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Il funerale


di bravoamante
14.05.2022    |    395    |    0 8.0
"” poi lo tira fuori ed inizia a scappellarlo..."
Tutte le storie che narro sono episodi che ho realmente vissuto, avrei da scrivere tante storie ma non ho molto tempo o molta voglia di scrivere.
Sono un libero professionista calabrese di 50 anni portati bene, sposato, bel fisico prestante alto 190 cm, cazzo nella media di 19 cm ma che fa egregiamente il suo dovere. Adoro la donna che ha occhi belli, culo bello e che è una abile pompinara.
Detto ciò vi racconto l’ultima storia che mi capitata il mese scorso.
Mi squilla il telefono, un numero non memorizzato in rubrica, rispondo ed il chiamante era un caro amico di gioventù, con cui ne abbiamo passate tante insieme, il quale mi dice che dopo qualche giorno sarebbe tornato in città per il funerale della madre e che gli sarebbe piaciuto trascorrere con me qualche serata.
Accetto molto volentieri e chiedo informazioni sul luogo e sull’ora del funerale, non potevo esimermi dal parteciparvi.
Dopo due giorni viene celebrato il funerale al quale hanno partecipato tutti i familiari
e tutti gli amici che come me sono rimasti a vivere nella cittadina della costa jonica calabrese.
Tra tutti i presenti noto una bella donna che spesso di gira a guardarmi ma sul momento io non la riconosco.
Finita la cerimonia funebre nel presentare le condoglianze a tutti i familiari giungo davanti a lei e mi rendo conto che era una delle sorelle del mio amico.
Non la avevo riconosciuta perché non la vedevo da tanti anni e perché me la ricordavo con un gran paio di tette ed ora invece, pur avendo mantenuto un bel fisico, le tette non erano più una 5 misura ma una modesta 2 misura.
Ricordo bene quelle gran belle tette perché trent’anni fa ebbi il piacere di averle tra le mani e di infilarci il cazzo in mezzo per una fantastica spagnola con tanto di sborrata finale tra tette, lingua e faccia.
Quando ormai tutti stavano per andare via mi si avvicina e mi chiede se può telefonarmi perchè ha bisogno di alcuni consigli professionali, io le dico di si e le chiedo di segnarsi il mio numero di telefono ma lei mi sorride e mi dice di avercelo già.
La sera vado a cena con il mio amico e trascorriamo la serata tra vecchi ricordi e tra il raccontarci la nostra reciproca attuale situazione sentimentale e lavorativa.
La mattina seguente mi squilla il telefonino ed era lei che mi chiedeva se poteva passare da me in studio. Le rispondo che poteva passare perché quella mattina non avevo impegni particolari. Dopo 10 minuti giunge in studio, si era fatta fare una acconciatura alla Valentina, conservava sempre un gran bel culo, e nel mentre lei mi raccontava la sua problematica io co gli occhi le facevo una radiografia.
Ad un certo punto si alza, gira dall’altro lato della scrivania, mi si avvicina mi prende il volto tra le mani e mi bacia mettendomi tutta la lingua in bocca.
Mi si siede in braccio strusciandosi con il culo sul mio cazzo che nel frattempo era già diventato bello duro, mi prende le mani e se le porta sulle tette e sospirando mi dice “sono una pazza … non dovevo farlo …. sono sposata e pure tu lo sei” poi mordendosi il labro mi dice “sono tantissimi anni ed ancora non riesco a dimenticare quando lo hai messo tra le mie tette e mi sei venuto sulla faccia ….. mio marito non lo ha mai fatto e nemmeno lo ha mai chiesto …. che peccato ….. e poi ho un gran desiderio … una cosa che con mio marito non ho mai fatto e desidero che sia tu a farlo” a quel punto era chiaro il suo discorso … questa volta voleva che glielo mettessi nel culo.
Girandosi con uno sguardo da troia che fa finta di vergognarsi mi dice “sono proprio una pazza non avrei dovuto dirtelo …… ma almeno hai capito cosa intendevo dire?”
Io che nel frattempo avevo le mie mani sulla sua figa, mi alzo e la faccio poggiare con le mani sulla scrivani e strusciandolo al suo culo le dico “vuoi che il mio cazzo entri nel tuo culo? vuoi sentirlo tutto nel culo?”
lei ansimando dice “devi sbrigarti, fallo ora perché io domani sera riparto”.
La giro frontale a me ed inizio a baciarla, le nostre lingue si attorcigliano, inizio a spogliarla e nel frattempo lei mi slaccia la cintura, mi apre i pantaloni, stringe forte il mio cazzo da sopra lo slip e sospira “da quanto tempo….” poi lo tira fuori ed inizia a scappellarlo.
Nel frattempo le ho tirato fuori le tette e le ho calato i pantaloni alle caviglie. La faccio distendere sulla scrivania, le sfilo completamente le scarpe, i pantaloni e gli slip, le faccio allargare le cosce e le accarezzo la figa nel mentre le ciuccio i capezzoli, lei inizia ad ansimare, piano piano con la lingua inizio a scendere fino ad arrivare al suo grilletto che tentenno con la lingua e lei si contorce “sei un porco non ho mai goduto così” allora inizio a leccarle anche la figa che era diventata un lago finchè non cerca di afferrarmi per i capelli ma non riesce perché sono molto corti e lancia una serie di urli in preda all’orgasmo, devo tapparle la bocca altrimenti qualcuno fuori dallo studio potrebbe sentirla.
Mi rialzo le accarezzo l’addome mentre lei è con il fiatone, risalgo fino alle tette che massaggio a tratti dolcemente ed a tratti con fermezza, mi sposto di lato offrendo il cazzo alla sua bocca e porto una mia mano alla sua figa che accarezzo con tutto il palmo. Lei mi sorride e mi dice “cosa vuoi ?” amplificando il massaggio le dico “fammi un pompino … fammi vedere come sei brava a succhiare il cazzo” e lei “non è questo quello che volevo” ed io “ora voglio che mi dimostri come sei brava a fare i pompini e poi te lo metto negli altri tuoi buchi”.
Si è avventata sul cazzo come se dovesse fare l’ultimo pompino della sua vita, che gran bel pompino, prima lo ha leccato tutto dalle palle alla cappella e nel frattempo lo stringeva forte e mi segava poi si metteva la cappella in bocca succhiandola come se fosse un chupachupa poi se lo faceva arrivare fino alla gola, a volte succhiava e mi segava velocemente, se lo sbatteva sulla lingua e sulle labbra, ho provato a fermarla dicendole “fermati o cosi mi fai sborrare… non voglio sborrare ora… prima voglio scoparti” e lei “ora sborrami così poi vediamo” e si è riavventata sul cazzo. Nel tentativo di farla calmare le ho infilato due dita tutte dentro la figa ma lei non ha mollato la presa fino a quando non mi ha fatto sborrare sulla sua lingua e sulla faccia per poi raccoglierla con le dita e leccarsela e poi lo ha ripreso in bocca lucidandolo tutto.
Finto il gran pompino mi fa “ti è piaciuto il mio pompino? Ora devo andare … la prossima volta voglio sentirlo anche tutto dentro … davanti e dietro” ed io “come?” lei “lo voglio sentire tutto bello duro nella figa e anche nel culo….. voglio che mi apri il culo … non lo ha mai fatto nessuno e voglio che sia tu a farlo”
Continua……
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