Addio Emmanuelle

Nella notte del 18 ottobre si è spenta, all'età di 60 anni, Sylvia Kristel, l'attrice che (s)vestì i panni di Emmanuelle, il personaggio creato dalla scrittrice Emmanuelle Arsan nella novella erotica Emanuelle (1959).

Kristel debutta giovanissima nel mondo della moda e dello spettacolo. Viene notata da un regista che, incantato dalla sua delicata sensualità, le propone di partecipare al provino per il film ispirato al plot di Emanuelle. La Krystel, già avvezza al ruolo della seduttrice e per nulla imbarazzata dal mostrarsi nuda, viene selezionata per interpretare il ruolo della protagonista, una giovane e sexy casalinga annoiata che segue il marito in un viaggio di lavoro in Thailandia.

Emmanuelle trascorre la maggior parte del suo tempo da sola, coccolando se stessa in lussuriosi passatempi. L'incontro con una donna le sarà fatale e, da quel giorno in piscina, Emmanuelle non sarà più la stessa; la sua vità assume i toni di una continua e conturbante avventura erotica, fatta di promiscuità, tradimenti, sesso estremo e lesbismo.

Il primo dei 7 film della saga di Emmanuelle (1974) diventa in pochissimo tempo un successo planetario. Il film viene proiettato da tutti i cinema dell'epoca e le avventure sessuali della bella francesina vengono date in pasto ad un pubblico affamato di eros. Emmanuelle non è più solo un semplice personaggio, è un'icona della rivoluzione in atto dei costumi sessuali.

Due anni prima, nel 1972 un altro grande film sortì lo stesso effetto disturbante: Gola Profonda, la pellicola che segnò una svolta epocale nella cinematografia contemporanea, portando per la prima volta nel circuito mainstream un film porno.

Gola Profonda fece scandalo e la storia del suo successo non può prescindere dalle polemiche che lo accompagnarono. Emmanuelle invece, ammantata di un'aurea di eleganza e basilare perbenismo, colpì il cuore di una generazione, che vide in questa donna tanto signorile quanto libertina, il modello di una nuova femminilità, di un erotismo talmente chic e  raffinato da non poter essere considerato 'sporco' o offensivo.

La Krystel ha cercato invano, per tutta la vita, di scollarsi di dosso il personaggio di Emmanuelle e di proporsi in altri ruoli. La sua memoria resterà per sempre legata al suo alter-ego e alle fantasie sessuali di una generazione. La sua morte è il pretesto per intraprendere un viaggio nella memoria, e rivivere un periodo storico che i più maturi di voi certamente ricorderanno con una punta di nostalgia.

Guardando oggi gli estratti video del film Emanuelle ci viene da sorridere. Sarà che il cinema è cambiato radicalmente; sarà che al giorno d'oggi sarebbe impensabile fare successo con una storia del genere, raccontata in quel modo; sarà che siamo nell'era della sovraesposizione sessuale e che l'erotismo patinato perde sempre più terreno.
Fatto sta che Emmanuelle è storia ed è lo specchio di una generazione che, tra le altre, ha vissuto anche la rivoluzione del porno.

Nostalgia, ragazzi?