Ti violento ed ho la pretesa di farti godere

Sul sito c’è di tutto. Io ho sempre scritto in modo più attento a emozioni e stati d’animo, con ottimi riscontri, quindi non è vero che bisogna per forza scrivere porcherie. Ogni autore ha il target che si merita

Quotato da HarrymetSally,

Sul sito c’è di tutto. Io ho sempre scritto in modo più attento a emozioni e stati d’animo, con ottimi riscontri, quindi non è vero che bisogna per forza scrivere porcherie. Ogni autore ha il target che si merita [...]

Indubbiamente.

I racconti sono storie di fantasia che poi possono sembrare realistici o avere una parte di realtá mi sembra evidente. Tuttavia c'è una brutta realtá di ragazze rapite e poi adottate da altre famiglie per farne delle modelle e poi usate come schiave da famiglie facoltose. Si tratta di ragazze spesso scomparse nel nulla che le famiglie stanno ancora cercando. Purtroppo non è fantasia è realtà ne parlava il New York Times ne parlava qualche tempo fa

Si tratta di racconti quindi in quanto tali non rispecchiano la realtá o almeno non è detto, io penso che anche il racconto erotico possa lanciare un messaggio come tutto il resto della letteratura, quindi anche i contenuti forti possono essere usati resta alla maturità di chi legge discernere. A me per esempio piace mescolare il vero col verosimil per mescolare le acque.

Risorgo questo thread.
E rifletto.
Quello che penso rispetto allo stupro non posso dirlo perché verrei bannata all'istante.
Però.
La mia attenzione si è fermata su un racconto che parla di stupro. E che dopo molti complimenti lusinghieri (da parte di maschi, che lo dico a fare?) è stato giustamente attaccato ferocemente da alcune donne.
Un racconto brutto. Pornografico e senz'anima. Però, nel suo piccolo, strutturato e non privo di una (repellente) trama.
E mi domando quale sia il confine tra chi chiede la censura e chi vi si è eccitato.
C'è un'intera categoria dedicata all'incesto. Che spesso contiene anche lo stupro. E che ha molto successo.

Quale diavolo è il confine fra l'inaccettabile e la libera manifestazione della fantasia?
Lo domando a voi ma anche alla @redazione.

Eris

@Eris. Il diavolo, appunto

Potreste avere ragione, ma di fatto lo stupro è una fantasia ricorrente. Anche di alcune donne.
E non so se censurare questa realtà possa servire a qualcosa.

Grazie per aver ripreso l'argomento, cara Eris.
Tu non scriveresti mai le porcherie che hanno determinato l'inizio di questo 3d.
Capita sempre che a difendere la libertà di manovrare merda pura siano le persone che sono più lontane dall'argomento.
Liberi di scrivere come e di che si vuole: ma non è detto che ogni racconto, solo perché è tale, abbia il diritto di esser pubblicato.
L'incesto non c'entra niente: è la narrazione plateale di un atto di violenza poi giustificato con la (falsa ) conclusione del godimento della vittima che è insopportabile.
L'esercizio dell'arte a volte giustifica qualsiasi argomento, come è stato a lungo detto e ridetto. Dell'arte però.
Belle le considerazioni di HarryMetSally a pag. 1. Non avrei altro da aggiungere

Certo che a me non passerebbe per l'anticamera di parlare di stupro nei termini nei quali qui viene fatto. Detto in modo elegante, mi repelle.
E seguendo il vostro sentiero, che mi vede concorde, qui in generale di arte se ne vede poca, pochissima.
Però.
Posto che siamo liberi, anzi abbiamo il dovere/diritto di criticare racconti che fanno della violenza eccitazione, mi domando se dovrebbero essere censurati, non pubblicati. Rimangono comunque nella mente o nell'hard disk di colui che l'ha scritto e nelle fantasie di coloro che lo condividono. Quindi non è forse meglio far emergere tutto questo e parlarne, invece di comprimere? Questa è la mia domanda, consapevole che è una domanda che tocca nervi scoperti e che potrebbe essere applicata a molti degli aspetti più scabrosi della nostra "comunità". E non solo.

Quotato da Spettro82,

Quotato da HarrymetSally,

Quotato da alicerobertohot,

Ci imbattiamo sempre più spesso in racconti dove, esplicitamente, l'azione sessuale comincia senza il consenso della donna (o della persona) verso cui è diretta; in alcuni casi si racconta di vero e proprio stupro. La cosa disgustosa è che l [...]

Cari Alice e Roberto, sono in parziale disaccordo, e spiego perché parziale.
La premessa culturale secondo cui "alla donna in fondo je piace" è disgustosa, e credo sia tra l'altro l'immonda giustificazione di molti avvocati difensori nei processi per stupro.

Ciò detto, la realtà e la fantasia non sono piani necessariamente sovrapposti. La guerra fa schifo quanto e più dello stupro, ma Apocalypse Now è un capolavoro.
Per restare nel tema da voi sollevato, in "Cane di Paglia" di Sam Peckinpah avviene proprio quanto da voi descritto. è una scena disturbante e contorta che resta nella storia del cinema. Alla fine la mia conclusione è "dipende da come e perchè la si scrive". A volte si scrive anche per esorcizzare demoni. Se invece avete in mente esempi specifici, sarei lieto di leggerli e darvi il mio parere. Saluti!

Sono assolutamente d'accordo con te, anche se a volte mi chiedo se la "mannaia" della redazione debba limitarsi alla forma ortografica oppure qualche volta ne debba fare anche una questione di buongusto.

Come abbiamo avuto modo di dire in altre occasioni, è un dibattito vivo anche all'interno del nostro Staff e di noi stessi come persone e come "editori".
@HarrymetSally ha perfettamente esplicato il nostro punto di vista nella scelta di pubblicare tutto ciò che è lecito, e i raccont - come i film, le fotografie e quant'altro, lo sono, in contrasto comunque al nostro gusto personale che resta però fuori da ogni decisione.
Non è comunque detto che un giorno verrà seguita una linea diversa per certi contenuti.

Tuttavia, ricordiamo che c'è sempre la possibilità di segnalare i Racconti attraverso il profilo dell'utente, qualora questo vada fin troppo oltre.

A volte si scrive di stupro per esorcizzare demoni e altre se ne scrive (male, tra l’altro...) perché fa audience.

Come la tv del dolore.
E, parere personale, anche peggio.

Perché per un utente che sublima il proprio sé negativo ce ne sono decine (e mi tengo stretta) che o non si pongono il problema o - al peggio - va bene.

Scusate se richiamo il recente femminicidio (non è uno stupro, peggio) di Partinico.

Poi, sono contro la censura a priori ma rivendico il mio diritto di dire come la penso a costo di essere giudicata moralista.

Baci misti

Brava Eris. OT: Dai, commettiamo qualcosa di torbido e facciamone un racconto (bello). Dimenticando le schifezze. E' l'unica difesa.

Il brodo, torbido.
In sto periodo.

Quotato da velvetMorgana,

Il brodo, torbido.

Uhh bello, vieni nel torbido anche tu. Così il brodo... cxzz il racconto esce meglio

Quotato da PescaMelba,

Grazie a @Eris per aver risorto questo interessante 3d. Dico la mia, ovviamente controcorrente. Non si può mettere un limite al buongusto perché questo è ovviamente personale e influenzato anche dall'ambiente esterno e dalle mode. Esempio la [...]

Great

Quotato da CpErotos,

Potreste avere ragione, ma di fatto lo stupro è una fantasia ricorrente. Anche di alcune donne.
E non so se censurare questa realtà possa servire a qualcosa.

Ok.
Ma se deve essere stupro che si abbia il coraggio di scrivere di stupro, almeno.

Non come le ultime sbrodol...robe che ho letto. Lo stupratore cortese, che si preoccupa del piacere di Lei.

Lo stupro è prevaricazione. Cazzo.
E allora - se proprio devono - scrivano di quello. E no ste robe a mezzo fra Lando e un harmony.

È che bisogna saper scrivere, per farlo.
;)

Non vorrei fare la padrona a casa d'altri, vado di metafora.
Fuori di qui, ai nazisti, ai negazionisti dell'Olocausto, ad esempio, è più giusto farli parlare, nel nome di una democrazia e di una libertà di pensiero che loro stessi, per primi, negano agli altri, o impedirglielo?
Per me non esistono ragioni commerciali, alle brutte vado a mangiare alla Caritas, ma a pratiche particolarmente repellenti (stupro, incesto) NESSUNO spazio in NESSUNA sezione.
Pallina

Quotato da Idrogeno,

Non sapevo che i racconti fossero accessibili ai non iscritti . Veramente ??

Sì.
Sono pubblici come il forum.

Quotato da pinkoepallina,

Non vorrei fare la padrona a casa d'altri, vado di metafora.
Fuori di qui, ai nazisti, ai negazionisti dell'Olocausto, ad esempio, è più giusto farli parlare, nel nome di una democrazia e di una libertà di pensiero che loro stessi, [...]

Scusate ma al momento, impegnata come sono, devo scegliere un intervento fra i molti, interessantissimi.
E scelgo questo perché quando ho fatto l'accenno ad "altro" pensavo proprio ai negazionisti. Io sono per la libertà di parola anche per loro perché credo che parola, testimonianza, verità possa rispondere. Ho bisogno di confrontarmi con la natura umana, per quanto sia deviata. Perché sapere cosa frulla nel cervello di altri é necessario. Lo preferisco ai non detti e pensati e solo insinuati.

Edit: @aliceroberto accogliamo il torbido invito e accettiamo la sfida di farne poesia
😄