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Mistress Piera!…. 12° parte di una storia quasi vera


di Membro VIP di Annunci69.it lapiera
26.06.2019    |    3.437    |    6 10.0
"Lo faccio alzare gambe divaricate dita incrociate dietro la nuca e via altre tre sequenze da dieci colpi sul petto, pancia e cosce, è rosso come un gambero..."
L’automobile correva veloce allontanandosi dalla città, l’aria fresca ed una magnifica luna piena mi rendevano finalmente rilassata, scrutavo il nuovo compagno che mi aveva lanciato un bel salvagente per la soluzione ai miei problemi, un bell’uomo, giovane, sulla quarantina da poco passata, sicuramente benestante e garbato.
Dopo un pomeriggio passato a farmi riempire la bocca di piscio e sborra mi sembrava di essere diventata una regina, tra me mi raccomandavo di fare la preziosa e non cominciare subito a rendere pubblica la mia indole di schiava succhia cazzi, mi dovevo trattenere, la voglia di toccarlo e prenderglielo in bocca mentre guidava era fortissima, mi sembrava un gesto dovuto per la sua gentilezza.
Riesco a frenarmi a stento e comincio a parlargli, ovviamente non delle mie vicende, ma ad interrogandolo sulla sua vita.
Da poco separato, ricco ed amministratore delegato di una fabbrica di famiglia, laureato in ingegneria e come avevo stimato con 44 anni.
Mi confessa di aver aperto la sua vita sessuale alle trav, considerandole molto meglio delle femmine e più disponibili a bisogni dei maschi ed ad eventuali perversioni. Da poco aveva inaugurato l’apertura di un locale d’intrattenimento a Lugano che gli dava belle soddisfazioni.
Parlava con un buon italiano ed un accento un po’ bergamasco, tipico dei ticinesi.
Saliamo verso una colina un cancello si apre al nostro arrivo ed un casa in legno tipo sud tirolese appare tra il bosco.
Incredibile, frema l’auto, e cavallerescamente scende e mi apre lo sportello, mi porge la mano e mi accompagna all’ingresso... Ma dai sono diventata una principessa.! ..a questo punto gli altri mi facevano inginocchiare e mi pisciavano in bocca!
A fatica altezzosa mantengo il mio nuovo ruolo, finalmente coccolata e viziata, mi sembra di essere tornata indietro di diversi anni quando ogni tanto ero richiesta come MistressTrav ………. Ma non sarà mica il caso del nuovo amico?
Nella villetta siamo soli, e lontani dal mondo, per fortuna non ha un fisico massiccio e in caso di problemi penso proprio di potermi difendere e sovrastarlo senza difficoltà, ma non sembra proprio il caso, il suo atteggiamento premuroso e gentile mi affascina, mi fa accomodare e riempie due calici di bollicine squisite, qualche stuzzichino e con dolcezza mi racconta la sua passione per le trav come me.
Correttamente gli faccio presente di essere stata operata e quindi disponibile solo a ruoli passivi, la cosa lo incuriosisce e con correttezza mi chiede di fargli vedere i miei genitali sorpreso della mia trasformazione ..stupito esclama … sei una meravigliosa femmina!
Lo avrei voluto abbracciare ma non so perché gli ho offerto il dorso della mia mano e lui con un inchino l’ha baciato. Questa volta ci siamo! Nuda con la mia passerina in vista l’ho fatto inginocchiare tra le mie gambe e un rivolo di pipi ha centrato la sua avida bocca spalancata in attesa della mia dolce pioggia.
Era la prima volta che pisciavo in bocca con la mia nuova passerina, un po’ più difficile ad essere precisa rispetto alla pisellina, ma tutto sommato senza sporcare più di tanto ha fatto per bene il suo dovere.

Mi confessa la sua tendenza sub, da novizio, ma molto desideroso di essere messo alla prova da una trav dominante come me! Stupita da tanta devozione per ringraziarlo gli faccio aprire la bocca e lascio colarci dentro un lungo sputo, lo guardo fisso negli occhi e un comando secco … Ingoia schiavo!
Ci risiamo la Mistress Trav Piera è rinata dalle ceneri come l’araba fenice sempre desiderata , altera e superba nelle sue perversioni …..
Mi accompagna in una stanza al piano superiore, è il suo dungeon, c’è di tutto ed anche di più, mi confessa di averlo costruito ed arredato per la sua ex, con cui era dominante, poi dopo il divorzio il suo ruolo è cambiato ed ora è la sua stanza delle punizioni dove ogni tanto viene usato da qualche Master o Mistres esperti.
Confessa di non aver mai avuto una Mistres operata come padrona e indicandomi un armadio con le ante in vetro si vanta della magnifica collezione di oggetti tenuti ben ordinati e eccitanti alla vista. C’è tutto e di più, dildi di ogni tipo, strap-on gigantesch,i plug stupendi in cristallo con la base colorata e luccicante, ad una parete fruste, whip tail, paddle, battipanni, cinghie e fibbie in cuoio . In un altro armadio era presente tutto in genere medical, divaricatori, clisteri, starni strumenti che non avevo mai visto ed una infinità di aghi e spilloni lunghi e finissimi, poi in altri armadi sicuramente altre sorprese,ma gli attrezzi più eccitanti erano al centro della sala, gogna, wall in ferro, cavalletti in cuoio, una grossa vasca di metallo ancora piena d’acqua, croce di sant’Andrea e un terrificante lettino di contenzione alla cui estremità un sistema di sollevamento doveva bloccare ed alzare le gambe divaricandole e tirandole verso l’alto con una carrucola elettrica .
Gli altri due lati si presentavano con una serie di posti a sedere per gli spettatori ed un largo specchio che occupava quasi tutta la parete.
Una tale vista mi scatena sensazioni e ricordi di un tempo, il mio sguardo da sottomessa scompare, gli occhi brillano per l’eccitazione, Luca, questo è il nome del nuovo amico, se ne accorge e sempre con gentilezza mi indica una stanza dove potermi cambiare per il ruolo che da tempo avevo abbandonato.
Prima di entrare secca gli ordino di spogliarsi e mettersi nudo in posizione di attesa su un tappeto di gomma all’ingresso della sala.
Nella mia stanza trovo l’occorrente in pelle per prepararmi, nel bagno attiguo con piacere mi lavo e con calma mi trucco come il ruolo vuole, c’è proprio tutto ed incredibilmente della mia misura e non ho difficoltà a presentarmi perfetta in ogni dettaglio.
Luca è li all’ingresso, in ginocchio con le gambe ben divaricate, genitali esposti , testa appoggiata su una guancia al pavimento e mani incrociate dietro la schiena, in silenzio mi aspetta.
Gli rifilo quattro calci alle palle con le punte dei miei stivali in pelle nera, è bravo non emette gemiti e rimane immobile.
Con voce stridula, accidenti a Riccardo, il vecchio Padrone, l’operazione alle corde vocali era proprio stata una crudeltà! Inizio a parlargli, per conoscerlo lo sottoporrò ad una serie di trattamenti con una progressiva durezza per esplorare i suoi limiti, dovrà sopportarli senza gemiti e rimanendo immobile, sarà libero senza legami di sorta.
Una breve pausa di silenzio e poi con un filo di voce “ sono a sua disposizione Mistress” il nuovo schiavo Luca inizia il suo percorso, mi impongo di essere graduale nelle torture e forse per un sentimento di riconoscenza verso di lui , non portarlo a violenze eccessive, non so se ci riuscirò perché l’eccitazione di essere ritornata Mistress dopo così tanto tempo mi frastorna.
Prendo il battipanni e dopo una decina di bei colpi le sue chiappe sono rosso fuoco, è bravissimo, non un gemito e immobile dopo ogni colpo, al termine della sequenza ringrazia come convenuto.
Rimango sulle fruste, questa volta dirigo i colpi sulla schiena, la whip in cuoio sibila nell’aria, sono precisa e distanzio con destrezza ogni colpo in modo da disegnare sulla sua schiena un geometrico susseguirsi di righe rosso fuoco, con il paddle mi dedico, con colpi leggeri,alle palle, altri dieci colpi sopportati bene, è proprio un bravo schiavo Luca.
Inizio a divertirmi.
Lo faccio alzare gambe divaricate dita incrociate dietro la nuca e via altre tre sequenze da dieci colpi sul petto, pancia e cosce, è rosso come un gambero ma le uniche parole dette sono state solo”Grazie Mistress!”.
Dopo i primi sessanta colpi mi sono scaldata, adesso passo al suo culo, prendo un plug lo avvicino alla sua bocca, un comando secco “ apri e leccalo” e poi in un sol colpo dentro al suo sfintere, finalmente sento un gemito, immediati quatto forti schiaffi lo zittiscono, un “Grazie Mistrress” lo riporta alla sottomissione richiesta.
Non deve avere un culo dilatato, penso proprio che con quello potrò divertirmi ….
Gli concedo qualche goccia di gel per il prossimo siluro da piantargli nel culo, non è grosso ma abbastanza lungo, geme nuovamente il poverino, altri colpi alle palle lo riportano al silenzio dovuto. Noto con piacere che da quando è iniziata la seduta ha mantenuto una bella erezione, ha un cazzo normale di una ventina di centimetri, solo le inculate violente lo ammosciano un po’ mentre noto che le frustate lo riportano in vigore … e allora frustino corto da equitazione e dieci colpi sul sedere.
Ma è al culetto che devo dedicare attenzioni, per meglio poterlo inculare lo faccio mettere al wall di ferro, sempre senza legarlo e questa volta lo apro per bene con uno strap-on di buone dimensioni, sopporta bene il dolore, io mi diverto come una pazza a fargli provare i brividi di un dentro e fuori per tutta la lunghezza del fallo, gli concedo qualche gemito , più di piacere che di dolore! Ha la schiena vergata con precisione e bellissimi i disegni dei colpi di frusta che virano dal rosso al bluastro, mi viene un’idea, mi sfilo dal suo culo e per non farlo chiudere metto il primo plug che trovo, poverino è xxxl, lo tappo in un sol colpo.
Vado verso la cucina e cerco la confezione del sale, si proprio sale da cucina, ritorno sfilo il plug, con fatica , mi rimetto dentro fino in fondo col mio strap on e mentre lo inculo con “dolcezza” gli cospargo di sale le ferite del culo e della schiena, finalmente lo sento urlare , come se niente fosse continuo con metodicità nel mio perverso e doloroso lavoretto, geme come un bambino, e con fatica ogni tanto esordisce con un “ grazie Misterss!”
Sento venirmi una voglia esagerata, il mio culetto si sente privato di tutte quelle gioie e vedere quel bel cazzo duro nei dintorni diventa una situazione insopportabile, da Mistress non posso farmi inculare a pecorina e allora mi sfilo nuovamente, altro plug nel suo culo mi metto su un divanetto e guardandolo fisso negli occhi gli ordino d’incularmi con dolcezza e farmi godere analmente.
Stupito si avvicina e dolcemente inizia a prendermi, ha un bel cazzo e scopa bene, devo solo cercare di stare nel mio ruolo e non lasciarmi andare come una troia assatanata, per darmi un contegno lo frusto abbondantemente sulla schiena, ottenendo come risultato una insperato vigore nel suo bel cazzo.
Mi possiede per una ventina di minuti, poi al mio comando “godi schiavo” mi riempie con una gran quantità di sborra.
Mi ricompongo rientrando nel ruolo e con un gesto lo faccio sdraiare pancia in su, ordino “apri la bocca” e lascio colare in gola tutto il suo seme ed i miei umori. Non voglio che li ingoi, e gli intimo di trattenerli e assaporarli fino al mio ordine successivo.
Bene, mi sto proprio divertendo, curioso negli armadietti e prendono la mia attenzione un set di aghi, e pinzette in acciaio, gli lascio ancora tutto in bocca e con un gesto lento infilo una decina di aghi per tutta la loro lunghezza nel suo sedere, mentre le mollette le posiziono quattro per capezzolo …. con i rimanenti due aghi, più lunghi, gli trafiggo le palle. Adesso è sistemato! Mi guarda con uno sguardo esterrefatto, deve sicuramente soffrire, ma tutto sommato è quello che cercava, un cenno ed ingoia tutta la schifezza che teneva in bocca, un dovuto “ grazie Mistress” e via a pensare un altro gioco.
Gli muovo un po’ il plug nel culo e lo sostituisco, lubrificandolo per bene, con uno bello grosso e lungo, lo prende senza tante storie, da porca insaziabile sento ancora molto desiderio nel mio culetto, nella bacheca fa bella mostra una mascherina con un grosso dildo, la faccio indossare a Luca , posiziono per bene nella sua gola la parte interna del dildo, solita posizione a pancia in su e mi inculo sulla sua faccia con decisione lasciando colare sul suo viso la mia copiosa eccitazione, ho davanti a me il suo bel cazzo , mi trattengo, e lo colpisco solo con il frustino fino a portarlo nuovamente ad eccitazione.
Vengo come una vacca e gli sporco tutto il viso con i miei umori. Ora tocca al suo culo.
Posizionato a 90° sulla cavallina gli tolgo il plug ed inizio a lavorarlo con la mia mano, per sua fortuna non ho mani grosse, ma quanto basta per rompergli per bene il culo, dolcemente, usando un po’ di gel e tanta pazienza violo il suo ano e mi insinuo all’interno facendomi strada verso gli altri sfinteri, i gridolini di piacere spariscono, adesso urla dal dolore, lascio che si sfoghi e continuo fino al mio gomito …..
Alle mie spalle un fragoroso applauso, una voce nota si congratula con me “ bravissima sei unica e meravigliosa, sapevo che ce l’avresti fatta!” … non è possibile, dietro allo specchio c’era lui Padrone Riccardo, aveva architettato tutto fino al minimo dettaglio per mettermi alla prova come Mistress.



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