Il tradimento? Roba da ricchi!
tradimenti 28.05.2012 3 | Canali: coppie tradimenti statistiche
La monogamia vi soffoca e vi sentiti stretti nella morsa di una relazione esclusiva?
E' tutta colpa della primavera!
Un recente sondaggio insinua questa pulce nelle nostre orecchie: con l'arrivo della bella stagione la voglia di tradire il partner e di procurarsi qualche scappatella aumenta pericolosamente. E pare che, di pari passo, diminuisca la capacità di resistere alle tentazioni della carne e di farsi degli scrupoli in proposito.
La teoria che il tradimento sia una questione stagionale, convince sotto diversi punti di vista: la quantità di vestiti si riduce, il clima mite invita a passare più tempo nelle strade e tra la gente ed il corpo risente degli effetti benefici dell'aumento delle ore di luce di solare. Facendo le somme, la voglia di scopare vien da sè ...
E' ormai acquisito invece che la tendenza a tradire prescinde dal genere sessuale; se proverbialmente erano soprattutto le signore a subire l'infedeltà dei propri mariti, si assiste oggi ad una divertente inversione di tendenza. La donna, da questo punto di vista, è diventata una creatura senza scrupoli e priva di senso di colpa che, leggittimamente, non crede di dover rinunciare alla propria soddisfazione sessuale se sussistono dei motivi che le impediscono di vivere bene il sesso di coppia.
Il criterio dell'andare a letto con qualcuno come forma esclusiva di infedeltà, oggi sembra non valere più. La maggior parte delle persone considera un tradimento anche il websexing, ovvero quello che si fa qui sul nostro bellissimo sito e sulle varie chat e social network del momento: intrattenere un rapporto su Internet, anche se possono passare settimane e mesi senza che ci sia un reale contatto fisico tra i fedifraghi. Si tratta comunque della forma di tradimento più longeva; le scappatelle consumate nella vita reale durano in media circa una settimana e sono quasi sempre le donne a chiudere in fretta la parentesi.
Esiste invece una relazione tra la fedeltà e il reddito?
Un recente lavoro di ricerca che ha coinvolto 140mila coppie americane, ha sancito una nuova ed impietosa verità: l'infedeltà è direttamente proporzionale al reddito. Chi più guadagna, più cornifica. Ma qui, torna la divergenza tra uomini e donne.
Le signore ricche non sono più infedeli delle loro sorelle meno fortunate, anche se sono certamente più bizzarre, stravaganti e capricciose nel procurarsi i propri amanti; ricercano il maschio che sappia farle sentire realmente attarenti e spesso amano dominare.
La percentuale di maschi infedeli, per redditi superiori ai 300mila dollari annui (240mila euro), raggiunge invece il 60%. Le tentazioni ed i vizi crescono con il guadagno, il rango sociale, il successo. Nel tradimento il maschio facoltoso cerca la riaffermazione del proprio potere ed i suoi benefici collaterali.
Sul versante opposto della scala sociale, soltanto il 20% degli uomini e delle donne con reddito inferiori ai 50mila dollari annui (circa 38mila euro), confessano di avere il tempo, la voglia e la possibilità di lanciarsi in avventure extra coniugali.
Quindi, semplificando, la fedeltà non sarebbe altro che una forma di parsimonia dell'essere e la conseguenza di una vita poco agiata.
E forse, per assurdo, c'è un fondo di verità in questo.
Che ne dite amici?
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