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Teabagging: l'arte di succhiare le palle


guide 07.12.2022 72   |   Canali: uomini pene erezione orgasmo pratiche sessuali

Teabagging: l'arte di succhiare le palle

Per descriverlo con una perifrasi elegante, ci rifacciamo a una metafora dello sguardo. Immaginate una bustina di tè che viene inzuppata in una tazza di acqua bollente. Un’immersione lenta e controllata, intermittente. Ora immaginate che quella bustina di tè sia uno scroto e al posto della tazza fumante visualizzate una bocca calda e spalancata. Questo è il teabagging nell’interpretazione letterale e politicamente corretta del termine, altrimenti noto come ball-sucking: suzione dello scroto

Classificabile come un corollario della fellatio, il teabagging è un gioco erotico che si presta a un duplice livello di interpretazione. Se praticato in un contesto vanilla, è un modo per divertirsi in coppia che esprime la dedizione totale al membro maschile; se invece il rapporto tra i partner ricalca le dinamiche di una relazione dom-sub, il teabagging diventa l’emblema della sottomissione ai capricci erotici del Master, che impone la propria virilità allo Slave spingendolo fin quasi al soffocamento: il Padrone costringe lo Schiavo a prendere in bocca lo scroto imponendo una presenza fisica che fa spalancare la mandibola come per azione di una gag-ball. 

Anche senza voler esagerare con la violenza, per praticare il teabagging è comunque inevitabile che uno dei due attori si trovi in una posizione svantaggiata dal punto di visto fisico: che sia sdraiato sulla schiena o in ginocchio ai piedi dell’altro, il passivo deve necessariamente prendere quello che l’attivo darà secondo secondo le proprie regole. Ed è proprio per questo motivo che non a tutti piace il teabagging, un gioco che presuppone una certa complicità di coppia e un notevole affiatamento sessuale. Alcune donne confessano di odiarlo perchè lo considerano un retaggio di cameratismo infantile, una dinamica da spogliatoio che i ragazzi utilizzano per ristabilire ordine nella gerarchia della virilità. Non a caso nel wrestling, nel delirio testosteronico della chiusura del match, si usa il teabagging per imporre la supremazia del vincitore sul vinto e finire l’avversario al tappeto.

Ma anche tra gli uomini c’è chi non gradisce affatto il pensiero di mettere le proprie palle a completa disposizione delle fauci altrui. Quando i genitali passano così in primo piano, nessun uomo è più completamente tranquillo: la maggior parte dei maschi vacilla nella perdita di controllo ed è parecchio diffidente verso quelle pratiche porco ortodosse di intrattenimento del pene. Ovviamente questo non vale per tutti gli uomini e quando si parla di gusti sessuali è vietato generalizzare, soprattutto considerando che ogni situazione è specifica e ogni esperienza in più può aprire gli occhi sui mondi inesplorati del piacere. Proprio perchè non possiamo essere assolutisti nel definire cosa saremo disposti a sperimentare nelle giuste condizioni, il presupposto fondamentale di ogni gioco erotico resta la comunicazione. Per fare del buon sesso è necessario scambiarsi ipotesi e feedback e aprirsi a nuovi punti di vista, sapersi intendere anche senza passare dalle parole

Quindi, come si fa un Tea Bagging?

Sdraiati sul letto, uno sotto, uno sopra; oppure uno in piedi e l’altro in ginocchio sul pavimento; sul divano, uno comodamente adagiato sullo schienale, e l’altro in piedi sulla seduta; oppure sul tavolino, uno sdraiato con la testa penzoloni, l’altro in piedi dietro di lui. Molto dipende dalla vostra fantasia ma l’importante è che siate comodi entrambi. Il passivo dovrà tenere la testa in un posizione abbastanza confortevole da permettere una certa libertà di movimento del collo e l’attivo non dovrà avere altra tensione che l’inturgidimento del membro. Per ottenere il massimo dal teabagging è fondamentale che lui mantenga una buona erezione: l’aumento del flusso sanguigno nell’area genitale amplificherà le sensazione di piacere e tutto sarà certamente più bello, anche a vedersi. Il passivo invece dovrà cercare di non stancarsi troppo la mascella e per questo sarà importante diversificare la performance.

Come? 

Usate le labbra e la lingua. Le labbra per baciare, stringere, succhiare, soffiare; la lingua per leccare, roteare, titillare. Non è semplice descrivere a parole tutto quello che potreste fare con la bocca su uno scroto, forse sarebbe più semplice parlare delle splendide sensazioni che potreste regalare al partner giocando con lui come se voleste assaggiarlo prima e mangiarlo poi. Tenete presente che lo scroto è una zona erogena estremamente sensibile e delicata, da maneggiare con cura e attenzioni particolari. Alternate suzione e fellatio e vedrete che tutto andrà per il meglio. 

Posso usare le mani?

Assolutamente si! Anzi vi consigliamo di farlo per amplificare gli effetti miracolosi del teabagging. Spostate la bocca e accogliete lo scroto tra le mani, soppesatelo dolcemente, massaggiatelo, poi stringetelo al vertice, dove si incontra con la base del pene. La palpazione dello scroto e il teabagging sono anche uno strumento di controllo dell'eiaculazione: sarà lui a farvi capire in modo più o meno volontario se state lavorando bene. Usate le mani anche e soprattutto per masturbarlo o avventurarvi verso le zone perianali. Se lui vorrà, aggiungete al pacchetto il massaggio prostatico; altrimenti, se vi farà capire che state sconfinando in zone proibite, il gioco potrebbe finire con voi con le mani legate, piegate al volere del vostro uomo. 

 

A voi piace il teabagging, Amici? Raccontateci come lo fate ;)


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