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cornuto grazie all'amica di mia moglie


di pirlino
30.04.2024    |    14.585    |    11 9.7
"Riferisce tutto al marito mentre fanno sesso..."
Quello che voglio raccontarvi e avvenuto dopo che Angela aveva partorito il nostro primo figlio, aveva mantenuto un fisico ben tonico. Belle tette di una terza abbondante, culo proporzionato e la gravidanza aveva avuto il merito di riempirle le forme, rendendola ancora piu' sexy. Sei mesi dopo il parto e' ritornata al lavoro, dove una nuova ragazza era stata assunta durante la sua assenza. La ragazza, anch'essa sposata e coetanea di mia moglie, ha fatto amicizia con lei, e insieme andavano a pranzare e andare per un aperitivo dopo il lavoro.
Il suo esser sempre molto curata, a partire dall’ abbigliamento, alquanto disinvolto, con gonne molto sopra il ginocchio, camicette scollate o magliette attillate, la rendevano oggetto del desiderio di molti maschi. In quel periodo, dopo la nascita di nostro figlio, avevo scoperto che mi eccitavo molto quando notavo che qualcuno guardava mia moglie in un certo modo e, semmai, tentare addirittura di abbordarla. Avevo percepito da tempo che avevo piacere a vederla scopata. A seguito della complicità raggiunta con mia moglie, ella stessa si rese conto di quanto questo gioco mi eccitava e, perciò, si divertiva a civettare, provocando qualcuno per godere delle mie reazioni. In una di quelle volte, in cui fu realmente abbordata da un distinto signore, che le avanzò delle chiare proposte di sesso, tutto mi apparve più chiaro: quel gioco mi piaceva ed ero più che orgoglioso aver al fianco una donna per cui altri uomini sbavavano. Lei aveva capito quanto mi eccitassi e, per questo, non perdeva occasione per riferirmi quello che le dicevano gli uomini, sia al lavoro o quando le passavano accanto per strada. Una sera, ritornata a casa, mi dice che Maria, la nuova assunta, le confida che va a letto con uomini molto piu vecchi di lei, e che al ritorno a casa.riferisce tutto al marito mentre fanno sesso. Poi mi dice che mentre erano a bere il loro aperitivo, due uomini d' affare si avvicinano a loro e offrono da bere. Maria, dopo una ventina di minuti va via con uno di loro, lasciando mia moglie con l'altro signore. Allora le chiedo" e cosa e' successo??"
«Sai, il tizio mi ha detto che mi avrebbe leccato la fica a sangue, per poi sfondarmi ogni foro, riempiendolo di crema!. Mi ha baciata in bocca e mi ha messo la mano tra le cosce, toccandomi la fregna, gia' tutta fradicia, io gli ho toccato il pacco, e che pacco, ma essendoci gente intorno, l' ho baciato di nuovo e sono scappata, altrimenti mi sarei fatta scopare li'»
Nel sentire quelle parole mi eccitai moltissimo e la portai a letto scopandola con tutte le mie forze, senza ben sapere se tutta quella euforia fosse dovuta al fatto che le avevano avanzato delle proposte, o perché già la immaginavo a gambe aperte, mentre si faceva chiavare da un porco, che la sfondava tutta. Le ho detto allora di invitare la sua collega ed il marito a casa nostra per saperne di piu' sulle loro abitudini sessuali.
Maria e Piero, i loro nomi, si sono subito rivelati molto simpatici e cosi ne è sorta una bella amicizia. Le donne hanno preso a uscire anche da sole, per fare dello shopping. Io ho chiesto a mia moglie di farsi dire come incontrava, e dove,
i suoi amanti.
Un giorno che le donne sono uscite, io e Piero ci siamo messi parlare, mentre i nostri bimbi giocavano fra loro. Lo stuzzico un po’ e lui mi sorprende molto di più di quello che mi aspettavo.
«Bella donna tua moglie! Oggi, con la mia, sembrano due sorelle! Chissà quanti se le fileranno e le molesteranno.»
Lui mi sorride con un’aria tranquilla e mi risponde:
«Non so la tua, ma alla mia piace esser filata e molestata! A lei piace esibirsi e civettare; da come è vestita tua moglie, credo che si troveranno presto circondate da maschi, che le vorrebbero scopare e non mi stupirei più di tanto se qualcuno ci riuscisse!» Lo guardo e mi fingo preoccupato. «Cioè, voglio dire, a te non darebbe fastidio?»
Lui mi guarda e mi conferma quello che già sapevo.
«E che fastidio dovrebbe darmi? Lei è una bella fica ed ha il diritto di farsi una bella scopata, se le capita. Poi me lo racconta, perché fra noi non ci sono segreti. Quindi, meglio saperlo e poi, alla fine, è anche eccitante trovarla bella piena del seme di un altro maschio.»
Lo guardo e mi rendo conto che lui ha già realizzato tutto quello su cui io, invece fantasticavo da tempo.
«Sì, certo che mi farebbe eccitare; per questo la esorto a farlo alla luce del sole, ma ancora non ci son riuscito. Tu, come hai fatto? Sai, mi eccita saperla desiderata, ma lei si blocca ed evita che il gioco proceda oltre.»
Mi racconta che ha trovato una persona matura, discreta, che si è preso la briga di disinibire al massimo sua moglie.
«Devi trovare un “bull”, un toro che la monti e la chiavi per bene. Deve godere molto e, a questo scopo, la persona matura è molto meglio dei giovincelli. Hanno dalla loro l’esperienza e la porcaggine che spinge le donne ad essere delle troie scatenate. Solo così, puoi riuscirci.» «Ma tu, non temi il confronto? Se lui fosse più bravo e la scopasse meglio?»
Lui mi guarda meravigliato.«Ma è proprio questo che voglio! La deve scopare meglio e più di me, altrimenti che senso avrebbe a mandarla con lui? Deve farla sentire una troia! Solo così sono felice d’esser cornuto! Credimi, esserlo è la cosa più bella del mondo! Saperla che sta scopando, mentre tu sei a casa ad aspettarla, è una sensazione davvero unica, speciale. Mille pensieri, mille domande, affolleranno la tua mente: cosa starà facendo? Si starà divertendo? Poi, quando torna a casa e ti racconta quanto e come ha goduto, e senti che è stremata e la trovi ripiena del seme di chi te l’ha montata a dovere, ti assale improvvisa la voglia di leccarla tutta! Tutto questo non ha prezzo e non si può raccontare così, a cuor leggero; bisogna viverlo, per capire a fondo quanto possa esser bello.»
Nel sentir le sue parole, mi sento sempre più rammaricato.«La fai facile tu! e poi, dove lo trovo questo “bull”? Non posso certo proporre, al primo che passa, di scoparmi la moglie?» Lui mi guarda, ci pensa un attimo ed aggiunge:
«Forse ne potrei parlare con Gino, quello che si scopa mia moglie. Lui ha degli amici molto validi e lui stesso è un bel toro da monta, che, ogni due/tre settimane, viene a scopare la mia.» «Come si fa a scegliere un buon maschio per la moglie?»
Lui mi risponde e subito noto una notevole competenza.
«Il bull per la moglie deve avere i requisiti giusti. Deve essere abbastanza prestante, ma senza sovrastare me come uomo, al massimo, potrà anche umiliarmi mentre la scopa, ma tutto dev’esser limitato in un quadro ben definito. Lui se la scopa, perché sei tu a permetterlo: è questo il perno principale intorno al quale ruota tutto.»
Mi son reso conto che forse era ora di spronare mia moglie a trovarne uno. Più tardi, al rientro, le donne ci raccontarono di esser state abbordate da diversi tizi che avrebbero voluto scoparle, ma, a nessuna delle due, erano andati a genio i soggetti da cui erano state avvicinate. La serata si concluse e se ne tornarono a casa. Ne letto, quella sera, dopo l’abituale scopata, ci siamo messi a confronto; anche a lei, Maria aveva raccontato più o meno le stesse cose, aggiungendo che, in effetti, c’era stata una cosa che, al ritorno, non aveva riferito a Gino: si era fatta una scopata extra con il titolare di un negozio, in cambio di un bel paio di sandali, piuttosto costosi. Per non coinvolgere mia moglie, l’aveva fatto quando l’aveva lasciata sola, per entrare in un super mercato, a prender cose necessarie per casa. Aveva fatto in fretta e, rientrando nel negozio di scarpe, l’aveva vista appartarsi con il proprietario e, allora, lei era andata a fare un giro; qui, aveva avuto un incontro interessante che, in qualche modo, aveva dato la stura al suo comportarsi da troia. Era stata avvicinata da un tizio che, di vista, già la conosceva, perché portava la nipotina all’asilo di nostro figlio. Due chiacchiere, poi un caffe. Nel sentir questo, subito l’ho pregata di raccontarmi tutto nel dettaglio.
«Pasquale, così si chiama, mi ha detto di avermi notato all’ingresso dell’asilo e subito gli ero piaciuta molto. Non aveva mai avuto occasione di riuscire a parlarmi, in quanto io, lasciato il bimbo, scappo al lavoro.
Ha presso a coprirmi di complimenti e, poiché era un bell’uomo, sulla cinquantina, molto ben portati e, sapendo Maria impegnata con il tizio, mi son permessa di alimentare un po’ il gioco. Dopo il caffe, mi ha espresso il desiderio di conoscermi meglio, in modo più discreto e riservato. Gli ho ribadito che ero in compagnia di una amica, ma, se si accontentava, avremmo potuto appartarci un po’, giusto per capire se eravamo compatibili. Appena giunti nel parcheggio sotterraneo, lui ha spostato la vettura in un luogo più appartato ed ha iniziata a toccarmi i seni, poi mi ha infilato una mano fra le cosce. Ero emozionata e molto eccitata, ma non volevo far tardi con Maria, quindi gli ho aperto la patta e mi son trovata davanti un gran bel cazzo. Era parecchio lungo, ma e' stato il suo spessore che mi ha davvero sorpreso.
«Dai, succhialo. Prendimelo in bocca, che ti regalo una copiosa dose di crema prelibata.»
Mi sono abbassata e gliel’ho preso in bocca. Lui mi ha messo una mano sulla testa, imponendomi il ritmo della pompa. L’ho succhiato per un poco, ma poi son arrivati dei ragazzi con delle auto, che facevano dei caroselli nel parcheggio per far stridere le ruote e, allora, ho sospeso tutto e l’ho lasciato dicendogli che sarebbe stato il caso di rivederci con più calma, magari a casa nostra. Gli ho dato il mio numero e sono tornata da Maria che, proprio in quel momento, usciva dal negozio con un’aria un po’ sbattuta.»
Il racconto mi ha fatto subito drizzare il cazzo e me la son scopata di nuovo, con grande soddisfazione, perché già la immaginavo a cosce aperte, sotto il corpo di Pasquale. Il giorno successivo, lui ha telefonato e si sono dati appuntamento per il sabato sera. Cosi' nel pomeriggio, abbiamo portato nostro figlio dai nonni, dicendo loro che andavamo ad una festa, ed abbiamo aspettato che arrivasse Pasquale. Ho detto a mia moglie che, essendo la prima volta, sarebbe stato il caso di lasciarli soli, così da dar modo ad entrambi di rompere il ghiaccio più facilmente. Quando è arrivato, era come me lo aveva descritto mia moglie: sui 50 anni, fisico asciutto, brizzolato. Ho visto lo stupore nei suoi occhi nel trovarmi in casa, ma io, dopo un breve saluto, con una scusa, mi son dileguato. Son sceso giù in garage e, dopo una decina di minuti, non ho resistito e, pian piano, sono risalito su; erano in camera nostra. Non so come lei fosse riuscita a convincerlo, ma erano seduti sul letto e si stavano baciando, lei, semi nuda, si lasciava leccare e strizzare seni e capezzoli, mentre gli scappellava il cazzo con una mano e, con l’altra, gli reggeva i coglioni. Si son denudati completamente ed ho potuto ammirare, da uno spiraglio della porta, che lui aveva davvero un bel cazzo, di media lunghezza, ma grosso. Si è disteso e lei glielo ha preso in bocca ed ha iniziato a succhiarlo. Lui ha preso a gemere ed incitarla.
«Dai, puttanella, che, per ora, ti sfondo la gola, ma poi anche la fica!»
Per effetto del sapiente lavoretto di mia moglie, il cazzo di Pasquale è diventato grosso e nodoso, con una capocchia enorme. Angela l’ha messo in mezzo alle tette e con la lingua lo leccava. Il gioco però è durato poco, perché lui l’ha messa sotto, distesa supina, si è inginocchiato fra le sue cosce aperte e glielo ha infilato dentro, con una spinta decisa. Ho visto i seni sobbalzare in alto, da quanto decisa è stato la spinta. Ha preso a pomparla con vigore, mentre lei ha iniziato a godere e ad elogiarlo per come la scopava.
«Si, bravo, che toro! Mi stai spaccando la fica! Dai, più forte, fammelo sentire tutto dentro, ancora più a fondo! Vengo!»
Ha iniziato a godere a ripetizione. Lui, dopo alcuni orgasmi, ha cambiato posizione. L’ha presa e girata a pecora. Le ha infilato il cazzo tutto dentro, fino alle palle, ed ha iniziato a stantuffarla da dietro, reggendola per i fianchi.
«Prendilo tutto, troia! Te la fondo tutta, questa fica! Ti spacco in due!»
Le dava dei colpi bestiali. Vedevo i seni oscillare avanti/indietro, ad ogni affondo. Lei godeva come una vacca.
«Sì, dai, vengo! Scopami forte! Così, vengo! Vengo!»
L’ha fatta godere ancora, poi, non soddisfatto, si è disteso supino e l’ha fatta impalare su di sé, girata di spalle. Vedevo mia moglie rivolta a me con il cazzo di lui tutto dentro la fica. Lei si rimirava nello specchio dell’armadio, le tette sballottavano, mentre lei faceva su/giù, sull’asta di Pasquale. Ha goduto ancora e allora lui l’ha rimessa nella posizione iniziale: mia moglie a cosce spalancate e lui che, finalmente, le ha sborrato in pancia.
«Sborro, troia! Ecco, ora te la inondo di crema! Ora!»
Ho visto i suoi glutei contrarsi più volte ad ogni scarica di sborra, che le riversava dentro; ne ho contate sei. È rimasto disteso di lato, accanto a lei che, dopo che era uscito, gli ha preso il cazzo in bocca e glielo puliva. Lui si è girato verso la porta e mi ha chiamato.«Dai, entra, cornuto! lo so che sei lì a spiarci! Dai, che ho un bel lavoretto da farti fare.»
Un po’ titubante sono entrato. Avevo il cazzo durissimo e mi faceva male. Ho guardato mia moglie che mi ha sorriso mentre si levava quel cazzo dalla bocca. Lui mi ha fissato e poi mi ha chiesto di fare una cosa, che non avrei mai pensato di fare.
«Dai, pulisci! Lo so che lo desideri! Lecca la sua fica grondante di sborra! Dai, che a tutti i cornuti piace farlo! Il marito di Maria mi aveva detto che parla con te e mi indicava dove avrei trovato tua moglie e, quindi, so che tu lo vuoi fare, perciò fallo e bene!»
Lo guardo sorpreso, ma, poi, mi inginocchio fra le cosce di mia moglie, vedo la sua fica slabbrata, gonfia, tumefatta e oscenamente dilatata. Dal suo interno cola un rivolo bianco e, con un po’ di incertezza, lo lecco. Ad un tratto, sento la mano di lui che mi schiaccia la bocca sulla fica.
«Lecca, cornuto! Dai, devi abituarti a questa pratica! Questa vacca di tua moglie mi piace, perciò verrò periodicamente a chiavarla.»
Ho leccato e mi è piaciuto. A mia moglie lui era piaciuto molto e si sentiva soddisfatta dal suo modo di farla godere, al punto che, da quel giorno, ha preso a frequentare casa nostra. Solitamente veniva due volte a settimana: il mercoledì pomeriggio ed il venerdì sera. Io, sempre più succube sia di lui che di lei. È successo anche di averlo nel nostro letto per una notte intera, con mia moglie che si eccitava come una porca a vedermi segare, mentre lei si faceva riempire la fica. In una occasione o due, mi ha spompinato, mentre lui la fotteva a pecorina, schizzandola sulla schiena. Era diventato un vero rapporto quello tra noi, coppia sposata, ed un bull. Aveva il permesso di sborrare liberamente dentro di lei e, ad un certo punto, anche di uscire con lei, quasi fossero una coppia, la sera, mentre io restavo a casa ad aspettarla, prendendomi cura del bimbo; quando tornavano, scopavano come ricci, mentre io guardavo la Tv. Oppure veniva a cena e restava per la notte e, al mattino, spesso scopavano di nuovo, prima di lasciare. Quando capitava che mia moglie sospendeva la pillola, usavano i preservativi che avevano comprato e che tenevano nel nostro comodino. In quelle occasioni, a volte lui la prendeva a pelle, senza venirle dentro. Tremavo per il timore che potesse mettermela incinta, anche se ne ero terribilmente eccitato. Io, qualche volta, la scopavo alla domenica, con lei che mi provocava.
«Ti conviene scoparmi il culo, perché davanti, ieri sera, Pasquale mi ha slargato cosi tanto, che il tuo non lo sento! Dai, cornuto, che ti stai divertendo anche tu, no? Non era questo che volevi?»
In effetti il culo ancora non l’aveva dato a Pasquale, perché temeva di sentir troppo male, dal momento che era dotato di una capocchia enorme. Per più di un anno, si è ripetuto questo nostro gioco, poi lui si è trasferito molto distante da noi e, con lui, è tutto finito, non prima però di averci fatto conoscere Ezio.
Costui era un suo amico di circa una sessantina d’anni. Aveva il cazzo un po’ più lungo di quello di Pasquale, ma della stessa circonferenza e, in più, possiede una qualità che, a me e mia moglie, piace tantissimo: ha due palle enormi come serbatoi, che schizzano una quantità enorme di sborra. E non è finita qui. Con lui, abbiamo allargato il nostro giro di conoscenze, prendendo a divertirci con altri suoi amici maturi che, regolarmente, vengono a casa, a montare mia moglie tutti i venerdì e lei, regolarmente li spompa e li fa tornare a casa, completamente svuotati. Li adora! Sì, mia moglie ha scoperto che la eccitano particolarmente gli uomini maturi. Spesso usciva con Maria e ritornava a casa bella farcita di sborra. Non mi ha mai detto pero' se scopavano i loro uomini insieme o in stanze separate, poco importava.
Lei afferma che quelli giusti impiegano un po’ di tempo per farlo duro, ma, poi, si rivelano più resistenti.
Da allora non ha mai smesso di farsi chiavare da uomini maturi, ma passati i 45 anni di eta' ha cominciato a farsi rompere figa e culo da giovanotti prestanti e muscolosi, e molte volte li sceglie bisex cosi' che scopano sia lei che me.
È diventata una gran porca ed ha sempre più sete di sborra; meno male che ce ne sono molti in giro desiderosi di chiavarsi una donna di mezza eta' per poi dirlo ai loro amici.
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