Orgasmo femminile: ultimi aggiornamenti
sessualità 09.02.2015 17 | Canali: sesso vagina clitoride orgasmo femminile punto G news
Il piacere secondo lei: nonostante sembri restare un mistero insondabile, la scienza continua a cercare elementi per decifrarlo. Di cosa parliamo quando parliamo di orgasmo? E soprattutto di cosa ha realmente bisogno una donna per godere?
Uno studio recentemente promosso dalll'IFOP (l'istituto francese di statistica) intitolato "Le francesi e l'orgasmo", cerca di rispondere a queste ed altre domande, giungendo alla conclusione che l'uomo e il pene non sono elementi poi tanto necessari. Pare infatti che solo una donna su tre riesca a raggiungere sistematicamente l'orgasmo mediante penetrazione e non per un problema di dimensioni del pene. Le difficoltà sembrano piuttosto essere legate alla giovane età (le under25 lamentano un'anorgasmia abbastanza diffusa), la forma fisica (l'obesità è nemica del piacere), lo status sociale (uno status elevato, le responsabilità e le aspettative ad esso connesse influenzano negativamente il sesso).
Ma un rimedio universale c'è: il cunnilingus. Tra un pene abbondante e una bella lingua, oltre il 40% del campione ritiene molto più efficace la seconda; il sesso orale è un ottimo alleato nella corsa al piacere, così come la stimolazione clitoridea diretta. La quasi totalità delle donne intervistate dichiara infatti di non avere problemi a raggiungere l'orgasmo mediante la masturbazione.
A rafforzare la teoria evidenziata dallo studio francese, interviene una seconda ricerca americana pubblicata sul Journal of Sexual Psychology. Le dimensioni di lei possono fare la differenza. Confrontando le risonanze magnetiche della zona pelvica di 32 giovani donne e mettendo in relazione i risultati clicnici con le risposte al test attitudinale somministrato, si evince che la grandezza e la posizione del clitoride influenzano la capacità di raggiungere l'orgasmo. Nello specifico, le donne che hanno un clitoride più piccolo o più lontano dal canale vaginale, quindi difficilmente individuabile, sono anche quelle a godere di meno.
“Non sappiamo se le donne che hanno un clitoride più grande lo abbiamo in virtù del fatto che hanno sperimentato più orgasmi, o se essere nate con l’organo più sviluppato permetta loro di sperimentare meglio il piacere”, afferma la ricercatrice. Che sottolinea inoltre di aver rilevato una correlazione tra la differenza anatomica e la componente psicologica dei due gruppi di donne. Quelle che avevano difficoltà a raggiungere l’orgasmo preferivano il missionario; le altre sceglievano la posizione cowgirl, lei sopra, lui sotto. Dunque chi più gode, meglio sa godere; siete d'accordo?
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