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In rifugio


di estercam
18.09.2022    |    408    |    2 8.7
"Per il giorno dopo è previsto bel tempo ma in montagna, a quelle quote, non si può mai dire..."
Estate del 1980
Con il mio amico Beppe decidiamo di salire la punta V... nelle alpi occidentali.
L'idea era, come già fatto altre volte, di salire nel pomeriggio al rifugio situato a metà percorso e, se il gestore del rifugio ci diceva che c'era posto al bivacco, di raggiungerlo prima di sera,
Il bivacco si trova a circa due ore di cammino dopo il rifugio, sulla via di salita alla punta, lì inizia la via di roccia per salire. Essere già li al mattino è un grosso vantaggio.
Arrivati al rifugio, il gestore ci comunica che al bivacco ci sono due persone e, quindi, possiamo salire. Ci avverte che il tempo sta cambiando in brutto e non sa se domani si potrà salire in cima. Avvisa tramite il telefono da campo che stiamo salendo e ci ricorda di avvertire appena siamo arrivati.
Riprendiamo il cammino e mentre saliamo vediamo il brutto tempo arrivare ma siamo sicuri di arrivare al bivacco prima della pioggia.
Poco dopo si scatena la tempesta, è arrivata più in fretta del previsto ... vento ... neve ... la temperatura si abbassa di colpo ... non si vede praticamente niente ...
Finalmente ecco la luce del bivacco ...
Apriamo la porta ed entriamo ...
"Ben arrivati, eravamo in pensiero ... - dice uno dei due che ci avevano proceduto – avviso subito il rifugio ..." e così dicendo chiama con il radio telefono il rifugio ed avverte che siamo arrivati.
Noi siamo completamente bagnati fradici e infreddoliti ...
ci avviciniamo alla stufa per scaldarsi ...
i due, Carlo e Franco, ci preparano un the bollette.
Il bivacco è accogliente e caldo. Tutto in legno, una stanza unica con in centro la stufa a gas, un tavolo, alcune panche, un angolo cottura e lavndino. Ci sono tre letti a castello per un totale di sei persone. Una capriata centrale sorregge il tetto che è rivestito di perlinato. In un angolo una porta che da sui servizi, che sono addossati alla parete del bivacco, composti da un water ed un lavandino.

Decido di togliermi i vestiti bagnati e mettermi la tuta che userò per la notte.
Ovviamente questa operazione avviene nell'unica stanza e quidi sei visibile da tutti quelli che sono nel bivacco.
Sfilata la maglia bagnata, mentre sto per infilare la giacca della tuta, Carlo dice: "Che tettine! Ma sei una ragazza?"
"no, sono un uomo"
"Scusa ma con i capelli lunghi ele tettine che hai ho pensato che fossi una ragazza"
"Non c'è problema ..." e la cosa finisce li.
Facciamo cena condividento quello che abbiamo e utilizzando le riserve della dispensa.
Dopo cena si parla della salita del giorno dopo. Anche loro sono li per quel motivo. L'unico dubbio è il tempo. Per il giorno dopo è previsto bel tempo ma in montagna, a quelle quote, non si può mai dire.
Andiamo a letto presto perchè la sveglia è per le quattro.
Durante la notte sento il vento infuriare ... le raffiche che sbattono la grandine contro le pareti ... si sente il fischio del vento che si insinua tra le pareti rocciose ...
Per fortuna che sono al riparo e al caldo.
Con questa ninna nanna mi addormento ...
Suona la sveglia, ci alziamo e guardiamo fuori. Il vento è cessato ma continua a nevicare .. nella notte, davanti al bivacco ne sono venuti almeno dieci centimetri. Beppe ed io ci guardiamo e decidiamo di rinunciare alla scalata. Anche gli altri due decidono la stessa cosa. A questo punto torniamo a dormire.
Sento dei rumori e vedo il chiarore dalla finistra. Devo essere già giorno e qualcuno si è già alzato. Sento profumo di caffeè .. cerco di muovermi ma sono tutta bloccata, come intorpidita. Penso sia dovuto al freddo della sera prima, cerco di uscire dal saccopelo ma non ci riesco ... mi accorgo che sono legata nel sacco a pelo ... la cosa mi agita e mi spaventa ... mi hanno anche imbavagliata!
Sento Franco che chiama il rifugio e comunica che non ci muoviamo dal bivacco e cercheremo di scendere nel pomeriggio sperando che con le ore più calde si sciolga un po' di neve.
"Ben svegliata puttanella. Adesso vediamo bene le tue tette e il tuo culo ..."
Che vogliono questi ... che fanno ... sono spaventata ed agitata. Cerco di protestare ma il bavaglio mi impedisce di parlare Scuoto la testa per dire no ma loro se la ridono. Cerco con lo sguardo Beppe ma non lo vedo ...
"Vuoi vedere Beppe? Lui non può aiutarti ..." e così dicendo mi spostano e le vedo .. è nudo, imbavagliato e legato ad un montante di un letto a castello.
Sono spaventata ... mi agito e cerco di liberarmi ma inutilmente ...
Ho una corda che mi blocca all'altezza delle caviglie ed una sulla pancia che mi blocca le mani.
Aprono il sacco a pelo e lo tirano giù lasciandomi libere le spalle e gli avambracci. Mi passano una corda sotto la schiena la la fissano all'altezza dello sterno, così le braccia sono bloccate al corpo.
Slegano la corda che passa sulla pancia e slilano il sacco a pelo. Come le mani sono fuori dal sacco mi legano i polsi e li fissano alla testiera del letto-
"Ecco le tettine ... uuummm - ero andato a dormire senza maglia e così erano immeiatamente a disposizione – belle sode" dice mentre me le palpa
Di nuovo nei guai per colpa delle tette! (All'epoca non avevo ancora accettato il mio corpo androgino)
Le palpano, le stringono, le tirano ,.. mi strizzano i capezzoli ...
Mi agito e cerco di liberarmi dalle loro mani ma inutilmente ...
Dopo qualche minuto inizia anche a piacermi ... cerco di non darlo a vedere ma inutilmente ...
"Guarda come gode! Ti pace vero? Sei una cagna in calore ..."
"Che capezzoli duri ..."
Mi bendano e così non posso più vedere cosa fanno
Sento una lingua leccare un capezzolo ... Mi mordono l'altro "UUUUUU" urlo per il dolore ma loro lo scambiano per un mugolio di piacere "Godi cagna? "
poi li sento trafficare con la corda che mi blocca i piedi, la tolgono e mi silano il sacco a pelo, resto sul letto con le mani legate al letto ma i piedi sono liberi e allora cerco di scalciare.
"Inutile che scalci ... tanto non puoi scappare"
"Dammi una mano a toglierle le mutande ..."
Afferrano il boxer e lo tirano via ...
Sono nuda su letto ...
"Guarda che cazzillo!!! Che piccolo ..."
"Ma ti viene duro?"
Cerco di liberarmi dalla loro presa ma mi legano le caviglie al letto e così possono giocare bene.
"Prendi i piedi e tiriamoli verso la testa .. ecco così .... tienili che li fisso alla testiera ..." e così dicendo mi legano i piedi allìaltezza delle mani. Sono innarcata con il culo in bella vista.
Mi sento toccare il fondo schiena ... una mano ... poi due ... mi palpano ...
Sento un dito sfiorare il bico del culo ... spinge ed entra piano, con delicatezza ...
NNOO. Non voglio Questo no! Ma sono bloccata ed imbavagliata ed escono solo dei mugolii...
Smettono. Mi slegano le caviglie e le uniscono con un breve tratto di corda. Mi staccano dalla testiera del letto ma lasciano i polsi legati ...
Mi fanno alzare ... posso fare dei brevi passi ..
Dopo alcuni passi mi ordinano di mettermi in ginocchio e nel contempo mi spingono in basso
Mi tolgono la benda e mi ritrovo davanti agli occhi il cazzone di Beppe: bello, duro e gonfio, mi tolgono il bavaglio ...
"Troia succhia il cazzo del tuo ragazzo, fallo godere ..."
"Non è il mio ragazzo, non sono gay - FSHH - AAAHHHH..."
Un colpa di frusta, fatta con un cordino, mi ha colpito sulla schiena
"Zitta e succhia puttana" Urla uno dei due e giù un'altro colpo
"AAAAAHHHHh ...."
Avvicino la bocca al cazzone ed inizio a succhiare ... Mi mettono una mano sulla testa e me la spigono verso il ventre di Beppe. Mi entra tutto in bocca e quasi soffoco ...
Evidentemente a Beppe piace da come gode
"Sssiiiiii ... aaahh ... uuumm ..... Vemgo ... "
e così dicendo mi sborra in bocca. Faccio per spostar la testa ma la mano me la tiene ferma e sono costretta a bere tutto.
Mi spostano ma resto inginocchiata e Carlo mi infila il suo uccello in bocca
Un bel palo, duro, e largo ... Mi tiene la testa e praticamente mi scopa la bocca.
Lo sento ingrossare e poi esplodere con tutta la sua forza. Mi trovo con la bocca piena di sperma e devo bere tutto.
Poi tocca a Franco. Ha un palo lunghissimo. Lo infila con delicatezza e lo spinge tutto dentro ... mi sento soffocare ... mi arriva in gola. Cerco di allontanarlo ma non riesco ... mi soffoca ... ecco esce un attimo .. respiro profondamente e lo rimette dentro. Avanti ed indietro per non so quante volte. Mi sta venendo il vomito ... Si irrigidisce e mi scarica una quantità enorme di sborra .. direttamente in gola.
Resto lì, inginocchiata, stremata ... mi sento sporca ...

Mi bendano di nuovo ... Mi fanno alzare e mi portano nel centro della stanza.
Legano una corda alla legatura dei polsi ... mi sento tirare le braccia in alto ... Slegano le caviglie e le fissano ad un paletto in modo che stiano divaricate al massimo... riprendono a tirare verso l'alto .. sfioro con la punta dei piedi il pavimento –Che vogliono ancora?
Un sibilo, FSHH ... "AAAGHH.." mi raggiunge una frustata sulle natiche ... FSHH "AAAAHHHHH..." un'altra e poi un'altra "BASTA!!! ... smet AAAAHHH ..."
"Zitta troia!"
"Beppe: prendi la frusta e frusta la tua ragazza .."
"NNNNOOO Beppe non farlo ... non sono la ragazza di nessuno ..."
Arriva un colpo ma leggero
"Stronzo! Con forza! Così" FSHH "AAHHH" la voce di Beppe. Hanno frustato lui
"Scusami" mi dice Beppe e nel metre mi da una frustata
"AAAGGGGGHHHH ..."
Le frustate si susseguono ... alcune forti ... altre più leggere ... culo .. scjena ... tette ,,, non so chi dei tre mi frusta ma ad un certo punto mi sembra che tuttti abbiano in mano un pezzo di corda per frustarmi ...
Il dolore lascia pian piano posto ad un misto di piacere ...
Improvvisamente smettono.
Li sento trafficare attaccato alle caviglie e, poco dopo, mi tirano i piedi in avanti e li sollevano
Tutto il mio peso grava sui polsi ... continuano ad alzarmi i piedi ... evidentemete hanno fatto passare un'altra corsa sulla capriata ...
Sono con il corpo in orrizzontale ma continuano a tirare in alto i piedi ...
Abbassano la corda che mi lega i polsi ...
Adesso sono appesa per i piedi e le mani sfiorano il terreno ... mi alzano ancora ... non so a che altezza ...
Due mani mi prendono la testa e la spostano in avanti ... e, nel mentre, mi infila in cazzo in bocca...
Due, tre colpi ed esce ... mi sento ruotare ed entra un altro cazzo ,,, due, tre colpi, esce piccola rotaione ed un altro cazzo ... e avanti cosi.
Quindi anche Beppe partecipa, non so se volontariamente o perchè è costretto, non me lo dirà mai.
Non so quanto continuano ... la bocca mi fa male ... chiedo di smetere ...
Si sono fermati ... un sibilo FSHH "AAHHHGG" un altro FSHH "AAAGGGGHHHH ..." mi arrivano alcune frustate
"Ti conviene stare zitta se non vuoi altre frustate troia" e riprendono a scoparmi la bocca Non parlo più.
Ad un certo punto mi calano giù ..mi allungano sul tavolo ... mi legano la caviglie alle gambe del tavolo e le mani dall'altra parte ...
Sento delle dita violare il mio buchino
"Mi sembra vergine. Molto stretta"
"La allarghiamo noi oggi"
"Ti piace l'idea?"
"Ti sfondiamo!"
"Cosa dici? ... Niente? E allora ..." sbamm mi arriva uno schiaffone sulla matica sinistra AAAHHH e poi un'altro "Allora? Va bene troia?" "Sino a che non ci autorizzi continuiamo a pestarti"
"Si" dico a mezza voce
"Più forte, che si senta bene"
"SI"
"Si cosa puttana" e giù una sberla ...
"Sssiii sfondatemi tutta ..." dico a fatica e ben sapendo quello che succederà ma non ho voglia di altre botte ...
Mi sento ungere il buco ...
"Sfondala! A te l'onore di sverginarla ..." dicono a Beppe
"No, non voglio ..."
"Dai svergina la tua amica ..."
Mi arriva una frustata sulle natiche,
"Se non la scopi la frustiamo"
"Guarda come ti è venuto duro al solo pensiero"
Se inizia Beppe – penso - è meglio. Sarà sicuramente più delicato degli altri due
"Dai Beppe – dico – sfondami. Ho sempre sognato di essere sverginata da te ..."
Lo sento avvicinarsi, appoggia la cappella sul mio orifizio.. esita un attimo e poi, con delicatezza, inizia a spingere ...
"AHH mi fai male ...!
"Lo so cara ma vado piano ..."
"Muoviti che facciamo notte"
Un colpo più forte ed è tutto dentro
Il dolore forte ma sopportabile mi pervade tutta ...inizia ad andare avanti ed indietro ... sempre più forte ... il dolore si trasforma in piacere ...
"Basta! Adesso toca a noi" Sento Beppe uscire e subito un altro cazzo prenderene il posto.
La scopata è molto più rude. Una decina di colpi ed esce. Entra il terzo, lo sento invadere l'intestino ... Anche lui una decina di colpi e fuori
"Tocca a te Beppe. 10 colpi al massimo e non venire, quello dopo"
E così inizia una danza: 10 colpi uno, 10 colpi l'altro e via di seguito così. No so quante volte si sono dati il cambio. Ho il culo in fiamme ....
Si ferma no e mi slegano. Hanno finito, spero
Invece no. Mi allungano sul tavolo con la schiena appoggiata all'asse, mi prendono le caviglie e le portano verso la testa, le legano alle gambe del tavolo dietro la testa. Mi legani i polsi alle caviglie ...
Sono in una posizione oscena: le gambe allargate e i genitali in bella vista.
"In questo modo la scopata è più profonda, si penetra di più ..."
E riprende la danza dei 10 colpi
"Da adesso si puo sborrare nel culo della troia!"
"Vediamo chi è il primo che la riempie"
In effetti i colpi sono più profondi e più violenti. Ad ogni affondo sembra che mi debbano rompere
"8 ... 9 ... 10 fuori!"
Dentro un altro ...
Non vedo chi sono perchè sono bendata. Ad ogni affondo un genito ... sto ansimando .. Non so se per il piacere o per la posizione sento che sto per venire ... Non voglio ....
"Ahhh ... sssssiiiiii ..." e sborro ..
"Guardate la troia! Ha sborrato! Si vede che le piace "
"Troia.."
Sento un affondo fermarsi di colpo ... sento che l'uomo che mi sta scopando si irrigidisce ... poi, con un urlo, mi esplode dentro. Un fiume di sborra mi riempie
"Sssiiiii vengo .... ahhhh " la voce è quella di Carlo
Quindi il primo a riempirmi è stato Carlo
Esce e subito ne entra un altro, poi il cambio
Sento di nuovo l'irrigidirsi i muscoli ... una nuova espolsione di sperma
"Dai Beppe tocca a te. Facci vedere cosa sai fare..."
Mi infila il suo pene e inizia a cavalcarmi ... in modo selvaggio ... violento ....
"Ahhh vengo ..."
e mi riempie di sborra calda ... sembra non finire mai ...
poi esce anche lui e rimango li legata al tavole, con le gambe ina aria e fiumi di sperma che colano dal buco del culo.... sfinita ... senza forze il buco del culo che fa male ma che da una strana sensazione di vuoto ...
"Ciao troia. Noi iniziamo a scendere. Voi fate come volete"
"Alla prossima ..."
Li sento uscire e mi lasciano lì legata al tavolo.
Beppe si avvicina e mi slega ... mi aiuta a scendere e a pulirmi ...
"Ho cercato di oppormi ma..."
"Non dire niente, non potevi fare diversamente ..."
Iniziamo a scendere anche noi ...








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