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Sottomesso ad un uomo maturo 3


di juza81
24.01.2024    |    387    |    0 9.0
"Gli odori e il sapore del corpo e del seme maschile che prima mi davano molto fastidio ora mi risultavano estremamente eccitanti..."
Dopo quella prima notte di fuoco, mi svegliai il mattino successivo in un caldo abbraccio, mentre due grandi mani maschili esploravano la mia intimità. "Ciao cucciolo" mi disse Walter mentre il mio membro si inturgidiva tra le sue mani dimostrando che stavo gradendo le sue effusioni. "Abbiamo cominciato bene ieri, te lo sei proprio goduto." Mi sentii imbarazzato, ma contemporaneamente il mio cazzo nelle sue mani mi divenne di marmo.
Lui sorrise rassicurato dalla reazione del mio corpo. Sentii la sua mano cingermi le palle con dolcezza e decisione. "Mi piaci molto, anche quando fai il timido come ora. E capisco la tua insicurezza e indecisione ma, dopo ieri voglio sentirtelo dire. Ammetti che è il mio cazzo quello che realmente vuoi. Ammetti che hai goduto di più con me che con le donne." Il cazzo mi stava per esplodere, la bocca era secca. Walter mi diede una lieve strizzata ai testicoli come per indurmi a rispondergli. "Sì" dissi sommessamente. " Ammetto che mi hai fatto godere di più".

Walter mi scrutò, soddisfatto della risposta "Finalmente, era ora che lo ammettessi" disse. "Smettila di fuggire dai tuoi istinti, hai molto da imparare, da scoprire e da dare, lasciati guidare da me e ti prometto che non te ne pentirai". Io rimasi in silenzio mugulando di piacere mentre Walter mi stringeva con una mano le palle masturbandomi con l'altra."Guarda come godi e non abbiamo ancora cominciato. Quando avrai imparato davvero a far l'amore con me non desidererei altro. Promettimi che da ora in avanti ti farai guidare da me e che farai senza protestare tutto ciò che ti chiedo. Promettilo" Non ce la facevo più. Walter fece scivolare un suo dito nell'ano ancora aperto e dolorante dalla sera prima e questo mi fece sfuggire un "lo prometto" seguito da un intenso orgasmo che sugellò il mio patto con Lui.
Il mio amante mi diede un bacio appassionato gardandomi negli occhi e sussurrandomi all'orecchio " sei mio finalmente".
Detto questo tiró fuori da sotto il letto quella che poi scoprii essere una cintura di castità. "voglio che la indossi, ho deciso che resterai in astinenza fino a quando non avrai imparato a godere pienamente del mio cazzo." incuriosito ma fedele alla promessa fatta decisi di indossarla subito. All'inizio la gabbietta non mi diede problemi ma capii subito che avrebbe inibito qualunque tentativo d'erezione." Ti sta proprio bene" di Walter "adesso vieni qua e ringraziami per il regalo" e ció detto spinse la mia testa verso il basso facendomi incontrare il suo membro eretto.

Passai tutta la sessione d'esami estiva chiuso in casa tra i libri ed il letto di Walter. Il sesso era l'unica distrazione dallo studio. Per me e Walter fu una specie di Luna di miele. Il mio partner era felice di avermi tutto per sé e me lo dimostrava scopandomi quotidianamente e riempiendomi la bocca e la pancia col suo seme. Io grato dell'ospitalita ed eccitato per la castità assecondavo ogni suo desiderio.
La dotazione di Walter superava i venti centimetri ed era piuttosto impegnativa anche in larghezza tuttavia dopo alcuni giorni di amplessi lunghi e frequenti il mio culo gli si adattó perfettamente consentendogli penetrazioni sempre più lunghe e profonde che stimolavano meravigliosamente la mia prostata e le ghiandole seminari gonfie dall'astinenza.

Man mano che i giorni e le settimane di astinenza passavano io ero sempre di più duttile come cera nelle sue mani. Mi stava rimodellando a suo piacimento affinchè divenissi il suo dolce schiavetto innamorato. La penetrazione e il suo l'orgasmo dentro di me mi procuravano una grande soddisfazione che placava per qualche ora la mia voglia di sesso tuttavia non potendo eiaculare dopo poche ore il desiderio mi tornava prepotentemente.
Ben presto mi resi conto che mi piaceva servirlo sessualmente e sentirmi la sua troia.
Il godimento che mi procurava mi faceva ammattire.

Mano a mano che i giorni di astinenza aumentavano cominciai a desidererei Walter follemente. Lo veneravo, lo baciavo e leccavo dappertutto. Gli odori e il sapore del corpo e del seme maschile che prima mi davano molto fastidio ora mi risultavano estremamente eccitanti. Cominciai a capire, sebbene non volessi ancora ammetterlo, che mi stavo innamorando di Walter.

Alla fine dei due mesi di sessione passati a star chiuso in casa a studiare e a farmi scopare, Walter era ormai riuscito a plasmarmi completamente.
Ormai prediligevo gli orgasmi anali senza toccarmi che raggiungevo spesso impalandomi io stesso a smorza candela sul mio Partner.
Il sentimento e l'attrazione nei suoi confronti crescevano di giorno in giorno. Tuttavia mi sentivo ancora troppo strano a parlarne. Fino a poco tempo fa stavo con Marta ed ero felice mai avrei pensato di innamorarmi di un maschio di 30 anni più grande.

Pensandoci mi aveva scopato così bene che da quando ero andato a vivere con lui non avevo pensato alle donne nemmeno una volta.

Finita la sessione di esami andai in vacanza al mare con Walter nella sua casa in Liguria. L'appartamento era situato in un condominio dove si conoscevano tutti. Fu la prima volta che uscivo in pubblico come ragazzo ufficiale di Walter e la cosa mi sembrava strana. Le nostre vicine tra l'altro erano due ragazze molto belle che spesso prendevano il sole in costume. Di tanto in tanto le osservavo sentendomi turbato. Ne ero attratto ma il mio corpo ormai funzionava in modo diverso e mentre osservavo le loro gambe cominciai a sentirmi fremere il culo. Walter si accorse del mio turbamento si avvicino e mi infilò la lingua in bocca assicurandosi che le ragazze ci avessero visto. Mi sussurrò all'orecchio "ricordati che ora sei mio". Io eccitatissimo mi fiondai in camera da letto dove implorai il mio partner che provvide a scoparmi il culo fino a farmi capitolare.

La presenza delle ragazze i giorni successivi mi fece riflettere, fu la prima volta che ripensai alle donne dopo mesi ma mi accorsi che anche le mie fantasie erano cambiate. Sebbene mi eccitasse l'idea di accarezzare e leccare il corpo di una bella donna, sentivo ora come un blocco all'idea di possederla. Era come se il fatto di essermi sottomesso sessualmente a Walter mi avesse privato della mia virilità

Quella sera provai a masturbarmi pensando alle ragazze per vedere se ancora il mio corpo reagiva al pensiero del sesso femminile. Feci fatica a farmelo diventare duro e dovetti costatare che senza la stimolazione diretta della prostata a cui Walter mi aveva abituato l'orgasmo e l'eiaculazione erano divenuti molto deboli.
Era dunque riuscito Walter nel suo intento plasmandomi e portandomi definitivamente nell'altra sponda?

Per avere la prova definitiva decisi di "tradire Walter" e una volta tornati a casa ricontattai Lara, una mia exragazza che rivedevo di tanto in tanto come mia scopamica. Pensai che visto che ci conoscevamo bene fisicamente, andare a letto con lei sarebbe stato una prova sufficiente di ciò che provavo ancora per le donne.

Il risultato fu inequivocabile: sebbene trovassi ancora gradevole il suo corpo e le sensazioni che sapeva trasmettermi mi accorsi che non ne ero più eccitato. All'inizio baciandola e leccandola riuscii a fatica a farmelo divenire duro ma, dopo averla penetrata e scopata per un po', mi accorsi che la mia eccitazione non saliva più oltre un certo punto.

Provai a continuare ma non sentivo nulla come se il cazzo fosse diventato insensibile alla figa e poco dopo sentii, che la mia erezione cominciava a perdere tono: mi sentii imbarazzato : ero immerso nel corpo di una bella fanciulla e il mio cazzo si stava ammosciando. Cercai di portare a termine l'amplesso e salvare la faccia costringendomi a pensare che ci fosse Walter ad incularmi tutto il tempo. Il cazzo riprese un poco vigore ma l'orgasmo era ancora lontano così simulai l'orgasmo visto che avevo il preservativo, tornando a casa con la coda tra le gambe. Dopo quella volta capiì che la mia sessualità era definitivamente cambiata e non pensai più alle donne.

Cominciai invece ad esser più affettuoso con il mio uomo e accarezzare l'idea di passare la mia vita con lui.
Penso che lui notò subito un cambiamento in me ma non disse niente. Continuò a corteggiarmi, provocarmi e scoparmi come se nulla fosse. Alla fine dopo altri quattro mesi di convivenza fui io che non ce la feci più e una sera dopo un intenso orgasmo gli sussurrai all'orecchio "ti amo voglio essere il tuo compagno". Lui mi baciò intensamente e mi disse "lo so, era ora che l'ammettessi". Sono passati sette anni da quella sera, lo amo ancora e stiamo sempre assieme.
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