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Vittoria ... la sera


di bravoamante
27.01.2010    |    17.187    |    0 8.2
"Nel frattempo mi rendo conto che al telefono stava parlando con Gioia e le faccio un gesto come per dirle che cazzo combini; lei di tutta risposta, sempre..."
... dopo aver trascorso quel pomeriggio per me entusiasmante mi sentivo terribilmente eccitato con una gran voglia di scopare.
telefono a Gioia e le dico che quella sera non mi sentivo molto in forma e che sarei rimasto a casa e lei mi rispose che anche lei sarebbe rimasta a casa e ne avrebbe approfittato per mettere in ordine il suo armadio.
Verso le 19,30, eccitatissimo, telefono a Vittoria e le dico che mi sarebbe piaciuto incontrarla anche perchè visto il pomeriggio avevo .... diciamo ... bisogno di lei ed una gran voglia di chiederle alcune cose. lei, non so se avesse compreso le mie motivazioni o meno, mi dice che in quel momento non poteva stare al telefono e che non sapeva se fosse stato possibile incontrarci quella sera e mette giù il telfono.
resto perplesso, mi distendo un po sul letto a meditare, poi sentendomi ancora eccitato all'inverosimile penso: chiamo Gioia - le dico che mi sono ripreso e vado a casa sua così mi faccio una scopata e mi scarico - ma mi viene in mente quello che mi ha raccontato Vittoria e quindi non la chiamo e cerco di meditare sul cosa fare con Gioia (finta di nulla e scoparmela fino a quando non lo so, oppure dirle in faccia che è un puttana e mollarla ... non lo so)
mi sento ancora addosso una eccitazione mostruosa e quindi decido che per quella sera mi sarei fatto una sega pensando a tutte le porcate che mi sarebbe piaciuto fare con Vittoria e mi dirigo verso il bagno.
quando sto per entrare in bagno squilla il telfono, risponde mia madre e sento che mi chiama dicendo "Tommy ti vogliono al telefono". penso chi sarà ora al tel speriamo che non sia Gioia perchè non ho voglia di parlare con lei, intanto prendo la cornetta e dico "pronto.." dall'altro capo "ciao... scusa per prima, non potevo parlare liberamente c'era mia madre li vicino. devo andare a controllare delle cose alla casa al mare, ti va bene se ci vediamo lì?" io: "ok" e lei "ah... senti non parcheggiare davanti casa, parcheggia più lontano e vieni a piedi non vorrei che passasse qualcuno da lì e vedesse le macchine... ok?"
io "ok" lei "allora ti aspetto per le 20,30" e rimette giù il telefono.
alle 20,30 in punto, dopo aver posteggiato lontano dalla casa di Vittoria, suono al citofono e lei mi apre la porta senza nemmeno chiedere chi è; entro, le luci erano spente, dalla zona giorno arriva una fievole luce che era quella della legna accesa nel camino e di qualche candela. Vittoria, vestita con soli reggicalze e calze autoreggenti, era sdraiata sul divano e stava parlando al telefono, mi fa cenno di stare zitto e mi invita con la mano a spogliarmi e mettermi davanti al camino. io raccolgo immediatamente l'invito e mi spoglio nudo. lei mi fa cenno di avvicinarmi e quando io mi avvicino mi prende il cazzo nella mano iniziando ad farmi una lenta e delicata sega. nel frattempo mi rendo conto che al telefono stava parlando con Gioia e le faccio un gesto come per dirle che cazzo combini; lei di tutta risposta, sempre parlando al telefono, mi fa un sorriso, lascio il mio cazzo, si accarezza la figa, si infila due dita nella figa che era già un lago di umori e mi porge le dita per assaporarne il gusto. io, che fino a quel momento non avevo mai leccato una figa ma che avevo sempre avuto la fantasia di avere davanti a me una donna che si facesse un ditalino, eseguo i suoi ordini ed gusto tra le mie labbra gli umori che erano sulle sue dita dopo di che lei mi fa cenno di abbassarmi ed indirizza la mia faccia sulla sua figa e coprendo con una mano il telefono mi dice "dai leccamela bene e non te ne pentirai".
io, preso dalla voglia di farmi una super scopata e di capire come gustarmi pienamente una donna, inizio a baciarla tutta dall'inquine al buco del culo per poi leccarle il grilletto, le labbra e l'interno delle labbra della figa così come avevo più volte visto fare in educativi films porno.
vedo che lei gradisce ed apprezza tanto il trattamento che le sto praticando, anche perchè vi ho preso subito gusto nel leccare la figa e mi piace vederla contorcersi sotto i colpi della mia lingua, e continuo il mio lavoro di lingua finchè non termina la telefonata e afferandomi la testa con tutte e due le mani mi schiaccia con la faccia sulla figa mentre si contorce e mi dice "fantastico, sei fantastico, mi fai impazzire per come mi lecchi la fessa, lei non capisce un cazzo, non sa cosa si sta perdendo... siii continua che mi stai facendo godere come una troia, si, sii vaii" e inarcando la schiena stringendomi la testa fra le sue cosce mi riempie la bocca e la faccia dei suoi umori, poi si rilassa ed io mi fiondo a leccare e succhiare il suo grilletto che era diventato duro come una caramella.
Vittoria si mette seduta, mi fa mettere inpiedi tra le sue gambe, mi guarda con occhi soddisfatti, prende in mano il mio cazzo ed iniza prima un lento massaggio all'interno coscia ed alle palle poi con una mano mi massaggia e con l'altra inizia una delicata sega e, quando vede che sulla punta del cazzo si forma quel leggero liquido, lo scappella tutto, lo lecca tutto insalivandolo per bene e nel fare tutto ciò aveva preteso che io tenessi le mie mani alzate dietro la testa.
stava godendo come non mai con quel trattamento.
poi si alzò mi fece stradiare sul divano e si mise su di me e mi disse "dai ora leccamela ancora.. facciamo un bel 69" si è girata prendo a succhiare e leccare il cazzo offrendo alla mia bocca la sua figa. dopo un minuto che leccavo la figa e mi aiutavo inserendole nella figa quando due dita quando due dita quando tre intanto iniziavo a spostare un pò dei suoi umori ed un pò della mia saliva sul roseo buchetto del culo e quando ho cercato di penetrarlo con un dito ho avuto la sensazione di mettere il dito nel burro tanto che l'ho trovato morbido e ben dilatato il che mi ha fatto indurire ancora di più il cazzo per la gioia e l'apprezzamento di Vittoria che ha smesso di spompinarmi si è girata, alzata ed ha infilato in un sol colpo tutto il cazzo nella sua figa iniziando una furiosa cavalcata mista allo sfreghio ed ogni volta sentivo il mio cazzo urtare alle pareti del suo utero e la cosa mi eccitava all'inverosimile. lei è venuta un'altra volta fecendo colare i suoi umori sul cazzo e su tutti i peli fino a bagnarmi anche le palle dicendomi "allora ti piace chiavare con me.. hai visto come mi stai facendo godere, non capisce proprio un cazzo... ahhh uhhm che bello" quando le ho detto che stavo per godere pure io e le ho chiesto dove voleva farmi sborrare si è immeditamente sollevata estraendo il mio cazzo dalla figa e mi ha detto "noo eh, aspetta non sborrare ora" si è messa in piedi davanti al camino scaldandosi al suo calore prima davanti e poi dietro e guardandomi con aria da troia mi ha detto "non vuoi completare il servizio? non vuoi mettermelo nel culo? vedrai che ti piacerà prendermi nel culo.." ed io "certo che ho voglia di mettertelo nel culo ma sai, ho sempre avuto la voglia di scopare un donna nel culo ma sino ad ora non l'ho mai fatto" e lei sorridendo "c'è sempre una prima volta... e poi il tuo cazzo mi sembra proprio della misura giusta per entrare tutto nel culo di una donna... sarà un 18 cm ed è bello consistente" allorchè mi sono alzato e sono andato pure io davanti alla fiamma del camino e le ho chiesto "come ti piace prenderlo nel culo?" e lei "in questo momento a pecorina, in altre circostanze dipende... l'importante è sentirmelo tutto dentro, è sentirmi piena ed allaragata" io: "ma la prima volta che lo hai preso nel culo come è stato?" lei "mi è piaciuto sin dalla prima volta" e così facendo si è messa alla pecorina con la faccia al camino e mi ha detto "ora basta parlare... vieni, mettimelo nel culo e vedrai come piacerà sia a te che a me"
io mi sono inginocchiato dietro di lei ho indirizzato la punta del mio cazzo al suo reseo buchetto ed ho cercato di fare con molta delicatezza ma appena la cappella ha iniziato a farsi strada ho avuto la sensazione che il cazzo entrando in un panetto di burro venisse risucchiato all'interno del culo e lei "ah si che bello mi sento tutta piena ed allargata è fantastico ... ti piace incularmi? dai sbattimi forte si dai ancora sbattimi, di più ah si che bello, ah ahah" ed io "sei un troia fantastica ora inizi a piacermi tanto ma dove eri prima... perchè non abbiamo scopato prima" intanto mi gustavo il cazzo che entrava e spariva nel suo culo, le natiche belle e dilatate, la sua schiena inarcata in modo fantastico finchè non le ho detto "ah siiii sto per sborrare dove vuoi farmi sborrare dimmelooo" e lei "vai vai sborrami nel culo riempimelo dai" e così facendo le sborrato nel culo un quantitativo di sborra che non avevo mai prodotto prima e nello stesso tempo lei ha goduto dicendo "meraviglioso, quanto mi piace, quanto mi piaci, che bella scopata, lo rifaremo ancora vero, hai ancora voglia dei miei pompini e del mio culo, hai voglia che io sia la tua troia quando vuoi tu dove vuoi tuuuuu" ed i suoi umori sono usciti dalla figa colando tra le coscie. nel frattempo ho levato dal culo il mio cazzo che si stava ammosciando e come se avessi aperto una bottiglia di champagne ho visto uscire e colare la mia sborra dal suo buso del culo.
è stata per me una sensazione di goduria indescrivibile e da quella sera mi sono ripromesso che avrei scopato solo con donne che a letto erano troie e disibinite ed avrei abbandonato le santarelline che al massimo mi facevano dei pomipini senza ingoio.
dopo esserci rivesti e sistemato il caminetto Vittoria si è avvicinata e per la prima volta mi ha chiesto di barciarla, è stato un bacio molto passionale con la sua lingua che roteava da per tutto nella mia bocca poi con un aria un po triste mi ha chiesto "ma io e te ci rivedremo ancora vero?" ed io "fra qualche girono riparto per l'università ma ci rivedremo... vienimi a trovare e staremo ancora insieme" e lei "si, si ho capito non ti preoccupare ma almeno una volta sei stato mio e sono sicura che non mi scorderai mai"
aveva ragione; non ci siamo più ritrovati per scopare ancora ma in mente mia la ringrazio sempre per quello che mi ha dato e non la scorderò mai.


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