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Gay & Bisex

How nice #2


di MonkeyDLuffy
27.02.2016    |    6.445    |    2 9.9
"Pazienza, scavalcheremo la rete..."

Capitolo #2 
Piccola premessa.
Non ho mai visto la verginità come qualcosa di importante, a me importava solo la " prima volta ", già, perché secondo me un ragazzo, una ragazza, chiunque, possono scopare quanto vogliono, ma la prima volta se la ricorderanno sempre, ed è per questo che io volevo che la mia fosse speciale. 


- Marcello mi sta baciando il collo, non avrei mai pensato che una così semplice sarebbe bastata a farmi eccitare così tanto, non avrei mai pensato di essere uno facile, invece mi rendo conto che sono proprio come Alessia, anzi, secondo quello che mi han detto lei ha ceduto al terzo appuntamento, mentre io sono con Marcello da 50 minuti e la mia voglia di scopare è alle stelle.
Il mio cazzo pulsa, vorrei sfogarmi, ma non posso lasciare che lui lo noti. 
Cerco di allontanarmi da lui, ma so già che nemmeno questo basterà.
Inizia a girarmi per la testa l'idea di fargli un pompino, giusto per togliergli la voglia, ma torno subito alla realtà e mi pento subito di averlo anche solo pensato. 
Intanto lui inizia a scendere, mi sta baciando la schiena, e ogni suo bacio mi fa venire caldo, ci sa fare, decisamente.
La mia voglia di sesso aumenta e inizia a prendere il sopravvento sulla mia parte " saggia ".
Vorrei dargli il culo,  diventare una cosa sola con lui, voglio sentirlo dentro di me e farlo godere, col mio corpo, per fargli capire quanto lo amo.
Mi giro, non mi sono nemmeno accorto che ha smesso di baciarmi.
Mi sta fissando, come se attendesse una mia risposta, o come se volesse che io faccia la prima mossa.
È buio, ma non abbastanza da impedirmi di vedere i suoi occhi azzurri.
Distolgo lo sguardo e gli accarezzo il viso... È proprio un figo.
Mi rendo subito conto che questa scena sta diventando troppo smielata anche per me, quindi mi fermo.
" Allora? " mi chiede.
" Cosa? " rispondo io.
" Vuoi i sottotitoli? Vogliamo darci una mossa o stiamo qua a guardarci tutta notte? " è più freddo di quanto potessi immaginare, e sinceramente guardarlo tutta la notte per me sarebbe un sogno.
Lo bacio, lui inizia a stringermi, a tirarmi verso di se.
Le nostre lingue si incrociano, e nel frattempo inizio a muovermi, allungo la mano verso il suo petto e inizio a tastare i suoi muscoli.
Mi trasmettono calore, sicurezza e un'eccitazione mai avuta prima.
Gli tolgo la maglia del pigiama e poi tolgo anche quella del mio. 
Inizio ad accarezzare i suoi addominali, mi danno una sensazione di calore e di sicurezza.
Mi sento piccolo rispetto a lui, come quando ci siamo baciati la prima volta, lui dominava la situazione e anche ora, senza far niente fa capire di essere lui la guida, colui che comanda. 
Mi sdraio su di lui e ricomincio a baciarlo, poi mi appoggio sul fondoschiena per mantenere l'equilibrio, e mi trovo appoggiato al suo cazzo.
Subito mi sposto, ho preso paura nel sentirlo così vicino a me... Anche se non scopassimo questa notte prima o poi dovrà accadere, solo che il pensiero del dolore che un bastone del genere possa provocarmi mi terrorizza.
Lui mi chiede subito : " Perché ti sei spostato? "
Io - : " Marcy, non ce la posso fare... "
" In che senso? " mi chiede in modo affrettato.
Sembra più preoccupato di andare in bianco che per me, e questo inizia a farmi sentire messo in secondo piano.
" Puó sembrare stupido... Ma non riuscirò mai a prenderlo tutto, è esagerato... Io vorrei farlo qui con te, ora. Mi ero finalmente convinto, ma una cosa del genere non l'avrei mai immaginata. " mi dispiace davvero.
Lui mi bacia sulla guancia e mi rassicura : " Tranquillo, non è problema, posso aspettare, ma lo faccio solo per te. "
In quel momento crollo, è così dolce... Arrossisco.
" Sei così carino quando fai il timido " mi dice. Riesco a scorgere nel buio un accenno di sorriso.
Questo mi fa capire che a me ci tiene, dopotutto.
Quindi mi convinco che lasciarlo così, fermo a metà strada, non sarebbe giusto. Perciò mi posiziono in mezzo alle sue gambe.
Con la mano inizio a tirare via i pantaloni del pigiama, facendolo restare in mutande. 
Dio è così bello, anche se non ci vedo molto con questo buio riesce a farmi eccitare in modo esagerato. 
Lentamente posiziono la mano sull'elastico delle sue mutande e inizio a tirare.
Piano piano libero quella " bestia " che attende di essere soddisfatta.
Tolto completamente anche quest'ultimo ostacolo, mi decido, e prendo in mano il bastone, che sembra non aspetti altro. 
Sembra di tenere in mano una piccola mazza, sui 18 centimetri, molto larga, esagerata per un quindicenne.
Inizio con una sega, scappellando piano quel cazzone, per poi aumentare il ritmo. 
Lo sento ansimare, ma cerca di trattenersi, probabilmente per non farsi sentire dai genitori.
Accelero sempre di più, lui gode, geme, e io, col suo cazzone in mano mi avvicino alla sua bocca e gli dò un bacio.
Ora sono io a comandare la situazione, mentre lui è completamente preda del piacere.
Mi fermo, smetto di baciarlo, e stacco le mie labbra dalle sue, avvicinandole al suo cazzo.
Non ho mai fatto un pompino in tutta la mia vita, l'unica cosa che so è che non devo fargli male con i denti.
Sono un po' titubante, ma apro la bocca e inizio ad accogliere quel bastone, so che non entrerà mai tutto, ma da quel che sento più della metà ci è già riuscita. 
Inizio a muovere la bocca, sento il sapore debole di quel cazzo, anche se non è proprio un sapore, è una sensazione di maschio, fin troppo eccitante.
A un tratto noto che Marcello si ritrae e esce dalla mia bocca, mi chiede di mettermi in ginocchio sul pavimento che avremmo continuato in quella posizione.
Appoggiatomi sulle ginocchia vedo Marcello avvicinare il suo cazzo alla mia bocca, e entrare tutto, non so come, so solo che per poco non soffoco.
Sento che inizia a muoversi a piano, per poi accelerare sempre di più, e inizia quindi a scoparmi la bocca, molto velocemente e prepotentemente, al comando ci è tornato lui, alla fine.
La situazione è troppo eccitante, sto per venire nelle mie mutande, senza toccarmi, ma cerco di evitare, non avendo un cambio farei un macello.
A un tratto lo sento rallentare ma fare colpi più profondi e decisi, per poi sentire il suo cazzo ingrossarsi e inondarmi la bocca di sperma, con molteplici schizzi. 
Non so se ingoiare, ma il sapore particolare di quel liquido a me sconosciuto mi incuriosisce e tento.
Ho ancora il suo cazzo sporco di sperma dentro la mia bocca, quindi lo tiro fuori, e inizio a leccarlo per ripulirlo.
Sono stranamente felice e deluso allo stesso tempo... Non so se perché ho appena fatto il mio primo pompino o soltanto perché ho fatto godere Marcello, che è una cosa che mi sta portando solo felicità e tristezza insieme, non pensavo che sarebbe iniziato tutto così velocemente.
Finito il lavoro lo sento complimentarsi : " Cazzo Dany, non ho mai goduto così tanto... Grazie amo... " e mi stampa un bacio sulle labbra.
Decidiamo di andare dormire, essendo tardi, e avendo il giorno dopo una verifica di fisica.
Mi sveglio alle 7, noto che ci siamo addormentati con lui che mi abbracciava da dietro.
Mi giro e inizio a guardarlo, Dio, quanto è bello.
Dopo qualche minuto si sveglia anche lui, col sorriso sulle labbra, mi guarda negli occhi e allarga ancora di più il sorriso.
Andiamo a fare colazione, mi presento in modo più approfondito rispetto a ieri sera ai suoi genitori, persone molto disponibili.
Alle 7,45 usciamo da casa sua, passiamo dalla mia per prendere il mio zaino e ci incamminiamo verso scuola.
Cavolo, la giornata non è mai passata così velocemente.
Le prime due ore le abbiamo passate parlando tra di noi e decidendo cosa avremmo fatto questo pomeriggio.
Decidiamo di confidare ai nostri amici più stretti della decisione di metterci insieme, Sara e Francesca sembrano più felici di noi, a quanto pare " Lo sapevano già perché era troppo evidente ".
Sisi, ok.
Andrea sembra invece un po' spiazzato, non se l'aspettava ma nemmeno per lui ci sono problemi, siamo suoi amici dopotutto.
--- 
Sono ormai due settimane che io e Marcello ci frequentiamo, ma sinceramente non ho ancora trovato il coraggio di concedermi a lui... E lui non sembra molto paziente.
Questa sera andiamo al parco, ha detto che avrebbe portato due birre, ma quando lo vedo arrivare noto che ha di tutto tranne che la birra.
Vodka alla fragola, Havana e due pacchetti di sigarette. 
Ho sempre saputo che fumo e alcol insieme non vanno bene.
Tolto il tappo alla vodka inizia a berne un sorso, io invece sono un po' riluttante, non avendo mai bevuto non voglio esagerare.
Ne bevo un goccio, non è cattiva, ma è dolcissima e molto forte. 
Non riesco ad andare avanti, quindi mi propone di bere l'havana, che a suo dire ha meno gradi.
Bevo un goccio anche di questa e capisco che l'alcol non lo reggo.
Mi fa male la testa, eppure ho cercato di trattenermi.
Dico a Marcello che voglio andare a casa, lui mi si avvicina e mi da un bacio sulle labbra. Non accenna a staccarsi, inizia a cercare la mia lingua, e, per mia sfortuna la trova.
Inizio a lasciarmi andare, seppur controvoglia.
Comincio a partecipare apertamente a quel bacio, non restiamo attaccati molto, mi stacco e gli dico con un tono più autoritario del solito che voglio andare a casa.
Lui resta basito, lo si capisce dalla sua faccia.
Si stacca da me, inizio ad allontanarmi, e lo saluto.
Lui inizia a corrermi dietro, cercando di capire perché non volessi.
" Non sono pronto, non capiresti, lo sai che ti amo, ma per una cosa come questa preferisco aspettare ", cerco di spiegarli.
" Ma se alla prima volta mi hai fatto un pompino, cosa c'è di diverso? " Detto questo mi si avvicina e riattacca le sue labbra alle mie, non resisto.
Accetto di restare a fargli compagnia, lui mi porge la bottiglia, io ne bevo un sorso e sento subito che non avrei dovuto, la gola inizia a bruciarmi e la testa a girare.
Mi siedo sulla panchina lì vicino, lui si siede accanto a me " Tutto bene? " mi chiede abbastanza preoccupato.
" Si, è solo un giramento di testa " gli rispondo.
Non so perché, probabilmente perché la sua preoccupazione nei miei confronti la adoro, gli interesso davvero, sta di fatto che inizio a baciarlo, non un bacio appassionato, più un bacio che indica voglia, voglia di sesso.
Stavolta è lui che si ritrae, io, molto deluso abbasso gli occhi, e lui, notando quell'espressione si riattacca alle mie labbra.
Questo invece è un bacio appassionato, pieno di affetto e allo stesso tempo desiderio.
Mi stacco da lui, con la mano mi avvicino ai suoi pantaloni, mi metto in ginocchio davanti alla panchina su cui ora è seduto solo lui, lo faccio alzare un secondo e gli tiro giù i pantaloni.
Il suo svetta già alto, duro, sembra un tronco. 
Lo prendo subito in bocca. Cerco di farlo godere il più possibile utilizzando la lingua, lo ho imparato in queste due settimane insieme.
Lo sento gemere, la sua faccia mentre gode è a dir poco eccitante.
Sembra quasi che il freddo non lo sfiori, nonostante sia scoperto dalla vita in giù.
Sento il suo cazzo pulsare dentro la mia bocca, cerco trattenere i conati che questo mi provoca sbattendo contro la mia gola. 
Come abbia fatto ad entrare tutto è ancora un mistero.
Vado avanti per circa cinque minuti, poi mi stacco, mi alzo e mi siedo in braccio a lui, sento il suo pene sotto di me premere, inizio a baciare Marcello, ma smetto subito e mi rialzo, nel frattempo gli sussurro nell' orecchio un debole " Ok ".
Lui capisce al volo, io vado lentamente dietro alla panchina e mi piego, appoggiandomi allo schienale.
Marcello si posiziona dietro di me, mi sfila piano i pantaloni, poi passa alle mutande e mi sfila anche quelle.
È la prima volta che mi vede nudo, io sono un po' imbarazzato, dato che in quelle sue settimane non eravamo mai andati oltre al semplice pompino.
Mi giro e vedo che sta scrutando il mio corpo, tonico, quasi privo di peli se non per la zona pubica.
Poi vedo che inizia a masturbarsi, penso per recuperare quel poco vigore che il suo cazzo aveva perso in quel lasso di tempo. Dura poco, vedo che si avvicina, ma un rumore metallico mi fa sobbalzare, vedo che il guardiano sta chiudendo le porte del parco. Pazienza, scavalcheremo la rete.
Per fortuna siamo in una zona appartata e non ci può vedere.
Marcello, anche lui un po' sorpreso per l'accaduto, riprende ciò che aveva iniziato, si avvicina al mio culo, io resto sorpreso, pensavo che prima mi avrebbe lubrificato, invece vuole fare tutto a secco.
Lo fermo.
" Marcy, non sarebbe meglio facilitare le cose lubrificando il culo? " chiedo.
" Hai ragione, non ci avevo pensato, ora faccio io. " mi risponde.
Vedo che si abbassa, e sento che inizia a leccare il mio buco.
Mi viene da ridere perché fa solletico ma mi trattengo poiché lo ritengo fuori luogo.
Finito di lubrificarmi, si rialza prepara di nuovo il suo cazzo e lo avvicina al mio buchino.
Penso di tirarmi indietro non appena sento la cappella appoggiarsi, ma scaccio subito via anche quel pensiero.
Inizia a premere, molto a piano. 
Sento che il mio buco sta per cedere.
A un tratto la cappella inizia a farsi strada.
Cavolo se fa male.
Mi giro, lo vedo impegnato a penetrarmi, con una faccia sconvolta dal piacere.
Si ferma un secondo, " Ce la fai? " mi chiede abbastanza preoccupato.
" Si, continua. " rispondo molto titubante.
Lui deve aver capito che non è vero, capisce sempre quando mento.
Nonostante ciò ricomincia ad avanzare. 
Lo sento entrare sempre di più, dovremmo essere circa a metà, eppure mi sento già spaccato in due dal dolore.
Vorrei piangere, ma non ce la faccio, non voglio sembrare più fragile di quel che sono.
A un tratto lo sento spingere avanti il bacino di colpo e aderire alla mia schiena. È dentro tutto.
Fa male.
Ma nonostante il dolore, sono felice, perché sto dando piacere al ragazzo di cui sono innamorato, e ora, per la prima volta, siamo veramente insieme.
" Come va? " mi chiede.
" Ora tutto a posto, non ti fermare ", rispondo io con certezza.
Lo vedo felice nel sentire queste parole, e sento che inizia a muoversi dentro di me, sento che sfrega contro la mia carne, iniziando a darmi piacere, un piacere di livello altissimo.
Aumenta il ritmo, ora mi sta letteralmente scopando.
Lo sento gemere di piacere, e questo rende felice anche me.
" Dany, ti piace? " mi chiede.
" Cazzo amore è fantastico... Ti amo troppo. " gli rispondo io, al settimo cielo. 
" Anche io cucciolo. " mi risponde. Si piega in avanti, aderendo di nuovo col suo bacino alla mia schiena, e inizia a baciarmi.
Noto che inizia a dare spinte più lente ma forti, molto forti.
Sono ormai venti minuti che siamo in questa posizione, le spinte si sono fatte più violente, lo sento gemere sempre di più, e a un tratto si svuota dentro di me. 
Non posso definirlo un orgasmo, equivarrebbe a sminuirlo.
Inizio a preoccuparmi su come farò a lavarmi, quando sento Marcello che, ancora dentro di me mi da un bacio sulla schiena e mi abbraccia.
Esce da dentro di me, sento vuoto, come se una parte di me se ne fosse appena andata. Provo a rialzarmi ma una fitta al retto mi fa cadere per terra piegato in due dal dolore.
Marcello si piega subito su di me " Dany, cos'hai? " la preoccupazione presente nella sua voce mi fa calmate un po', cerco di sminuire l'accaduto e gli rispondo " Tranquillo solo una piccola conseguenza dell'essere montato da un toro " fingo una piccola risata e lui si unisce a me, stavolta però non ha capito che mentivo.
Mi alzo con un po' di fatica, mi offre la sua spalla come appoggio e io mi ci attacco subito.
Arrivati alla ringhiera inizio a chiedermi come avrei fatto a superarla in quelle condizioni.
Lui si piega, mette le sue mani " a ciotola " per farmi ci salire e spingermi fuori. Funziona.
Siamo fuori entrambi, iniziamo a camminare verso casa mia anche se molto lentamente. 
Guardo l'orologio.
Cazzo se è tardi, siamo arrivati al parco alle 21 e ora sono le 23,27... Penso per la prima volta in questa serata ai miei genitori, dovranno essere preoccupati...
Accendo il mio telefono e noto che stranamente non ho nessuna chiamata persa, si saranno addormentati prima del dovuto.
Questo mi toglie un peso, avevo paura di essere ripreso appena tornato a casa.
Arriviamo a casa mia, Marcello mi abbraccia di nuovo, questo mi stupisce perché ora che ci penso stasera è stato più affettuoso del solito, essendo lui un ragazzo abbastanza freddo.
Io lo abbraccio a mia volta, stringendo forte, non voglio che se ne vada, non ora.
Mi da un bacio a stampo sulle labbra, mi saluta con un " Buonanotte " sussurrato nell'orecchio molto suadente. Io resto immobile, più ripenso a questa scena più capisco che devo aver fatto la figura dell'idiota.
Lo guardo girarsi e incamminarsi verso casa sua. 
È bello in tutto quello che fa, anche solo camminando sprigiona bellezza. Rientro in casa mia, e confermo la mia ipotesi: i miei genitori si sono addormentati, come mio fratello. Entro in camera mia, sfinito per questa serata. 
Inizio a ripensare a tutto quello che è successo, e mi rendo conto di aver finalmente avuto la mia prima volta, ed è stata fantastica, sia dal punto di vista sessuale che quello emotivo.
Mando subito un messaggio a Sara, con la quale vado particolarmente d'accordo e le racconto di essere appena tornato a casa dopo un incontro con Marcello.
" A quest'ora? Cos'avete fatto voi due furbacchioni? " mi chiede con sarcasmo. Rido, Sara è una delle poche persone che riescono a farmi ridere di gusto.
Le rispondo con una simpatica faccina che fa la linguaccia e finalmente mi lascio andare nel sonno, e per fortuna che domani è domenica e posso dormire fino a tardi.


Continua.
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