Racconti Erotici > Prime Esperienze > Il bosco - La nascita di una schiavetta
Prime Esperienze

Il bosco - La nascita di una schiavetta


di ringo00
26.07.2020    |    13.434    |    3 8.6
"Mi cedettero le gambe, ma lui mi trattenne con dolcezza per la vita; tolse il cazzo dalla mia patata e mi adagió sull'erba fresca..."
Questo racconto è un lavoro su commissione per una ragazza qui del sito. Buona lettura

Ciao a tutti, sino Valentina, la schiavetta. Oggi vi volevo raccontare la storia di come sono diventata ciò che sono.
Partiamo dal fatto che ero una porcella; avevo diciannove anni, ancora nessun rapporto sessuale consumato che andasse oltre i lavoretti di bocca e per finire il pallino dell'esibizuonismo: mi piaceva tantissimo girare per i boschi con addosso un vestitino striminzito e niente intimo. Di natura sono sempre stata di forme generose, e mi divertivo a metterle bene in mostra: mentre camminavo mostravo il mio burroso fondischiena, le mie grandi tette candide oppure la micina, sempre liscia e sempre bagnata per l'eccitazione e il brivido dell'esibizionismo.
Durante una delle mie passeggiate erotiche nei boschi mi venne all'improvviso lo stimolo di dare pipì; non era mai successo, e sembrava ciò che ci voleva per dare un po' di pepe alla giornata
Mi accovacciai ai piedi di un albero e iniziai a fare pipì, era piacevole sentire il fresco sulla patata. Ma ad un tratto mi resi conto di non essere sola: a poca distanza, un uomo mi fissava intensa, le braccia conserte. Mi punse vaghezza di stuzzucarlo un po', per cui mi voltai verso di lui e allargate bene le gambe mi mostrai nella più erotica delle pisciate, con tanto di piccoli gemiti.
Occhieggiavo ogni tanto il tipo, che restava impassibile, ma un discreto bozzo al suo inguine tradiva un certo interesse. Decisi di giocare pesante: mi abbassai il davanti del vestitino in modo da scoprire il seno e con una certa sfrontatezza lo esortai ad avvicinarsi e a tirarlo fuori. Sorrisi: i guardoni solitamente si tiravano indietro ma con mia sorpresa lui avanzò verso di me, estraendo dalla patta un cazzo di notevoli dimensioni. Mi si piantò davanti, serissimo in viso. Non potevo fare dietrofront, per cui continuai a provocarlo: Oh, ma che bel cazzone, che gli farei, dicevo, mentre lo accarezzavo con le dita; mi aspettavo una reazione ma niente, sembrava una statua di marmo. Allora posai un bacio sulla cappella rosso scuro e fu allora che iniziò tutto: con un affondo improvviso lui mi infilò tutto quel cazzo in bocca.
"Mmmmmhhh~" feci io.
Mi teneva ferma la testa con la mano, mi aveva in pugno. Anziché provare a scappare o a reagire, mi ritrovai a provare una sensazione davvero strana, era come se mi sentissi nata per quel ruolo. Mi rilassai, e lui allentó un po' la presa e il furioso lavoro di bocca mutó in qualcosa di più dolce e delicato. Per alcuni minuti rimasi in estasi a succhiare, sentendo quel pezzo di carne dura fremere nella mia bocca. Intanto lui giocava con le mie tette, mi tirava un capezzolo mentre premeva l'altro come un bottoncino, oppure tirava entrambi, erano duri come chodi.
A un tratto mi uscì di bocca; ero rammaricata di non avere quel bel ciuccio tra le labbra, ma il divertimento era ben lungi dall'essere finito. Lui mi spinse contro il tronco dell'albero, posizionandosi dietro di me. Il suo cazzo strofinava tra le labbra bagnate del mio fiore, avanti e indietro. Stavo per perdere la mia purezza, ormai era chiaro; infatti mormorai "Piano, ti prego, sono vergine..." ma fui interrotta da un forte schiaffo sulla natica che mi strappó un gridolino. Lui mi fece cenno di tacere, mostrandomi già la mano pronta a colpire nuovamente. Mi sentivo come una pecorella in balia di un affascinante lupo; la sua cappella invase la mia intimità, venendo frenata dall'imene ancora integro. Avevo un po' di paura: non era così che avrei immaginato la mia prima volta, ma dall'altra parte provavo una sorta di perversa eccitazione. Lo sentivo premere contro la mia verginità, uscire lentamente per poi entrare di colpo: lanciai un grido, via di mezzo tra dolore e goduria; non stavo sanguinando come mi aspettavo, le mie gambe erano solo bagnate da un rivolo di umori. Mi prese con decisa dolcezza, senza farmi troppo male, dopo ogni affondo mi sentivo sempre più sua, ero nelle mani di quel silente sconosciuto.
Mi prese le tette e me le strizzó fortissimo, come le mammelle di una mucca, godevo tanto che mi tremavano le gambe.
Lui avvicinò le labbra al mio orecchio. Aveva una voce maschia e profonda: "Da ora tu mi appartieni, sarai solo mia..."
Non riuscivo ad articolare una frase, ero partita; un altro sculaccione si abbatté stavolta sull'altra chiappa, lasciando un segno rosso.
"Allora, chi sei tu, rispondi, da brava..."
Avevo le tette gonfie dal piacere, i capezzoli strisciavano sulla corteccia, la fica grondante e la testa vuota: non ero più padrona di me stessa, non mi riconoscevo più neanche.
Con un filo di voce sussurrai "Sono tua..."
Altro sculaccione, leggermente meno forte: "Sono tua, MASTER..." mi corresse.
Con tutta la mia voce urlai "SONO TUTTA TUA, MASTER, SOLO TUAAA!!!"
La risposta sembrò soddidfarlo: mi afferrò saldamente i fianchi e mi scopó fortissimo, ero una fontana, schizzavo nettare a fiotti. Il suo cazzo divenne durissimo ed esplose una bomba di sperma bollente dentro di me, che accolsi con un urlo liberatorio. Mi cedettero le gambe, ma lui mi trattenne con dolcezza per la vita; tolse il cazzo dalla mia patata e mi adagió sull'erba fresca.
"Da questo momento verrai con me. Sarai la mia bimba obbediente. Non ti farò mai mancare nulla, sarai mia e di nessun altro. Hai capito?"
Come in un sogno, mi passai la mano sulla patata diventata adulta e mormorai "Si, mio padrone... Sarò tua per sempre..."
La ragazza esibizionista era morta: al suo posto era nata una schiavetta.

Vi è piaciuto? Aspetto i Vs commenti
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 8.6
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Il bosco - La nascita di una schiavetta :

Altri Racconti Erotici in Prime Esperienze:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni