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(33bis) Alessia e Diego 2: una nuova alba e poi


di Membro VIP di Annunci69.it remigiuslp
01.10.2023    |    3.065    |    3 7.5
"“Oooohhhh! Uuuugggghhhhh! Diego! Diego! Non sono mai stata cavalcata così! Uuuuhhhh! Siiii! Siiii! Sventra questa puledra illibata! Aaaafffhhh!” Le torna..."
Per entrambi prima esperienza: per lui con un donna, per lei veramente con un uomo.
“Cazzo, Diego! A me piacciono le donne ma scopare con te è stato incredibile!”
“Figa, Alessia! A me piacciono gli uomini ma scopare con te è stato incredibile!”
E subito dopo, all’unisono:
“Questo è stato fare l’amore. Ora scopiamo!”
Soddisfatta l’anima, la natura animalesca torna prorompente.

Lui, ormai convinto di trafficare solo con il proprio sesso, se la è ritrovata nel letto e ci ha fatto l’amore davvero, un amplesso dolce e intenso come mai si sarebbe immaginato.
Ma ora sono le tette sode e svettanti a risvegliare l’istinto del maschio! Forse anche il pensiero di essersi ‘fatto’ la cameriera più desiderata da clienti e colleghi?

Lei, lesbica in segreto, si concede a camionisti, avventori e disperati dei dintorni dietro adeguato compenso ma nemmeno tanto spesso. Si è lasciata andare a quel turbinio di emozioni tenere e soavi ma ora ripensa a quella mazza di carne calda e reale.

“Vienimi sopra, voglio mungerti come una mucca!”
Lei esegue con sorriso malizioso.
“Sì, mio torello, strizzami le mammelle!”
Le mani abbrancano quelle meraviglie vellutate, le stringono e rilasciano mentre la fica di lei, rilasciando fili dello sperma appena ricevuto, bagna e scorre sul membro di lui, ancora assopito dopo la battaglia appena conclusa. Il clitoride si lascia spesso accarezzare dai villosi testicoli e richiama altro succo dall’interno della passera ancora infuocata.
“Oooohhh, Alessia! Dimmi che lo vuoi, dimmi che vuoi essere montata!”
I denti si avventano su un turgido capezzolo per morderlo mentre la lingua lo picchietta da dentro.
“Uuuuufffhhh! Siiiii! Siiiii! Oggi sono la tua vacca esclusiva! Aaaahhh!”

La formosa biondona scivola sul corpo di lui, vuole raggiungere il batacchio prima del risveglio. Intende provare un nuovo gioco, nuove sensazioni, un percorso di goduria: partire dal flaccido salsicciotto ricoperto di panna, adagiato sul triangolo di crespo pelo scuro, in uno ‘slop!’ risucchiare la sola cappella, stringerla fra le labbra e tirare verso l’alto il salamino. Rimanere così in attesa del gonfiarsi del fallo, aiutarlo con capaci colpetti di lingua. Ma il siluro si riarma in fretta, complice certamente la forza dei suoi diciott’anni.

Eccolo, nuovamente turgido e voglioso, l’uccello del moretto. Comincia l’abile servizietto orale, Diego osserva il saliscendi della bocca sullo sfondo delle poppone pendenti, con i grossi bottoni eccitati che lei passa a pizzicarsi, prevedendo la reazione del nuovo amante.
“Uuuuhhh! Sei proprio una troia navigata! Sai come attizzare i clienti! O lo fai anche mentre lecchi le fiche delle tue amichette lesbichine? Mmmmhhh!”
Lei non risponde, troppo succulento quel salamone: deve ammettere a se stessa di assaporare per la prima volta veramente un pompino! È il cazzo di Diego a farla trasecolare o qualcosa in lei sta cambiando?

Più di così la nerchia non può intostarsi e lo stallone rivuole il controllo, deve imporre la supremazia virile.
“Basta, è il tempo di farti coprire!”
Alessia si appecora sul talamo, lui le sale sopra e infilza la vagina grondante.
“Sei fradicia di voglia, come una giovenca in calore!”
Inizia lo stambugiamento, il tarello si muove quasi verticalmente dentro la brogna, la foia sale improvvisa.
“Oooohhhh! Uuuugggghhhhh! Diego! Diego! Non sono mai stata cavalcata così! Uuuuhhhh! Siiii! Siiii! Sventra questa puledra illibata! Aaaafffhhh!”

Le torna alla mente la sua deflorazione, un ricordo di alcuni anni prima: la posizione è la stessa, quando un suo zio le aveva preso la verginità, in cambio della promessa di convincere il padre a farle frequentare la scuola superiore. Lei gliel’aveva concessa senza particolari remore, convinta di liberarsi di un inutile e fastidioso rito, certa di preferire di gran lunga vulve e zinne femminili alle volgari e ridicole proboscidi maschili. Invece stavolta, quel ragazzo piuttosto carino ma non eccezionale, forse la sua timidezza senza speranza, l’aria da pulcino abbandonato e al contempo un’innata eleganza l’avevano fatta eccitare come raramente le era capitato.
Sì: il primo amore non si scorda e non si lascia - la fica è la fica – ma un bel cazzo ben usato può essere altrettanto eccelso!

Liberata da questo inconscio blocco, Alessia viene. Non deve fingere come al solito durante gli amplessi con uomini: viene perché la sta possedendo Diego, con foga ma anche con dolce trasporto.
“Oooogggnnnhhhh! Uggggnnnhhh! Diego, Diego, Diegoooooooo! Resisti! Resisti, ti prego!! Ti voglio bere tutto! Uuuufffhhh! Ggggnnnhhh!”
Trema, squassata dall’orgasmo, ma il ragazzo la scopa con sensibilità e partecipazione, quasi seguendo all’unisono le onde di piacere.

Si toglie sfinita, ancora qualche scossa la percorre.
“Oooohhhhh, Diego, baciami! Non ho mai goduto così tanto! E non sai che regalo mi hai fatto!”
Le braccia si avvinghiano, le bocche si fondono.

Ma la cartuccia del ragazzo è ancora in canna: lei lo sa perfettamente e una mano birichina provvede a tenere in caldo il cannoncino!

Alessia si allunga supina, spinge sotto la nuca i due cuscini e offre la bocca aperta al suo vero defloratore.
“Oggi mi hai sverginata davvero! E ora vieni, fammi ciucciare fuori la tua essenza! Dammi la tua sborra!”
Il moretto si porta a cavalcioni del suo viso, lei afferra e accerchia a dieci dita l’organo rigido, infilandosi la sola punta fra le labbra.
“Siiii, fantastica maialotta! Siii! Sega e succhia, sega e succhia! Siii! Succhia che arriva il pastone! Aaaagggghhh!”
Ritarda quanto può l’eiaculazione ma questa ad un certo punto esplode, irrorando la gola della femmina, stavolta veramente assetata di seme maschile.

“Ho paura che ci addormenteremo: puntiamo la sveglia a mezzogiorno, che dici?”
“Certo, voglio sentirti ancora con me per quanto possibile. Oggi, ma non solo!”
“Non capisco, ho questo strano numero in testa: trentatré BIS!”
“Sarà quello squilibrato del nostro autore: è la tua trentatreesima avventura, al momento l’unica non ‘gay’ e l’aveva lasciata a metà come ‘prima esperienza’. Ora ha raffazzonato la conclusione.
Baciami e non ci pensare: chi leggerà leggerà!”

Settobre 2023
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