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In cerca di casa. L'agente immobiliare


di dadone87
28.12.2018    |    9.648    |    1 9.5
"Iniziò a masturbarsi guardandomi e facendo apprezzamenti sul mio culo..."
Ciao a tutti, vi propongo un'altra storia che, come la precedente, è UN MIX DI VERITA' E FANTASIA di una mia cara amica (Daniela, la stessa ragazza del racconto precedente, per la descrizione in modo da poterla immaginare basta leggere le prime righe del racconto pubblicato a fine giugno. non è sul sito ma ovviamente è consenziente per la pubblicazione del racconto).
Un pò lunga, spero abbiate voglia di leggerla tutta.

Primavera 2016, era poco più di una settimana che cercavo una casa da comprare per andare finalmente a vivere assieme al mio ragazzo (Simone), ma nessuna soddisfava le mie tante esigenze. Finalmente un giorno ne trovai una decente e presi appuntamento per andarla a vedere. Al telefono mi rispose una voce maschile, giovane, sui 30 anni probabilmente, mi colpì perchè era molto profonda e seducente. L'appuntamento era alle 3 di pomeriggio del secondo sabato di maggio. Ci andai da sola, perchè Simone il sabato era sempre impegnato con le partite di calcio...... Infilai jeans, ballerine ed una maglietta a maniche corte, scollo a "V" un po' aperto, ma nulla di esagerato, abbigliamento classico.
Arrivai all'appartamento e ovviamente ancora nessuna traccia dell'agente immobiliare... Stefano per la precisione. Dopo 5 minuti lo vidi parcheggiare la sua Audi A3 e subito pensai: dev'essere molto convincente.… Scese e non potei fare a meno di constatare che se voleva poteva esserelo davvero! Mi si parò davanti un gran bel ragazzo di 180 circa, con un fisico curato e palestrato (il giusto), ed un viso che tutte le mamme sognano come compagno per le proprie figlie. Insomma... un gran figo! Feci finta non essere rimasta colpita e mi presentai. La visione della casa si svolse in maniera tranquilla e professionale, anche se in ascensore al ritorno, era calato uno strano silenzio e sentivo i suoi occhi su di me.
Al rientro a casa dopo una passeggiata in centro, mi arrivò un whatsapp da parte di Stefano, il messaggio diceva: "Buona sera Daniela, volevo lasciarti altri dati e immagini riguardanti la casa di oggi pomeriggio. Ci sono alcune cose negative di cui non ti ho parlato durante la visita e siccome mi sei sembrata una brava ragazza, non volevo nasconderteli. Spero non mi licenzino per questo, anche perchè alla peggio non comprerai questa casa, ma sono sicuro che riuscirò a trovare quella perfetta per te... Ovviamente se mi darai l'occasione di mostrartene altre. Buona serata, Stefano" Risposi, ringraziai e attesi le sue ulteriori proposte.
Lunedì mattina in ufficio, verso ora di pranzo mi arrivò di nuovo un whatsapp di Stefano: "Ciao Daniela, ti ho sentito un po' sulle tue nel messaggio precedente e me ne dispiace molto. Per questo ti propongo un nuovo appartamento da vedere sperando che ti piaccia più del primo. Ho disponibilità per giovedì sera alle 18.30. P.S. Se ti va, dopo l'appartamento ti offro un aperitivo per farmi perdonare del tempo perso per vedere il primo. Buona giornata" Mmmm, un agente immobiliare che invita ad un aperitivo, strano. Però non feci molto caso alla cosa, ansiosa di vedere la casa che mi proponeva.
Da li al giorno dell'incontro ci sentimmo spesso via messaggio, mi contattava sempre per delle cose banali inerenti alla casa per arrivare a domande su di me, su Simone e così via, finchè si fece abbastanza audace "Buon pomeriggio.. come prima cosa ti confermo l'appuntamento per domani, ma in questi giorni mi sono un po' portato avanti e ho trovato altre due proposte interessanti di cui ti allego qualche immagine. Se hai tempo, potremmo vederne una sabato, subito dopo pranzo e l'altra magari lunedì. Mi sembrano adatte ad una ragazza bella come te, e se accetterai di vederle ti mostrerò delle chicche in esclusiva. Ah le case sono già vuote...." Restai interdetta per queste ultime affermazioni, ma parlare con lui e solo immaginarlo mi faceva al quanto eccitare. Sembrava che Simone non esistesse nemmeno. L'indomani sera andai all'appuntamento quasi più incuriosita da quei suoi messaggi.
Appena arrivati mi fece strada verso l'appartament con un tocco leggero dietro la schiena e l'altro braccio proteso in avanti, ed un brivido mi percorse il corpo. In ascensore questa volta ne ebbi la certezza: i suoi occhi erano posati su di me e non si staccavano. Nel silenzio ad un certo punto si fece ancora più audace: "Anche oggi sola, beato lui che riesce a starti lontano così tanto tempo...". Io arrossii e sinceramente non sapevo cosa fare o peggio ancora che dire..mi sembrava una situazione assurda; io che cerco casa per andare a convivere e Stefano che ci prova ... ma la cosa più assurda era che la situazione mi stava eccitando! E mi continuava ad incuriosire vedere fino a che punto si sarebbe spinto Stefano. Forse era tutto un trucco per vendere. Durante la visione dell'appartamente mi stette molto vicino cercando spesso il contatto e molte volte si "dimenticò" la mano sulla mia schiema, molto vicina al mio sedere... stavo andando a fuoco e non sapevo più come comportarmi. Finalmente le stanze finirono, ma all'uscita, mentre aspettavamo l'ascensore, Stefano fissandomi negli occhi mi baciò senza nemmeno potessi avere tempo per una reazione. Dopo un attimo di disorentamento iniziai a contraccambiare il bacio intrecciando la mia lingua con la sua, ma il momento durò poco perchè ci staccammo praticamente in contemporanea. Ero completamente bagnata li sotto, ma mi venne in mente Simone e corsi via non appena fummo fuori dal palazzo e dopo momenti di interminabile imbarazzo nell'ascensore. Durante la serata mi vidi con Simone per parlargli della casa ma la mia testa era fissa a quel bacio, a Stefano ed al fatto che avrei dovuto vedere altre 2 case con lui.
L'indomani di prima mattina, un messaggio da Stefano "Spero di non aver rovinato le cose, probabilmente mi manderai a quel paese pensando sia pazzo ma... è stato più forte di me. Il tuo corpo, così bello, perfettamente proporzionato, era irresistibile. Tu, dopo il primo appuntamento, sei il mio sogno erotico, e non sai quanto vorrei spogliarti, guardarti completamente nuda davanti a me, toccarti, baciarti tutta! Le tue labbra poi mi hanno fatto impazzire! Sono così morbide e calde e una volta toccate è impossibile staccarsi. Ho voluto esser sincero, ma se non ti va, lo capisco. Spero di vederti sabato per il prossimo appartamento, è da non perdere!" Rimasi di sasso, mi sentii in colpa verso Simone, ma allo stesso tempo quel bacio e quel messaggio mi accesero una passione, o meglio, una voglia incredibile di lasciargli fare tutto ciò che voleva di me. Alla fine pensai che la sua attrazione nei mie confronti poteva essere un vantaggio per trovare la casa perfetta a prezzi contenuti, e soprattutto provai a riprendere il solito autocontrollo scrivendogli "Ciao Stefano, quello che è successo mi ha un po' spiazzata, ma sto pur sempre cercando un appartamento e mi sembri un ragazzo onesto. Facciamo così, al posto dell'aperitivo mi farai uno sconto sulla casa che mi farai acquistare!" Lui ovviamente acconsentì. Finalmente arrivò sabato, il giorno del terzo appuntamento... non so per quale preciso motivo visto che non avevo secondi fini se non quello di vedere l'appartamento, ma decisi di stuzzicarlo indossando qualcosa di un po' più d'impatto: misi una gonna nera elegante e avvolgente che mi arrivava poco sopra le ginocchia, camicetta bianca ("dimenticando" di abbottonarla completamente), calze leggerissime color carne che a stento si notavano e per finire delle tacco 12 intrecciate sul davanti molto eleganti e sensuali. Al mio arrivo rimase imbabolato a guardare le gambe quasi totalmente scoperte e per un momento mi fissò, con sguardo incredulo, appagato dalla visione stupenda e tutta da ammirare, tutta per se. Vidi qualcosa muoversi nelle sue parti basse, ma non disse nulla ed andammo verso l'appartamento. Non appena aprì, dopo un brevissimo preambolo sulla casa non si contenne più e mi prese spingendomi con foga contro il muro del corridoio iniziando a baciarmi sulla bocca. Fu più forte di me, non pensai più a nulla (non posso nascondere l'attrazione fisica e l'eccitazione per la situazione) e mi lasciai completamente andare. Mi scostò la camicetta e scese fino alla spalla per poi tornare indietro sul collo e ancora la bocca.. con una foga che sembrava mi desiderasse e mi stesse bramando con impazienza. Lo afferrai per il sedere avvicinandolo al mio corpo e stavolta non c'erano dubbi, qualcosa li sotto era cresciuto ed era diventato duro come il muro dietro di me. Le sue mani mi palpavano ovunque, le sentivo in ogni punto e cominciai ad avere caldo. Mi fece salire la gonna sopra il sedere per poterlo toccare meglio e stringerlo con forza. Io gli sfilai la camicia dai pantaloni iniziando a sbottonarla, ma alla fine gli strappai gli ultimi bottoni perrchè volevo togliergliela per sentire il calore del suo corpo a contatto con le mie mani e con la mia bocca. A quel punto però, Stefano mi sollevò di peso, e conoscendo la casa mi portò dritta in cucina sbattendomi sul tavolo senza mai staccare le sue labbra e la sua lingue dalle mie. La mia camicia non aveva molti bottoni allacciati, per cui fu facile per lui aprirla sfilarmela via lanciandola per terra. Mi stese sul tavolo e continuò a baciarmi dalla bocca scendendo verticalmente verso il basso, sul mento, collo, petto dove si soffermò, scosto il reggiseno e strinse le mie tette nelle sue caldi mani per poi baciarne i capezzoli e continuare nella sua lenta, eccitante e bollente discesa verso le mie parti intime. Il mio corpo era tutto un fremito e non vedevo l'ora di contribuire in questo ardente gioco a luci rosse. Da quella posizione non potevo comandare però, così mi avvinghiai alla sua vita con le mie gambe e mi tirai su, lo allontanai per farmi scendere, gli slacciai i pantaloni ed in un solo gesto istintivo abbassai tutto, facendo uscire il suo cazzo enorme e duro come il cemento. Non potei evitare di prenderlo in bocca, la voglia era incontrollabile e poi quel cazzo era così duro e dritto che dovevo assolutamente avvolgerlo tutto fra le labbra. Il suo respiro si fece subito ansimante dal piacere e col corpo cercava di spingerlo sempre più dentro la mia bocca. Mentre glielo succhiavo, Stefano mi slacciò il reggiseno lanciandolo dall'altra parte della stanza. Lui era completamente nudo, io invece indossavo ancora tutta la parte inferiore dei vestiti, così mi scostai un attimo per allontanarmi un pò, mi voltai e slacciai lentamente la cerniera della gonna, che abbassai fino a lasciare il mio culo "coperto" solo di un misero perizoma nero. Mi prese in braccio e mi portò sul divano, strappò letteralmente via le mie calze facendole a brandelli facendomi rimanere solo col tacco 12 e col perizoma. Iniziò a masturbarsi guardandomi e facendo apprezzamenti sul mio culo. Vederlo in piedi davanti a me, mentre stantuffava la sua asta dura e sentire sua voce profonda che ansimante mi ripeteva quanto fossi bella ai suoi occhi e quanto volesse scoparmi, mi fece letteralmente impazzire. Così mi tolsi il perizoma e dopo essersi infilato il preservativo, mi sollevò le gambe sopra le sue spalle e iniziò a penetrarmi con una forza enorme come enorme era il suo cazzo che sentivo completamente dentro di me. Era una sensazione di godimento estremo, spingevo il mio corpo con tutte le mie forze e sentivo che la mia amica era completamente bagnata, un lago enorme! Stavamo scopando come due animali nel pieno dell'eccitazione. Mi fece abbassare le gambe e senza staccare i nostri corpi, riuscimmo a girarci in modo che io passassi sopra di lui. Era la sua fine! cominciai a cavalcarlo a una foga assurda. Continuai a possederlo, ondeggiando col bacino ed in quel momento si alzarono delle urla di piacere estremo per un godimento mai provato. Scopavo da Dio diceva! E poi godeva ancora implorando di continuare a scoparlo così, senza fermarmi. Le sue mani mi afferrarono il culo, lo strinsero forte e cominciò a farmi sbattere avanti e indietro contro di lui, fino in fondo! Poi, di botto mi bloccò e si alzò, disse che voleva svelarmi il pezzo forte della casa. Con gli occhi chiusi e la voglia rimasta a metà mi portò sul terrazzo dove c'erano anche dei lettini prendi-sole. Eravamo completamente nudi su un terrazzo posto al piano alto, ma qualcuno poteva vederci dal palazzo di fronte si fosse affacciato! Noncurante di tutto, mi fece sdraiare su un lettino e si sdebitò della mia cavalcata super eccitante di poco prima, iniziando a leccarmela. In un secondo si ricreò nuovamente un lago, talmente era tanto il piacere che mi dimenticai di dove fossimo e iniziai anche ad ansimare forte ogni volta che la sua lingua toccava e ritoccava il mio clitoride facendomi letteralmente impazzire. Continuò così per non so quanto tempo, sembrava non stancarsi mai, leccava con vigore ed infilava le sue dita per darmi ancora più piacere. Ad un certo punto poi, si mise cavalcioni del lettino, con la sua testa rivolta sempre a leccarmela e di modo che anche io potessi contribuire e farlo godere nuovamente prendendo bocca il suo cazzo. Lo presi in mano e me lo infilai tutto dentro la bocca, fino in fondo, poi la chiusi e lo feci scivolare fuori lentamente e li sentii che stava godendo al massimo. Stefano si rivelò instancabile, muoveva la lingua in tutte le direzioni e le mie urla di piacere immenso sembrava lo incitassero a continuare, fare sempre meglio, più veloce, più intenso finché esplosi in un orgasmo intenso, forte con spasmi mai provati. Ma lui ancora non sembrava averne avuta abbastanza e continuò a leccarla facendomi impazzire una seconda volta di li a poco! A quel punto decise di sdraiarsi a pancia in su sul lettino ed io mi rimisi sopra di lui dandogli le spalle. Mi stringeva le tette da dietro mentre mi muovevo sulla sua asta dritta e dura. Stavo scopando coma un'ossessa su una terrazza di una casa in vendita con gente che poteva vedermi. Non avevo mai pensato ad una cosa del genere nemmeno nelle mie fantasie più fervide. Di colpo si fermò e mi fece alzare facendo uscire la sua verga dal mio sesso... a quel punto lo presi per mano e mi feci seguire in casa, verso la camera matrimoniale dopo aver prima preso un altro preservativo in salotto. Non appena arrivammo davanti al letto, Stefano si fermò, lasciò la mia mano e con la sua mano calda spinse la mia schiena piegandomi a 90 davanti a lui! Mi sculacciò, dicendo che il mio culo tondo e sodo era perfetto, si appoggiò leggermente a me per baciarmi e leccarmi la schiena e farmi sentire il suo cazzo duro sulla mia pelle che scalpitava per penetrarmi ancora fino allo sfinimento. Io per provocarlo, ondeggiai il mio culo strusciandolo su di lui. Non resistendo più, infilò il preservativo e di colpo penetrò la mia figa, talmente bagnata che gli sembrò di entrare nel burro. Ansimò di piacere e cominciò a sbattermi forte, poggiando le sue mani sul lato del mio culo per dare forza alle sue spinte, ognuna delle quali era accompagnata da un verso di estremo puro godimento. Dopo qualche minuto di sfondamento, lo sentii rallentare, mi fece gattonare un po' più avanti per salire anche lui sul letto, fino a farmi poi sdraiare completamente sotto di lui che riprese a penetrarmi. In questo modo sentivo tutto il corpo su di me, la penetrazione era più lenta ma molto più intensa. Sentii il suo cazzo arrivare fino in fondo, restava li un istante, duro, grosso, come per darmi il tempo di godere di tutta la sua virilità, per poi tornare indietro, fino quasi ad uscire facendomi impazzire dalla voglia di sentirlo tornare tutto dentro di me fino a riempirmi tutta. Iniziai a godere e lo pregai di continuare così, senza smettere. Godevo come non mai, sentire il suo peso sopra di me, mi faceva sentire dominata e quella posizione, dov'ero quasi impossibilitata nei movimenti, mi permetteva di dedicarmi solo al mio piacere. Mentre lo imploravo di continuare, lui si fermò, scese rapidamente dal letto e mi tirò verso di lui sul bordo del letto, mi fece girare per poi tirarmi su, e mi ritrovai quindi seduta su di lui, faccia a facci.a Poggiò le sue mani sulle mie cosce, le strinse e con veemenza aprì le mie gambe davanti a lui sbattendo letteralmente il suo cazzo dentro la mia figa. Il colpo iniziale fece quasi male, ma il piacere successivo fu unico ed indescrivibile! Muoveva il bacino avanti e indietro con una forza e costanza inaudita, aggrappandosi con le mani al mio culo x dare ancora più forza al movimento e spingere il suo grosso membro più dentro possibile. Tra tutte, questa posizione lo eccitava più che mai, il suo respiro divenne presto ansimante, non riusciva più a trattenersi e continuava a spingere tutto il suo cazzo dentro di me, gridando dal godimento e posando poi la sua faccia in mezzo alle mie tette, leccandole e baciandole.. leccava tutto il mio petto, poi infilava la sua lingua nella mia bocca per intrecciarla con la mia, godeva ed insieme stringeva il mio culo e mi sbatteva. Era la scopata più violenta che avessi mai fatto. Tutta questa violenza, questo istinto feroce che aveva nello sbattermi, mi eccitarono ulteriormente e le mie urla di piacere intenso si unirono alle sue ed infine mi lasciai cadere all'indietro, stesa sul letto mentre lui faceva di me ciò ke voleva. Mi aggrappai con forza alle lenzuola del letto per aiutarmi nella spinta, Stefano posava le sue mani ovunque, dai mie fianchi, alla pancia ed alle tette. Alla fine mi misi nuovamente seduta a gambe aperte davanti a lui, ma questa volta portai le mie gambe avvinghiate al suo corpo, le mie mani lo prendevano una per la testa e l'altra per la spalla e spingemmo entrambi fortissimo con le ultime forze che ci rimasero fino all'orgasmo più forte che avessimo mai provato, un piacere immenso! Le ultime spinte erano le più forti di tutte, sembrava che il suo cazzo mi stesse sfondando ma mi faceva godere come non mai e anche lui strinse la presa sul mio culo fino ad esplodere dentro di me.
Eravamo stremati, ma decisamente appagati. Ero in estasi, ma d'un tratto sentii il telefono squillare. Era Simone e c'erano altre 5 chiamate perse. Guardai l'orario... erano passate 2 ore dall'orario dell'appuntamento, probabilmente si chiedeva dove fossi finita. In quel momento, completamente nuda e col telefono in mano, mi vergognai un pò per quello che avevo fatto. Poi il mio sguardo si posò di nuovo su Stefano e mi convinsi che si vive solo una volta.
Ci rivestimmo ed andammo via come se nulla fosse successo. Simone si insospettì ma gli dissi che ero stata in agenzia per valutare varie proposte di mutuo ed avevo tolto la suoneria. Non seppe mai nulla ovviamente. Io, volutamente non comprai la casa nonostante avesse tutto quello che cercavo... preferii continuare la ricerca per altri mesi, ovviamente affidandomi sempre a Stefano.
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