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Il piacere dell'incesto - 6


di bird2012
31.01.2020    |    23.072    |    6 9.5
"E come gode!” esclamai! Infatti mamma gemeva e ansimava come una porca nel sentirsi stantuffare il culo dal cazzo di suo figlio! Papà espresse tutta la sua..."
Il piacere dell’incesto

Cap.6



La sera a cena l’atmosfera era pregna di sensualità: da come papà mi fissava capii che mamma gli aveva raccontato del nostro incontro pomeridiano!
Avevo la sensazione il suo sguardo mi entrasse nel corpo fino a raggiungere la mia fica e sinceramente la cosa mi eccitava da morire!

Non mi sottrassi al suo sguardo, anzi, lo ricambiai in maniera sfrontata: volevo capisse che condividevo e ricambiavo pienamente i suoi desideri incestuosi!
Dio che situazione: ci fissavamo negli occhi senza parlare! Ognuno di noi sapeva bene i desideri dell’altro: lui impazziva dal desiderio di chiavarmi e finalmente provare il piacere dell’incesto ed io non vedevo l’ora di sentire la sua verga sfondarmi la fica… e diventare la sua amante incestuosa… come aveva fatto mia madre con suo padre!!

Ad un certo punto, mentre seguitava a fissarmi negli occhi, mi fece piedino: mi sentii avvampare!
Il suo piede nudo cominciò ad accarezzare il mio, carezza che ricambiai immediatamente: i nostri piedi nudi cominciarono a strusciarsi reciprocamente, in maniera lasciva, uno contro l’altro!
Non avrei mai potuto immaginare che quel semplice toccarci il piede sotto il tavolo potesse assumere il significato di un eccitantissimo segno di reciproca intesa sessuale, un gesto di un erotismo e di una sensualità indescrivibile!
La mia fica pulsava desiderosa di carezze proibite, sentivo le sue labbra aprirsi e richiudersi ritmicamente: si stava bagnando in maniera oscena!

Eravamo tutti seduti uno di fronte all’altro: io di fronte a lui e mamma di fronte a mio fratello!
Ad un certo punto mamma chiese a mio fratello di andare in cucina con lei per aiutarla a preparare il secondo: capii immediatamente come fosse una scusa per lasciarmi sola con papà, forse si era accorta dei nostri magheggi sotto il tavolo!!

Ripensai alle parole di mamma: “Se tuo padre ti vedesse con la fica completamente aperta sono certa impazzirebbe dalla goduria!”

Ero completamente sopraffatta dalla eccitazione, non volevo più aspettare, mi venne voglia di accertarmi fosse vero!
Sempre fissandolo presi il tovagliolo e lo feci cadere sotto il tavolo!

“Scusa, papà, potresti raccogliermelo?” gli chiesi, mentre, nascosta dalla tovaglia per non farmi vedere, mi alzai la gonna fino alla vita, spalancai oscenamente le cosce, mi scostai le mutandine e mi allargai le labbra della fica con entrambe le mani!
Papà capì che la mia era solo una scusa: con il volto stravolto dalla eccitazione si inchinò e sparì sotto il tavolo... alla ricerca del tovagliolo!

Il cuore mi batteva all’impazzata: lo immaginavo in ginocchio sotto il tavolo a fissarmi estasiato la fica aperta!
Dopo essersi beato dell’eccitante visione mi aspettavo si rialzasse da sotto il tavolo... invece sentii le sue mani afferrare l’elastico delle mutandine e tirarle giù lungo le cosce!
Fu un gesto istintivo: sollevai il culo per facilitargli l’operazione e il porco me le sfilò completamente… forse voleva vedere la mia sorca senza impedimenti di sorta!

Invece non si limitò a guardarla: sentii le sue mani afferrarmi le ginocchia e allargarmi completamente le cosce, le sue labbra posarsi sopra la mia fica e riempirmi il grilletto di veloci bacetti… e poi passare ripetutamente la lingua lungo tutto lo spacco!
Trasalii: sentii un lungo brivido percorrermi tutto il corpo e non riuscii a trattenere il mio piacere!

“Dio santo... papà che faiii... mi lecchi la ficaaa!!! Uhmmm... quanto sei porco e depravato… leccare la fica di tua figlia!!!” esclamai eccitata, mentre gli spingevo il ventre contro il viso!

Papà, incitato dalle mie parole, seguitò a passare lentamente la lingua tra le labbra della fica, facendomi bagnare in maniera indecente: stavo godendo come una porca!
Ripensai alla lingua di mamma, ma dovetti riconoscere che anche papà sapeva molto bene come far godere una fica con la lingua... uno meglio dell’altra!
Pensai di fermarlo!
Alzai la tovaglia e vidi il suo viso tra le mie cosce, con la lingua fuori dalla bocca che mi spennellava la fica facendomi impazzire!

“Fermati papà... se seguiti mi fai venire!!! Ti prego... voglio rimanere eccitata! Lo so che vuoi la mia fica… ed io voglio dartela… potrai averla quando vuoi… ma adesso fermati… altrimenti ti sborro in bocca!!!”

Papà, incurante delle mie preghiere di fermarsi, seguitò a leccarmi in maniera mirabile: non aveva alcuna voglia di togliere la bocca, ma dovevo fermarlo!
Gli accarezzai dolcemente la testa.

“Papà, amore, ti prego… fermati! Questa notte potrai farla sborrare quanto vuoi la mia sorchetta, ma adesso fermati… non voglio venire con la lingua… ma non hai capito che voglio sborrare con il tuo cazzo nella fregna? Ti prego, aspetta: tra qualche ora potrai avermi tutta per te… non farmi venire adesso!”

A malincuore papà usci fuori dal tavolo: certamente il pensiero di farmi sborrare con il suo cazzo piantato dentro la mia fica lo convinse dal desistere dal farmi godere!
Si rimise seduto e cominciò a fissarmi, mentre odorava e leccava spudoratamente le mutandine che mi aveva sfilato: era la pattina intrisa dei miei umori che prima accostava al naso, per aspirarne l’odore afrodisiaco della fica, per poi posarla contro le labbra e succhiarla con libidine… per farmi vedere quanto gustasse il sapore della mia fica!

Ma il maiale ci aveva preso gusto, era rimasto particolarmente attratto dalla mia fica e non aveva alcuna intenzione di fermarsi: allungò la gamba e posò il suo piede nudo tra le mie cosce, sopra la mia fica scoperta: mi sentii morire!
Spalancai nuovamente le gambe e spinsi la fica contro il suo piede: papà non aspettava altro, intrufolò l’alluce tra le labbra, lo mise sopra il grilletto e iniziò a muoverlo freneticamente!
Credevo di impazzire!

“Oh, nooo… papààà… ti pregooo! Non ce la faccio più… mi stai eccitando in maniera fantasticaaa!!! Dio mio, quanto sei maiale… mi stai facendo un ditalinooo… un ditalino con le dita dei piedi! Ti ho detto di fermartiii… non voglio venire cosììì!!! Vuoi che tutto finisca con una sborrata sul piede? Non vuoi qualcosa di meglio?”

Papà capì e si fermò togliendo il piede, poi riprese a fissarmi!

“Amore, anche io non ce la faccio più… ti voglio con tutto me stesso!” mi sussurrò.

Ricambiai il suo sguardo e gli sorrisi!

“Papà, io sono pronta… quando vuoi!” gli risposi… e gli lanciai un bacetto… che lo fece fremere di piacere!

Quando mamma e Mario rientrarono dalla cucina, mamma, dalla espressione dei nostri visi, capì immediatamente… ma capì ancora meglio quando vide le mie mutandine nelle mani di papà!!
Mi si avvicinò, mi accarezzò il viso e mi diede un bacetto sulle guance!

“Ho l’impressione tu e papà vi siate conosciuti in maniera più approfondita… o mi sbaglio? In certe occasioni le mutandine sono proprio di impaccio… e senza mutandine ci si conosce molto meglio!” mi chiese, mentre toglieva le mutandine dalle mani di papà e le portava contro il suo viso, per gustarsi anche lei l’odore e il sapore della mia intimità!

“No, mamma, non ti sbagli e devo confessarti che la nostra conoscenza è stata particolarmente piacevole per entrambi: papà è un porco, se non lo fermavo mi avrebbe fatto venire subito!
Pensa che meraviglia quando la nostra conoscenza sarà ancora più profonda e intima!” le risposi, mentre io e papà ci scambiavamo sorrisi di complicità.
Mamma era visibilmente eccitata.

“Se stavi per venire avrai la passera tutta bella bagnata: fammi sentire!”

Mi mise una mano tra le cosce e appena sentì la mia fica emise un lungo gemito di piacere.

“Uhmmm… cazzo santo… sei fradicia! Lo sai che anche io e tuo fratello in cucina abbiamo avuto un incontro ravvicinato… molto ravvicinato? Anche lui mi ha fatto bagnare come una porca… senti…!” e prima me ne potessi rendermene conto mi prese una mano, la infilò sotto la gonna e la portò sopra la fica: ovviamente anche lei era senza mutandine per cui potei affondare senza problemi le dita in quell’eccitante laghetto di umori che sgorgava dalla vagina!

A quel punto ognuna di noi aveva la mano sopra la fica dell’altra: bastò uno sguardo d’intesa e le nostre dita cominciarono a frullare reciprocamente tra le labbra delle nostre fiche, mentre le nostre bocche si univano senza ritegno per scambiarsi un libidinoso bacio lesbico e incestuoso!

Era troppo bello ed eccitante sgrillettarsi reciprocamente mentre ci slinguavamo come due lesbiche, non avremmo avuto la forza di fermarci, avremmo sborrato come due zoccole, ognuna nella mano dell’altra, se non fosse intervenuto papà.

“Guardate che la serata è lunga… io sono riuscito a fermarmi… fermatevi anche voi… se sborrate subito rovinate la festa!”

Aveva ragione e a quel punto fummo noi che a malincuore togliemmo le mani dalle nostre fiche… ma ormai mi sentivo una troia a 360 gradi: avvicinai le dita impregnate dei suoi umori alla bocca di mamma, mentre le sorridevo!

“Che ne dici di scambiarci i nostri sapori?” le sussurrai.

Il mio invito la fece fremere.

“Dio santo… quanto sei porca amore mio!” mi rispose, mentre ci infilavamo reciprocamente le nostre dita in bocca, che cominciammo a succhiare con libidine per gustare il sapore delle nostre stesse fiche!

Dopo ci ricomponemmo… e riprendemmo a cenare!
Al termine mamma abbracciò papà e mentre lo conduceva in camera da letto si rivolse a noi sorridente.

“Ragazzi, noi andiamo a letto…” ci disse sorridente… senza aggiungere altro… ma il messaggio era arrivato… forte e chiaro!

Quando io e mio fratello entrammo nella loro stanza pensavamo di trovare papà e mamma dentro al letto, sotto le lenzuola, invece li vedemmo sdraiati completamente nudi a gambe larghe sopra il letto, con mamma che si infilava le dita nella fica senza alcun ritegno, mentre papà impugnava un cazzo da sballo che si ergeva dolcemente dal suo ventre!
Mamma esternò subito il suo piacere nel vederci!

“Siete proprio due adorabili figlioli… vi aspettavamo: eravamo certi non avreste rinunciato al piacere di giocare con mamma e papà!”

Poi si rivolse a papà.

“Sandro, amore, come già ti ho anticipato i nostri figlioli, tolte un pò di reciproche carezze sulle loro parti intime, sono completamente digiuni di sesso e devono essere svezzati!
Ho già dato loro qualche utile consiglio, specialmente alla nostra signorina, ma hanno bisogno di tanta pratica!
Dai, amore, io penso a portare sulla cattiva strada il mio maschietto: voglio insegnargli a fare tante belle porcate con la sua mamma!

Tu prenditi cura della femminuccia: ti faccio presente che la porcellina l’uccello lo ha preso solo in mano, per cui bocca, passera e culetto sono tutti da scoprire… e da riempire!
Comunque, da come te lo sta guardando, credo non veda l’ora di assaggiarlo!
Sandro, io comincio… e vi auguro buon divertimento!
Mario, vieni da mamma tua: è da questo pomeriggio che sogno di giocare con il tuo uccello! Vieni, porcellino, mettimelo in bocca!”

Mentre mio fratello le si avvicinava per metterglielo in bocca, ripensai alle parole di mamma: aveva perfettamente ragione!
Non riuscivo a staccare lo sguardo dal cazzo di papà, dalla sua mano che percorreva libidinosamente tutta l’asta, su e giù, lasciando sempre scoperta una enorme cappella rosso fuoco gonfia di desiderio, con un movimento lento che rendeva ancora più eccitante l’oscena manovra!

Vedere papà smanicarsi oscenamente l’uccello, mentre mi fissava con uno sguardo colmo di libidine e passione, mi stava mandando ai matti!
Alternavo lo sguardo tra il suo viso e la sua verga: fissavo estasiata il movimento della mano e poi lo fissavo negli occhi, come volessi trasmettergli tutta la mia eccitazione, per poi passare nuovamente a fissare il suo cazzone!
Ero eccitata come non mai, come può esserlo una figlia che ammira il padre segarsi l’uccello davanti i suoi occhi!

“Amore di papà, me lo stai mangiando con gli occhi: ti piace così tanto il mio cazzo?” mi sussurrò papà al colmo dell’eccitazione.

“Sì! Mi piace da morire! Avevo sentito che il cazzo del proprio papà ha un fascino particolare per molte figlie, che molto spesso si concedono completamente a lui per gustarselo senza alcun ritegno, incuranti dell’incesto!
Ma sinceramente non avrei mai pensato di sentire le sensazioni che sto provando nel solo guardarlo, mentre te lo seghi come un adolescente!
Penso che prendertelo in mano dovrebbe essere ancora più piacevole!”

Mi avvicinai a lui e unii la mia mano alla sua che impugnava il cazzo!
Incrociammo le dita e avvolgemmo la sua verga con entrambe le mani: la stringemmo insieme e iniziammo a segarla con le mani unite!

“Oddio mio, papà, quanto è eccitante segarlo insieme: le nostre mani allacciate per dargli piacere!”

Papà ansimava come un maiale: pensai fosse il momento opportuno per manifestare senza alcuna remora la mia vera natura di giovane porcellina!
In quella situazione non aveva più alcun senso comportarmi da santarellina, anzi, certamente papà avrebbe ben apprezzato avere una figlia porca e spudorata e avrebbe aumentato di molto il suo desiderio nei miei confronti! Avvicinai il mio viso al suo e lo fissai negli occhi!

“Mamma mi ha confidato che anche tu, come tanti padri che desiderano scoparsi le figlie, hai desideri incestuosi nei miei confronti!
Mi ha detto che ti masturbi questo delizioso cazzo mentre pensi alla mia fichetta e al mio buchino e che quando te ne vieni, essendo tanta l’eccitazione che ti procurano le oscene fantasie incestuose nei miei confronti, da questo uccello esce una marea interminabile di sborra!!!
Papà, davvero mi desideri così tanto? Ti prego, dimmelo, voglio sentirlo dalle tue labbra: mi fa impazzire l’idea mio padre voglia fare sesso con me, voglia infilarmi il suo membro nel ventre e voglia fottermi senza alcun pudore!
Papà, non ti sei chiesto perché questa sera mi sono mostrata a te con la fica aperta? Ho voluto inviarti un messaggio inequivocabile: la mia completa disponibilità di concedermi a te! Quando ho sentito la tua lingua insinuarsi tra le labbra della mia fica ho capito che avevi recepito immediatamente il mio messaggio!”

Per tutto il tempo gli avevo stretto ritmicamente l’uccello, e ad ogni stretta lo sentivo vibrare sempre di più!
Papà ricambiò il mio sguardo: i suoi occhi sprizzavano libidine e desiderio!

“Amore di papà, ti prego, vienimi sopra: voglio sentire il tuo corpo contro il mio!”

Salii sul letto e gli montai sopra, adagiando il mio corpo nudo sopra il suo: le mie gambe sopra le sue gambe, il mio ventre sopra il suo ventre, il mio seno sopra il suo torace… il mio viso a contatto del suo!
Mi circondò con le sue braccia e mi strinse forte a lui: sentii un dolce brivido lungo la schiena, mentre lo sentivo fremere di piacere!
Le parole di papà mi mandarono in paradiso!

“Quello che ti ha confessato mamma è tutto vero! Non puoi immaginare cosa io provi quando ti vedo girare per casa con quelle gonnelline che ti lasciano scoperte le cosce e che a malapena riescono a coprire le tue intimità!
Ti ho sempre scrutato di nascosto, nella speranza avessi potuto inavvertitamente assumere pose sconce: quando qualche volta ho avuto la fortuna di vederti con le gambe divaricate quel tanto che bastava per intravvedere le tue mutandine che coprivano la tua fica sono andato completamente fuori di testa… mentre fissavo l’eccitante spettacolo non ragionavo più!
Nella mia mente si accavallavano desideri depravati, osceni, incestuosi, che non avevo il coraggio di confessare, ma credo tu possa immaginare!”

Sentivo il suo corpo fremere di desiderio nei miei confronti e la cosa non fece altro che togliere l’ultimo velo di pudore: mi sentivo una giovane troia!

“Papà, immagino perfettamente quali potevano essere i tuoi desideri: come quelli che ha ogni padre nei confronti della sua bella e giovane figlia che sprizza sensualità da ogni poro!
Penso che innanzi tutto avresti voluto mi fossi comportata da spudorata, che non avessi indossato mai le mutandine, per poi mostrarmi a te a gambe larghe e darti modo di ammirare la mia fica vogliosa!
Sono certa che vedendomi scosciata come una porca, con la mia sorchetta completamente aperta, ti sarebbe venuta voglia di infilarci dentro il tuo cazzo!
Dio mio: il pensiero di farmi penetrare da te mi manda ai matti!
Papà, ti confesso che se non fossi vergine me lo sarei già infilato dentro, per soddisfare i nostri reciproci desideri: tu vuoi la mia fica ed io voglio il tuo cazzo!
Ti prego, fammelo sentire… fammelo sentire!”

La mia svergognata richiesta fece eccitare ancora di più papà!

“Amore, stringi le gambe, imprigiona il mio cazzo tra le tue cosce, a contatto della fica! Sì… così… brava! Adesso sali e scendi con il bacino, su e giù, su e giù, come se mi stessi scopando!!! Ohhhh! Sììììììì… amoreeeee!!!”

Mentre mi teneva avvinghiata a lui cominciai a fare su e giù con il bacino: lo sfregamento del suo cazzone contro la mia fica mi mandava in estasi!

“Dio santo, papà, il tuo cazzo che struscia contro la mia fica mi fa impazzire! Mi piace… mi piace sentire il tuo cazzooo!!!” gemevo come una porca!

“Tesoro mio, anche a me fa morire sentire la tua fica contro il mio cazzo!!! Sto godendo, amore di papà… da morire!”

Mi piaceva così tanto che per sentirmelo ancora meglio cominciai a strofinare le cosce una contro l’altra: in questa maniera il cazzo, che si trovava in mezzo, veniva dolcemente massaggiato dallo strusciare delle cosce intorno a lui!
Papà non si aspettava questa mia iniziativa ed era completamente impazzito… ed io peggio di lui: strusciare le cosce contro quel paletto di carne dura come il marmo era una goduria pazzesca!
Avvicinò le labbra al mio orecchio.

“Senti, tesoro mio, ho una voglia pazzesca delle tue labbra: ti andrebbe di baciarmi?”

Forse non aspettavo altro: incollai le labbra contro le sue e sentii la sua lingua scivolarmi in bocca cercando la mia!
Cominciammo a slinguarci oscenamente, mentre seguitavo il mio su e giù con il cazzo stretto tra le cosce!
Non avrei mai immaginato potesse eccitarmi così tanto ficcare la lingua nella bocca di mio padre!
Mentre ci slinguavamo come due maiali sentii mio fratello gemere di piacere!

“Dio mio come è bello! Ancora mamma... ancoraaa!!!”

Girai il viso e quello che vidi mi fece ribollire il sangue ancora di più!
Mamma si era infilata in bocca tutto il cazzo di Mario, aveva le labbra incollate sul suo ventre, mentre lui le aveva afferrato la testa e la attirava verso di se!
Già avevo visto mamma, nel pomeriggio, ingoiare completamente l’uccello di suo figlio, ma vederla con il cazzo conficcato tutto in gola ogni volta mi eccitava come non mai!

“Papà, guarda come è eccitante mamma con in bocca tutto il cazzo di suo figlio!” sussurrai a papà… che mi sorrise!

“Tesoro, come vedi mamma sa perfettamente come si tratta un uccello: ha una esperienza invidiabile!
Ha cominciato con quello di suo padre: a vostro nonno non ha mai fatto mancare il calore della sua bocca! Mamma mi ha detto di avervi raccontato tutto di noi: il suo rapporto con vostro nonno e con vostra nonna, la nostra bisessualità e di come siamo stati iniziati!
Ormai la nostra famiglia, con tutte le sue depravazioni, non ha più alcun segreto per voi!

Ormai mamma si dedicherà anima e corpo all’uccello di suo figlio: sarà lui che prenderà il posto di vostro nonno per fargli rivivere il piacere dell’incesto! Guarda quanto lo sta facendo godere con la sua bocca: mamma sa benissimo che per noi maschietti farci succhiare è uno dei piaceri più sconvolgenti del sesso!”

Gli circondai il collo con le mie braccia, lo strinsi forte e posai le labbra contro il suo orecchio: gli diedi un piccolo morso al lobo e lo sentii fremere!

“Papà, ti piacerebbe te lo prendessi in bocca e te lo succhiassi, come sta facendo mamma? Oggi pomeriggio, mentre succhiava l’uccello di Mario, mi ha dato ottimi consigli su come far godere un cazzo con la bocca! Papà, ci pensi: non ho mai preso nessun cazzo in bocca, neanche quello di mio fratello… il tuo sarebbe il primo che entra tra le mie labbra!”

La mia offerta lo fece rabbrividire.

“Amore mio, credo non possa esserci una eccitazione maggiore, per un padre, nel sapere che il suo cazzo è il primo che viene preso in bocca da sua figlia! Anche per te sarebbe un dolce ricordo che ti porteresti per tutta la vita!
Oh, sì, tesoro mio, gioca con il cazzo del tuo papà!”

Non gli risposi: scivolai con il corpo lungo il suo finché non arrivai con la bocca sopra la sua verga!
La racchiusi tra le due mani e la scappellai completamente, come avevo visto fare da mamma il pomeriggio con mio fratello!

Appena vidi quella cappella gonfia di desiderio a pochi centimetri dal mio viso mi venne spontaneo riempirla di baci: ad ogni bacio sentivo l’uccello vibrarmi in mano e la cosa mi mandava in estasi!
Rammentai i consigli di mamma e ripetei per filo e per segno le sue indicazioni: passare dai baci alle leccate fu una conseguenza logica!
Cominciai a leccare la punta e il frenulo come impazzita, mentre con le due mani gli segavo l’asta per aumentare il suo piacere!
Poi scesi con la lingua lungo tutta l’asta fino ad arrivare alle palle, che leccai e succhiai con gran gusto: papà gemeva come un porco!

“Ohhhh!!! Sììììì… sììììììììì…. Cosììììììì!!! Brava tesoro… leccami le palle… ma non fermartiii!!! Ti prego, amore mio… scendi con la linguaa… più giù… sììììììì… sul buco del culooooo!!! Ti prego… fa godere papà tuoooo… mi fa impazzire sentirmi leccare la rosellinaaa!!! Uhmmm… amore di papààà, mi stai facendo morire… sììì… leccami il culoooo!!!!!!”

Madonna santa, mi chiedeva di leccargli il culo: come rifiutare una porcata del genere!
Gli incitamenti e i desideri di papà mi spinsero a comportarmi in maniera perversa e depravata: posai la bocca sopra il suo sfintere e cominciai a leccarlo come una invasata!
Papà era fuori di testa: si afferrò le natiche e si aprì completamente il culo per darmi modo di spennellargli per bene, a lingua piena, tutto lo spacco.

Sentire quanto papà stesse godendo mentre glielo leccavo mi spinse ad essere ancora più porca: appuntai la lingua sul buchetto e gliela spinsi dentro con forza!
Il buco del culo di papà, ben abituato ad essere penetrato, accolse completamente la mia lingua famelica!
Papà godeva come un maiale, mi spingeva il culo in faccia per farsi penetrare il più possibile dalla mia lingua!

“Angelo di papà, sei meravigliosaaa!!! Spingimela tutta in culo che mi fai morireee!!! Sìììììì… tutta in culoooooo… tutta in culooooooo!!! Come fosse un bel cazzooo!!! Lo sai che è stato tuo nonno a sfondarmelo per bene e da allora vado ai matti nel sentirmelo penetrare!”

Lo inculai per un po’ con la lingua, poi tornai al cazzo: aprii le labbra, imboccai la cappella e cominciai a succhiarla con ingordigia!
Papà godeva sempre di più!!

“Gloria, amore di papà, mi stai succhiando le palle, il culo e il cazzo come non avessi fatto altro in vita tua! Mamma mia: così giovane e già così porca! Mi stai succhiando così bene che avrei tanta voglia di riempirti la bocca di sborra... ma è ancora presto per farti assaggiare lo sperma!
Gianna, amore, guarda con che gusto mi pompa il cazzo la mia bambina: non avrei mai pensato di avere una figlia così porcellina! Ha tutte le qualità per diventare una splendida bocchinara!”

Mamma replicò immediatamente!

“Oggi pomeriggio le ho insegnato i primi rudimenti di come si succhia un cazzo, ma non pensavo imparasse così in fretta!
Sandro, amore, quando ho capito che tra fratello e sorella erano iniziati quei meravigliosi giochi adolescenziali fatti di reciproci toccamenti delle parti intime alla scoperta del sesso, ho immediatamente pensato di trarre vantaggio da questa inattesa ed eccitante situazione per condividere insieme a loro la nostra voglia di sesso!

Non ho mai dimenticato quando mi hai confessato sinceramente i tuoi incestuosi desideri nei confronti di Gloria e di esserti spesso masturbato e di aver sborrato come un maiale pensando alla sua fica e al suo culetto!
Ho sempre pensato di offrirtela su un piatto d’argento: amore, sei un marito meraviglioso, ti amo da morire ed è arrivata l’occasione propizia per farti un magnifico regalo… farti godere nostra figlia come meriti!

Quando oggi pomeriggio sono entrata nella loro stanza ho capito immediatamente come i nostri angioletti siano più che pronti per provare le gioie del sesso insieme a papà e mamma!
Avresti dovuto vederli completamente nudi, abbracciati a limonare spudoratamente, mentre con le mani ognuno dava piacere al sesso dell’altra!

Gloria teneva in mano il cazzo del fratello e lo segava dolcemente, mentre lui le sgrillettava la fica facendola bagnare indecentemente!
Era eccitantissimo sentire i gemiti del loro piacere risuonare per la stanza!
Sono proprio due sporcaccioni: lui con un cazzo già meravigliosamente pronto per far godere sia mamma che papà, lei una deliziosa puttanella tutta da svezzare, ma con un potenziale erotico non comune!
E’ anche una eccitantissima esibizionista: adora farsi ammirare a cosce larghe mentre, con entrambe le mani, si allarga le labbra della passera per mostrare sia il grilletto che la vagina!

Certi gesti osceni e spudorati sono una prerogativa delle vere puttanelle, che si eccitano nel mostrarsi e comportarsi da porche!
Adesso che sai quanto è puttanella nostra figlia comportati da vero padre amoroso che non fa mancare nulla alla sua bambina: da come te lo sta succhiando mi sembra che Gloria non aspettasse altro che prendersi cura del tuo cazzo… e tu dalle i giusti insegnamenti!”

Le parole di mamma mi stavano mandando ai pazzi, ero in preda ad una eccitazione indescrivibile, poiché ciò che diceva era tutto vero: mi sentivo una puttanella, mi ero eccitata moltissimo nell’aprire le cosce per far vedere la fica sia a mia madre che a mio padre… ed ero più che pronta a soddisfare qualsiasi loro desiderio incestuoso… pronta a tutto pur di farli godere!
Ma non era finita, la serata era ricca di sorprese: mamma si dimostrò più troia di quanto immaginassi!!
Se io ero una puttanella dovevo aver pur ripreso da qualcuno… e certamente da lei!
Guardò papà.

“Sandro, amore, goditi la tua puttanella, seguita a farti succhiare il cazzo, scopala in bocca come si fa con le porche, insegnale come si fà godere un uomo con la bocca che io mi gusto questo meraviglioso cazzo di nostro figlio: da quando glielo ho visto e toccato questo pomeriggio non aspetto altro che sentirmelo in corpo!
Credo non ci sia niente di più eccitante e depravato per una madre che farsi fottere dal proprio figlio!
Mario, amore di mamma, dai, vienimi sopra, comincia a fottermi la fica che poi passiamo al culo: montami, fammi sentire la tua zoccola!”

Rimasi allibita: mamma si sarebbe fatta chiavare e inculare da suo figlio!
Mamma si distese e allargò le cosce: mio fratello le montò sopra e le appuntò l’uccello sulla fica!
La porca lo afferrò per le natiche e lo attirò verso di lei: vidi il cazzo di suo figlio sprofondare nel ventre di mamma!
Sentivo papà fremere nel vedere sua moglie farsi chiavare dal figlio!

“Guarda quanto è bella mamma, come accompagna il membro di suo figlio dentro di lei! Sono felice vederla così: ha la stessa espressione di immenso godimento di quando si faceva possedere da suo padre, di quando accoglieva la sua verga dentro il suo ventre! Tua madre è rinata: aveva bisogno di una relazione incestuosa come l’aria!

Da quando è venuto a mancare tuo nonno le è mancato quel piacere fatto di depravazione, perversione che la faceva impazzire e che solo l’incesto può provocare!
Sono l’uomo più felice del mondo nel vedere mia moglie che ha ritrovato il piacere tra le braccia di suo figlio: Madonna mia, guarda con che passione si sta godendo il suo uccello che se la sta scopando!”

Era vero: mamma era l’emblema del godimento e gemeva come una porca!

“Sì... dammelo tutto... lo voglio tutto! Amore mio, la mia fica ha bisogno del tuo cazzo: farmi chiavare da mio figlio mi fà sentire una gran depravata e la cosa aumenta la mia eccitazione in maniera impensabile!
Dai... fottimi... fottimi... fammi sbrodolare come una troia!!!”

Mio fratello cominciò a scoparsi mamma con una passione incontrollata, mentre io seguitavo a succhiare, leccare e pompare il cazzo di papà!
Avevo allargato le gambe in maniera indecente per permettergli di accarezzarmi e sgrillettarmi la fica, ma non riuscivo a togliere lo sguardo dall’eccitante spettacolo di mio fratello che si scopava nostra madre!
Mamma si fece chiavare per un bel pò poi chiese a Mario di cambiare posizione!

“Mario, la fregna me l’hai già pompata per bene, adesso pensa al culo: voglio che mi sodomizzi come faceva tuo nonno… l’inculata incestuosa mi manda ai matti!”

La puttana si mise a pecora e si allargò le chiappe del culo come una zoccola per favorire la penetrazione.
Appena Mario le appuntò la cappella sul buchetto lei spinse indietro il culo e si infilò completamente l’uccello dentro: doveva avere veramente il culo sfondato!
Quando vidi il cazzo di mio fratello sprofondare nel culo di mamma mi venne spontaneo manifestare la mia sorpresa!

“Mamma mia, come le è entrato tutto nel culo... e come gode!” esclamai!

Infatti mamma gemeva e ansimava come una porca nel sentirsi stantuffare il culo dal cazzo di suo figlio!
Papà espresse tutta la sua ammirazione nei confronti di mamma!

“Ogni volta che vedo tua madre farsi inculare vado ai matti: so quanto le piaccia sentirsi un bell’uccello che le pompa il culo... impazzisce di piacere… va in estasi!
Adesso immagino cosa possa provare nel sapere che l’uccello che la sta fottendo è quello di suo figlio! Sono felice quando la vedo godere!
Gloria, amore mio, seguita a succhiarmi l’uccello mentre ti godi lo spettacolo di mamma che si fa sfondare il culetto da tuo fratello!”

La penetrazione era accompagnata da gemiti di piacere da parte di entrambi gli attori di quell’eccitantissimo rapporto anale!

“Uhmmmm!!! Che gusto sentirsi il cazzo nel culo! Dai tesoro inculami come si deve, come un figlio deve incularsi sua madre!” gemeva mamma!

“Dio santo, mamma! Sei la prima donna che mi inculo! Che goduriaaa... incularsi la propria madre!!! Dio, quanto siamo depravati…” le rispondeva Mario.

Io seguitavo a succhiare l’uccello di papà mentre fissavo estasiata mio fratello che si inculava mamma: non so se mi eccitasse di più sentirmi la verga di papà tra le labbra o vedere l’uccello di mio fratello che affondava senza ritegno nel buco del culo sfondato di mamma che, a sua volta, seguitava ad esternare come una porca tutto il suo piacere!

“Uhmmmm!!! Bravo il mio porcellino che si incula la sua mamma! Dai... spingimelo tutto sentro... sì... sì... fammelo arrivare nello stomacooo!!! Cazzo... quanto godooo!!!”

Mamma aveva il viso stravolto dal godimento: cominciai a pensare che sentirsi un cazzo che ti trapana il culo doveva essere veramente piacevole!
L’inculata durò alcuni minuti, poi mamma si sfilò dall’uccello di Mario e guardò papà.

“Amore, che ne diresti di fare un cambio? Il cazzo di nostro figlio è proprio gustoso, vale proprio la pena di provarlo!”

Pensavo lo scambio fosse rivolto a me, per farmi assaggiare il cazzo di Mario dopo quello di mio padre... ma mai pensiero fu più sbagliato!
Vidi mamma avvicinarsi a me, mentre papà andava verso Mario!
Mentre mamma mi sorrideva mettendomi una mano tra le cosce per accarezzarmi libidinosamente la fica, papà abbracciò mio fratello e lo baciò in bocca: vidi distintamente la sua lingua scivolare tra le labbra di Mario!
Dopo qualche secondo si sciolse e lo guardò.

“Ho l’impressione tu non abbia mai giocato con i tuoi amichetti, come si fa tra maschietti quando si è adolescenti: voglio farti conoscere quanto sia piacevole giocare anche con il cazzo oltre che con la fica!
Adesso te lo prendo in bocca per farti provare quanto sia bello farselo succhiare dal proprio padre... poi voglio che mi inculi: dopo esserti inculato mamma completa alla grande l’incesto… inculati anche tuo padre! Anche l’incesto omosessuale tra padre e figlio è sempre stato nei miei desideri più perversi e reconditi!!”

Rimasi esterrefatta: papà voleva dare il culo a suo figlio! Dopo mamma mio fratello avrebbe sodomizzato anche suo padre!
Ma la mia incredulità durò pochi attimi: ormai avevo capito che con mamma e papà non mi sarei dovuta meravigliare più di niente, niente mi avrebbe più scandalizzato!
Erano due gran porconi e volevano condividere con i loro figli la loro passione per il sesso… e noi eravamo lì… pronti ad assecondare i loro desideri… per il loro e il nostro piacere!


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