Quindi chi va con una ragazza trans va con una donna ma siccome ha ancora il pene non deve toccarglielo e non deve nemmeno considerarlo presente. Di conseguenza non deve procurarle piacere soprattutto non deve spingerla verso l’orgasmo (nsiamai dovesse espellere gli ormoni nell’eiaculazione).
Una figura molto tipica quella della femminista radicale che vestita di attivismo e corredata di un’infarinatura di glossario e nomenclatura impone una visione della faccenda secondo la quale la presenza stessa di quel pene sia qualcosa di sbagliato e aberrante. Tali manipolatrici, spesso supportate dal fidanzato di turno, inculcano in persone già claudicanti e deboli la convinzione che quel pene vada rimosso costi quel che costi. E credetemi se vi dico che la scelta di mutilarsi in tal modo può essere condivisibile ma certamente non incoraggiabile considerati i rischi e la privazione. Privasi dell’orgasmo purtroppo si ripercuote anche sulla sessualità di coppia dato che il partner dovrà convivere con la consapevolezza di non poter mai portare l’altra all’acme della lussuria. Per qualcuno può essere frustrante. Non saprei da dove cominciare, ci sono scritte volgarità e stronzate su tutti i fronti. Qualche cosa però devo dirla,
- non si confonda l’identità di genere con l’orientamento sessuale.
- le frasi che cominciano con la parola “tutti/e...” sono generalizzazioni errate riconoscibili in partenza.
- chi si proclama detentore della verità e pretende di imporla agli altri sicuramente è lontano anni luce da essa e ciò che propone non è null’altro che un’utilitaristica interpretazione personale spesso non avvallata dai fatto.
- siamo totalmente off topic e il ring che si è generato e il basso livello della conversazione certamente non consentono aperture di persone che potrebbero invece contribuire con testimonianze.

Questo è il forum di un sito di annunci quindi trovo inutile e ipocrita parlare di rapporti sessuali tra sconosciuti e con una trans prescindendo un sinallagma. O pensate che le rarissime trans che incontrate al privè siano lì perché appassionate del genere? Cerchiamo di rimanere nel dominio del reale per quanto capitino fortuite eccezioni.
Molti degli interventi partono da un presupposto secondo il quale un partner che opera un?inversione dei ruoli con una trans sia meno virile e quindi in qualche modo di natura e razza inferiore. Per piacere. Non facciamo i banalotti. Potreste rimanerci delusi. Tutto deriva dalla distorsione del concetto di virilità, dote identificata con l?integrità dell?orifizio posteriore. Nulla di più sbagliato. Come se eterosessuale sia una peculiarità intrinseca dell?individuo e non un?aggettivo per definire una circostanza. Mi fanno sorridere poi quelli che ci tengono a precisare che negli amplessi con una trans siano solo attivi. Come a voler salvare le apparenze. Il sesso è libertà e i genitali sono solo un organo riproduttivo dai quali poter trarre anche sensazioni piacevoli. Cerchiamo di svincolarci da tutta questa retorica. Detto ciò potrei proseguire andando a illustrare le fattispecie che mi sono capitate e compatibili con il titolo del thread, ma ne uscirebbe un?articolessa impegnativa e pallosa in cui si elencano i vari pro e contro delle singole circostanze. Per ora preferisco risparmiarvele, le riservo per il futuro nel caso a qualcuno possano realmente interessare.

Trovo molto calzante l’esempio del terremoto, anche perché è un ambito in cui il concetto di rischio è principe. Non sono invece d’accordo con chi asseriva che Intervenendo subito può far sì che il virus possa essere ritenuto inoffensivo. Ci sono stati passi in avanti, certo, intervenire per tempo può procurare qualche vantaggio, ma se il virus vuole manifestarsi in tutta la sua virulenza lo farà indipendentemente dai tempi di intervento e non ci sono al momento antivirali specifici. Data l’elevata trasmissibilità del virus non ritengo possibile un comportamento virtuoso al 100%, l’errore umano è dietro l’angolo, basta sfilarsi un paio di guanti nella maniera errata. Bisogna essere attenti oltre misura nella speranza che si possa minimizzare il rischio, ma non ritengo che un comportamento virtuoso possa annullarlo.

Sono d?accordo. Soprattutto perché a chi vogliamo raccontarla che dopo un incontro ci si mette per 15 giorni in isolamento precauzionale? Infatti tra le tre ipotesi è stata scelta la prima, astensione.

Io vedo due sole opzioni, ma spesso ne appare una terza che non capisco. Ovvero se una persona decide di isolarsi ed attenersi ad un comportamento ligio, trovo che sia nelle sue libertà farlo. Se due o più persone decidono di concedersi un amplesso, armati di sincerità riguardo l’attuale stato di salute e consapevoli dei rischi che corrono, nemmeno me la sento di giudicare (beh se poi uno becca l’asintomatico non è colpa di nessuno). Quello che non capisco è l’assurda ipocrita pretesa di continuare a fare i cazzi propri ma con mascherina, preservativo, dental dam sulla fessa, guanti in lattice, tuta da palombaro e monoposizione come se la pecorina possa sfidare le leggi della fluidodinamica che segue un aerosol in una stanza. Questo non lo capisco, trovo quegli accorgimenti inutili e a questo punto, se tanto si deve rendere elaborata una scopata da rovinarla inevitabilmente, allora meglio non farla.

Quelli che “siete alla prima esperienza quindi non siete un cazzo di niente”!

Dal clitoride in giù non è ammessa sterpaglia. Sul monte di venere geometrie a piacere. My 2 cents

Buongiorno,
a rischio di sembrare petulante, se posso dire la mia, poi i gusti sono soggettivi, di dita ne va infilato uno solo e la prostata è a pochi centimetri di profondità nel lato verso l?ombelico. Altri tipi di giochi sono per stimolare l?ano con la dilatazione e la penetrazione, giochi sicuramente altrettanto piacevoli se graditi.

Atteso che intendo un rapporto sessuale come un percorso volto innanzitutto a dare piacere alla partner, mi chiedo sempre fino a che punto un uomo è incapace di condurre la controparte alla meta e (altro lato della medaglia) da che punto in poi sia la partner ad incespicare. Scarsa conoscenza del proprio corpo, inibizione, poca concentrazione, distrazione, incapacità a lasciarsi veramente andare, timori, inibizioni, vanità, e tutta una serie di altre cose che giocano a sfavore del malcapitato che magari ce la mette tutta per farla godere. Ad esempio, diffido sempre delle donne che dicono di non aver mai praticato la masturbazione. O sono bugiarde ed inibite o davvero poco e male conoscono il loro piacere. In entrambi i casi sarebbero delle pessime esperienze.

Buonasera,
è il primo post e non intendo essere polemico, ma che in un forum così “trasgressivo” un ditino faccia tanto scalpore da ledere l’eterosessualità di qualcuno, mi fa pensare che tale eterosessualità non debba avere poi basi così “solide”...
È una pratica che mi risulta particolarmente gradita, oltre alla penetrazione in sé che inevitabilmente stimola terminazioni sensibili e suscita pensieri sconci, ma come diceva la coppia partenopea, la stimolazione della prostata, in concomitanza dell’orgasmo provoca esplosioni eccezionali. Basta conoscere un po’ di anatomia e soprattutto farsi trovare puliti e preparati per l’evenienza. Aspetto da non trascurare mai. (Lui)