitarti il rapporto passivo con un uomo è effettivamente un po' più indicativo, quanto meno di un desiderio inconscio, ma è anche vero che se l'idea di farlo davvero non ti eccita per nulla può benissimo essere un semplice sfogo mentale. Alla fine credo che a tutti sia capitato di masturbarsi su un'idea o su una cosa che non faremmo mai nella realtà. Penso che anche la quasi totalità dei racconti sull'incesto abbiano questo presupposto.
Per dire ho scritto dei racconti e delle storie horror, mentre li scrivo mi immedesimo molto con quello che succede per rendere il racconto credibile ma non ho mai minimamente pensato di trasformarli in realtà, sono uno sfogo mentale.
"L'inconscio non ha coscienza. Nel proprio inconscio, ciascuno di noi uccide e violenta. Chi ama il film avverte questa sorta di identificazione; l'ostilità di chi lo detesta nasce dall'incapacità di accettare chi si è realmente, forse per ingenuità, per scarsa preparazione psicologica o incapacità emotiva di ammettere questo aspetto della psiche umana" Stanley Kubrick intervista su "Arancia meccanica".
Se lo dice lui ti puoi fidare.
7 anni fa
Trovo molto interessante la tua risposta. Io non sono un esperto di argomenti sessuali, ed ho usato il termine omofobia, per dire che non mi interessava affatto il cazzo dell'amico (di lavoro, quindi non più di tanto, che mi ha aiutato a trovare un artigiano dell'oro, ed ho potuto notare che ha bevuto, in locali successivi della strada percorsa, 7-8 birre e poi è passato a discorrere di sesso, che gli mancava la femmina e gli sarebbe piaciuto se fossi stato passivo). Uno sfogo mentale su base di un desiderio inconscio sempre rifiutato, è possibile e spiega l'eccitazione e la capacità di scrivere l'argomento nei particolari, come se fossi io stesso l'attore del racconto.Quotato da ilromantico73,Aspetta... provare schifo per le pratiche omosessuali non è omofobia, anche a me fa schifo solo l'idea ma non sono omofobo, anzi ritengo che gli omosessuali abbiano esattamente tutti i medesimi diritti degli eterosessuali, ma l'idea dell'atto omosessuale mi fa schifo perchè proprio non mi interessa.Quotato da coppiaestero,IN LINEA DI MASSIMA SONO D'ACCORDO CON QUESTO TUO RAGIONAMENTO, ma ascolta cosa mi è successo.Quotato da ilromantico73,"Da ragazzo, come credo tutti i fanciulli, ho avuto esperienze attive, c'era un mio compagno di banco, alle elementari, che aveva delle cosce fantastiche, ed io stavo tutto il giorno col la mano ad accarezzargli le cosce, e mi si alzava [...]
Ieri, con un amico, entrambi avevamo bevuto un po, io di meno, visto che per motivi di salute, l'alcool devo scansarlo, ho potuto verificare, che il rapporto passivo, nel reale mi fa schifo. Lui, nell'alcool mi ha chiesto di masturbalo e di farmelo mettere in culo. Non sono riuscito nemmeno a toccare il sesso maschile, né tanto meno ho saputo girarmi per accettare la richiesta di passività. Da certi punti di vista lo avrei anche voluto provare, ma il gesto reale mi provocava disgusto.
Devo dedurre che dovendo scrivere di rapporti omosessuali, ho dato una esaltazione ai gesti, desiderando realmente di provarli ma che se si realizza la possibilità di partecipare passivamente, divento omofobo, "mi fa schifo".
Per me "credo" che il tutto è spiegabile in questo modo:
Devo avere, realmente, a livello di sub-conscio il desiderio di provare da passivo, tanto che se nel gioco di coppia, mia moglie mi sega, con bocchino, e mi stimola il sedere, accetto e mi piace, ma rifiuto con tutto me stesso l'idea che un altro uomo, possa toccarmi il sedere, oppure possa darmelo in bocca.
Il mio deve essere un caso di rifiuto psicologico, perché descrivendo gli incontri dell'ex marito di mia moglie, arrivo io stesso ad eccitarmi immedesimandomi nella parte di chi sta per "sottomettersi" per ricevere le attenzioni di un uomo ben dotato.
Bisogna chiedere ad @Charlize che è l'esperta su tutta la questione dell'omosessualità avendo lei partecipata a diversi thread sull'argomento. Di sicuro, oggi posso dire che nella realtà, c'è un mio rifiuto netto a dispormi, "fisicamente", in condizioni passive.
L'essere eccitati dalla propria compagna che stimola l'ano non è nemmeno parente con l'omosessualità.
Il fatto che mentalmente possa eccitarti il rapporto passivo con un uomo è effettivamente un po' più indicativo, quanto meno di un desiderio inconscio, ma è anche vero che se l'idea di farlo davvero non ti eccita per nulla può benissimo essere un semplice sfogo mentale. Alla fine credo che a tutti sia capitato di masturbarsi su un'idea o su una cosa che non faremmo mai nella realtà. Penso che anche la quasi totalità dei racconti sull'incesto abbiano questo presupposto.
Per dire ho scritto dei racconti e delle storie horror, mentre li scrivo mi immedesimo molto con quello che succede per rendere il racconto credibile ma non ho mai minimamente pensato di trasformarli in realtà, sono uno sfogo mentale.
"L'inconscio non ha coscienza. Nel proprio inconscio, ciascuno di noi uccide e violenta. Chi ama il film avverte questa sorta di identificazione; l'ostilità di chi lo detesta nasce dall'incapacità di accettare chi si è realmente, forse per ingenuità, per scarsa preparazione psicologica o incapacità emotiva di ammettere questo aspetto della psiche umana" Stanley Kubrick intervista su "Arancia meccanica".
Se lo dice lui ti puoi fidare.
Questa spiegazione la trovo più confacente al mio caso: riesco ad essere passivo, ma solo se il mio uomo attivo è lontano o addirittura è immaginario.
@exAddict1on
ah..ah..ah..ah.ah..ah..... ormai sono passato.... all'attacco.... e vado a sperimentare tutto ciò che è sperimentabile..... ahahahah
La verità è quella che ha detto un amico che ha scritto sopra.... Non sempre è positivo sperimentare... sperimentare potrebbe essere anche molto negativo.
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