Grazie Monellina per il tuo intervento. Mi ha divertito il fatto che tu ponga il nostro governo ed il suo capo oltre l'erotico ed il pornografico, appunto nella categoria dell'osceno (che noto spesso negli interventi travalicare l'argomento strettamente legato alla sfera sessuale).

10 maggio 1933: il rogo dei libri in Germania da parte del regime nazista. Visto che l'argomento è stato discusso ed oggetto di riflessioni in questo topic mi sembrava doveroso ricordarne l'anniversario.

Io avevo in mente un salotto letterario o qualcosa di simile. Una riunione di persone in luogo pubblico o privato intente a discutere argomenti di loro comune interesse. Ma la mia era una provocazione ancora prima che una riflessione. Io per primo, per problemi di lavoro, famiglia, ecc. avrei difficoltà a partecipare ad un simile incontro. Freeall non devi scusarti con me. A priori non si può escludere nulla e magari il salotto letterario avrebbe potuto anche prendere la piega da te suggerita e trasformarsi in orgia. Personalmente, al pari di Boreetoah, mi sentirei in imbarazzo in quanto anch'io intendo l'atto sessuale come un qualcosa di intimo e personale. Ma il tuo intervento, Freeall, l'ho apprezzato per l'audacia e (bonariamente e simpaticamente) per la "marpionaggine" ed astuzia nel cogliere l'occasione.

Una riflessione fuori tema: pochi giorni fa, in occasione del trentennale del primo collegamento avvenuto in Italia, ho sentito dire che internet ci ha resi un po' tutti vicini di casa. Se questo sia un bene od un male potrebbe essere argomento di ampia discussione (ed in parte l'argomento è già stato affrontato in questo topic). Sicuramente per questa piacevole ed interessante discussione (in alcuni interventi o passaggi, oserei dire illuminante) è stato un bene: ha permesso a persone geograficamente distanti un confronto su un argomento di loro comune interesse e su altri a questo correlati (i c.d. OT) confrontando opinioni ed idee. La riflessione è: quanto sarebbe stata maggiormente piacevole la discussione se fosse avvenuta attorno ad un tavolo in cui queste persone avessero deciso di incontrarsi per parlare? Potendo guardare in faccia i propri interlocutori mentre li si ascolta e, magari, sorseggiando del buon vino od un drink. Ovvero, è pura utopia se, una volta trovato un valido argomento di discussione e dei validi partecipanti al dibattito, questo venisse portato fuori da questa sede per discuterne di persona? Ora immagino che gli impegni, le distanze, le situazioni familiari di ogn'uno di noi possano rendere l'idea infattibile e difficile da mettere in pratica. Ma una vota ogni tanto, non sarebbe piacevole discutere anche di persona, sviluppando quanto già detto in un forum on line?

I libri si bruciano in Fahrenheit 451, splendido racconto di Ray Bradbury che invito tutti a leggere. Quanto a PPP segnalo il recente film "La Macchinazione" nel quale si parla degli ultimi giorni di Pasolini e del suo omicidio con una ricostruzione a dir poco agghiacciante della sua morte. Petrolio, che rivela gli intrecci fra economia e politica e l'italico marciume mai passato di moda, molto probabilmente più di ogni altra motivazione è la causa che ha mosso chi ha voluto mettere a tacere una voce scomoda ma incredibilmente lucida e vera.

Lo scorso anno in viaggio nella splendida Barcellona ho visitato il Museo dell'Erotismo di questa città trovandolo interessante e piacevole. Quest'anno sono tornato di recente da Lisbona dove, nel quartiere di Cais do Sodrè, ho scoperto un locale (Pensao Amor) ex casa d'appuntamenti oggi trasformata in bar. Alle pareti ancora diverse stampe a ricordare la precedente destinazione del locale ed un'atmosfera che ancora ricorda un po' la casa d'appuntamenti. Locale particolare per un aperitivo serale o per trascorrere qualche ora in compagnia.
A voi è mai capitato nei vostri viaggi di incontrare luoghi legati all'eros simili a quelli da me descritti?
Se si segnalateli qui in modo da redigere una piccola Guida Turistica ai Luoghi dell'Eros ad uso degli utenti viaggiatori del sito.

A mio avviso vi sono comportamenti che ancor prima che illegali, sono immorali o meglio, vigliacchi. Fare del turismo sessuale è ancor prima che osceno ed illegale, una vigliaccheria. Ma l'oscenità di un romanzo che tratti dell'argomento dipende dal modo in cui lo fa: se di denuncia di una pratica ipocrita non lo ritengo osceno; se indugia in scene descrittive od eccessivamente allusive direi vigliacco.

Ho seguito con vivo interesse gli interventi constatando come l'argomento proposto abbia aperto un ampio ventaglio di possibilità di discussione. A me una cosa ha colpito e cioè che (mi pare di poter dire) per tutti l'osceno sia da associare a qualcosa di ripugnante, disgustoso o spiacevole. A Nessuno l'osceno ha generato immaginazione o destato curiosità in modo da potergli fare affermare di aver trovato eccitante, coinvolgente o intrigante quanto letto o visto? Per carità, nessuno ha intenzione di voler conoscere le perversioni di chicchessia ed in che modo le coltivate, ma solo capire se veramente vi è una così (più o meno conscia) autocensura da far dire e ritenere che l'osceno sia sempre e comunque disgustoso e spiacevole.

Interventi davvero interessanti. Ben vengano i fuori argomento quando sono di un livello così elevato di pensiero e nella esposizione delle argomentazioni.

Ogni vostro contributo è stato molto utile alla discussione. Torno a ringraziarvi. Emerge chiaramente che la distinzione non è precisa e netta ma soggettiva e dunque spesso anche la censura, riflettendo la soggettività del censore, è andata a dare colpi di mannaia la dove proprio non ve ne era bisogno alcuno. Quanto poi all'oscenità intesa nell'accezione di cosa di cattivo gusto, che provoca fastidio o, ancora peggio, disgusto al di fuori della sfera erotico-sessuale, allora si potrebbe stillare una lunga lista.
Personalmente amo l'erotico in quanto ho bisogno si sottintesi e sfumature che mettano in moto la mia immaginazione ed il mio fantasticare. Per questo uno dei miei autori preferiti in assoluto è Moravia. Il pornografico per quello che sono i miei gusti, lo trovo spesso eccessivamente ripetitivo e prevedibile ma non ne nega che quando invece riesce a cogliere nel segno possa avere effetti sconvolgenti: all'età di 18 anni stetti una notte insonne dopo la visione di una scena lesbo di un film noleggiata in videocassetta. Osceno: provo ribrezzo per violenza, pedofilia, zoofilia ed altre pratiche dove non vi sia consenso di tutte le parti coinvolte. Trovo avere un gusto particolare per me ricercare in letteratura o nelle arti visive segni di pratiche ritenute perverse che, con tutta probabilità, non sarei mai capace di realizzare nella realtà ma che in qualche misura mi attraggono.

Mi piacerebbe condividere opinioni sulla distinzione in letteratura od anche nelle arti visive fra ciò che è erotico e pornografico e ciò che viene definito osceno. Cosa secondo voi può definirsi non semplicemente erotico o pornografico ma osceno? Vi è mai capito di leggere o vedere qualcosa che avete ritenuto osceno e che effetto ha avuto su di voi? Di eccitazione o di fastidio e disgusto?
A mio avviso erotico e pornografico è ciò che narra o rappresenta la sfera del sesso ma entro limiti ritenuti "moralmente" accettabili da una società ed una cultura. Osceno ciò che supera quei limiti "Comunemente" ritenuti morali ed accettabili. Ad esempio, in letteratura, io ritengo erotico un romanzo come l'Amante di Lady Chatterley di Lawrence; pornografici i racconti di Anias Nin ne "Il Delta di Venere". Oscene alcune pagine delle "Undicimila Verghe" di Apollinaire oppure de "Le 120 giornate di Sodoma" del Marchese De Sade. Od ancora oscena la poesia di Mallarmé riportata da Moravia nel secondo capitolo de "L'Uomo che Guarda" e dallo stesso Moravia magistralmente spiegata nelle pagine di quel romanzo.
Grazie fin da ora per i vostri contributi.

Conservo molti numeri di Blue (alcuni anche doppi ed ancora nuovi che quindi regalo volentieri a chi li volesse). Inoltre ho alcuni numeri della rivista Selen. Questi ultimi posso regalarli tutti a chi ne fosse interessato (tavole di Giovanna Casotto per capirci...). Dopo il mio matrimonio e la nascita dei figli non mi è stato più facile tenerle a portata di mano. Infatti ora tutte le riviste sono al "sicuro" in una casa al mare. Chi mi dimostra di essere realmente appassionato del genere ergo mi fa capire che le mie riviste andranno in mani sicure di chi le apprezzerà e le conserverà con cura, sono disposto a cederle.

Titolo: L'otto marzo;
categoria: altro
autore: Candido1967
Link: http://www.annunci69.it/racconti-erotici/altro/L-otto-marzo_63729.html
Trama: Un avvocato per festeggiare l'Otto Marzo ha acquistato delle mimose per le proprie impiegate. Ma queste hanno intenzione di festeggiare in altro modo coinvolgendolo in un gioco erotico pensato dalla veterana dell'ufficio.

Ho pubblicato un racconto (una fantasia). Mi rendo conto dei suoi limiti, del fatto di non essere un professionista e che vi sono scrittori di racconti erotici qui su A69 od altrove che comunicano molto meglio di me sensazioni e stimolano maggiormente fantasie. Quindi ogni critica la accetto volentieri come stimolo per migliorare e la valuto per quello che è, negativa o positiva.

Di Anais Nin ho letto il Delta di Venere. Ho apprezzato soprattutto la prefazione nella quale mi sembrava di respirare l'ambiente in cui i racconti contenuti nel volume hanno preso corpo. Non mi dispiacerebbe ricreare qui con qualche amico/a un "Circolo" virtuale di persone attente, fantasiose ed intelligenti dedite a discutere di erotismo, di letteratura od in generale di arte erotica e magari di racconti scritti o da scrivere. Il personaggio che più mi ha affascinato e colpito nei racconti de Il Delta di Venere è quello di Elena. Di Henry Miller ho letto Il Tropico del Cancro. Ho inoltre in libreria "Storia di una passione" (a memoria mi sembra sia questo il titolo) il libro che contiene lo scambio di corrispondenza fra i due. Sicuramente due autori, due vite che mi affascinano così come i loro romanzi o racconti. Felice di poterne parlare con qualcuno.

Sicuramente ne dimenticherò qualcuno ma a prima botta rispondo:
1. Le invasioni barbariche di Denis Arcand;
2. I quattrocento colpi di Francois Truffaut;
3. Amarcord di Federico Fellini;
4. Taxi Driver di Martin Scorsese;
5. Qualcuno volò sul nido del cuculo di Milos Forman;
6. Mia madre di Nanni Moretti.
Poi, di tutt'altro genere, riguardo sempre volentieri i film di Russ Meyer quali Mondo Topless, Supervixens ecc. e quelli del maestro Tinto Brass.

Fantasia sapientemente fusa con trasgressione; cultura ben miscelata con "porcaggine" (passatemi il termine "porno"), da questi ingredienti nascono buoni racconti erotici. Quando manca la fantasia ma vi è solo porcaggine, a mio avviso, il risultato è il pornografico. Gli stessi ingredienti solo alla base del buon sesso, che non sia solo emulazione o pedissequa ripetizione di quanto visto in alcune scene di film pornografici, ma improvvisazione come in alcun jazz session. Baci a Samuela, Alicerobertohot e Ragazzoserio71 i cui interventi mi sono molto piaciuti.

Nella mia libreria erotica trovano posto:
- Junichiro Tanizaki; La Chiave;
- Evan Hunter; Gli Amanti;
- Michel Houellebecq; Le Particelle Elementari;
- David Herbert Lawrence; L'Amante di Lady Chatterley;
- Henry Miller; Tropico del Cancro;
- Georgese Bataille; Storia dell'Occhio;
- Vitalino Brancati; Paolo il Caldo;
- Alberto Moravia; Romildo;
- Emmanuelle Arsan; Emmanuelle.
Buona lettura a tutti.

Caro Damian se i minimalisti ti facevano addormentare quando li ascoltavi vuol dire che avevano raggiunto esattamente il loro scopo: musica per rilassarsi da ascoltare quasi in uno stato di trance. Una volta Philip Glass, in una intervista che lessi, ebbe modo di dire che lo stato migliore per ascoltare i suoi concerti era quello di uno stato di attenuazione o quasi perdita della coscienza e dei sensi; insomma in un rilassamento totale come quando ci si sta per addormentare! Battute a parte, il lavoro che preferisco di Glass è "The Photographer" colonna sonora di un bellissimo film documentario di Godfrey Reggio dal titolo impronunciabile di Koyaanisqatsi (in lingua hopi significa "vita priva di bilanciamento" o "vita disintegrata" denotando la vita dell'uomo moderno). Film documentario la cui visione consiglio vivamente.

Viaggiare non mi stanca mai, qualsiasi sia la destinazione. Anche se poi è sempre piacevole poter tornare a casa. Fra le città più belle che ricordo vi è Bruges in Belgio. Altro posto che mi è rimasto nel cuore è l'isola di Malta e la vicina isola di Gozo: un mix a metà strada fra Africa ed Europa. Ma forse uno dei posti che più mi emoziona ogni volta che ci torno è l'entroterra della provincia di Pesaro ed Urbino con i suoi piccoli borghi intatti e fermi nel tempo. Un esempio può essere il castello di Pozzuolo di Serrungarina. Da scoprire e tornarci più volte se si è in cerca di silenzi e paesaggi emozionanti.