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Gay & Bisex

(47,2) Lussurie da vagone letto


di Membro VIP di Annunci69.it remigiuslp
12.12.2023    |    9.221    |    7 8.0
"Il signore qui è molto gentile e non può farci nulla..."
“Signori, sono desolato ma non posso darvi lo stesso scompartimento: siamo al completo e per un guasto mancano due letti. Dovrete dormire separati.”
Il treno corre ormai da un po’ nel crepuscolo, allontanandosi sempre più dalla Capitale. La giovane coppia ha approfittato del vagone ristorante per festeggiare con un ultimo brindisi il matrimonio celebrato solo il giorno precedente ma ora si trova davanti a questo fastidioso imprevisto.
“Ma come! Avevamo prenotato appositamente la cabina matrimoniale!”
“Quella è disponibile, ma non posso farvi dormire assieme: avevo un signore di troppo e un solo letto in una cabina già occupata da una donna per cui ho dovuto dirottarlo nella vostra. La Compagnia vi rimborserà per intero il biglietto oppure offrirà un altro viaggio a vostra scelta.”

Il viso del giovane biondino si contorce in una smorfia di disappunto, come non bastasse la sua aria spocchiosa, tosto seguita da una serie di improperi di cui riporteremo soltanto alcuni brani:
‘Questo è uno scandalo’ - ‘Lei non sa chi sono io’ - ‘Cosa racconterò ai miei figli? Che ho passato la prima notte di nozze con uno sconosciuto, per di più in un letto matrimoniale?’ - ‘Ma io vi faccio chiudere bottega!’
E così avanti, imprecando.
“Calmati, Mestolino mio, calmati! Anche io sono molto arrabbiata ma non possiamo certo scendere o dormire in piedi. Il signore qui è molto gentile e non può farci nulla.”

E così, tranquillizzato il suo ‘Mestolino’, la novella sposina lo saluta con un ultimo bacio appassionato. Ma prima di separarsi la peperina brunetta, lisciandosi i capelli con fare languido, gli sussurra:
“Sfruttiamo il regalo di papà: teniamo accesi i cellulari ché ho un’idea per darci la buonanotte! Indossa solo il nuovo pigiama, mettiti a letto poi telefonami!”
Al fioco chiarore di una lampadinetta di servizio, il nostro ‘Mestolino’ si prepara alla notte. Sotto l’ampio lenzuolo la sagoma dell’uomo con il quale dividerà il fallito talamo nuziale russa già rumorosamente.

Piacevole, sulla pelle, la seta del completino da notte regalo della suocera. Ora non rimane che spegnere la luce e tenere premuto il tasto 2 del pesante cellulare ‘modello 1991’ per attivare la chiamata. Un bisbiglio:
“Il treno fa rumore ma se pensi che ci possa sentire dimmelo!”
“Tranquilla, sta russando la ‘Cavalcata delle Valchirie’!”
“Mmmmhhh! Bene, avevo una voglia di fare l’amore con te! Mmmhhh! Lo faremo a distanza: la cosa mi stuzzica. Stasera giochiamo e domani, a casa, ti donerò la mia verginità. Ora destiamo il biscione! Ooofffffhhh!”
La giovane sa come risvegliare libidine e serpentone dell’ormai ex fidanzato con mugolii, ansimi e paroline abilmente scelte.
“Mmmhhh! Dai, fallo muovere! Che meraviglia pensarlo in tensione! Mmmhhh!”

Il pene freme, si agita, desidererebbe effettivamente essere sfiorato da qualcosa. E quel qualcosa si materializza: non può che essere l’improvvisato compagno di letto! Sono dita - certamente -, dita che si posano delicatamente sul tessuto gonfiato dal turgore del contenuto.
Primo istinto: allontanare la grinfia sfrontata. Ma il tentato guizzo del braccio viene subito bloccato dall’altra mano dello sconosciuto e quelle falangi lunghe e magre cominciano a scivolare su e giù, prementi il giusto, richiamanti fremiti e scosse di piacere.
“Ora scorro sul tuo pisellone, porcellino mio! Oh, quanto è duro! Mmmhhh! Fammi sentire come scalpita!”
La nerchia spinge, si solleva ritmicamente: ‘Mestolino’ assapora la realtà dello strofinare dell’ignoto individuo. Probabilmente riesce a sentire le vagheggiate azioni della infoiata mogliettina e le concretizza sul sesso dello sposino?
“Mmmmhhh, Mestolino mio, non resisto, lo voglio sentire tutto! Lascia che te lo impugni! Uuuuhhh!”
I caldi polpastrelli ghermiscono letteralmente l’ormai rovente verga di carne per iniziare un lento ma ampio smanettamento.
“Oooohhh, ooofffhhh! Frittellina mia, mi fai impazzire così!”
“Mmmmhhhh! Lo so, mio maritino porcellino! Devi soffrire un po’: ho atteso tanto e solo te per farmi deflorare, per aprire la prima volta la mia passerina bollente e grondante al tuo rapace uccellone!”
Il movimento al sempre più palpitante fallo diventa sega ampia e completa.
“Oooohhh, cara! Siiii! Siiii! Menami il cazzo, sì, sì, sì! Ah, ah, ah!”
“Ehi, non dire le parole sporche! E non è che così svegli il tipo? Adesso voglio sentirti in me! Mmmhhh! Lasciami sedere su di te, dammelo come piace a te, di schiena, così puoi ammirare il mio culetto! Oooohhh! Domani avrai la patatina!”

E l’accidentale compagno di alcova nuziale esegue! Messosi a cavalcioni di schiena estrae abilmente la mazza dalla patta e con un sol gesto si infilza la retrovia.
“Frittellina! L’hai dentro! Mmmmhhh!”
“Siiiiii, mio torello, lo sento tutto nel mio buchino! È bellissimo e grandissimo! Mmmmhhh! Dai che stavolta la galoppatina me la faccio io! Fai sempre fatica tu, mio piccolo ometto!”
Nel buio dello scompartimento i palmi del neo-maritino scivolano sotto le piccole natiche sode del maschio per accompagnare l’incipiente saliscendi.
“Oooohhhh! Frittellina! Che chiappette sublimi hai! Lisce e sode come pesche appena mature! Mmmmhhh! Cavalca, cavalca il tuo stallone! Silurati il didietro! Ooofffhhh!”

L’imprevisto, sorprendente amante stantuffa con sapienti, ampi movimenti verticali sul rigido fallone piantato nella retrovia.
“Oh, oh, oh! Sì! Sì! Sì! Ti piace il mio buchino aperto e caldo, Mestolino? Uh! Uh! Uh! Sei stato tu ad abituarlo in questi ultimi mesi sai? Oh! Oh! Oh! Credo che nemmeno un finocchietto come mio fratello lo abbia così accogliente! Ooofffhhh!“
“Ugh! Ogh! E cosa c’entra tuo fratello, Frittellina?”
Il ritmo della sodomizzazione è perfetto, il retto scorre rapido e completo sul membro oramai granitico.
“Uh, ah! Uh, ah! Uh, ah! Uuugghhh! Non sapevi che mio fratello è omosesssuale? Mmmhhh! Uh, ah! Uh, ah! Nella sua camera è passato mezzo paese! Oh, ah! Ah! Ah! Oltre al nostro cameriere nero che lo possiede a giorni alterni! Mmmmhhh! E non mi meraviglierei che ieri si fosse fatto trapanare anche da qualche ospite della festa! Ugh! Ah! Ah! Basta che non ci provi con te! Ooofffhhh!”
“Tranquilla, piccola mia! L’unico sederino che mi piace è il tuo, lo sai! Uuuufffhhh! Dai, dai! Salta, salta sul tuo cavallino! Uuuggghhh!”
“Siii, siiii! E l’unico bastone che voglio è il tuo! Uh, uh, uh! Ah, ah, ah! Adesso vienimi sopra, dammelo dall’alto come piace a me! Mmmhhh!”

Senza sfilare, spinto in avanti e disposto prono il magro corpo del misterioso maschio, ‘Mestolino’ gli si porta sopra per cominciare una serie di pistonate potenti.
“Toh! Toh! Toh! Porcellina! Toh! Toh! Toh! Prendi questo! Toh! Toh! Toh! E questo! E questo! Prendi! Toh! Toh! Toh!”
“Uh! Uh! Uh! Siii! Siii! Ooohhh! Mestolino! Sembra quasi che tu stia veramente scopandomi! Ah! Ah! Ah!”
“Egh, egh! Anche tu, Frittellina! Hai la voce rotta come stessi prendendo il randellone del vostro cameriere! Ah, ah, ah! Quello sì, ti distruggerebbe il canalino! Mmmhhh!”
“Ugh! Agh! Ugh! E tu il sederino del mio fratellino! Afffhhh! E quello sarebbe peggio perché io ti starei solo tradendo con un altro uomo mentre tu saresti un depravato contro natura ed io e la mia famiglia ti avremmo in pugno per sempre! Ugh! Agh! Dai! Dai! Dai! Aaaahhh! Finisci di sbattermi! Finisci di sbattermi! Ah! Ah! Ah! Regalami il tuo seme! Uuuuggghhhh!”

Un parossismo di colpi sventra letteralmente lo sfintere dello sconosciuto il quale incassa solo con dei gemiti appena percepibili.
“Agh! Agh! Agh! Teh! Teh! Teh! Il cazzo del vostro servitore sarà più grosso e lungo ma il mio è un martello pneumatico senza pietà! Agh! Agh! Teh! Teh! Teh!”
“Oh, sì! Oh, sì! Rompimi tutta! Aaaahhh! Oh! Oh! Oh! Quando sei pronto fermati e fammi sentire i tuoi caldi spruzzi d’amore! Ah! Oh, sì!”

E così è: il fallo improvvisamente si arresta, completamente in fondo al condotto, e si prepara all’eiaculazione. Un’improvvisa stretta dei muscoli interni aiuta e amplifica l’imminente esplosione di sperma:
“Aaaahhhh! Aaaahhh! Fantasticoooo! Siiii! Anche tu sai segare da dentro! Fantasticooooo! Eccomiiiii! Eccomiiiii! Aaaahhh!”
I potenti fiotti irrorano e ricolmano l’intimità anale di quell’occasionale amante.

“Offfhhh! Grazie, John! Mmmhhhh! Stasera mi hai proprio inondata! Offfhhh!”
“Frittellina! Sono io, tuo marito! Cosa centra il cameriere di casa vostra?”
Finalmente il misterioso compagno di letto fa sentite la propria voce:
“Centra, centra! Tu, ieri, appena sposato, ti sei scopato tuo cognato ed eri evidentemente tanto ubriaco da non accorgerti che oggi ero di nuovo io! Culetto mobile compreso!”
“Mestolino, avevo il sospetto fossi fedifrago ma non con altri maschietti! Quando sono venuta a sapere del vostro festino a tre subito dopo le nostre nozze - tu, mio fratello e il cameriere - abbiamo organizzato queste ‘lussurie da vagone letto’. E mentre tu fingevi di fingere mentre in verità ti montavi di nuovo mio fratello guidato da me, io lo facevo sul serio-serio con John nell’altra cabina! Pari e patta!”

Novicembre 2023

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