lesbo

Anna


di Membro VIP di Annunci69.it nonnasexy67
31.10.2023    |    11.105    |    6 9.5
"Mi ero resa conto che quel giorno lei aveva bisogno di una persona cara e non di sesso, continuammo a chiacchierare per tutto il tempo alternando momenti di..."
Sempre molto scettica quando a scrivermi è una singola, ma provo come sempre a stare al gioco, cerco di non espormi mai agli inizi, proprio per l’esperienza che ho, prima di poter cominciare a fidarmi devo scambiare diversi messaggi.
Le poche foto nel suo profilo la facevano apparire subito piacevole, prosperosa, dai seni grandi come le aureole, fianchi leggermente più abbondanti, peli pubici curati, insomma il genere di donna che mi piace, anche il suo annuncio molto sobrio sintetico ma incisivo.
Certo la distanza che ci separa non è proprio breve, lei reduce da una separazione vorrebbe che la raggiungessi da sola, la proposta di venire lei da me la induceva a tentennare per la presenza di mio marito nonostante le mie assicurazioni di una sua presenza marginale da fotografo o solo contemplativa.
Trascorremmo così tre mesi in cui ci scambiammo messaggi, sempre con una certa riserva, sembrava davvero una situazione che nonostante fosse desiderata da entrambe si era bloccata.
Decisi di fare il primo passo mandandogli il mio numero di cellulare almeno per dimostrarci di essere entrambi donne reali, lei a quel punto mi chiamò facendo comparire il suo numero.
Finalmente ci siamo sentite e credo entrambe abbiamo avuto quel sussulto che ci fa finalmente raggiungere una certa sicurezza e cominciare a confidare intimamente, volle subito chiarire che era reduce da una separazione che avrebbe avuto degli strascichi e quindi doveva muoversi in un certo modo per non dare modo al suo ex di poterla compromettere.
Così pianificammo insieme di trascorrere una settimana di villeggiatura al mare vicino a casa mia trovandogli un hotel dove sarebbe stata in compagnia di suo figlio, avremmo poi trovata una scusa per fare conoscenza senza che il suo ex avrebbe mai sospettato.
Con mio marito avevamo trovato l’hotel che ha il suo stabilimento ma senza bar di fianco a quello che frequentiamo noi, che invece ha il bar e confeziona anche dei pranzi veloci.
Attendemmo l’arrivo di Anna con suo figlio, sempre con dei messaggini ci tenevamo in contatto, sapevamo che erano arrivati e decidemmo di conoscerci di persona l’indomani appena suo figlio si fosse andato a bagnare in mare lei mi avrebbe raggiunto allo stabilimento con il bar.
Sempre una certa emozione quando si conoscono delle persone nuove, finalmente l’attesa era terminata e la vidi arrivare con un copricostume tutto ricamato che lasciava trasparire il costume e le sue piacevoli rotondità.
Io e mio marito ci eravamo seduti intorno al tavolinetto più in disparte dal bar per poter parlare liberamente senza farci ascoltare dai clienti che si avvicinavano al bancone per le loro esigenze.
Dopo esserci presentati ci mettemmo subito a nostro agio e cercammo di far sentire a suo agio anche Anna che ogni tanto guardava verso il suo ombrellone per scorgere il figlio, sembrava fin da subito di conoscerci da anni che senza renderci conto trascorremmo circo un’ora in chiacchiere, fino a quando si avvicinò il figlio sui venti anni.
Presentandoci il figlio con una scusa, mio marito lo invitò a sedersi e offrire qualche cosa anche a lui, che non sospettò nulla, io raccontavo ad Anna delle varie sagre e vari posti da visitare nelle vicinanze così da far ascoltare anche al figlio che la conoscenza era stata casuale.
Cercammo in ogni modo di trovare delle scuse per poter trovare un margine di tempo di poterla far venire a casa oppure allontanarci e separarla dal figlio per poter provare a giocare ma la cosa si dimostro difficile, il figlio molto attaccato alla madre, come si allontanava subito lui la chiamava per chiedere dove fosse e raggiungerla.
Anche mio marito era stupito da quel comportamento opprimente, che secondo lui non era normale per un giovane di venti anni, che si sarebbe dovuto dedicare e conoscere delle ragazze e cercare di uscire con loro, eppure aveva notato che il ragazzo quando gli passava vicino qualche donna si voltava a guardare le rotondità.
Erano trascorsi già tre giorni e ogni volta riuscivamo a rimanere a chiacchierare un pochino nel bar dello stabilimento con il figlio che anche sotto l’ombrellone si voltava spesso a verificare la presenza della madre.
Erano giunti al quinto giorno di permanenza senza che potesse crearsi la giusta situazione, gli unici momenti in cui riuscivamo a rimanere soli noi tre era al bar dello stabilimento, il figlio ci raggiunse e chiese alla madre se nelle vicinanze c’era un posto dove poter vedere se avevano un tipo di cuffie che erano adatte al suo cellulare.
Mio marito subito prese la palla al balzo e conoscendo il tipo di prodotto, gli consigliò che era meglio un negozio specifico piuttosto che soliti prodotti contraffatti e si offrì di poterlo accompagnare con la nostra auto ad una decina di chilometri che lo avrebbe aiutato a scegliere.
Così lo stesso pomeriggio li invitammo a casa nostra così mio marito e lui sarebbero andati in quel negozio e io e Anna li avremmo attesi a casa, finalmente sembrava aprirsi lo spiraglio di una situazione possibile.
Arrivarono verso le 17 e li facemmo entrare in casa, ci prendemmo una bibita e poi mio marito subito strizzando l’occhiolino invitò il figlio di Anna ad uscire per lasciarci finalmente sole, mio marito naturalmente prima di ritornare mi avrebbe chiamato per avvertirmi con una scusa.
Come rimanemmo sole io e Anna ci sorridemmo e facemmo contemporaneamente un sospirone, si alzò e venne ad abbracciarmi senza darmi il tempo di alzare premendomi i suoi seni sul viso, tenendomi stretta ai suoi seni mi cominciò ad accarezzare i capelli, mi sussurrò delle belle parole, mi sentiva più vicina di tante sue conoscenze che reputava amiche e che le avevano voltate le spalle.
La cosa fu strana, e era commovente, io rimasi e non nascondo che mi fece scendere una prima lacrimuccia, ma sentii Anna singhiozzare, la guardai e piangeva commossa, così anche a me presero a scendere delle lacrime, mi alzai e ci abbracciammo strette.
Lei prese a confidarmi di certi atteggiamenti del suo ex marito che le avevano procurato tanto dolore sia fisico che morale, avremmo dovuto cogliere il momento favorevole e invece ci tenevamo strette e per mano come fossimo due grandi amiche da decenni.
Sentivo che Anna aveva sofferto tanto, mi raccontò delle tendenze sadiche nei rapporti con il suo ex marito e dei rari orgasmi misti a tanto dolore era stata costretta, con pratiche che al solo ascoltarle mi mettevano i brividi, la decisione di separarsi era stata presa con tanto coraggio, le continue minacce e comportamenti dittatoriali del marito le avevano fatto perdere la fiducia sia nelle amicizie che nelle parentele più strette.
Mi ero resa conto che quel giorno lei aveva bisogno di una persona cara e non di sesso, continuammo a chiacchierare per tutto il tempo alternando momenti di commozione a momenti di consigli, non ci rendemmo neppure conto del tempo che era trascorso.
Realizzammo che stavano tornando quando mi chiamò mio marito, che disse che appena erano risaliti in auto, come chiusi la telefonata Anna mi riabbracciò e guardandoci negli occhi ci scambiammo un bacio innocente prima e poi un vero bacio pieno di passione e intenso, quando smettemmo di baciarci si scusò.
Ma non dovevo scusargli nulla lei aveva bisogno di una grande amica in quel momento e l’aveva trovata, gli proposi di rimanere a cena da noi senza dover tornare nell’hotel, così appena arrivarono mio marito e il figlio andammo tutti a prendere del pesce al porto e tornammo a casa a cucinare e trascorremmo una simpatica serata.
Prima di ripartire davanti al figlio che ormai credeva in un’amicizia nata casualmente ci invitò a ricambiare l’ospitalità.


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