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Gay & Bisex

How nice #4


di MonkeyDLuffy
10.03.2016    |    4.829    |    1 9.1
"È occupata, e preferirei non vedere..."
Questo è un piccolo capitolo transitorio, nel quale racconto velocemente tutto quello che accade nel giro di un lungo lasso di tempo.

Mi sveglio in tutta tranquillità, sbadiglio per bene, cerco di stirarmi i muscoli e noto che Marcello non è accanto a me.
Guardando l'orologio vedo che sono le 13, ho dormito per mezza giornata...
Noto che ieri sera non mi sono rivestito, sono ancora nudo, provo ad alzarmi ma una fitta di dolore mi passa attraverso il culo, come accadde la mia prima volta con Marcello.
Mi sembra incredibile che dopo tutto questo tempo riesca ancora ad allagarmi il culo.
Anzi, non proprio per il tempo ma l'intensità, abbiamo una vita sessuale giornaliera, raramente capita di saltare un giorno, e quella rara volta che accade io cerco di compensare con quello seguente.
Mi siedo sul letto, prendo le mie mutande che sono per terra, vicino al letto.
Le indosso e finalmente mi alzo.
Attraverso il corridoio e arrivo nel salotto, lo trovo sdraiato sul divano, in mutande, che guarda la televisione.
Raccolgo i miei pantaloni, che avevo gettato per terra ieri sera e me li metto.
Non so perché ma il pensiero di essere stato dominato in modo " possente " da lui mi fa sentire in imbarazzo, come se fossi più piccolo, per questo mi sono messo i pantaloni, per evitare questa situazione.
Mi siedo accanto a lui, non so come sia possibile ma ho vergogna a parlare, e se non fosse per la televisione ci sarebbe un silenzio di tomba nella stanza.
Lui si mette seduto, mi bacia sulla guancia e mi fa appoggiare a se.
Nonostante non indossi niente il suo corpo è caldissimo, e inizio a risentire quel senso di sicurezza che i suoi muscoli mi trasmettono.
" Allora? Non spiaccichi nemmeno una parola? Nemmeno su ieri sera? " mi chiede...
Non so cosa rispondere, lo guardo un po' confuso... " Mi fa male il culo " è l'unica cosa che riesco a dire, e preferirei non averla detta.
Lui si mette a ridere e finalmente sparisce tutto l'imbarazzo, lo abbraccio e inizio ad accarezzargli la testa.
Adoro i suoi capelli, mori, che messi insieme ai suoi occhi azzurri formano una mescolanza perfetta.
" Sarai affamato, non hai ancora mangiato niente..." mi dice.
" A dir la verità un po' si " rispondo io.
" Allora ti preparo qualcosa da mangiare, giusto per ringraziarti per ieri sera, e magari mi guadagno anche il secondo round " e mi fa l'occhiolino. Io gli tiro un cuscino, lui si alza e va in cucina.
Dopo dieci minuti mi chiama, ha preparato la pasta al ragù, la mia preferita, e lui lo sa bene.
Mangio di gusto, non pensavo nemmeno che fosse capace a cucinare, invece è riuscito a stupirmi.
Finiamo di mangiare, e ci sdraiamo sul divano, guardo l'ora e decido di partire per tornare a casa tra non molto.
Mi rivesto completamente, lo saluto e lo ringrazio per tutto, e lui mi saluta a sua volta.
Esco dal suo vialetto e mi rendo conto che non ci siamo dati il bacio... L'ho sempre considerata una cosa " sdolcinata " ma ora mi rendo conto che riceverlo è come un'abitudine e non posso restare senza, mi manca il suo sapore sulle labbra.
Arrivo a casa verso le 15, saluto i miei genitori e vado in camera mia.
Inizio chattare con Sara, non ci parliamo da tanto, quindi le racconto del compleanno di Marcello e dei festeggiamenti.
--
Passa l'estate, inizia la scuola e ci ritroviamo ad ottobre.
" Avete voglia di uscire stasera? " mi chiede Sara tramite messaggio verso le cinque del pomeriggio.
" Si ora lo chiedo a Marcello " le rispondo io.
Dopo dieci minuti Marcello mi risponde che non si è sentito molto bene e stasera preferisce stare a casa, quindi lo lascio riposare.
Avviso Sara e ci mettiamo d'accordo per uscire noi due.
Alle 20 a casa sua.
--
Esco alle 19,45 e mi incammino verso casa sua.
La trovo fuori ad aspettarmi, " È proprio una bella ragazza. " penso tra me e me.
Ci dirigiamo verso il parco, camminando lentamente e parlando dei nostri progetti per l'estate.
Verso le 21 arriviamo, ormai c'è buio e non si vede niente, i lampioni sono ancora spenti.
Entriamo, ci dirigiamo verso la panchina su cui stavamo io e Marcello durante la nostra prima volta.
È occupata, e preferirei non vedere.
Ci sono un ragazzo e una ragazza li, lui ha i pantaloni abbassati, la testa all'indietro e lei gli sta facendo un pompino.
Non vedo il volto di nessuno dei due a causa del buio.
Io e Sara ridiamo sotto voce della scena imbarazzante, ma non appena si accendono i lampioni smettiamo.
Guardo verso la panchina e preferirei non vedere niente.
Il ragazzo seduto lì è Marcello.
Ho già visto la ragazza ma non la riconosco.
Voglio piangere, ma non ci riesco.
" Marcello che cosa cazzo stai facendo? " grida Sara.
È furiosa per me.
Lui la sente e ci vede.
Vede me e si rialza, si tira su i pantaloni e inizia correre qui.
Non gli voglio parlare.

Continua.

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