Naked Monuments
viaggi 04.05.2014



Le autorità peruviane sono in allerta per il crescente dilagare di un fenomeno scomodo da gestire: l'abitudine che si sta diffondendo tra i visitatori di Machu Pichu di spogliarsi e fotografarsi completamente nudi al cospetto delle rovine. La tendenza è stata lanciata da due turisti australiani che, privi degli abiti, si sono cimentati in una folle corsa ad ostacoli tra i resti e i terrazzamenti della vecchia città Inca. Un video reportage della loro impresa arriva alla Redazione del principale quotidiano nazionale e la notizia giunge alle orecchie del Ministro della Cultura, che promette di intensificare i controlli ed inasprire le pene per i devianti.
La moda dei naked selfie in realtà ha un padre: Amichay Rab, giovane israeliano in viaggio da un anno per il Sudamerica. Come tutte le grandi idee, la decisione di immortalarsi senza veli presso i principali siti turistici, nasce da una conversazione qualunque tra il ragazzo e suo cugino. Segue l'apertura di un blog in cui Amichay che raccoglie gli scatti migliori della sua avventura latino-americana e lancia un appello a tutti i suoi seguaci: viaggiate, spogliatevi e condividete i vostri scatti. Esattamente come nel progetto corale Naked at Monuments, la pagina Facebook dove è possibile condividere le proprie esperienze di viaggio senza veli, un'arena di scambio e di condivisione di esperienze sul senso di libertà che si cerca e si realizza attraverso il viaggio.
Curiosità:
L'idea di Amichay Rab ha un padre illustre: Spencer Tunick, l'artista americano che ha inventato una nuova tipologia di fotografia paesaggistica che si compone di migliaia di corpi nudi innestati su meravigliosi scorci di mondo.
Nudo è bello, insieme è anche meglio! Non trovate? ;)
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