Io, Fabio e Antonio

Salve a tutti, mi chiamo Adriana ho 30 anni, sono fidanzata con Fabio da 3.
Sono alta 1,70, occhi castani, capelli lunghi, un fisichetto abbondante ma nei punti giusti, un culo da pubblicità, due fianchi pronunciati come se incastonassero un quadro pregiato, ho una 3^ abbondante, soda e rassicurante.
Da un pò di tempo Fabio mi confessa una sua fantasia erotica. Mi immagina posseduta dal suo migliore amico Antonio. Quando scopiamo me lo nomina dichiarando la sua voglia di vedermi avvinghiata al cazzo del suo amico.
La cosa la trovo strana ma molto eccitante allo stesso tempo.
Durante i nostri rapporti immaginiamo questa scena e spesso vivo orgasmi multipli ricavandone una soddisfazione sessuale immensa.
Spesso usciamo con Antonio ma da quando io e Fabio abbiamo questa fantasia confesso di guardare con occhi differenti Antonio, ciò mi imbarazza un pò ma mi intriga da morire.
Una sera andiamo a cena tutti e 3, Antonio voleva sfogarsi perchè la sua ragazza l'aveva lasciato, arrivati al ristorante ci accomodiamo e ordiniamo la cena a base di pesce. Quando Antonio si fu sfogato delle sue vicissitudini amorose complicate decidemmo di affrontare discorsi più soft. Il vino cominciava a dare i suoi primi effetti e ci stavamo divertendo, mi sentivo bene, a mio agio. Il mio ragazzo mi fissa e comincia ad ammiccare facendomi intuire i suoi pensieri. Non pensavo volesse realizzare proprio quella sera la sua più pazza voglia erotica.
Fabio sapeva che quella sera non avevo indossato le mutandine perchè avevo un vestito elasticizzato e non volevo che la biancheria intima fosse evidente. Fece cadere una forchetta a terra sotto le mie gambe, fece finta di non riuscire a trovarla e chiese l'aiuto di Antonio visto che si trovava di fronte a me. Precipitoso Antonio si abbassò, in quel momento Fabio appoggiò la mano sinistra sul mio ginocchio destro e cercò di divaricare le mie gambe.
Io mi voltai per guardarlo con aria un pò interrogativa, ma decisi in un istante di stare al gioco aiutata dall'effetto del vino che mi rendeva molto meno inibita ed allargai le mie gambe.
In effetti Antonio perse parecchio tempo a risalire e quando lo fece era come in trans, io imbarazzata e il mio ragazzo si vedeva che era arrapato.
Decisi allora di prendere la situazione in mano e proposi di andare a casa mia, visto che abito da sola in un appartamento a Palermo dove continuo i miei studi, per bere qualcosa.
Il mio ragazzo fu veloce ad alzarsi ed andare a pagare il conto. In macchina si rideva e scherzava facendo finta che non fosse successo nulla.
Arrivati a casa Fabio andò a prendere qualche liquore e qualche digestivo mentre io andai in bagno a rifarmi il trucco, quando ritornai in salotto trovai Fabio intento a mettere un pò di musica e Antonio seduto sulla poltrona mi accolse con un sorriso che io ricambiai.
Mi accomodai vicino a lui e dopo anche istante Fabio si sedette anccanto a me, mi trovai in mezzo a due uomini eccitati e pronti a soddisfare e proprie voglie. Comincammo a brindare e subito dopo sento la mano di Fabio sulla mia coscia, il cuore mi batteva forte, le mie gote si colorarono di rosso e avevo molto caldo.
Cercai di rilassarmi e mi abbandonai nello schienale del divano e chiusi gli occhi sorseggiando la bevanda. non sò se Fabio fece cenno ad Antonio ma dopo qualche istante senti un'altra mano molto più grossa e callosa nell'altra gamba. il mio ragazzo cominciò a salire fermandosi sulla mia fighetta tutta depilata e già bagnata, giocò un pò col clitoride e io mi sciolsi del tutto cercando le gambe dei due.
Antonio appoggiò le mani sulle mie tette e cominciò a strizzarli, stavo godendo, mi sentivo la testa vuota, il piacere lo avvertivo cosi forte che ebbi un orgasmo violento che mi stancò molto ma mi lasciò insoddisfatta; allora mi alzai e feci scivolare il vestito giù alle caviglie rimanedo in reggicalze nere e le scarpe con un tacco vertiginoso, mi misi in ginocchio davanti a loro e sbottonai i pantaloni prima quelli di Fabio e poi quelli di Antonio.
Vedevo i due cazzi duri che svettavano in aria come due colonne, portai avanti il busto e allungai le braccia e li presi in mano. Era una scena dal contenuto erotico molto elevato, avevo il cazzo di Antoni nella mano sinistra e quello di Fabio in quella destra e dopo aver cerceto di costatare la consistenza cominciai a menarli dolcemente guardandoli in faccia. Erano miei, riuscivo a cotrollarli, dettavo i tempi e il modo di fare su e giù.
Devo dire che il cazzo di Antinio non era di notevoli dimenzioni ma era grosso invece quello di Fabio e più lungo. I due si alzarono puntandomi i cazzi davanti il viso, l'odore di sesso mi invase le narici liberando la voglia che c'era in me cosi presi in bocca il cazzo di Antonio succhiandolo lentamente, poi staccavo la bocca per andare a leccare tutta lasta soffermandomi nei suoi testicoli, poi risalivo e lo ingoiavo tutto fino a farlo sparire, ma la cosa mi eccitò tanto perchè tutto questo lo facevo mentre guardavo negli oocchi Fabio che stava godendo con la mia mano.
Poi venne la volta di Fabio e cominciavo a menare il cazzo d Antonio, non riuscivo a staccarmi da quei manganelli.
Fabio mi fece alzare e mi mise alla pecorina sul divano appoggiandomi con il petto sullo schenale, Fabio si abbasso e cominciò a leccare la mia micetta tutta sbrodolante mentre Antonio si porto dietro il divano piazzandosi davanti il mio viso e io lo presi in bocca Allimproviso Fabio smise di leccarmi e mi puntò la cappella in direzione della figa e senza ostacoli mi penetro facendomi solbazzare.
Mi scopo con foga ed aveva un'erezione mai vista, io non mi toglievo il cazzo di Antonio in bocca, fino a quando non ebbi un'altro orgasmo molto più violento del primo, non mi diedero il tempo di rifiatare che si cambiarono i posti.
Adesso il sogno del mio Fabio si stava realizzando, mi penetro lentamente, sentivo il suo arnese vibrare, ero in exstasi non mi controllavo più, gridavo dal piacere venendo per la terza volta.
Ero distrutta, stanca e sazia di sesso ma loro erano ancora in tiro infatti Antonio si sedette sul divano accato a me e mi prese per un braccio e mi trascinò su di se, mi bastarono pochi movimenti per ritornare a godere come non ho mai fatto prima.
Lo scopavo come un'ossessa senza fermarmi,ad un certo punto senti la lingua di Fabio leccarmi il buchino del culo insalivandolo come si deve, capì subito le intenzioni del mio uomo ma non avevo ne voce e fora per oppormi, infatti dopo qualche attimo sentìì appogiarsi sul buchino del culo la grossa cappella di Fabio.
Un colpo solo, mi fece gridare dal dolore.
E si... Avete capito bene, la mia prima doppia penetrazione.
Il dolore durò poco e poi mi abbandonai fra i corpi dei due uomini che mi stringevano forte.
An un tratto Fabio uscì dal culo e mi pianto il cazzo in bocca scaraventando tanto seme caldo che non riuscivo a trattenere, dopo poco tempo anche Antonio mi si sfilò e mi fece scivolare ai suoi piedi tenendomi la testa davanti al cazzo, mi schizzò in faccia e anche in bocca.
Rimanemmo lì in salotto per più di un'ora poi mi portarono in bagno mi diedero una pulita e mi portarono a letto visto che si era fatto tardi ed io non ero in grado di reggermi in piedi.
Adesso facciamo sesso regolarmente solo se è presente il mio uomo...
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