Quando il sesso estremo finisce in tragedia...

20 interventi
3 anni fa
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Lazio, Roma
CERTIFICATO

Qui dal 30.05.2015 -
Ragazzi stiamo lontani chilometri da queste pratiche così estreme: il "breath play su tutti (sottolineo tutte pratiche ovviamente vietate nel mio gruppo) , l'articolo lo so non è fresco ma è il piu' famoso su un fenomeno che ancora oggi purtroppo fa delle vittime anche perchè oltretutto sono giochi gestiti da persone a volte incompetenti che definisco dei criminali sessuali.
Non so voi ma per fortuna non mi è mai capitato di avere a che fare con amanti del pericolo
dai quali starei bene alla larga anche perchè in certi casi come questo sono persone che hanno una vita altrettanto squilibrata e illegale che si rispecchia nella loro sessualità estrema (Mulè, un nome dicono noto in quel sottobosco, responsabile della morte di quella ragazza, venne riarrestato anni dopo per spaccio).
Insomma stiamo bene alla larga da queste follie e da chi le propone. 😒 😒 😒

https://www.iltaccoditalia.info/2013/01/16/studentessa-mori-in-gioco-erotico-4-anni-e-8-mesi-a-mule/

Roma. L’ingegnere romano è stato condannato in primo grado con rito abbreviato. Rispondeva di omicidio colposo per la morte di Paola Caputo

ROMA – Il gup di Roma Giacomo Ebner ha deciso: quattro anni e otto mesi in primo grado per Soter Mulè, l’ingegnere romano ed esperto fotografo di 45 anni, accusato di aver provocato la morte di Paola Caputo, la studentessa 23enne di Villa Baldassarri, frazione di Guagnano, durante la pratica erotica giapponese dello shibari, un'antica forma artistica di legatura divenuta col tempo una pratica sessuale estrema, che consiste nel legare, in sospensione, due persone in più parti del corpo, fino al collo. I fatti risalgono alla notte tra il 9 ed il 10 settembre 2011; Mulè è stato giudicato con rito abbreviato a Roma. L’accusa iniziale nei suoi confronti era di omicidio preterintenzionale, poi derubricata a omicidio colposo, con l’aggravante della previsione dell’evento; ma non solo. Perché l’ingegnere rispondeva anche di lesioni colpose gravi, in quanto nella stessa notte, un’altra ragazza, di 24 anni, che partecipava alla stessa pratica dello shibari, entrò in coma. 13 dicembre 2011 Omicidio Caputo. Mulè torna libero ROMA – E’ tornato in libertà, per decorrenza dei termini di custodia cautelare, Soter Mulè, l'ingegnere romano di 43 anni accusato di aver provocato la morte di Paola Caputo, studentessa 23enne originaria di Villa Baldassarri (frazione di Guagnano) nel corso di un gioco erotico giapponese, lo shibari, messo in scena in un garage di proprietà dell'Agenzia delle entrate di Roma. Mulè era stato arrestato il 10 settembre scorso con l’accusa di omicidio colposo; inizialmente l’accusa formulata dal procuratore aggiunto Pierfilippo Laviani e dal sostituto Maria Teresa Golfieri, era stata di omicidio preterintenzionale, poi derubricata dal gip Marco Mancinetti. Mulè si è sempre difeso dall’accusa di omicidio spiegando che si è trattato di un terribile incidente. L’ha ripetuto all’infinito davanti al gip. Il professionista, molto conosciuto come fotografo ed esperto di tecniche sadomaso, ha spiegato agli inquirenti che la pratica sessuale che stavano praticando nel garage della Bufalotta, non era quella di provocare il piacere attraverso il soffocamento ma solo attraverso il “bondage”, il rimanere legati e in sospensione. Ma poi il malore di una delle due ragazze che partecipavano al gioco, ne ha provocato la caduta per terra e, di conseguenza, il soffocamento della studentessa salentina. L'autopsia stabilì infatti che a causare il decesso della Caputo fu una “costrizione esterna del collo determinata da un laccio”. 14 settembre 2011 L’autopsia: ‘Paola è morta per soffocamento’ di Andrea Morrone ROMA – “Morte da costrizione esterna del collo determinata da un laccio”. E’ questo l’esito dell’autopsia sul corpo di Paola Caputo, la ragazza salentina di 23 anni (studentessa fuori sede all’università “La Sapienza”), deceduta venerdì notte a Roma durante un gioco erotico giapponese messo in scena in un garage dell'Agenzia delle entrate del quartiere capitolino della Bufalotta e che ha ridotto in gravi condizioni una ragazza romana di 24 anni, ricoverata in coma farmacologico. E’ morta dunque soffocata la 23enne originaria di Villa Baldassarri, piccola frazione del Comune di Guagnano, strozzata dalla corda che Soter Mulè, l’ingegnere di 42 anni agli arresti domiciliari con l’accusa di omicidio colposo, aveva annodato attorno al corpo e al collo della studentessa e della sua amica Federica, con la tecnica dello shibari (nella forma più pericolosa del “breath play”), un’antica forma artistica di legatura giapponese divenuta col tempo una pratica sessuale estrema. L’esame autoptico, durato circa tre ore, è stato eseguito ieri mattina dal professor Giorgio Bolino, docente di medicina legale all’Università romana della Sapienza. Nel corso dell’autopsia sono stati disposti ulteriori esami tossicologici affidati al medico legale Felice Rosati, e i cui risultati dovrebbero essere consegnati entro 60 giorni. Esami fondamentali per stabilire con precisione le dinamiche che hanno portato al decesso della Caputo e l’eventuale presenza nel sangue e nei tessuti di alcol e droga. In serata la salma della 23enne dovrebbe raggiungere Villa Baldassarri. Ad attenderla, nell'abitazione di via Brunetti, chiusi nel loro dolore, il padre Antonio, la madre Mimina e il fratello Diego, che fa il poliziotto. I funerali dovrebbero svolgersi giovedì nella chiesa della Madonna del Carmelo. Ad officiare la cerimonia funebre, ristretta alle persone più vicine alla famiglia, il parroco di Villa Baldassarri, don Nino De Carlo, vicino alla famiglia Caputo in questi giorni di lutto e profonda sofferenza. E’ stato proprio il sacerdote a ricevere dai carabinieri per primo la notizia della morte di Paola che, per un triste destino, lunedì scorso sarebbe tornata a Villa Baldassarri per sostenere l’esame della patente di guida e per partecipare alla messa di suffragio per suo fratello Mirko, morto in un incidente stradale nel 2006. Ieri i legali della famiglia, le avvocate Francesca Conte e Maria Calise, hanno diffuso un comunicato in cui dichiarano di essere “consapevoli che la verità processuale saprà chiarire come la giovane Paola sia stata vittima di un ‘gioco’ più grande di lei e sicuramente da altri orchestrato ed organizzato”. “La famiglia – si legge ancora nel comunicato – oggi chiede con forza il rispetto della ‘memoria’ di Paola Caputo, che non può e non deve essere offuscata dalle dichiarazioni di parte (e ci si consenta: di comodo) dell’ingegnere Soter Mulè”. Secondo il gip comunque, da parte di Mulè “non vi è stato alcun comportamento di prevaricazione, di minaccia o di costrizione per indurre le due vittime ad accettare di essere legate”. “In ogni caso – scrive il giudice – quella posta in essere dall'indagato è stata una gravissima imprudenza, contrassegnata dall'aver dato corso a una pratica in cui egli stesso si definisce poco esperto e che è oggettivamente rischiosa”. Un tragico gioco condotto da mani inesperte che ha spezzato la vita e i sogni di una ragazza dal sorriso dolce e dagli occhi profondi. 13 settembre 2011 Sesso mortale. ‘Fu un incidente’. Mulè ai domiciliari ROMA – Sarà eseguita oggi l’autopsia sul corpo di Paola Caputo, la ragazza di 24 anni (studentessa fuori sede all’Università “La Sapienza”) originaria di Villa Baldassari, piccola frazione del comune di Guagnano, deceduta venerdì notte a Roma durante un gioco erotico giapponese messo in scena in un garage dell'Agenzia delle entrate del quartiere capitolino della Bufalotta e che ha ridotto in gravi condizioni una ragazza romana di 23 anni, ricoverata in coma farmacologico. In mattinata i pubblici ministeri titolari del procedimento, il procuratore aggiunto Pierfilippo Laviani e il sostituto Maria Teresa Golfieri, conferiranno l’incarico al medico legale. Una volta eseguito l’esame autoptico ed espletati tutti gli accertamenti e le formalità di rito, la salma sarà consegnata ai genitori della vittima, e rientrerà a Villa Baldassarri. Contrariamente a quanto dichiarato in un primo momento, il sindaco di Guagnano, Fernando Leone, ha deciso che non sarà proclamato il lutto cittadino. I funerali dovrebbero svolgersi domani nella chiesa della Madonna del Carmelo. Intanto ieri pomeriggio, al termine di un interrogatorio durato circa 4 ore nel carcere romano di Regina Coeli, il gip Marco Mancinetti ha convalidato il fermo di Soter Mulè, l’ingegnere romano di 42 anni che ha partecipato in prima persona al gioco erotico, legando le due ragazze con la tecnica dello shibari, un’antica forma artistica di legatura giapponese divenuta col tempo una pratica sessuale estrema, che consiste nel legare più parti del corpo fino al collo. Mulè, arrestato sabato pomeriggio con l’accusa di omicidio volontario con dolo eventuale, poi derubricata in omicidio preterintenzionale, ha ottenuto gli arresti domiciliari, mentre l’ipotesi di reato nei suoi confronti è stata riformulata in omicidio colposo. La Procura, invece, aveva chiesto la conferma della custodia cautelare in carcere. “È stato un incidente, è stato un incidente, una disgrazia”, ha ripetuto come un mantra Mulè dinanzi al gip. Il professionista romano, molto conosciuto come fotografo ed esperto di tecniche sadomaso, ha spiegato agli inquirenti che la pratica sessuale che stavano praticando nel garage della Bufalotta, non era quella di provocare il piacere attraverso il soffocamento ma solo attraverso il “bondage”, il rimanere legati e in sospensione. Nessun commento sulla scarcerazione di Mulè da parte dei genitori della Caputo, già rientrati nella loro abitazione, e trincerati dietro un muro invalicabile di dolore e sofferenza. Quella avvenuta venerdì notte a Roma è la seconda tragedia che travolge la famiglia di Villa Baldassarri: cinque anni fa un fratello di Paola morì in un incidente stradale a soli 24 anni, travolto da un camion mentre era a bordo di uno scooter. I due, entrambi insegnanti in pensione, sono molto conosciuti in paese, anche per il grande impegno profuso nel sociale. L’intera comunità è ancora sotto choc: tutti ricordano Paola Caputo come una ragazza gentile e sorridente, che anche quest’anno aveva trascorso le vacanze estive a casa. 12 settembre 2011 Sesso mortale. Mulè dal gip ROMA – E’ previsto per questa mattina l’interrogatorio di Soter Mulè, l’ingegnere informatico 42enne di Roma, arrestato due giorni fa con l’accusa di omicidio volontario, poi mutata in omicidio preterintenzionale, di Paola Caputo, studentessa 24enne di Villa Baldassarri, frazione di Guagnano. La giovane ha perso la vita in un gioco erotico con lo steso Mulè e con un’amica, Federica Fantini, 23enne ora ricoverata in gravi condizioni presso l’ospedale Sant’Andrea di Roma. Al giudice per le indagini preliminari dovrà spiegare – è questa la tesi sostenuta dal suo legale – che il decesso di Paola è stato frutto di un incidente che nessuno poteva prevedere. Il fatto che le due ragazze fossero consenzienti potrebbe permettere di attenuare ulteriormente l’accusa in omicidio colposo. Le circostanze nelle quali è avvenuta la morte per soffocamento della giovane sono infatti riconducibili ad una pratica erotica sadomaso, lo shibari, antica forma di legatura artistica giapponese, oggi impiegata soprattutto in campo sessuale. Secondo le ricostruzioni, le due ragazze erano legate fra loro, ai due lati opposti di una corda che le avvolgeva e legava in più punti, tra cui il collo. Il fatto di essere avvolte nella stessa corda comporta che ai movimenti di una corrisponda un effetto sull’altra. Così è accaduto che allo svenimento dell’amica 23enne la corda che cingeva attorno al collo Paola si è ulteriormente tesa, fino a soffocare la giovane. Ad intervenire è stato lo stesso Mulè che, vedendo che per Paola non c’era già a da fare, ha preso un coltello dalla sua auto ed ha tratto in salvo Federica, la quale è ancora in gravi condizioni e potrebbe riportare danni cerebrali.

3 anni fa
Gruppo
Lazio, Roma
CERTIFICATO

Qui dal 30.05.2015 -
Storie maledette - bondage : quelle corde che serrano l'anima . di Franca Leosini

https://www.youtube.com/watch?v=1XDqzAjW8I0&ab_channel=TizVoxTP

3 anni fa
Gruppo
Lazio, Roma
CERTIFICATO

Qui dal 30.05.2015 -
Poi non mi riferisco naturalmente agli specialisti veri e lucidi del bondage che non pratico e non giudico, ma a coloro che ne abusano con sadismo o con confusione mentale indotta da droga o alcool o semplicemente con impreparazione.

3 anni fa
Singolo
Sardegna, Olbia Tempio
Qui dal 10.07.2020 -
Anche con una prodomme di lungo corso alcuni anni fa in Belgio durante una sessione e nello specifico con l'utilizzo di un anestetico, un uomo è morto.
Diciamo che quando si alza l'asticella con le pratiche e con i limiti, per quanto uno/a sia preparato scrupoloso e coscenzioso, una sicurezza al 100% non c'è.

3 anni fa
Gruppo
Lazio, Roma
CERTIFICATO

Qui dal 30.05.2015 -
Quotato da bratbrain,
L'acronimo che definisce il bdsm sicuro è SSC, sane, safe and consensual. Più o meno nel 2000 è nato un nuovo acronimo, Rack , ?Risk Aware Consensual Kink" che significa pratiche, giochi consensuali i cui partecipanti sono consapevoli che esisto [...]
Ma allora che fanno firmano un CONSENSO SCRITTO? Dico sul serio ma non credo che valga.

Ho delle serie perplessità sulla normalità e la morale di alcuni che propongono questi giochi in maniera avventata. magari fregandosene del risultato.

3 anni fa
Singolo
Puglia, Bari
Qui dal 14.08.2016 -
Quotato da susy_pier,
Gli eccessi di qualsiasi genere non ci sono mai piaciuti, rischiare la pelle per un gioco sessuale è inimmaginabile per noi.
Ci piace fare sesso ma ormai è passato di moda 😂😂😂😂
[...]
Far sesso è arcano e desueto.
Come qui si dimostra. 🙂

3 anni fa
Coppia
Friuli, Udine
CERTIFICATO

Qui dal 03.10.2020 -
Come coppia viviamo il bdsm ma non pratichiamo lo shibari, arte giapponese della legatura, che troviamo personalmente noioso. La pratica più rischiosa non è lo shibari in se, ma la sospensione del soggetto. Lo shibari si può praticare anche su manichini, per assurdo. La sospensione, se fatta male, può provocare l'effetto crocifissione (soffocamento). Quindi non la pratichiamo. Come non pratichiamo mai bdsm negli incontri.

3 anni fa
Singolo
Emilia Romagna,
Qui dal 15.01.2020 -
Quotato da Il_Boudoir,
Poi non mi riferisco naturalmente agli specialisti veri e lucidi del bondage che non pratico e non giudico, ma a coloro che ne abusano con sadismo o con confusione mentale indotta da droga o alcool o semplicemente con impreparazione. [...]
mi ricordo bene quel caso, si trattava di quel che in gergo viene definita una "sospensione bilanciata", mi limito a dire che lo shibari a certi livelli è assai rischioso, specie se l'esperto rigger (si chiama così chi lega) è così incosciente da non avere con sé un tagliasagole o anche una normalissima taglierina immediatamente a portata di mano e ben prima di iniziare a legare. Va detto inoltre che per un rigger le corde sono sacre anche perché necessitano di una certa preparazione, quindi cercherà di reciderle solo se costretto. Mi trovo d'accordo con il compilatore del post, ma il pericolo non è solo nel breathplay, le corde possono comprimere terminazioni nervose, vene o arterie provocando danni,per questo vengono tenuti corsi. Nel caso di Roma, pare fosse un rigger esperto, ma parimenti incosciente.

3 anni fa
Coppia
Friuli, Udine
CERTIFICATO

Qui dal 03.10.2020 -
Quotato da Nightofbo,
Quotato da Il_Boudoir,
Poi non mi riferisco naturalmente agli specialisti veri e lucidi del bondage che non pratico e non giudico, ma a coloro che ne abusano con sadismo o con confusione mentale indotta da droga o alcool o semplicemente con impreparazione. [...]
mi ricordo bene quel caso, si trattava di quel che in gergo viene definita una "sospensione bilanciata", mi limito a dire che lo shibari a certi livelli è assai rischioso, specie se l'esperto rigger (si chiama così chi lega) è così incosciente da non avere con sé un tagliasagole o anche una normalissima taglierina immediatamente a portata di mano e ben prima di iniziare a legare. Va detto inoltre che per un rigger le corde sono sacre anche perché necessitano di una certa preparazione, quindi cercherà di reciderle solo se costretto. Mi trovo d'accordo con il compilatore del post, ma il pericolo non è solo nel breathplay, le corde possono comprimere terminazioni nervose, vene o arterie provocando danni,per questo vengono tenuti corsi. Nel caso di Roma, pare fosse un rigger esperto, ma parimenti incosciente.
Concordo assolutamente. Se ricordi ci fu un altro caso di un delinquente che legò un tipo al cancello di una villa abbandonata E SE NE ANDÒ! Quando ritornò dopo diverse ore il tipo legato era morto soffocato. Allucinante! Non c'è giustificazione che tenga e infatti venne condannato. Ma perché ci sono, sia pur rari, episodi come questi? Perché avvengono al di fuori di una relazione d/s. Sono incontri episodici, spesso tra persone che neppure si conoscono, o solo superficialmente.

3 anni fa
Singolo
Emilia Romagna,
Qui dal 15.01.2020 -
Quotato da kardoegiovanna,
Quotato da Nightofbo,
mi ricordo bene quel caso, si trattava di quel che in gergo viene definita una "sospensione bilanciata", mi limito a dire che lo shibari a certi livelli è assai rischioso, specie se l'esperto rigger (si chiama così chi lega) è così incosciente da non avere con sé un tagliasagole o anche una normalissima taglierina immediatamente a portata di mano e ben prima di iniziare a legare. Va detto inoltre che per un rigger le corde sono sacre anche perché necessitano di una certa preparazione, quindi cercherà di reciderle solo se costretto. Mi trovo d'accordo con il compilatore del post, ma il pericolo non è solo nel breathplay, le corde possono comprimere terminazioni nervose, vene o arterie provocando danni,per questo vengono tenuti corsi. Nel caso di Roma, pare fosse un rigger esperto, ma parimenti incosciente.
Concordo assolutamente. Se ricordi ci fu un altro caso di un delinquente che legò un tipo al cancello di una villa abbandonata E SE NE ANDÒ! Quando ritornò dopo diverse ore il tipo legato era morto soffocato. Allucinante! Non c'è giustificazione che tenga e infatti venne condannato. Ma perché ci sono, sia pur rari, episodi come questi? Perché avvengono al di fuori di una relazione d/s. Sono incontri episodici, spesso tra persone che neppure si conoscono, o solo superficialmente.
beh nello specifico i due si conoscevano e quella non era certo la loro prima volta. Improvvisarsi in certe pratiche "che sembrano semplici" è pericoloso, parimenti farlo con eccessiva sicurezza. Il BDSM a mio vedere va vissuto con cognizione di causa ed il superamento di certi limiti deve avvenire con una sorta di naturalezza evolutiva, la ricerca del superamento ad ogni costo è innaturale, stupida e pericolosa, decisamente non SSC. Quanto al non conoscersi o solo superficialmente, è un approccio che neppure io approvo, a differenza del sesso vamilla, che contempla la botta e via, qui a non "conoscere e conoscersi" si rischia davvero molto.

3 anni fa
Coppia
Friuli, Udine
CERTIFICATO

Qui dal 03.10.2020 -
Personalmente ho avuto la fortuna di avere relazioni lunghe e di convivenza. Diciamo delle 24/7, per comodità. È il tipo di relazione perfetto per vivere il bdsm. Infatti per queste relazioni, nei paesi anglosassoni, non si parla più di SSC o di RACK, ma si usano altri acronimi. Perché? Perché in una relazione continuativa di convivenza saltano i parametri standard dell'SSC (safeword, contratto...). Le pratiche non sono fini a sé stesse ma inserite in una dinamica di coppia continua.

3 anni fa
Singolo
Emilia Romagna,
Qui dal 15.01.2020 -
Quotato da kardoegiovanna,
Personalmente ho avuto la fortuna di avere relazioni lunghe e di convivenza. Diciamo delle 24/7, per comodità. È il tipo di relazione perfetto per vivere il bdsm. Infatti per queste relazioni, nei paesi anglosassoni, non si parla più di SSC o di RACK [...]
mi permetto di guardarle con un certo sospetto, sebbe conosca diverse coppie che ne hanno fatto parte integrante del loro rapporto di coppia/convivenza con successo. Cmq stiamo divagando dal tipico originale

3 anni fa
Coppia
Friuli, Udine
CERTIFICATO

Qui dal 03.10.2020 -
Quotato da Nightofbo,
Quotato da kardoegiovanna,
Personalmente ho avuto la fortuna di avere relazioni lunghe e di convivenza. Diciamo delle 24/7, per comodità. È il tipo di relazione perfetto per vivere il bdsm. Infatti per queste relazioni, nei paesi anglosassoni, non si parla più di SSC o di RACK [...]
mi permetto di guardarle con un certo sospetto, sebbe conosca diverse coppie che ne hanno fatto parte integrante del loro rapporto di coppia/convivenza con successo. Cmq stiamo divagando dal tipico originale
No. Non sto divagando. Noi siamo una coppia bdsm convivente e certe tragedie non succedono tra chi ha questo tipo di relazione. Succedono tra chi pratica senza avere una vera relazione tra dom/domme e sub. Facci caso. Ma d'altronde per me sono solo dei "player" che giocano al bdsm.

3 anni fa
Singolo
Emilia Romagna,
Qui dal 15.01.2020 -
Quotato da zortonaldo,
Quotato da bratbrain,

Il punto é proprio quello. "Stasera briscola o bdsm? Cara, oggi ho già legato l'arrosto, facciamo briscola!"
🙂
sono tra filosofi esistenziali di altissimo livello 🙂

3 anni fa
Coppia
Lazio, Roma
Qui dal 03.01.2019 -
Una volta incontrammo una coppia e lei raccontò di una sua esperienza bondage. Il fatto è che uno pensa sempre al carattere mistico e spirituale di certe pratiche e quindi alla fine se la protagonista è un po' diciamo deboluccia di grammatica, si resta in po' scioccati dalla descrizione dei fatti, che nonostante gli anni ormai trascorsi, ricordo perfettamente che recitava testualmente: "m'ha legata come 'na lonza"
(Ps... non so se il sesso è finito in tragedia, probabilmente è finito in commedia)

3 anni fa
Singolo
Emilia Romagna,
Qui dal 15.01.2020 -
Quotato da zortonaldo,
Quotato da casualmente69,
Una volta incontrammo una coppia e lei raccontò di una sua esperienza bondage. Il fatto è che uno pensa sempre al carattere mistico e spirituale di certe pratiche e quindi alla fine se la protagonista è un po' diciamo deboluccia di grammatic [...]
Beh, del resto: se una è PORCA, ci sta che venga legata come una lonza! 🐷
Contorno? Patata, of course! 😄
lo vedi! Sei un filosofo suino 🙂

3 anni fa
Singolo
Emilia Romagna,
Qui dal 15.01.2020 -
Quotato da kardoegiovanna,
Quotato da Nightofbo,
mi permetto di guardarle con un certo sospetto, sebbe conosca diverse coppie che ne hanno fatto parte integrante del loro rapporto di coppia/convivenza con successo. Cmq stiamo divagando dal tipico originale
No. Non sto divagando. Noi siamo una coppia bdsm convivente e certe tragedie non succedono tra chi ha questo tipo di relazione. Succedono tra chi pratica senza avere una vera relazione tra dom/domme e sub. Facci caso. Ma d'altronde per me sono solo dei "player" che giocano al bdsm.
non sono del tutto d'accordo, c'è chi pratica bondage e shibari correttamente e non ha legami sentimentali con il/la sub. Le persone sono persone e non oggetti e/o giocattoli. Diciamo che certe cose è molto più difficile che si svolgano in una coppia perché si presume che il loro rapporto debba avere una forte componente di rispetto reciproco e legame affettivo. Poi ognuno è libero di vederla come gli pare. Io non mi sono mai spinto al di là di cose assai semplici e comunque nel pieno consenso e rispetto del partner. Sulla "vera relazione dom/sub" scusami, ma trovo sia un infelice scelta di termini, tu interroga 200 bdsmer e otterrai 200 risposte diverse, chiedi ad un praticante tipo e ad un goreano e vedi che salta fuori. Alla fine senza arzigogolare sui termini è terribilmente semplice: bisogna star bene in due, e avere riguardo l'uno per l'altro.

3 anni fa
Coppia
Friuli, Udine
CERTIFICATO

Qui dal 03.10.2020 -
Quotato da Nightofbo,
Quotato da kardoegiovanna,
No. Non sto divagando. Noi siamo una coppia bdsm convivente e certe tragedie non succedono tra chi ha questo tipo di relazione. Succedono tra chi pratica senza avere una vera relazione tra dom/domme e sub. Facci caso. Ma d'altronde per me sono solo dei "player" che giocano al bdsm.
non sono del tutto d'accordo, c'è chi pratica bondage e shibari correttamente e non ha legami sentimentali con il/la sub. Le persone sono persone e non oggetti e/o giocattoli. Diciamo che certe cose è molto più difficile che si svolgano in una coppia perché si presume che il loro rapporto debba avere una forte componente di rispetto reciproco e legame affettivo. Poi ognuno è libero di vederla come gli pare. Io non mi sono mai spinto al di là di cose assai semplici e comunque nel pieno consenso e rispetto del partner. Sulla "vera relazione dom/sub" scusami, ma trovo sia un infelice scelta di termini, tu interroga 200 bdsmer e otterrai 200 risposte diverse, chiedi ad un praticante tipo e ad un goreano e vedi che salta fuori. Alla fine senza arzigogolare sui termini è terribilmente semplice: bisogna star bene in due, e avere riguardo l'uno per l'altro.
Certo, non esiste LA definizione. Ma nom puoi essere dom solo il venerdì sera, e non nel tempo restante. Per questo per me la relazione di convivenza è essenziale. Riguardo le battute sono divertenti ma fuorvianti. Il rapporto d/s non è solo pratiche... è prima di tutto legame, dipendenza ed educazione.

3 anni fa
Singolo
Emilia Romagna,
Qui dal 15.01.2020 -
Quotato da kardoegiovanna,
Quotato da Nightofbo,
non sono del tutto d'accordo, c'è chi pratica bondage e shibari correttamente e non ha legami sentimentali con il/la sub. Le persone sono persone e non oggetti e/o giocattoli. Diciamo che certe cose è molto più difficile che si svolgano in una coppia perché si presume che il loro rapporto debba avere una forte componente di rispetto reciproco e legame affettivo. Poi ognuno è libero di vederla come gli pare. Io non mi sono mai spinto al di là di cose assai semplici e comunque nel pieno consenso e rispetto del partner. Sulla "vera relazione dom/sub" scusami, ma trovo sia un infelice scelta di termini, tu interroga 200 bdsmer e otterrai 200 risposte diverse, chiedi ad un praticante tipo e ad un goreano e vedi che salta fuori. Alla fine senza arzigogolare sui termini è terribilmente semplice: bisogna star bene in due, e avere riguardo l'uno per l'altro.
Certo, non esiste LA definizione. Ma nom puoi essere dom solo il venerdì sera, e non nel tempo restante. Per questo per me la relazione di convivenza è essenziale. Riguardo le battute sono divertenti ma fuorvianti. Il rapporto d/s non è solo pratiche... è prima di tutto legame, dipendenza ed educazione.
con il dovuto rispetto quello è " l'equilibrio" della vostra coppia e vivaddio che lo avete, ma ogni coppia è un piccolo ecosistema a sé con dinamiche ed equilibri suoi. Non è una regola, è semplicemente il modo che funziona per voi (e non è poco). Generalizzare trovo sia fuorviante. Quanto ai master o slave part-time, credo a questo tu ti riferisca, questa storia del dominante a tempo pieno non la condivido, semplicemente perché la trovo inapplicabile...historie d'O è un libro, un romanzo, un opera di fantasia. Ripeto ogni coppia è un equilibrio a sé stante, quel che fanno gli altri e come lo vivono lo sanno loro e loro soltanto.

3 anni fa
Coppia
Emilia Romagna, Ferrara
Qui dal 29.07.2017 -
Noi siamo una coppia Dom/sub, dove il rapporto di appartenenza, dipendenza ed educazione, lo viviamo 24/7. Ma la nostra non e’ una relazione anche fisica bdsm 24/7: abbiamo molti momenti vanilla, e frequentiamo molte persone vanilla. Non viviamo solo di “famolo strano”, nonostante sia tra i nostri pruriti principali.
La scena bdsm, e’ talmente ampia e complessa, che risulta eccitante e coinvolgente, anche solo invitare “amici” a prendere un aperitivo, mentre la lei di coppia, serve gli ospiti, rimanendo nuda, ed in ginocchio 🤷‍♂️: e’ l’atmosfera che si crea, che rende particolare un momento di per se “normale”.
Ciò premesso, da anni, “pratichiamo” tutto (o quasi, anche noi abbiamo dei limiti e delle repulsioni), sia in coppia, che con altre/altri, che ai play party: dall’esibizionismo a guinzaglio, al pet play, allo shibari, whipping… e la lei di coppia che con altri e’ switch, spesso inverte i ruoli 🙃 ed adora calpestare i maschietti, anche… sul pisellino/pisellone (e assicuriamo che nessuno e’ mai stato lesionato, anzi tutti vogliono ripetere l’esperienza 😝).
Usando il cervello, il buon senso, non improvvisando mai, e facendo dell’acronimo SSC la regola principale del gioco, non abbiamo mai avuto problemi o complicazioni.
Riteniamo che gli incidenti che avete descritto, siano casi limite, come in qualsiasi situazione che la fantasia stimola, se con estrema superficialità, qualcuno ha perso la lucidità, e si e’ fatto prendere da dinamiche/pratiche non conosciute.


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