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Lui & Lei

Una magniFICA giornata


di vintage69
23.11.2010    |    8.735    |    0 7.5
"Mi schiaccio contro di lei e la sensazione e estremamente piacevole..."
Una magniFICA giornata

Fuori fa caldo, è un sabato pomeriggio di luglio, la strada è deserta. Al fresco del mio studio sto lavorando al computer. Sono solo per cui indosso solamente un paio di pantaloncini. Suonano alla porta. Rimango sorpreso perché non aspetto nessuno; tutti quelli che potevano venire a farmi visita sono in vacanza.
Infilo una camicetta e vado ad aprire.
“Daniela? E che ci fai a quest’ora e con questo caldo in giro per la città?”
“Ti disturbo?” “ Ma quando mai, carissima, dai entra che qui fa più fresco.”
Daniela, una mia ex allieva, bella donna sui trentacinque anni. Veniva a lezione da me da quando aveva quindici anni. Dopo alcuni anni interruppe le lezioni. Era rimasta incinta e si era sposata a diciotto anni.
Ci si vedeva abbastanza spesso: i suoi gestivano un ristorante che frequentavo abitualmente. Nacque la figlia, si separò dal marito – un mezzo drogato e fallito- poi passò almeno per altri due, tre amanti fino a fare coppia con un architetto.
La faccio accomodare in casa e le offro da bere. Accetta un chinotto e ci mettiamo a parlare. Mi dice che è venuta da me perché sono la sola peresona di cui si fida, la sola che può risolvere il suo problema. Era una bella ragazzina e ora è una splendida donna. Indossa una canottiera D&G molto scollata, una mini che sale ben sopra il ginocchio. Ha delle splendide lunghe gambe. E’ abbronzata è… insomma è una gran bella figliola.
Si è lasciata con l’achitetto e da tre anni è felicemente single, bè felicemente non più;
si è stancata e le manca qualcosa.
Mi sono seduto casualmente difronte a lei ma debbo cambiare posizione perché non posso fare a meno di sbirciare le belle cosce che la mini lascia abbondantemente scoperte . Mi viene in mente Sharon Stone solo che qui vedo il pizzo bianco delle mutandine. Sento un certo crampo all’inguine.
“Perchè hai cambiato posto, prof”.
Mi chiama sempre professore anche se ora c’è più confidenza tra noi.
“Dani, ma lo sai che è la prima volta che ti vedo con la gonna? E dovresti essere multata”;
“Come multata?” Mi ribatte sorpresa.
“Perché con due gambe così è un reato mortificarle nei pantaloni”
“Ti piacciono le mie gambe prof? Birichino. Questo rende più facile lo scopo della mia visita”
“Che intendi, Dani?”
Mi racconta che da quando si è lasciata con l’architetto, tre anni fa, ha condotto una vita quasi monacale. Soprattutto niente sesso ma da qualche tempo ha delle smanie e dei pensieri lascivi e si è stancata dell’astinenza. Però! Però non si fida più degli uomini che finora l’hanno usata e delusa. Vuole trovare un uomo diverso, ha molta stima di me e chiede il mio aiuto.
-Dove vai a parare, Daniela? – Penso.
“Perché non ti siedi vicino a me, prof?“ Stavolta non credo di avere dubbi. Mi siedo sul divano vicino a Daniela. Sento il suo profumo delicato. Dalla mia posizione posso sbirciare nella scollatura ed è un gran bel vedere. Mi guarda con occhi languidi e mi offre la bocca per un leggero bacio. Mi prende il viso tra le mani e stavolta il bacio è lungo e profondo.
La bacio ancora. La visita di Daniela sta assumendo aspetti inimmaginabili. Continuo a baciarla sul collo, poi scendo lentamente verso i seni. Intanto faccio scendere la spallina della canottiera mettendo a nudo la spalla destra. Scende anche la spallina del reggiseno e si scopre una abbondante perzione di seno. Lei ,nel frattempo, si abbassa l’altra spallina. Le mammelle sono quasi nude e allora comincio a baciarle il solco tra i seni e pian piano la parte interna delle belle tette fino a sfiorare i capezzoli. Sono piccoli come fragoline , duri per l’eccitazione, profumati. Lei spinge il busto in avanti come per invitarmi a succhiare quei dolci boccioli. Invece io continuo a baciare i seni all’esterno finchè lei, eccitatissima, mi spinge in bocca una tetta e allora le succhio il capezzolo, lo lecco e lo succhio ancora. Poi passo all’altro e quando lo mordo dolcemente, lei viene. Mi dirà poi che è stato un orgasmo molto lungo, dolce, rilassante. Intanto la mia mano scivola sulla sua coscia, lunga, calda e liscia. La mano sale finchè non raggiunge l’orlo delle mutandine. Un dito si insinua sotto la stoffa. Sento la sericità dei suoi peli, il calore della sua vulva eccitata, l’umidore della sua vagina. La sento gemere e allora è tutta la mano che passa sotto le mutandine. Ho tutta la fica nella mia mano e premo forte fino a farla gemere ancora. Mi stacco da lei, mi inginocchio difronte a lei, prendo l’orlo delle mutandine e le sfilo. Dani alza il bacino per facilitare l’operazione . Le apro le belle cosce e avvicino il viso al suo sesso profumato. Sa di brezza marina, di Fiji, il profumo che lei usa da sempre. I suoi peli morbidi e mi solleticano il naso mentre inizio a leccare quella dolce fichetta. Prima le grandi labbra gonfie d’eccitazione, poi il bocciolo rosa del clitoride, duro come un cazzetto arrapato e quando prendo in bocca una delle piccole labbra e la succhio con decisione, Daniela viene per la seconda volta. Solo che questo orgasmo è forte e lei ansima , alza e abbassa con violenza il bacino, emette un grido appena soffocato in gola . Ho il viso bagnato dai suoi umori e il cazzo bagnato dai miei, anche se non sono ancora venuto.
Mi tende le mani e mi attira sul divano accanto a lei, mi abbraccia e mi stringe con forza.
“Prendimi, ti prego prendimi adesso, ti voglio, ti voglio dentro.”
I miei shorts volano sul pavimento, mi sento impugnare saldamente il cazzo e guidare dentro di lei.
La sua fica è assolutamente lubrificata dal precedente orgasmo e scivolo in vagina facilmente, con una sola spinta.
“Oh sì sì, finalmente. Non potevo più aspettare. Ho voglia, voglia, voglia. Aprimi tutta prof. Stordiscimi.”
La sua vagina è bollente, stretta, vischiosa. Sembra succhiarmi il pene come una bocca. Anch’io sono molto eccitato, non mi controllo e la colpisco a fondo, forte. Sento le sue unghie che si conficcano nella schiena, le sue gambe mi avvinghiano; percepisco le contrazioni della sua vagina che mi deliziano e mi eccitano fino all’inverosimile.Siamo vicini al climax e vengo talmente forte che quasi non percepisco il suo orgasmo. Il terzo in poco tempo.
Rimaniamo a lungo abbracciati aspettando che i battiti cardiaci tornino alla normalità.
Il respiro si fa più regolare.
“Sarà la lunga astinenza ma non sono mai venuta così forte. E’ stata la scopata più bella della mia vita”
“Non credi di esagerare” Le dico.
“Forse ma è stato veramente bellissimo. Ma perché non ti ho cercato prima?”
Sorrido compiaciuto. Lei va al bagno per un breve “restauro” e a me viene in mente una cosa.
Lì in sala ho il Pc collegato alla TV 37” che uso come monitor. Attivo il tutto e apro la webcam. Ora il monitor è spento ma quando lo riaccenderò la webcam inquadrerà il divano.
Daniela torna fresca e profumata. Ora non indossa che il suo Fiji e la stanza si riempie del suo profumo. La guardo e godo della sua nudità. E’ una gran bella femmina. Si sdraia di nuovo vicino a me, mi accarezza, mi bacia sul viso. Rimaniamo a chiacchierare ma le mie mani fanno escursioni sul suo corpo. Le accarezzo le belle e lunghe cosce, le natiche rotonde, i bei seni. Ha dei seni molto belli, proprio come piacciono a me. Indugio sui capezzoli, le areole di un tondo perfetto. La mano riscende e le dita si insinuano tra i peli. Probabilmente si cura il pube perché dall’esplorazione precedente ho notato che il triangolo dei suoi peli è perfetto; i peli non invadono la fessura, le grandi labbra sono ben visibili. Le attenzioni in quella zona cominciano a risvegliare i sensi che sembravano appagati. Dani geme dolcemente e sento la sua mano che va a cercare “l’omino con un occhio solo” come lo chiama lei. Al suo tocco, “l’omino” si risveglia . Le carezze si fanno più insistenti e i nostri respiri aumentano di ritmo. Mi attira di nuovo verso di lei, punto il cazzo nella vulva e stavolta è lei che con un colpo del bacino si fa penetrare. E’ bellissimo sentire le sue contrazioni. Scivolo dolcemente su e giù; il suo sguardo è languido; mi bacia dolcemente sul viso. Siamo coricati di fianco e posso accarezzarla sulla schiena, sulle natiche, sul buchino . Geme di piacere appena contenuto. Ad un tratto, come si risvegliasse, si scuote e dice:
“Cambiamo posizione?”
“Certo, dimmi come” Si sfila l’uccello dalla fichetta , si mette in ginocchio sul divano e mi offre le sue belle natiche.
Mi posiziono dietro, la prendo per i fianchi e reintroduco il cazzo. Posso vedere la sua bella schiena, il suo splendido sedere e anche il mio cazzo che entra ed esce ed è tutto lucido di umori. Aprendole un po’ le natiche posso vedere la macchiolina scura dell’ingresso secondario. Mi viene la tentazione di… ma sì, provo.
Esco dalla fica e punto decisamente la cappella sul buchetto. Lei non si oppone minimamente. Spingo e spingo ancora. Vedo la rossa punta che inizia a farsi largo nella pelle grinzosa del buchino. Lentamente l’uccello entra. Lei mi stringe il polso con la mano; temo di farle male e quando glielo chiede scuote la testa. Spingo e , improvvisamente il glande scompare nel culo.
Attivo lo schermo e poco dopo vi appere l’immagine di una bella donna che si sta facendo montare a pecorina su un divano. Non se ne accorge subito poi quando nota lo schermo acceso esclama
“Ma quelli siamo noi. Sì, oh che bello, è eccitante da matti”.
Sempre tenendola per i fianchi con un ultimo affondo le metto il cazzo completamente dentro. Mi schiaccio contro di lei e la sensazione e estremamente piacevole. Nello schermo vedo i suoi seni oscillare ad ogni spinta e sento salire l’eccitazione. Una mano si insinua tra le sue cosce e le accarezzo la vulva. Anche la sua eccitazione cresce. Trovo il clitoride eumento le spinte e le inondo il culo di sperma bollente. La sento venire e l’abbraccio forte stringendole le mammelle. Non so quanto a lungo rimaniamo abbracciati.
“Guarda quei due in TV” Dico “Ma non si stancano?”. Sorride e finalmente ci separiamo.
“Prof. In pratica questa è stata la mia prima inculata, scusa l’espressione ma mi sono così eccitata che non trovo una parola migliore. Ho fatto un’esperienza col mio primo ragazzo ma non siamo arrivati alla penetrazione completa perché mi faceva male. Anche adesso, per la verità, ho sentito un po’ di dolore ma poi l’eccitazione lo ha cancellato e mi è piaciuto molto.”
Passa un po di tempo d dico che questo splendido pomeriggio andrebbe concluso con una cenetta. Lei approva. Mi chiede mezz’ora. Andrà a casa e la passerò a prendere fra trenta minuti.
Lei esce e io vado direttamente sotto la doccia. Dopo 30 minuti esatti sono sotto casa sua, mi fermo davanti il cancello proprio mentre Dani chiude la porta di casa e scende le scale che portano in giardino. Rimango affascinato.
In mezz'ora si è trasformata: indossa un abitino nero senza maniche abbastanza scollato e corto sopra il ginocchio; i capelli sono acconciati sulla nuca e lasciano scoperto il suo bel collo arsitocratico. Due perle per orecchini, sandaletti neri col tacco, uno scialle sul braccio. E’ magniFICA.
Vedendola vestita così elegante cambio l’idea del ristorante. Ne scelgo uno molto elegante “La conchiglia di Venere” (ispirati dal Botticelli?).
La maitre ci accompagna al tavolo. I camerieri si alternano al nostro tavolo. Credo che la scollatura di Daniela abbia avuto molto successo. Al dessert, Dani mi dice che lo prenderà dopo (???). Chiedo il conto e la maitre si presenta con delle rose per la mia compagna. E’ usanza del locale donare una rosa alla cliente più bella della sera, Dani lo è del mese, dice la donna (ecco il motivo di diverse rose). Ovviamente ne sono orgoglioso e Daniela visibilmente compiaciuta. Usciamo e Dani mi guida verso una specie di terrazza sul mare. La vista è bellissima. Il mare calmo riflette la luce della luna. In lontananza le luci di alcune barche da pesca. Dani mi prende il viso tra le mani, mi bacia e…fa scendere le spalline del vestito mettendo a nudo i seni. Deglutisco a fatica. Intorno a noi nessuno, ovviamente.
La bellissima Daniela si china su di me, armeggia con la zip dei pantaloni e estrae il cazzo ora durissimo. Lo lecca dolcemente, lo bacia e comincia un fantastico pompino.
Mi prende le mani e se le porta ai seni. Palpo quelle mammelle bellissime. Sono calde, liscie e morbide. Aumenta l’eccitazione e palpo quelle delizie con più vigore. Frullo i capezzoli tra l’indice e il pollice e ciò ha effetto sulla bocca di Daniela che ora succhia con più passione. Sto per venire e cerco di togliere il pene dalla sua bocca ma lei rimane ferma.
E’ decisa a farmi venire in bocca.
Non resisto più, inarco il bacino e scarico una poderosa sburrata in bocca a Daniela che inghiotte tutto con un rantolo di soddisfazione.
Ci ricomponiamo, Dani si guarda allo specchietto del parasole. Il trucco è ancora perfetto; la sua eccezionale performance non ha alterato minimamente il suo maquillage. Sospira soddisfatta.
“Ho avuto il mio dessert, prof. Torniamo?” Fantastica. Metto in moto e riprendiamo la via del ritorno.
Che giornata magniFICA!
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