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Al buio del cinema


di girma
19.09.2022    |    30.039    |    26 9.7
"A questo punto avrà la mano gocciolante dei tuoi succhi..."
Tu e il tuo ragazzo siete seduti nell'ultima fila. Le luci si abbassano, comincia la proiezione. Dopo qualche minuto noti la sagoma scura di un estraneo venuto a sedersi proprio accanto a te.
La cosa ti da un po' fastidio dato che avrebbe potuto benissimo trovarsi un posto da un'altra parte, vista la sala semideserta, ma decidi di ignorarlo e ti concentri sul film.
Dopo alcuni minuti senti qualcosa, una specie di solletico sul ginocchio.
Ti gratti distrattamente.
Poi succede di nuovo.
Vieni colta da un dubbio.
Resti impassibile, muovendo impercettibilmente il capo verso il basso.
Lo sconosciuto ti sta accarezzando leggermente il dorso del ginocchio con le dita.
Sei incredula.
Stai quasi per voltarti verso il tuo ragazzo per fargli spaccare la faccia quando la sua mano ti si avvolge sul dorso della coscia, provocandoti un brivido fra le gambe.
Ti mordi il labbro.
Sei impietrita.
Adesso ti rendi conto che se si scoprisse quello che sta facendo quel porco si scatenerebbe un putiferio.
E tu faresti la figura della troia.
Il tuo ragazzo è assorto nella visione del film.
Sembra non essersi accorto di nulla.
Il maiale intanto ti ha insinuato la mano sotto la gonna e ti sta stringendo con forza l'interno della coscia.
Tieni le gambe più strette che puoi. Il più delicatamente possibile, cerchi di spingergli via il braccio.
Lui se ne infischia, e continua a spingere la mano fra le tue gambe.
E realizzare che porti le autoreggenti sicuramente non lo farà desistere.
Ti sistemi la giacca sulle gambe in modo da coprirti il più possibile.
Vuoi evitare a tutti i costi che il tuo ragazzo capisca cosa ti sta accadendo.
Il porco purtroppo ci sa proprio fare.
Le sue dita sono come serpenti e stanno per raggiungere le tue mutandine, che stai inzuppando abbondantemente.
Lo senti indugiare sul tessuto fine di pizzo, il suo polpastrello spinge all'altezza del tuo clitoride provocandoti fitte di eccitazione.
Senti le forze cominciare a mancarti.
Schiudi le labbra, stringi gli occhi.
Le tue gambe non rispondono più ai tuoi comandi e cominciano a rilassarsi, opponendo sempre meno resistenza.
Capisci che gli stai lasciando campo libero.
Guardi con la coda dell'occhio l'ombra accanto a te.
Non hai il coraggio di fissarlo direttamente.
Poi ti volti verso il tuo ragazzo.
Lui ti accenna un sorriso senza staccare gli occhi dal film.
Anche tu rivolgi lo sguardo sul film, cercando di fingerti interessata.
"E questo quello che vuoi? Ecco, allora sfogati, porco schifoso", pensi, aprendo le gambe del tutto.
Come se ti avesse sentita, lui ti sposta le mutandine da un lato, e comincia a toccarti con movimenti ondulatori.
Sei in affanno.
Ti sta lavorando la figa sul serio, il depravato.
Come non ti era mai successo prima.
E tu gli stai letteralmente colando sulla mano, come una cagna in calore.
E solo questo pensiero è sufficiente a farti bagnare ancora di più.
Non contento, ti sta anche penetrando con due, tre dita.
Non le conti piu.
Sai solo che adesso vorresti prendergli il cazzo in bocca e bere la sua sborra.
Pensi fra te e te
"Sai il fatto tuo, porco", poi ti ripeti
"Dio come sono caduta in basso".
I sensi di colpa ti fanno infradiciare la figa ancora di più, ormai e in fiamme.
Senti che vorresti essere sfondata lì sul sedile del cinema.
Dallo sconosciuto, dal tuo ragazzo.
Da chiunque. Anche tutti insieme.
Purchè ti punissero nel modo in cui ti meriti.
Come una volgare troia da sbattere.
Stai per venire.
Ormai anche il fatto che il tuo ragazzo possa accorgersi di cosa ti sta facendo quell'altro, ha poca importanza per te.
Adesso vuoi solo godere.
Fai leva sui tacchi a spillo. Il porco spinge le dita dentro e col pollice ti strofina il clitoride.
Ti umetti le labbra.
In questo momento vorresti sentire il sapore di un cazzo duro che ti viene spinto fino in gola e ti soffoca.
Ci sei. Godi.
Anche lo sconosciuto sente la tua figa pulsare, e lascia la presa.
A questo punto avrà la mano gocciolante dei tuoi succhi.
Passano alcuni istanti mentre cerchi di riprenderti dall'orgasmo.
Ti volti verso il tuo ragazzo per verificare che non si sia accorto di nulla.
E ancora lì, completamente concentrato nella visione del film, del tutto ignaro che uno sconosciuto ha tenuto la mano per mezz'ora fra le cosce della sua fidanzata.
E la troia ha pure goduto.
Si accendono le luci.
E` il momento dell'intervallo.
Ti ricomponi, facendo finta di niente.
Il tuo ragazzo si stiracchia. Ti chiede se vuoi qualcosa dal bar.
Gli chiedi una coca.
Lui annuisce e si allontana.
Rimanete tu e lo sconosciuto, seduto lì accanto a te.
Ti giri verso di lui, timidamente, come se stessi guardando qualcosa oltre le sue spalle.
Lui ti fa un cenno.
"Ti aspetto qui dietro, nel parcheggio".
Non dice altro. Si alza e sparisce.
Tu ti guardi le gambe, pensierosa.
I riflessi della luce sulle tue calze nere levigano le tue cosce.
Arriva il tuo ragazzo.
Ti porge la coca.
Quasi meccanicamente, tu gli dici che vai in bagno.
"Non aspettarmi, forse ci metto un po' ".
Ti alzi, gli dai un bacio sulla fronte.
Mentre ti allontani verso l'uscita, il pensiero di tornare a casa, stanotte, con la sborra dello sconosciuto che ti cola fra le gambe, ti provoca un fremito nel ventre.
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