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il mio datore di lavoro


di Manuela-inpvt
31.01.2021    |    1.373    |    5 9.8
"Ed eccomi ancora qui a raccontare un'altra mia esperienza e questa, per me, è veramente molto emozionante e molto bella e credo la più bella che fino ad ora..."
Ed eccomi ancora qui a raccontare un'altra mia esperienza e questa, per me, è veramente molto emozionante e molto bella e credo la più bella che fino ad ora abbia vissuto.

Dopo essermi diplomato mi presi un po’ di mesi di relax. Non avevo voglia di continuare gli studi e così decisi di capire che cosa volevo realmente fare. In questo periodo di svago capì anche che io sessualmente mi sentivo donna, mi piaceva vestirmi da donna e mi ci sentivo bene e che le avventure avute con mio cugino e con il mio compagno di scuola non erano una forma di trasgressione, ma una reale sensazione di sentirmi donna. Purtroppo questa cosa non potevo esternarla liberamente e così continuai a tenerla nascosta (e tutt’ora la tengo nascosta). Dopo un anno decisi di trovarmi un lavoro per poter essere autonoma economicamente e così verso novembre, avevo da poco compiuto 20 anni, trovai una panetteria che cercava un ragazzo con la patente e così mi presentai al negozio e parlai con il titolare, il Sig. Alfonso, un uomo di circa 50 anni, robusto, non grasso ma ben piazzato . Durante il colloquio mi disse che in questo locale lavorava già un operaio, un ragazzo di poco più di 30 anni ed era l’addetto alla lavorazione e cottura del pane, lavorando dalle 3 alle 11 del mattino. Poi c’era lui, che si occupava della clientela e della vendita al dettaglio e stava al negozio dalle 3 sino alla chiusura che era alle 15, che era divorziato da circa 5 anni e con 2 figli ormai maggiorenni che abitavano con la madre ed infine mi disse che se avessi accettato il lavoro il mio compito si sarebbe svolto dalle 7 alle 15 dal lunedi al sabato per distribuire il pane la mattina presto ai vari negozi di alimentari della città, aiutarlo nella vendita al dettaglio e dalle 12 alle 15 mi sarei anche dovuto occupare della pulizia dei macchinari e degli attrezzi per il pane. Accettai subito e volentieri e così mi fece cominciare a lavorare già dalla mattina successiva. Il lavoro procedeva molto bene ed avevo capito tutti i meccanismi di questo tipo di lavoro. Non ho mai dato adito alla mia sessualità, che come detto prima tenevo ben nascosta, ma dopo 2 mesi accadde una cosa che non credevo sarebbe potuta succedere. Era un sabato alla fine delle festività natalizie, mentre stavo piegato in avanti per pulire la macchina impastatrice, il Sig. Alfonso entrò nel laboratorio perché doveva prendere qualcosa per una cliente e doveva passare dove stavo io ed essendo lo spazio stretto, chiedendomi scusa mi passò dietro mentre ero sempre in quella posizione, strofinando il suo pacco sul mio culetto. La sensazione fu molto bella ma non feci alcun cenno di piacere, anzi feci finta di nulla. Quando ritornò indietro per andare al negozio fece lo stesso movimento per passare strofinando nuovamente il suo pacco sul mio culetto, ma stavolta con un po’ di pressione in più. Quando uscì dal laboratorio fantasticavo su quanto sarebbe stato bello poterlo sentire a pelle, ma me lo tenni per me senza far trapelare nulla, anche perché e lo ripeto, nessuno sapeva. Dopo circa mezz’ora si affaccia sulla porta del laboratorio e mi dice : “Senti Andrea, hai da fare oggi?”
Io : “ma non saprei, ancora non ho organizzato nulla, perché?”
Lui : “avrei bisogno di una mano per spostare un armadio a casa mia e portarlo in garage, in quanto lunedi pomeriggio me ne portano uno nuovo”.
Io : “va bene non c’è problema”.
Lui : “ok, grazie. Se ti va poi possiamo andare a mangiare qualcosa fuori”.
Io : “ok va benissimo, dopo che abbiamo spostato l’armadio vado a casa, mi faccio una doccia, mi riposo e se mi dice a che ora ci vediamo la raggiungo e andiamo”.
Lui : “Va bene. Ma se vuoi puoi farti la doccia e ti riposi da me così quando siamo pronti andiamo, senza che fai avanti e indietro da casa tua a quella mia”.
Io : ah, va bene, allora quando esco da qui vado a casa a prendermi il cambio degli abiti e avviso i miei ”.
Lui : “Ok, perfetto”
Detto questo ritornai al mio lavoro. Sinceramente nella mia mente in quel momento non c’era alcuna malizia e così finito di lavorare andai a casa, presi le cose che mi servivano, lascia un biglietto a miei e mi recai a casa del Sig. Alfonso.
Arrivato alla sua villa suonai al citofono, mi aprì il cancello ed entrai. Abitava in una villa molto bella e molto spaziosa sia esternamente che internamente. Mi fece entrare a casa sua e mi offri un caffè. Subito dopo mi portò di sopra nella sua camera da letto e l’armadio in questione era già quasi tutto smontato e tutti gli indumenti che erano dentro stavano tutti posati sul letto. Notai che c’erano anche abiti ed indumenti femminili e così alla mia domanda mi rispose che erano della sua ex moglie che ancora non li aveva portati via. Allora cominciammo a portare i pezzi dell’armadio di sotto nel garage. Quando finimmo, dopo circa un ora, gli chiesi se dovevamo portare in garage anche gli indumenti della sua ex. Lui mi rispose di no, in quanto anche quelli li avrebbe messi nel nuovo armadio e che in questi giorni avrebbe dormito nella camera da letto che stava sotto.
Tornammo di sotto in cucina, prese 2 birre e ce le siamo bevute chiacchierando del più e del meno. Dopo lui mi disse che andava a farsi la doccia nel bagno accanto la cucina ed io gli dissi che nel frattempo mi sarei finito di bere la mia birra e mi sarei fumato una sigaretta.
Dopo circa 20 minuti mi chiamò avvertendomi che aveva finito e così io andai a preparare le mie cose per fare la doccia, ma mi accorsi di aver dimenticato a casa l’accappatoio e l’asciugamano. Quando il Sig. Alfonso usci dal bagno mi disse che potevo andare, ma gli feci presente la mia dimenticanza e lui mi disse : “nessun problema, tranquillo, ne dovrei avere un altro di accappatoio, mentre tu ti fai la doccia te lo vado a prendere”.
Così entrai in bagno, mi spogliai e mi misi sotto la doccia. Dopo qualche minuto tornò e mi disse di averne trovato uno, forse non era molto adatto a me ma che tanto mi serviva solo per asciugarmi e mentre lo appoggiava lì vicino io da dentro la cabina doccia lo ringraziai .
Appena finito di lavarmi uscì dalla doccia e trovo quello che lui mi aveva preparato per asciugarmi e ne rimango sbalordito. L’accappatoio che mi aveva portato era di colore rosa ed anche corto quasi a mezza coscia, un asciugamano ed un paio di ciabattine di spugna sempre rosa, accessori decisamente femminili e che sicuramente erano della sua ex. Li indosso e mi asciugo bene tutto per uscire dal bagno. Sentirmi addosso un indumento femminile mi eccita e fa uscire la parte femminile che ho dentro tanto che sono molto titubante ad uscire dal bagno, ma alla fine mi faccio coraggio e cercando di contenermi esco.
Appena fuori dal bagno lo chiamo e lui mi risponde dicendomi che stava in sala e di raggiungerlo.
Camminando verso la sala mi accorgo di avere un passo femminile e di sculettare. Questo atteggiamento mi viene spontaneo quando indosso qualcosa di femminile e così cercando di avere un comportamento maschile arrivo in sala e lo trovo ancora in accappatoio seduto sul divano con la tv accesa.
Non so se lui si sta accorgendo di qualcosa e sforzandomi di nascondere e camuffare questo atteggiamento lo raggiungo, però mi accorgo che il mio lato femminile invece sta cercando di uscire sempre più.
Lui: “scusami, ma non ho trovato altro, sono della mia ex e spero che non ti dia fastidio”.
Io : “no no, non c’è problema, va bene così”
Lui : “che dici ci beviamo un’altra birretta e poi andiamo a riposare?”
Io : “si, va bene”.
Così si alza e va in cucina per prendere le birre mentre io mi siedo sul divano ed accavallo le gambe. L’accappatoio corto mi scopre quasi tutte le cosce e non mi aiuta a tenere a freno la mia femminilità. Quando ritorna mi è sembrato di notare un certo piacere nel vedermi così, mi porge la birra e si siede accanto a me. Beviamo e mentre commentavamo quello che vedevamo in tv la sua mano ogni tanto toccava la mia coscia accavallata ed inoltre la sua coscia era costantemente a contatto con la mia. In quei momenti avevo dei brividi di piacere, ma cercavo sempre di contenermi per non far trapelare nulla, però l’eccitazione saliva sempre più e la mia femminilità stava prendendo sempre più possesso.
Finita la birra e la sigaretta mi alzo dicendo che sarei andato a riposare. Lui rimanendo seduto mi dice che sarebbe andato anche lui. Nell’andare verso la camera che mi aveva indicato mi accorgo che nella sala c’era una vetrina con delle statuine di cristallo e così mi ci avvicino e per ammirare i cristalli che erano più in basso mi piego in avanti a gambe chiuse e dritte. Sapevo benissimo che questo mio movimento con l’accappatoio corto avrebbe scoperto tutte le mie cosce ed oltre, ma mi sentivo molto eccitata e cominciavo a non curare più questo aspetto e gli dico: “belli questi cristalli”.
Lui : “si, piacciono molto anche a me e mi piace anche il panorama che vedo”.
Avevo ben capito a cosa alludeva ma facendo finta di nulla e rimanendo in quella posizione a guardare quei cristalli gli dico : “quale panorama?”
Lui si alza, viene verso di me e con una pacca mi posa una mano sul culo quasi scoperto, con il dito medio si intrufolava all’interno del mio solco massaggiando e sgrillettando il mio buchino e mi dice : “questo”.
A quel tocco ho avuto una esaltazione e fortemente eccitata quasi gemendo di piacere e rimanendo sempre in quella posizione appoggiavo ancora di più le mie chiappe a quella mano. Sinceramente per quanto mi piaceva non avrei avuto voglia di muovermi da quella posizione per fargli quello che voleva al mio culo, ma volevo capire cosa voleva realmente e con quale spirito lo avrebbe fatto e così tirandomi su e girandomi verso di lui, ma con gli occhi socchiusi adducendo ad una forma di timidezza e di sorpresa, ma senza scansarlo, gli dico : “ma Sig. Alfonso….”
Lui mi interrompe subito e continuando a palparmi le chiappe mi dice : “Allora prima che tu possa dire qualcosa sappi che :
uno, quando sei a casa mia o quando siamo soli io sono solo Alfonso e per cui ci diamo del tu;
due, non sono mai stato con un maschio, ma il tuo culo e le tue cosce le vedo molto femminili e mi eccitano tanto;
tre, se non ti piace è sufficiente che me lo dici ed io la smetto, ti chiedo scusa e tutto ritorna come prima”.
Io : “si, ma veramente ….”
Interrompendomi con tono deciso mi dice : “adesso dimmi solo se ti piace o no?”
Ormai ero in preda ad una forte eccitazione nel sentire quella mano che mi palpava il culo e quel suo dito che si era preso possesso del mio solco carezzando e massaggiando il mio buchino e così quasi gemendo di piacere gli risposi: “si, mi piace”.
Lui : “oh, bene, allora possiamo continuare. Però sappi una cosa: io sono solo maschio e gli uccelli non mi piacciono, quindi tu sarai la femmina e se ti piace quando siamo soli, come adesso, mi rivolgo a te al femminile”.
Poter fare la donna (come ha detto lui) mi entusiasmava tanto in quanto era quello che ho sempre voluto fare e così gli risposi : “si, va bene, mi piace”.
Allora mi slacciò la cintura del mio accappatoio, mi abbracciò infilando le mani all’interno e continuando a palparmi il culo, mi bacia e lecca il collo ed i capezzoli (premetto che all’epoca non avevo ancora nemmeno un accenno di peli sul corpo, pube a parte). Cominciai a gemere perché mi piaceva tantissimo quello che stava facendo eccitandomi sempre più, tanto che inarcavo la schiena per protendere il mio culo sempre più verso la sua mano. Lo volli ricambiare e trovando il suo accappatoio già slacciato cominciai a carezzarlo sul petto peloso, la pancia, finchè non raggiunsi il suo cazzo che era già in tiro e bello duro e così cominciai a segarlo. Lui avvicinandosi al mio orecchio mi disse: “sai che ti sta molto bene questo accappatoio, ti fa veramente molto femmina e molto sexy, hai delle belle cosce ed un bel culetto ed ho fatto bene a scegliere questo per te”.
Io : “perché ne avevi altri?”
Lui : “si, in verità si, c’è ne era un altro mio ed era più lungo, ma questo è il primo che ho trovato e ti ho portato questo.”
Io in maniera molto scherzosa gli dissi : “allora avevi premeditato tutto”
Lui : “no, premeditato no, però quando sei uscita dal bagno con questo accappatoio e ti sei seduta sul divano accavallando le gambe ti vedevo molto femmina e mi sono eccitato ed a quel punto ci ho sperato tantissimo. Quando poi sei andata a guardare i cristalli ti ho vista camminare con passo molto femminile ed infine quando ti sei piegata mostrandomi le tue forme, molto femminili, ci ho provato ed ora eccoci qui.”
Detto questo, mentre con una mano mi carezzava la schiena e con l’altra continuava a palparmi il culo e le cosce, ritornava a baciarmi il collo, il viso ed anche la bocca, a leccare e succhiare i lobi delle orecchie ed i capezzoli. Io gemevo di piacere perché mi stava mandando in estasi, allora lui piano piano mi fece girare fino a dargli le spalle, scansò su un lato il mio accappatoio ed appoggiò il suo cazzo nel mezzo delle mie chiappe facendolo scorrere sul mio solco. Mi piaceva, mmmmmmmmm…… quanto mi piaceva, mi piaceva talmente tanto che protesi nuovamente all’indietro il mio culetto inarcando la schiena per sentirlo meglio. Lui si avvicinò al mio orecchio e mi disse : “ti piace vero? Hai un bel culetto, andiamo in camera e mettiamoci sul letto”. Io con tono compiaciuto gli risposi : “si”.
Ormai la mia femminilità era uscita completamente fuori e così mi allacciai l’accappatoio molto aderente al corpo e troieggiando, come piace a me in questi momenti, andai verso la camera da letto sculettando. Lui mi accompagnò tenendo la mano poggiata sul mio culo mentre io lo guardavo compiaciuta sorridendo e leccandomi le labbra. Una volta in camera mi lasciò, si tolse l’accappatoio e si distese sul letto. Anch’io mi tolsi l’accappatoio e mentre stavo per sedermi sul letto lui mise la mano dove io stavo per poggiare il culo e toccandomelo con il dito alzato mi stuzzicava il buchino. Io emisi un gemito di piacere e lui mi disse : “ti piace proprio? Credo che tu sei una gran femmina, vieni qui.”
Mi fece distendere accanto a lui guardandoci in faccia e ricominciò a carezzarmi e palparmi energicamente le cosce ed il culo, leccandomi e baciandomi nuovamente collo e capezzoli e mi disse : “mmmmmmmm….. senti che bel culo, ti piace anche prendere in bocca il mio uccello?”
Io : “si”.
Lui : “bene, ma voglio sentire anche il tuo culo. Facciamo un bel 69”.
Allora gli salì sopra gli presi in mano il suo cazzo carezzandolo e segandolo, poi avvicinai la bocca e cominciai a leccarlo tutto cominciando dalla cappella fino alle palle per poi infilarlo dentro la mia bocca per un pompino. Nel frattempo lui mi allargò le chiappe e prese a leccarmi tutte le chiappe ed il buchino fino scoparmi con la lingua. Wuuuaaaauuuuuuu….. che meraviglia…., stavo impazzendo di piacere. Dopo un bel pò sentì che mi spalmava della crema sul buchino ed infilandomi un dito dentro ne spalmò un bel po’ anche dentro dicendomi : “mmmmmm che bel culetto” e mentre lo faceva gemevo di piacere. Dopo di che mi disse : “vieni che voglio sentire il tuo culetto, siediti sopra di me”. Così mi misi in posizione dandogli le spalle, lui mi allargò le chiappe ed io piano piano me lo feci entrare tutto. Inizialmente sentivo un po’ di dolore e rimasi ferma con il suo cazzo tutto dentro, ma poi il piacere ha prevalso e così cominciai ad ancheggiare avanti ed indietro, destra e sinistra e quando ho sentito gemere anche lui ho cominciato a cavalcare quel cazzo dentro il mio culo.
Io : “mmmmmmmm…… che bello”
Lui : “si….. che culo fantastico”.
Continuai a cavalcare quel cazzo gemendo entrambi di piacere. Poi mi fece cambiare posizione facendomi distendere su un fianco, lui si mise dietro di me e mi disse : “adesso voglio scoparti io”
Io : “s i”
Lui : “senti come te lo metto dentro”.
Ormai il mio buchino si era aperto dalla cavalcata e così mi entrò bene dentro senza troppa resistenza.
Lui : “mmmmmmm….. che culo meraviglioso, lo senti che è tutto dentro”
Io : “mmmmmmm…….si….. è bellissimo, mmmmmmmmm……”.
E dopo un bel po’ che mi scopava gli sento dire : “ mmmmmmmmm…… che bello, mi stai facendo godere”
Io : “si tesoro godi….. si…. fammi sentire come godi mmmmmmmm….. fammelo sentire quanto godi”
Lui : “sssiiiiiii…… godooooo…….”
E dicendo questo mi assestava dei bei colpi di cazzo dentro il mio culo facendomi sobbalzare e sentendo anche i suoi fiotti di sperma riempirmi. Appena finito di godere lo invitai a non levare il suo cazzo dal mio culo e di farmelo sentire ancora tutto dentro. Lui mi abbracciò e restammo così per un po’, poi lo uscì ma rimanemmo così e alla fine ci siamo addormentati.
Dopo non so quanto tempo mi sono svegliata perché ho sentito squillare il telefono ed Alfonso rispondere e parlare. Da quello che ho sentito credo che la persona al telefono lo aveva invitato quella sera ad uscire per chiedergli delle informazioni, ma lui gli aveva detto che stava uscendo e non sapeva quando sarebbe ritornato e così lo invitò a chiamarlo il prossimo lunedi mattina in negozio verso le 10. A quel punto mi sono alzata, ho infilato l’accappatoio e le ciabatte rosa e l’ho raggiunto in cucina. Appena mi ha visto mi ha detto : “ben alzata tesoro” e guardandomi ha aggiunto “stai proprio bene con questo accappatoio, chissà il resto”.
Io : “quale resto?”
Lui : “dopo te lo dico. A proposito, sei stata fantastica, mi hai fatto godere subito” e mi da un bacio mentre mi palpa il culo.
Io : “grazie, il merito è anche tuo”.
Lui : “grazie. Senti ho pensato di non uscire e cenare qui a casa, ti va?”
Io : “si, va bene”.
Lui : “Bene, allora io adesso esco e vado a comprare 2 bistecche, così quando torno le preparo e ceniamo”.
Io : “va bene, allora vado a vestirmi”.
Prese le chiavi della macchina e mi disse : “no, tu aspettami qui, anzi se vai nella camera da letto di sopra, dove abbiamo levato quell’armadio, sopra la poltroncina ti ho preparato qualcosa, vedi se ti piace”.
Li per li non avevo capito bene cosa intendeva e così quando è uscito sono andato in quella camera da letto e sopra la poltroncina ho trovato : calze autoreggenti nere, un paio di slip da donna, un vestito corto color senape e per terra un paio di decolletè ed un paio di sandali allacciati alla caviglia, entrambi con tacco 10. La cosa mi esaltò moltissimo, ma volli cambiare qualcosa. Cercai fra i cassetti dei mobili delle collant che alla fine trovai di colore carne scura. Io adoro indossare ed indosso solo collant. Li ho presi ed indossai tutto tranne gli slip in quanto le collant le ho sempre indossate senza nulla sotto. Ai piedi misi i sandali perché le decolletè mi stavano un tantino stretti, li avrei sopportati bene ma preferivo i sandali. Mi guardai allo specchio, il vestito era corto a mezza coscia ed aderente al corpo tanto da mettere in evidenza le mie forme, le collant erano ben aderenti alle gambe ed al culetto come piace a me, con la cucitura del corpetto infilato nel mezzo del solco, poi calzai le scarpe ed il tacco evidenziavano ancora di più le mie cosce e culetto. Non era la prima volta, ormai erano anni che in privato mi vestivo da donna. Vestita così mi girai tutta casa compreso il terrazzo che aveva sul tetto. Era buio e faceva freddo, d’altronde era ancora inverno ed erano anche le 8 di sera e sentire quel freddo sulle cosce inguainate dalle collant mi piaceva e il leggero venticello che entrava da sotto il vestito toccandomi il culetto mi eccitava. Rientrai in casa e ritornai in cucina. Quanto mi piaceva camminare su quei tacchi sculettando e quanto mi piaceva quando spontaneamente usciva fuori il mio lato femminile. Quando arrivò Alfonso mi raggiunse in cucina e vedendomi esclamò : “ammazza quanto sei bona, sapevo che stavi benissimo vestita così e speravo tantissimo che lo avresti fatto”.
Io : “grazie, ne sono contenta che ti piaccio, però ho cambiato qualcosa”
Lui : “cosa?”
Io : “non ho messo le autoreggenti, ho cercato e trovato un paio di collant e li ho indossati”.
Lui : “ ah si? Bene, hai fatto bene” e mi palpava il culo. “Tutto quelle cose da femmina che hai visto di sopra sono della mia ex, li ha lasciati qui e non ancora venuta a prenderli, per cui qualsiasi cosa ti piace indossare fallo senza problemi. Sai che sei veramente molto sexy e se non ti offendi ti dico che sei veramente una bella gnocca e mi stai eccitando molto”.
Io : “grazie”.
Lui : “senti adesso fai una cosa, prendi la tua macchina e mettila dentro il garage accanto alla mia, così se dovesse venire qualcuno, non vedendo macchine fuori, se ne va. Non voglio rotture di palle mentre sono con te”.
Io : “ma sono così”.
Lui : “tranquilla, non ti vede nessuno, è buio fuori, ci sono accesi solo le luci del giardino e se vuoi stare sicura le spegni e quando ritorni dentro le riaccendi”.
Io “ok”.
Mi incamminai, non spensi le luci, entrai in macchina e la portai dove mi aveva detto. Wuauuuuu….. che eccitazione guidare enfemme. Non avevo mai guidato così. Ritornai a casa e lo raggiunsi, lui stava preparando la cena e mi disse : “tesoro, vederti camminare e sculettare da vera femmina mi ha fatto eccitare ancora di più, quindi credo che sia meglio che mi dedico alla cena altrimenti ti salto addosso ahahahahahahah”.
Io : “beh si è meglio che mangiamo prima ahahahahahah”
E così presi le bottiglie di birra che ci eravamo bevuti prima e le buttai nella pattumiera che stava sotto il lavello della cucina e per farlo mi dovetti piegare in avanti. Lui mi guardo e mi disse : “però se fai così non ci arriviamo a cena, fammi sentire un assaggio” e detto questo mi mise la mano sul culo da sotto il vestito e mi palpò le cosce ed il culo e sempre con il dito nel mezzo del solco a stuzzicarmi il buchino.
Io protendendo il culetto all’indietro : “mmmmmmmmm…….”
Lui : “mmmmmmm….. senti che cosce e che culo, ti piace stare così vero? E a quanto vedo e sento credo che sei anche un bel po porcella. Dai mangiamo altrimenti va a finire che ti scopo adesso ….ahahahahahah”.
Io : “mmmmmmmm…… e si è meglio che mangiamo, anche perché io non ti fermerei …..ahahahahah”.
Ormai i miei freni inibitori si erano completamente allentati e la mia femminilità usci completamente tutta.
Finito di cenare abbiamo sparecchiato la tavola e mentre lui sistemava alcune cose in cucina io mi sono messa a lavare le stoviglie che si erano sporcate e lui guardandomi mi diceva : “tesoro forse sono ripetitivo, ma sei proprio bona e mi piace vedere il tuo corpo che si muove mentre fai le cose, sei veramente molto sexy”.
Io guardandolo gli sorridevo compiaciuta. Poi ho preso la scopa e ho spazzato per togliere le briciole da terra e lui mi disse : “mamma mia quanto sei ….., non c’è la faccio più ad aspettare” e dicendo questo mi prende per i fianchi e mi appoggia il suo pacco sul culo e comincia a palparmi le cosce. Io comincio a mugolare di piacere e protendo sempre all’indietro il mio culetto e mi ci appoggio completamente per sentirlo meglio. Lui mi alza il vestito e comincia a palparmi, a baciarmi e leccarmi tutto il culo e le cosce e mi dice : “mmmmmmm….. quanto mi piaci, ho voglia di te”
Io : “si….. è molto bello, anche io ti voglio”.
Si slaccia i pantaloni e se li toglie insieme agli slip, a quel punto io mi piego verso il suo cazzo, lo prendo in mano e comincio a leccarlo tutto, palle comprese per poi infilarlo in bocca per succhiarlo. Sono piegata accanto a lui in modo da permettergli di potersi occupare del mio culo e delle mie cosce. Lui lo fa con mio enorme piacere e mi sgrilletta anche il buchino da sopra le collant e questo mi fa gioire di piacere mentre gli succhio il cazzo e comincio a sentirmi troia.
Lui : “mmmmmmmmmm…… che bocca e che lingua che hai tesoro……. Si brava così….. dai …… pompami il cazzo che poi voglio pomparti il culo”.
Io : “mmmmmmmmm…………”.
Poco dopo mi gira e mi appoggia sul tavolo a 90°, mi strappa da dietro le collant e mi lecca il buchino. La mia eccitazione è fortissima e lui dopo avermi leccato per bene e fatto un ditalino al culo mi dice : “mmmmmmmmmm……. Tesoro adesso ti scopo”.
Io : “s s s i i i i i ……… dai dammelo, lo voglio, ti voglio sentire tutto dentro di me”
Lui si alza, mi strofina la cappella sul solco, poi lo strofina sul buchino e piano piano mi entra tutto gemendo entrambi dal piacere. Dopo qualche secondo comincia a scoparmi lentamente facendomelo sentire tutto dentro.
Lui : “mmmmmmmmmmm…… tesoro sei stupenda….. che culo ……mmmmmmmmmm…..”
Io: “mmmmmmmmmmm…… tu sei fantastico….. hai un cazzo favoloso …… mmmmmmmmmmm….”
Lui : “si tesoro è tutto tuo il mio cazzo, senti come te lo do tutto” e dicendo questo aumentava il ritmo della scopata e cominciava a sbattermi e questo mi piaceva tantissimo tanto che lo incitavo di più. Dopo un po’ mi fa mettere seduta sul tavolo e mettendosi le mie gambe sulle sue spalle mi scopa alla missionaria tenendomi per le cosce e baciandomi le gambe.
Lui : “ti piace vero?”
Io : “siii….. è bellissimo….. continua….. mmmmmmmmmm…..”
Lui : “ti sento molto porca tesoro”
Io :”si….. sono porca, sono troia, la tua troia, ti piace….. dimmelo che ti piace …..mmmmmmmm……”.
Lui : “oh si…. mi piace tantissimo pomparti il culo”.
E mentre gemevo di piacere lui mi diceva : “si…. brava la mia troia ….. ti piace vero? …… Dimmelo che ti piace porca”.
Io : “….s s s i i i i i ……. Continua così che mi piace tantissimo…… continua a montarmi e stantuffami bene con il tuo pistone che mi fa impazzire come lo fai …..mmmmmmmmmmmm…..”
Poi si mise seduto sulla sedia e mi fece salire sopra. Prima lo cavalcai guardandolo in faccia, poi mi girai e lo cavalcai dandogli le spalle e nel mentre lui continuava ad allargarmi le chiappe, per farlo entrare tutto e a palparmi le cosce gemendo anche lui. Mamma mia quanto era bello e come mi scopava in modo possente, mi sbatteva proprio come piace a me ……mmmmmmmmm….. come lo sentivo tutto ……. mmmmmmmmm……. quanto era bello. Dopo un po’ mi portò in camera da letto, mi fece distendere a pancia in giù, io divaricai le cosce e lui si distese sopra di me infilando il suo cazzo dentro il mio culo e mentre mi leccava il collo e le orecchie io protendevo all’insù il culo per sentirlo tutto e lo incitavo a continuare che mi piaceva tanto e spesso mi diceva : “quanto sei porca, mi piaci tantissimo così, la mia troia e la mia puttana ………. mmmmmmmmm….. ti piace vero?...... lo sento che ti piace…….. voglio sentirti godere troia ……. mmmmmmmmm…….”.
Andammo avanti così per un po quando mi disse : “ti piace proprio? …….. dai dillo che ti piace troia………”
Io : “mmmmmmmmmmm…….. s s s i i i i i …….. mi piace da impazzire……… mamma mia quanto è bello…… me lo stai allargando il culo…….. mmmmmmmmmm……. Ancora ………”
Lui : “si troia, ……. Te lo sfondo per bene sto culo……. E tutto mio……. Senti come entra tutto dentro….. mmmmmmmmmm…… “
Io : “ si …. Siii…. Siiiii….. mmmmmmmmm……. Come lo sento bene …….. si, sono la tua troia…….. mmmmmmmmmm…….. ancora ……….. mmmmmmmmmm……..”.
Lui : “senti quanto sei puttana …….. mmmmmmmmmm…… mi stai facendo godere………. Sto per sborrare……….. mmmmmmmmmm…….. “.
Io : dai tesoro continua…….. non ti fermare …….. sto per godere anche io ……… mmmmmmmmm…….. sbattimi forte mentre mi schizzi …….. mmmmmmmmm……. Sbattimelo bene tutto dentro ………mmmmmmmmmmmmm……… che belloooooo……..”.
Lui : “si…. tieni tesoro ……. Tieni puttana….. tieni troia è tutto tuo…….. dai troia fammi sentire come godi anche tu………. Mmmmmmm…….dai troia……. ti sboroooooo……mmmmmmmmmmmmmmm………”
E con possenti colpi mi riempi il culo oltre che del suo cazzo anche della sua sborra ed io anche in quell’istante feci una meravigliosa sborrata.
Mi allargò le chiappe e si accasciò su di me con tutto il suo cazzo dentro il mio culo e mentre io continuavo a muovere il culo all’insù per sentirlo tutto lui mi baciava e leccava il collo e le orecchie dicendomi : “sei stupenda tesoro, sei una meravigliosa e fantastica puttana. Scusami se ti ho chiamata cosi, forse mi sono lasciato andare un po troppo con le parole e spero che non ti sei offesa”.
Io : “no, anzi mi è piaciuto molto. Sai ho scoperto con te che mi viene spontaneo, mi piace, mi esalta e mi eccita tantissimo esserlo e sentirmelo dire”.
E’ stata una sensazione stupenda sentire le mie chiappe aperte con tutto il suo cazzo e la sua sborra dentro il mio culo.
Lui : “posso chiederti una cosa?”
Io : “si certo, dimmi”.
A quel punto è uscito da dentro di me, si è messo accanto a me e guardandomi in faccia mi ha detto : “Tutto quello che è successo oggi è stato molto bello per me e vorrei che tu rispondessi con tutta sincerità: pensi che potremo ripeterlo?”
Io : “sinceramente parlando, io spero tantissimo di si perché è piaciuto tantissimo anche a me e spero di avertelo anche fatto sentire quanto mi sia piaciuto, però il tutto deve sempre avvenire nella massima discrezione e riservatezza, scindendo inoltre la vita privata dal lavoro”.
Lui : “ovviamente si. Vedi per me è la prima volta che vado con un maschio, ma tu hai espresso una femminilità e una sensualità che solo le donne vere hanno e tu per me sei una bella e stupenda donna e il fatto che tu stessa hai messo subito in evidenza la divisione del rapporto di lavoro dal rapporto privato mi fa molto piacere ed è giusto che sia così e sarà così”.
Tornando a casa ripensavo alla favolosa una serata che avevo appena trascorso. Mi ero sentita veramente femmina e trattata da femmina ed ho anche scoperto l’orgasmo anale, si perché per ben 2 volte ho sentito la stessa rilassatezza e raggiungimento del piacere che provavo quando godo con il pisello e questo credo grazie alla sua maturità ed esperienza data dalla sua età. Quello che era successo in questa giornata era stato anche l’inizio di una relazione (segreta) che è durata un bel po’ di anni.
Al lavoro (come d’accordo) le cose non cambiarono, lui era il mio datore di lavoro e si comportava da tale, io ero il suo dipendente e mi comportavo da tale, anche se a volte succedeva che, quando non c’era nessuno al negozio, sempre verso l’ora di chiusura si avvicinava a me e mi palpava il culo e poiché questo a me piace tantissimo (e lui ormai lo sapeva) io prontamente protendevo il culo all’indietro inarcando la schiena e spesso questi gesti erano il preludio per ritrovarci a casa sua, dove dopo essermi cambiata e vestita da donna, passavamo una serata di sesso e questo avveniva circa 1 o 2 volte la settimana. Solo qualche volta è successo che non ci siamo potuti vedere a casa sua dopo il lavoro per impegni suoi o miei ed allora prima di chiudere il negozio mi faceva un ditalino al culo mentre io gli facevo un pompino e solo una volta mi ha scopato al negozio. A lui però gli piaceva e preferiva scoparmi vestita da donna ed anche io preferivo così, anche perché mi diceva sempre che sapevo vestirmi bene da donna e che riuscivo ad essere sempre molto femmina, molto provocante e sexy e quando mi scopava gli piaceva molto il mio essere molto porca.
Come dicevo prima questa relazione è durata diversi anni, 4 per l’esattezza e qualche sabato è successo anche che mi fermavo a dormire da lui, passando dei fine settimana fantastici a casa sua totalmente da donna. Nell’ultimo anno mi disse che uno dei suoi figli avrebbe voluto intraprendere l’attività del padre e di rilevarne il negozio appena Alfonso avrebbe deciso di lasciare per andare in pensione e così lui spesso mi chiedeva di andare a vivere con lui e che addirittura non sarei dovuta andare a lavorare in quanto avrebbe pensato lui a me in tutto e per tutto, così io avrei potuto fare la donna nella massima libertà. L’idea era fantastica, però questo significava svelare il mio essere con relative conseguenze, anche se accanto a lui sarei stata benissimo, ma 30 anni di differenza di età li ritenevo un po troppi e poi non tolleravo il fatto di dover dipendere economicamente da un’altra persona. E fu così che, con molto rammarico, rinunciai a quella proposta. Per fortuna lui ha compreso e anche quando non lavoravo più da lui continuavamo a vederci ogni tanto a casa sua. Ancora oggi mi chiedo se ho sbagliato a rinunciare alla sua proposta, ma quello che so per certo è che con Alfonso ho vissuto una esperienza fantastica, la più bella che come Manuela io abbia vissuto sino ad oggi.
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