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Bettie Page: la regina delle pin-up


biografie 15.05.2009 1   |   Canali: biografie sexystar fetish bettie page pinup

Bettie Page: la regina delle pin-up
Gli scatti più celebri la ritraggono negli interni di stanze miseramente arredate, tipiche del gusto dei primi anni '50. Lei è una procace ragazza in lingerie, lunghi capelli scuri e frangetta cortissima, il viso di porcellana congelato in un’espressione di supplica e terrore mista ad una certa irriverenza mentre giace incaprettata e imbavagliata con lo sguardo fisso all'obiettivo.

Il suo nome è Bettie Page, regina delle pin-up, madrina del fetish ed oggi una delle più celebrate icone dell’erotismo vintage.

Bettie Page è una tipica ragazza della provincia americana. Nasce nel 1923 nel Tennesse e trascorre infanzia ed adolescenza in collegio, dove studia per diventare insegnante sognando al contempo una carriera da attrice. Poco più che ventenne, con un matrimonio naufragato alle spalle, si trasferisce a New York dove comincia a lavorare come segretaria.

Nel 1950 arriva la svolta. Durante una passeggiata a Connie Island incontra Jerry Tibbs, un ufficiale di polizia con l’hobby della fotografia. Per l'uomo è un colpo di fulmine. Ferma la ragazza, le suggerisce di cambiare il taglio di capelli e le propone di produrre il suo primo portfolio da Pin-Up. In pochi mesi la sua carriera di modella decolla; posa per diversi camera clubs (locali in cui potevano esercitarsi gli aspiranti fotografi) e ben presto viene immortalata tra le cheesecakes (letteralmente torta al formaggio: metafora culinaria per descrivere i ritratti appetitosi di ragazze in costume o lingerie) dei men’s magazine più famosi dell'epoca.

Nello stesso periodo comincia la collaborazione con i fratelli Irving e Paula Klaw ( tra i primi pornografi dell’età moderna, insieme al celebre Hugh Hefner) assieme ai quali realizza una serie di fotografie in cui l’immaginario sadomaso e feticista è declinato in tutte le sue ironiche possibilità: dal catfight (zuffe di ragazze che si accapigliano e atterrano a vicenda), al bondage casalingo (con strumenti di tortura inventati dagli stessi Klaw), passando per incaprettamenti vari e spanking (l’arte della sculacciata). Abbandona i corsetti castigati e i motivetti floreali dei bikini indosati nei primi servizi fotografici per racchiudere tutta la sua femminilità in completini neri e lucidissimi, il corpo castigato in armamentari fetish, sensuali, erotici, attuali. Oltre alle foto, diventa protagonista di un paio di film, Varietease (1954) e Teaserama (1955), nei quali, tra deboli sketch comici e castigati spogliarelli, si esibiscono le star del burlesque e del cabaret della Grande Mela.

Bettie Page - Dance of Passion

Il passo successivo è per Bettie la conquista del paginone centrale di Playboy nel gennaio del 1955, con foto natalizia a colori in cui posa vestita solo con il cappello di Babbo Natale. È l’apice del successo e allo stesso tempo, l'inizio della parabola discendente che spingerà la modella verso l'anonimato.

Come in ogni favola che si rispetti, il maleficio si abbatte sulla bella principessa; l’isola di libertà sessuale nel cuore dell’America puritana di Eisenhover era destinata a essere sommersa dall’intervento della censura. Irving Klaw e molti altri vengono trascinati in tribunale con l'accusa di oltraggio alla decenza e al comune senso del pudore. Bettie recide definitivamente ogni legame con il passato e, come in una parabola evangelica, intraprende la via della redenzione.

Si ritira a vita privata, rifuggendo qualsiasi tipo di contatto con tutto ciò che aveva caratterizzato il suo passato e la sua prolifica carriera. Da regina delle Pin-Up si trasforma in icona postmoderna insieme a Marilyn, Rita Hayworth, Marlene Dietrich e altre divine dello star-system hollywoodiano. La sua immagine congelata in un passato ormai lontanissimo, ricorda oggi una libertà sessuale di sapore pagano e fiabesco, un modello di femminilità florido che si oppone agli attuali ideali plastici o anoressici.

Gli occhi blu profondo, la chioma corvina, il sorriso brioso e l’aria innocente da ragazza della porta accanto sono stati i suoi marchi di fabbrica e, allo stesso tempo, una combinazione fascinosa ed esplosiva che ancora oggi seduce ed incanta un vasto pubblico di estimatori di ogni genere ed età.

Moda, musica e fumetti le pagano regolarmente il loro tributo e le sue foto, apparse sulle copertine di centinaia di riviste in tutto il mondo, sono ormai parte indissolubile di un certo immaginario erotico che affonda le sue radici nella tradizione del burlesque americano.

L'ultimo omaggio le arriva nel 2005 con il film The Notorious Bettie Page, scritto e diretto da Mary Harron ed interpretato da Gretchen Mol.

Le cifre della sua popolarità parlano chiaro e, allora come oggi, la donna facilmente porta business; secondo la società che gestisce la sua immagine, la CMG Worldwide (che controlla anche le immagini di Marilyn Monroe e della principessa Diana), negli ultimi cinque anni il sito ufficiale di Bettie Page, http://www.bettiepage.com/, è stato visitato 588 milioni di volte.

Bettie Page & Tempest Storm, Teaserama


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