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Un amore segreto


di Mylady06
22.10.2013    |    18.800    |    3 9.3
"La signora Margherita è vedova da molti anni ed ha passato i settanta! Era solo un esempio per farvi capire il modo come mi rendo utile…..."
Sono un single incallito ed ho un lavoro che spesso mi allontana da casa per qualche giorno. Sono molto socievole e, per quanto possibile, mi rendo sempre disponibile a chi abbisogna del mio aiuto.
Qualche giorno fa, per esempio, la signora Margherita, quella del terzo piano, magra, occhi chiari…. proprio lei mi ha chiamato perché era rimasta con la casa al buio. Aveva in corto il phone dei capelli che tiene nel bagno… staccata la spina e riattaccata la corrente dall’interruttore generale tutto è tornato a posto come prima. Mi ha ringraziato e voleva per forza offrirmi qualcosa ma andavo di fretta e così mi ha promesso che si sarebbe sdebitata alla prima occasione…..
Ma cosa state pensando? Siete fuori strada. La signora Margherita è vedova da molti anni ed ha passato i settanta! Era solo un esempio per farvi capire il modo come mi rendo utile….
Per fortuna sono molti quelli che apprezzano questo mio modo di fare e mi ripagano nella stessa misura. In questo modo non potete immaginare quante file alla posta mi sono salvato, non solo, ma anche quanti bottoni sono stati ricuciti al loro posto.
Il mio appartamento è piccolo ma accogliente: non ci vuole molto per mantenerlo in ordine. Cosa ben diversa è il piccolo terrazzino cui si accede dalla camera da letto. Già, tra vari interessi sono anche un appassionato di giardinaggio: ho piante di tutti i tipi, stipate e disposte a seconda di quanta luce hanno bisogno. L’inconveniente è che lì fuori non ho un rubinetto per l’acqua e perciò, tutti i giorni, sono costretto alla loro irrigazione utilizzando un innaffiatoio: su e giù dalla cucina... Quando sono fuori per lavoro lascio le chiavi di casa ai miei vicini di pianerottolo e passo a loro l’incombenza. In verità se ne occupa la loro figlia, anche se prima di affidarle il mio prezioso verde le ho dovuto tenere un corso accelerato per evitare che combinasse ulteriori guai: all’inizio pensava che le piante grasse fossero così cicciottelle e rotondette perché avevano bisogno di tanta acqua...... dopo le sue prime attenzioni erano affogate!

“Simona, hai annaffiato i gerani? …e il photos?... ti sei ricordata di cimare la mentuccia? ..hai tolto i fiori appassiti alle gerbere? ” – questo le dicevo quando, di ritorno dalla trasferta, la incontravo per le scale o nell’androne.
“Si, tutto a posto signor Paolo.”
“Simona sei proprio brava! Se non ci fossi tu il mio terrazzo sarebbe in uno stato pietoso”.
Con queste semplici parole la rendevo contenta ed orgogliosa della sua collaborazione.
Simona ha quasi ventitré anni ed è una ragazza normale, sebbene molto carina nei modi. Non ho mai avuto nessun pensiero e tentazione nei suoi confronti: ho ben più del doppio dei suoi anni… e comunque anche se…. non potrei lo stesso perché sono troppo “un amico fidato” dei suoi genitori.

Quando tornavo a casa dalla trasferta lavorativa, quasi sempre il venerdì sera, la prima cosa che facevo era comunque entrare nella mia camera da letto, buttare sulla poltroncina la mia borsa con le carte e tirare su la serranda del terrazzino per vedere quanto le piante avessero sentito la mia mancanza.
Una sera mi accorsi di un orecchino sul pavimento della mia stanza ed alla prima occasione lo riconsegnai a Simona. Un’altra volta trovai un cuscino del letto fuori posto…. poi notai che lo specchio sulla cassettiera era orientato diversamente dal solito. Trovai un anellino e perfino, ciliegina sulla torta, un fogliettino post-i,t appena sporgente da sotto la TV, con scritto, senza possibilità di errore, un “Sei bellissima. Ti amo!”.
Non ero certo io il destinatario della biglietto. Ahi! Ahi! Cosa succedeva dentro il mio appartamento quando non c’ero? Cominciavo a pensare che Simona avesse trovato qualche focoso amichetto e invece di andare a limonare per strada se ne stavano ben comodi a farlo a casa mia.
Adesso che mi era entrata questa pulce nell’orecchio, ogni volta che tornavo a casa dopo una assenza, cercavo indizi a conferma dei miei sospetti che però rimanevano tali in mancanza di una prova principe: nulla che potesse provare chissà cosa. Ed ero curiosissimo di sapere… Come fare?
Un’occhiata su internet, un acquisto fatto con discrezione… una veloce installazione…..fatto!
Adesso disponevo, ben mimetizzata nella libreria della camera da letto, una piccola spycam HD di ultima generazione, a colori e con audio stereo, collegata alla mia rete wireless.
Era la soluzione trovata per quando ero assente: ogni volta che fosse entrato qualcuno nella mia camera da letto sarei stato avvisato da un sms; avrei quindi potuto collegarmi “in diretta” con il mio tablet e vedere in tempo reale cosa stesse accadendo.
E’ lunedì mattina: prima di partire per i soliti quattro giorni di lavoro controllo la spycam e verifico che sia tutto funzionante. La stessa sera, da poco arrivato in albergo, mentre sto liberando la mia valigia, arriva l’sms di allarme. Mi collego in un istante. Funziona!!! Vedo Simona che fa avanti e indietro verso il terrazzo tenendo l’innaffiatoio in mano.
Lo stesso accade Martedì, sempre alla stessa ora, ed è sempre Simona. La ragazza dimostra di essere molto ligia all’impegno preso.
Mercoledì l’sms arriva invece molto più tardi. Strano. Ero in stanza che stavo per scendere a cena al ristorante dell’hotel; accendo il tablet, mi collego e vedo Simona, ma capisco subito che questa volta non è sola… avevo ragione di sospettare qualcosa.
In sottofondo sento che lei parla a qualcuno ma l’interlocutore è fuori dall’inquadratura. Lei sta sorridendo e adesso che è più vicina al posto dove è posizionata la spycam la sento chiaramente dire:
“E’ una fortuna per noi due avere quest’appartamentino a disposizione quasi tutte le settimane… il proprietario, il signor Paolo, è spesso fuori per lavoro.”
Ascolto con più attenzione; sono molto disturbato da quello che sta accadendo e sento tradita la fiducia che avevo accordata, ma sono anche molto curioso di sapere chi Simona porta a casa mia.
“Vieni qui, tanto anche i miei genitori non sospettano nulla...” – dice ancora Simona rivolta al suo invisibile interlocutore. – “…loro sanno che vengo qui per annaffiare le piante ed è normale che mi trattenga almeno un’oretta… “
Simona si scioglie i capelli e poi pian piano comincia a slacciarsi la camicetta un bottoncino alla volta.. Ma cosa fa? Uno strip? Già, proprio uno strip lento, esasperante, quasi da professionista…dondolandosi con il corpo. Quando l’ultimo bottoncino ha lasciato la sua asola, la giovincella distende le braccia verso il basso e l’indumento, senza più costrizioni, scivola lentamente giù seguendo il profilo della schiena, lasciando in vista il reggiseno…
Mi distendo sul letto a pancia sotto con il tablet poggiato sul cuscino… aumento il valore d’ingrandimento dell’immagine……
Ma guarda un po’, chi l’avrebbe mai immaginato che a casa mia……..
Simona dirige le mani dietro le spalle, armeggia un attimo ed il reggiseno perde aderenza balzando in avanti. Ecco nuovamente le braccia scendere lungo il corpo… anche questo intimo indumento scivola via; vedo un seno ben fatto, tornito e sodo… le mani ora accarezzano tutto il corpo indugiando sui capezzoli….. poi tende le braccia in avanti come per prendere le mani di chi le stà di fronte per tirarlo a se….
Ecco, ci siamo….adesso vedrò chi è questo fortunato che si diverte alla faccia mia…
Ma, ma, .. N o n c i p o s s o c r e d e r e !!! … non è possibile …. non è un ragazzo! E’ una ragazza!!! Una ragazza…..non ho dubbi su questo…è ben inquadrata dalla spycam…ha capelli lunghi… minigonna e stivaletti … un tatuaggio sul braccio sinistro. Sono vicine una di fronte all’altra separate da pochi centimetri. Simona le mette la sua mano sul collo, sotto i capelli, avvicinandola con questo gesto al suo viso….
”Sei bellissima” – dice Simona; le due bocche si poggiano l’un l’altra avviluppandosi in un bacio pieno di passione…. l’altra le accarezza delicatamente i seni seguendone la forma… sento dei sospiri ma non capisco di chi sono. Le ragazze si spogliano, l’una l’altra, gustandosi i brividi offerti dai loro gesti. In breve non ci sono più scarpe e gonne, solo i loro quasi invisibili slip. Si abbracciano voluttuosamente accarezzandosi reciprocamente ancora con dolcezza la schiena e le braccia. Sedute sul mio letto si guardano come due innamorati...

Aumento ancora l’ingrandimento dell’immagine ed alzo il volume al massimo.

Si sdraiano. Simona è sotto. Apoggia le mani sui fianchi della compagna infilando gli indici sotto il bordo del suo slip allargandolo quel tanto da consentire all’indumento di scavallare l’anca e di scendere, con delicatezza, lungo i glutei, prima, e le cosce, dopo, fino a terminare abbandonato sul letto.
Adesso completamente nuda, la ragazza si mette cavalcioni su Simona che così può raggiungere i seni prorompenti che spiccano davanti ai suoi occhi, accarezzandoli e palpandoli delicatamente; il palmo delle mani abbandona la doppia presa per scivolare lungo i fianchi fino ai glutei, che afferra e tira verso se. Il bacino della ragazza scivola sul corpo di Simona passando sopra l’ombelico fino a valicare i seni con le cosce. Il dolce frutto è lì, pronto per essere gustato: Simona si immerge in mezzo a quelle gambe che sembrano non vogliano più farla sfuggire.
“Mmmmm” geme Simona muovendo insieme la testa e la lingua come un cagnolino nella sua ciotola del latte – “sei già tutta sgocciolante, Sara…. ”
(Adesso finalmente conosco il nome dell’amica di Simona)
“Ooohhh solo tu Simona sei capace di farmi sentire in paradiso, …sono incapace di resisterti.. oohhhh …amore mio unico… leccami, leccami, ti pregooooo!”
Sara, inarcandosi sulla schiena offre a Simona il centro del suo piacere con maggiore forza e pressione; le mani sono messe dietro la testa, sotto i lunghi capelli corvini, ed i gomiti sono aperti come le ali di un angelo; la posizione mette ancor più in evidenza i seni pronunciati.
Un ooooohhh più marcato e prolungato degli altri seguito da un sussulto incontrollato del corpo mi fa capire che Sara ha raggiunto l’apice del piacere. Visibilmente in estasi, si china in avanti e contempla Simona ancora immersa e attiva in mezzo le sue gambe. Abbandonata dal piacevole torpore scivola indietro il corpo strusciando il bacino e lasciando una scia di umori sul busto di Simona che esclama:-“Adesso tocca a me….. tesoro!”
Sara sfila via lo slip di Simona che raccoglie le gambe verso se e poi le dischiude allargando il più possibile le ginocchia ed offrendo a Sara la veduta paradisiaca del ciuffettino scolpito sopra il suo frutto. Sara circuisce con le mani le cosce di Simona ed affonda il suo viso là in mezzo.
Simona è molto più passionale e istintiva dell’amica: dopo poco si disinibisce e inizia a proferire frasi sfrenate.
Io sono eccitato: sdraiato a pancia sotto e sento la pressione del corpo sulla parte mia più sensibile, ora gonfia come non mai.
“Dai Sara” – la incitava – “ dai, dai, lecca la tua amica,.. la tua unica insostituibile ragazza … leccami fino in fondo con la tua lunga lingua….aaaahh … toccami ti prego…adesso toccami, siiiiiii, siiiii !”
Sara comincia a titillarle il clitoride come solo le donne son capaci di fare…; gli effetti si sentono. Simona emette urla soffocate…… poi prende tra le mani la testa della sua amica e la allontana quel tanto che basta: vedo gli umori del suo godimento schizzare fin sul viso di Sara.
“Ti è piaciuto?” dice la morona a Simona.
“ Si, tantissimo … ma adesso lo sai cosa voglio vero?”
“Certo amore mio… certo……..” Si alza dal letto sparendo dall’inquadratura e riapparendo dopo pochi secondi; ha in mano una cosa che non capisco cosa sia…. comincia ad indossarla. Con il corpo mi copre la visuale… non capisco ancora… stringe ben forte delle cinture nere sulla schiena e sulle cosce..
Che strane mutande sono? - penso. Sara si avvicina verso il letto salendovi, si gira e la spycam la inquadra bene: vedo che quello che ha indossato è in realtà uno strap-on!!! All’estremità spunta un fallo che mi fa impallidire per la dimensione. A confronto, il mio sesso, non fa una bella figura…
Simona si posiziona a gattoni mentre Sara le si avvicina in ginocchio fino a che il grosso fallo di gomma è a pochi centimetri dalle terga.
“Fammi godere ancora Sara…. ho voglia di sentirti dentro….. di gemere come una gatta in calore, come solo tu sei capace di farmi fare…”
Sara si aiuta con una mano per puntare il fallo verso le grandi labbra:-“Eccomi, sei pronta?”
“Siiiii oohh.. aaaahhhh, siiiii…che bello…. lo sento entrare… siiiii spingi… spingi di più….ancora… lo voglio tutto…. lo voglio tutto in fondo fino a sentire il tuo corpo urtare il mio fondo schiena”
Il bacino di Sara in breve è completamente poggiato … immagino tutto il resto.
Sara comincia a muoversi su e giù con il bacino… sembra un uomo per come abilmente manovra l’appendice pur priva della sensibilità.
“E’ bello far l’amore con te……ahhh mi piace sentirmi completamente in tua balia… ti amo Sara… non mi tradire mai….con nessun’altra …aahh… promettimelo!” .
“Non ti tradirò mai dolcezza mia… ma adesso ti chiedo una cosa: metti le mani dietro la schiena!”
“Che vuoi fare?”
“Voglio farti sentire mia schiava d’amore….”
Simona esegue quello che le è ordinato: un foulard, in pochi attimi, le serra ben stretti i polsi.
Sara li impugna come redini di una puledra da domare e li tira così con tal forza che Simona si ritrova sollevata con il busto a mezzaria.
“Adesso sei la mia schiava e soddisferai tutte le mie voglie….”
“Si sono la tua schiavaaaa… fai di me ciò che vuoi…..”
In questa posizione per almeno un quarto d’ora Sara continua a far l’amore con Simona che per tutto questo tempo non smette di mugolare e gemere, fino ad esplodere in un nuovo orgasmo.
“Hai visto che ti è piaciuto anche così, tesoro mio?” Con una mano Sara raccoglie parte dell’abbondante umore espulso spalmandolo tutto intorno all’ano di Simona….
“No, Sara… questo no, ti prego….tutto quello che vuoi, ma questo noooooo!”
E Sara:- “E’ questa la prova d’amore che oggi voglio da te… se mi ami come dici allora devi essere totalmente mia!”
“No ti prego, Sara, ti amo, ti amo da morire, ma non me lo infilare li, ti prego, no, nooo, noooo.”
Troppo tardi. Simona non può divincolarsi più di tanto così legata e Sara comincia a spingere ….
“No Saraaaaaa, noooo… mi sfondi così aahhhhh…….sento che… mi fai male…ahhh me lo stai rompendo… ahhhiii….ahiiii ”
“Quando ti ci sarai abituata e lo sentirai tutto dentro…..godrai anche così, e forse di più!””
“Noooo….nooo…” Ma il fallo guadagna inesorabilmente sempre più spazio.
Entrata la parte iniziale, la più voluminosa, il fallo comincia finalmente a scivolare dentro … i lamenti di Simona vanno sempre più affievolendosi…
“Allora, mia schiava prediletta, come va?”
“Meglio, ahi!..ma immagino che mi abbia combinato uno sfracello là dietro..”
“Non ti preoccupare, tornerà quasi come prima….; adesso preparati ad una bella cavalcata”
“Fai piano ti prego!”
Sara non le da molto ascolto e come un cowboy, tirando per le braccia il corpo di Simona verso se, da inizio alla monta.
“Ahhh… ahhh….. ahhhh…. Ohhhh… mmmmm ohhhh… mmm… E’ ciò che sento uscire dalla bocca di Simona ad ogni colpo affondato nel suo corpo….
“Amore mio! aaahh… avevi ragione, è bello anche ooohh così…….” Ed in pochi minuti sono testimone di un altro violento orgasmo….
Sara slega i polsi di Simona e molla la morsa delle braccia, le sfila il fallo dall’orifizio ormai in fiamme e deformato ma che lentamente torna a restringersi dopo la dilatazione subita; si toglie il fallo con tutta l’imbracatura e si butta sopra il corpo nudo e sudato di Simona, abbracciandola e baciandola tutta.
Simona, stravolta ma felice, si gira con il viso per guardare la sua amica; le due bocche si cercano e si baciano appassionatamente.
“Ti amo tanto Sara; ti sei presa anche l’ultima verginità che mi era rimasta!”
Le ragazze rimangono in silenzio così abbracciate per qualche minuto.

Io nel frattempo ho perso la nozione da quanto tempo sto vedendo quelle immagini e mi rendo conto solo ora di aver avuto una eiaculazione senza toccarmi. Dovrò ricordarmi di cambiare i pantaloni prima di scendere al ristorante.

“Sara, è ora di andare via….- dice a Simona - sarà passata un’ora e dobbiamo rimettere tutto a posto. Accidenti, ho bagnato tutto il copriletto …. Mi toccherà lavarlo, asciugarlo e stirarlo prima che torni il signor Paolo”.
In pochi minuti sono già vestite e truccate come nulla fosse accaduto. Sara rivolgendosi a Simona: “Amore, hai letto il messaggino che ti lasciato l’altra volta?
“Quale messaggino?”
“Ti avevo scritto che ti amavo su un post-it e te lo avevo lasciato qui attaccato alla tv!”
“No, non l’ho neanche visto…ma sei sicura?”
“Certo tesoro…era per ricordarti che per me ci sei sempre e soltanto tu…”
“Accidenti, forse è scivolato sotto il letto, …non c’è…. magari l’ha trovato il signor Paolo, ma non mi ha detto nulla….. chissà cosa avrà pensato….”

Cara la mia Simona e cara la mia Sara – esclamai tra me e me - è proprio niente quello che ho pensato fino a ieri rispetto alla certezza di quello che mi avete fatto vedere oggi….
Si spengono le luci di casa. Chiudo il mio tablet e vado a cambiarmi.

Venerdì notte sono rientrato a casa: tutto perfettamente in ordine… nessun segno di quell’orgia di sesso lesbico di cui ero stato spettatore. Il giorno dopo, nel pomeriggio, neanche a farlo apposta, incrocio nell’androne del palazzo proprio Simona e Sara che escono insieme.
“Ciao Simona, sono rientrato ieri ed ho trovato le piante tutte in ottima salute, grazie. A proposito, quando hai finito sul mio terrazzino, ogni volta, prima di uscire, assicurati che il vento non abbia fatto volare nulla dentro casa. Giorni fa ho trovato addirittura un fogliettino con scritto una frase amorosa….chissà da dove era volato via…..”
“Già, chissà….!! Ci farò attenzione, signor Paolo. Buona giornata!”
“Buona giornata, ragazze!”
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