Hysteria - la storia del vibratore

Cosa sappiamo dell'isteria? E' una vera malattia o un alibi tutto al femminile da sfoderare in caso di improvvisi attacchi di rabbia compulsiva o sorda malinconia?
Nella versione tipica ottocentesca di questo “male” ancora attuale, l'isteria si manifestava con degli attacchi nevrotici molto intensi di cui erano solitamente vittime le donne della buona società.
Nell'Inghilterra Vittoriana si dice ne soffrisse più della metà popolazione femminile, una vera epidemia!
Trovare una soluzione a questo strano male era diventata una questione di sopravvivenza.
Ed è proprio qui che entra in gioco il dottor  Jhosep Mortimer Granville, l'uomo che ha cambiato –  in meglio -  la vita delle donne di ogni epoca e luogo.

Il dottor Granville scoprì che l'isteria era legata ad un malfunzionamento dell'apparato genitale femminile (il termine deriva infatti dal greco Hustéra cioè utero) e che l'unica terapia efficace era il massaggio genitale, cioè la masturbazione. Massaggi frequenti assicuravano si una pronta guarigione, ma sottraevano moltissimo tempo ai medici che, tra l'altro, trovavano la pratica anche estremamente faticosa.
Era necessario inventare uno strumento per aiutare le donne a curarsi da sole.
Così nacque il primo vibratore della storia, un dispositivo elettrico che simulava quello che i medici dell'epoca definivano il parossismo medicale assistito: l'orgasmo.
Sfortunatamente il prototipo del 1883, The Granville's Hammer (il martello di Granville), era poco maneggiabile e non ebbe il successo sperato. Cadde nel dimenticatoio fino alla morte del dottore e al plagio da parte di un americano che, basandosi su alcune testimonianze storiche sull'uso di questo oggetto in epoche antiche, ne fece la fortuna.
La storia del vibratore proseguì a fasi alterne, tra infamie e lodi, fino ai giorni nostri, fino a diventare il miglior amico inanimato di tante donne. 

Oggi, grazie alla regista Tanya Wexler, la storia del vibratore è un film che verrà presentato in anteprima al prossimo Festival Internazionale del Film di Roma (27 ottobre – 4 novembre 2011).
Tra i protagonisti il bel Ruper Everett e la procace Maggie Gyllenhaal (la segretaria sadomaso del film “Secretary”) che interpreta il ruolo della figlia dello scienziato che sta lavorando alla cura per l'isteria femminile e che finirà per scoprirsi perdutamente innamorata del collaboratore del padre.
Il film è una divertente commedia ambientata nell'Inghilterra Vittoriana e si ispira, come avrete capito, alla storia del dottor Jhosep Mortimer Granville.

Vi lasciamo con il trailer e con una piccola curiosità: da un sondaggio europeo emerge che il modello preferito dalle donne è il Rabbit.
Voi che ne dite ragazze?