Come intendiamo “NOI” il sesso.

Ho sempre visto il sesso come un appagamento dei sensi, la voglia di condividere è trasformare il ?piacersi? in ?piacere?, il mettere in mostra la nostra voglia di esibizionismo, il tramutare fantasie erotiche in realtà.

Ultimamente invece noto sempre più spesso, il voler trovare a tutti i costi un modo di generalizzare, e quindi trovare attraverso percentuali, il modo di individuare il giusto o sbagliato a secondo che siano in tanti o in pochi coloro che condividono il nostro modo di intendere o vivere il sesso. Perdendo quell?intimità che dovrebbe invece appartenere al singolo ( singolo in senso generico ) fregandosene di come lo intendono o lo vivono gli altri, senza doverci omologare soltanto perché la maggioranza lo vive in un determinato modo.
Dov?è la trasgressione se debbo adeguarmi ai più?
Che importanza può avere per me che voglio vivere il sesso secondo i miei desideri, come lo fanno o lo pensano la maggioranza?

Trovo invece attinente parlare di come ognuno di noi intende e vive il sesso, perché questo servirebbe a condividere e cogliere le sfaccettature di un nostro personale modo di intendere il sesso, in piena trasgressione, pur rispettando il modo in cui lo intendono e vivono gli altri, ma che nulla deve cambiare al mio spazio ne io debbo cambiare nulla al loro.

A voi tutti chiedo quindi di renderci partecipi, di come voi intendete e vivete il sesso, nel vostro spazio sessuale.

Il sesso è l’arte di controllare la mancanza di controllo.
(Paulo Coelho)

In principio era il verbo. No, in principio era il sesso.
(Antonio Gramsci)

Risparmiate l’acqua, fate la doccia con un amico.
(Mae West)

Le donne recriminano sul sesso più degli uomini. Le loro lamentele si dividono in due grandi categorie:
1) Non abbastanza
2) Troppo.
(Ann Landers)

Nella vita non importa con chi vai, ma con chi vieni.
(Anonimo)

Caro @Ade, in rete ho trovato questo passaggio, mi ci identifico abbastanza:

"Quando sale, desiderio fisico a parte, la voglia di fare l’amore?
A me succede quando siamo ‘vicini’ anche senza toccarci, quando lo guardo e lo vedo sempre bello ed attraente, quando ascolto le parole che mi rivolge con il tono dolce con cui le proferisce, quando mi dimostra la sua sensibilità ed il suo equilibrio attimo per attimo, in ogni aspetto della vita.
Quando si racconta, quando mi guarda e vedo nei suoi occhi amore ed ancora amore, quando percepisco che sta provando in simultanea tutte le sensazioni che sto provando io per lui.
Quando mi fa ridere, capacità rara che possiede in abbondanza, come mi conferma spesso con delle gag improvvisate. Potrebbe sembrare, in apparenza, una dote trascurabile ed invece è determinante in un ménage, perché fa buon sangue, rasserena, ben dispone.
Adoro, insomma, il suo essere originale, leggero, scanzonato. Nello stesso tempo ammiro la sua capacità di emozionarmi: tenero, romantico, mai stucchevole.
Tutto ciò, oltre a farmi sentire sentimentalmente realizzata ed estremamente felice, mi procura quel certo ‘pizzicorino’. Con grande semplicità.
Penso di essere una persona solare e spontanea, capace di provare soddisfazioni e gioie anche nelle piccole cose, lontana anni luce da quelle figure cervellotiche e/o tormentate che spesso imperversano nei romanzi e nei film di successo.
Sono fatta così e, incredibile a dirsi, sono anche felice così. Sono l’esatto contrario di quelle donne complicate ed imperscrutabili, incastrate fra amori combattuti e travagliati, da prendi e lascia decine di volte, con uomini ‘maledetti’ o indecifrabili.
Nella mia imbarazzante linearità di comportamenti, una bella risata di cuore, dicevo, spesso mi fa salire quel pizzicorino, al punto di accelerare le operazioni di avvicinamento al talamo se, in un certo qual modo, “previste”, o addirittura farle sorgere d'emblée.
E’ a quel punto che mi piace fargli sorridere da vicino gli occhi, guardandolo con complicità, prima di passare alla parte preferita della giornata, quasi sempre la sera: quella delle parole sussurrate con voce suadente e delle coccole, che facciamo precedere ai preliminari veri e propri.
Forse è per questo insieme che mi sento scoppiare il cuore, pieno d’amore per lui.
Il prosieguo è la 'traduzione' fisica di quello che sto provando a livello psicologico".

Questo riguarda il sesso 1:1, ma credo sia un'ottima base anche e soprattutto per quello "allargato", nel senso che in mancanza di tutte quelle prerogative, cioè in poche parole di un amore a prova di bomba (ma non del Fato, quello non esiste) avventurarsi nei giochi sia più che rischioso, sia da sconsiderati.
Pallina

Grazie Pallina, mai descrizione fu più chiara della tua.
Questo è ciò che “IO” intendo per sensazioni personali, che se ne fregano di rientrare o meno nelle percentuali di preferenza, o di ciò che altri possono pensare. Questo è vivere per se stessi, per il proprio piacere e per il piacere di chi amiamo.

Per me è molto importante il corpo è il suo linguaggio. Il linguaggio del corpo non mente mai. Ed è partendo da quel linguaggio che vivo le mie esperienze anche sessuali, le mie fantasie, il mio piacere e della mia compagna ( se pur del momento ). Per vivere al meglio la sessualità, necessito dei segnali della mia partner, perché il mio piacere nasce dal suo piacere e desiderio.

Ho trovato in rete questo testo, che ritengo molto vicino al mio pensiero:

Tutti noi comprendiamo, usiamo, seguiamo il linguaggio del corpo. Ma, il più delle volte, lo ignoriamo o lo eseguiamo inconsciamente. Il corpo non mente, non ne ha bisogno e anzi, il suo scopo è proprio essere di facile comprensione.
Per vivere in gruppo è necessario, per la sopravvivenza, la COMUNICAZIONE tra i membri: non esistono vertebrati che vivono in gruppo che non comunichino in qualche maniera con i propri simili.
Per questo, ogni specie ha codificato una serie ben precisa di gesti e comportamenti, che vanno sotto il nome generico di “linguaggio non verbale”, attraverso il quale ogni appartenente a quella precisa specie sa in modo ESATTO cosa l’altro individuo sta esprimendo, nel bene e nel male.
Gli esseri umani hanno un senso di etica per cui si ritiene che ingannare è negativo – anche se, purtroppo, è il contrario: chi sa mentire bene ha spesso più successo di chi è sempre sincero.
La nostra specie era abile a comunicare in modo gestuale qualche centinaio di migliaio di anni fa, quando non esistevano i linguaggi complessi e bisognava capire in pochi istanti se l’altro essere umano di fronte a noi era un nemico o un amico. Successivamente nacque la parola complessa, che sostituì, per la maggior parte dei discorsi, il linguaggio del corpo.
Ma questo esiste tuttora e tutti lo usiamo! Per lo stesso motivo di cui sopra – la vita in gruppo – la razza umana ha imparato, con la parola, a MENTIRE con una capacità sorprendente, tanto che in casi particolari – gli attori che recitano un ruolo preciso – è arduo per tutti capire se la persona sta dicendo la verità o no. Insomma, la parola si presta all’inganno con facilità: basta non dire la verità e l’altra persona, se non ha assistito al fatto, può credere senza esitazione a ciò che le viene raccontato.
D’altra parte, anche se la parola si manipola subito, con il corpo NON VALE AFFATTO! Per centinaia di migliaia di anni il corpo ha detto la verità, perché da questo dipendeva la sopravvivenza del singolo e, a lungo andare, della specie e non bastano poche migliaia di anni di “parole e linguaggio” per cancellarne gli effetti.
Insomma, anche i più bravi bugiardi si tradiscono e comunicano la verità, ma non lo fanno a parole né in modo volontario: lo fanno con il corpo. Ma il linguaggio del corpo non ha come scopo solo quello di scoprire i bugiardi, possiamo usarlo per tanti fini molto più interessanti, cioè i motivi per cui è nato: la comunicazione efficace.
Il nostro corpo infatti, ci piaccia o meno, rivela SEMPRE, sia quando qualcosa ci piace, sia quando la detestiamo. Ignora senza problemi il bon
ton, la buona educazione e le regole del quieto vivere, “dicendo”, nel suo linguaggio schietto e privo di parole, cosa pensa in qualsiasi situazione. È risaputo che la comunicazione non verbale pesa per il 93% all’interno di un colloquio, mentre il verbale è solo il 7%: non importa COSA si dice, ma COME lo si dice!
Ma non è sempre facile capire il perché: a volte capiamo l’emozione del nostro interlocutore ma fraintendiamo completamente la ragione di questa emozione. Facciamo un esempio.
ERRORE DI OTELLO
Prendiamo a prestito dal dottor Paul Ekman questo principio. Otello, nella tragedia scritta da Shakespeare, uccise l’amata Desdemona per
gelosia, convinto che la tradisse con Cassio. Otello va da lei con l’intenzione di ucciderla. Lei gli chiede di parlare con Cassio per testimoniare la sua innocenza, ma Otello replica di averlo già ucciso. A quel punto lei piange disperata per tutta la faccenda, ma lui equivoca e attribuisce il pianto alla morte di Cassio, suo presunto amante. L’emozione di disperazione di Desdemona era corretta, e Otello aveva capito bene.
Ma il MOTIVO del pianto era del tutto sbagliato. Spesso ci facciamo fuorviare dall’intuito e dalle emozioni. Ma per quanto possiamo essere precisi nel definire l’emozione altrui nei dettagli non possiamo leggere nella mente! Per non cadere nell’errore di Otello è bene ricordarlo.

Un libro che cambia ogni volta che lo leggi

Quotato da esperanzadescobar,

per mè il sesso è una valvola di sfogo 😄 da adolescente mi bastava andare a correre col il ktm,purtroppo non ho più moto da cross per cui faccio sesso ogni tanto 😄

Se posso, cosa ti fa sfogare il sesso, come lo vivi, cosa te lo fa piacere ?

Quotato da mishaemasha,

Un libro che cambia ogni volta che lo leggi

Se ti va, di cosa parla questo libro, chi sono i protagonisti, che avventura vivono, che messaggio ricevono e che messaggio danno?

Grazie esperanzadescobar 🙏

Quotato da Ade-69,

Quotato da mishaemasha,

Un libro che cambia ogni volta che lo leggi

Se ti va, di cosa parla questo libro, chi sono i protagonisti, che avventura vivono, che messaggio ricevono e che messaggio danno?

Ade ho letto pallina e non potrei eguagliare le emozioni che riesce a comunicare! La mia esperienza del sesso è stata così multiforme e la coppia mishaemasha è così stranamente assortita che mi è veramente difficile concretizzare un messaggio come ha fatto lei!

Io oggi grazie a masha non sono più ricattato dal mio cazzo !non rinnego niente di quello che ho fatto perché sono convinto che fare l amore ha una importanza nell infinitesimamente piccolo !( le cellule ) e nell enormità ( l universo)

Sono etero e ho dedicato al piacere di stare con le donne una fetta considerevole della mia vita è del mio cervello , scopate stratosferiche e storie pazzesche ma il mio piacere è sempre stato alla fine la vicinanza ,lo scoprire questa persona dell altro sesso conoscerla e farsi conoscere , non solo la incomparabile sensazione che provi quando hai il cervello vuoto e senti di non avere bisogno di nulla

In realtà non sono mai stato infedele ...solo egoista, perché, una volta premuto il limone fino all ultima goccia sono sempre scomparso ,lasciavo o mi facevo lasciare 😮

Solo molto più tardi ho trovato la mia sheerazade che notte dopo notte ,favola dopo favola fa si che io stia ancora qui ,non per dividere l affitto ma per sentire ancora un altra storia! 💗 💗 💗

Quotato da mishaemasha,

Quotato da Ade-69,

Quotato da mishaemasha,

Un libro che cambia ogni volta che lo leggi

Se ti va, di cosa parla questo libro, chi sono i protagonisti, che avventura vivono, che messaggio ricevono e che messaggio danno?

Ade ho letto pallina e non potrei eguagliare le emozioni che riesce a comunicare! La mia esperienza del sesso è stata così multiforme e la coppia mishaemasha è così stranamente assortita che mi è veramente difficile concretizzare un messaggio come ha fatto lei!

Io oggi grazie a masha non sono più ricattato dal mio cazzo !non rinnego niente di quello che ho fatto perché sono convinto che fare l amore ha una importanza nell infinitesimamente piccolo !( le cellule ) e nell enormità ( l universo)

Sono etero e ho dedicato al piacere di stare con le donne una fetta considerevole della mia vita è del mio cervello , scopate stratosferiche e storie pazzesche ma il mio piacere è sempre stato alla fine la vicinanza ,lo scoprire questa persona dell altro sesso conoscerla e farsi conoscere , non solo la incomparabile sensazione che provi quando hai il cervello vuoto e senti di non avere bisogno di nulla

In realtà non sono mai stato infedele ...solo egoista, perché, una volta premuto il limone fino all ultima goccia sono sempre scomparso ,lasciavo o mi facevo lasciare 😮

Solo molto più tardi ho trovato la mia sheerazade che notte dopo notte ,favola dopo favola fa si che io stia ancora qui ,non per dividere l affitto ma per sentire ancora un altra storia! 💗 💗 💗

Grazie mishaemash

Mmmm dal mio punto di vista il sesso è l'ultimo passo di un percorso e il primo passo di un altro percorso.
Non è facile da scrivere il mio punto di vista ma la prima volta che faccio sesso con qualcuno è inizio e fine contemporaneamente.

il sesso per me è come fare alpinismo: può essere la conquista della vetta oppure raggiungere il campo base. dopo aver incontrato la mia lei ho raggiunto la vetta e penso anche lei quindi abbiamo raggiunto una vetta. su quello sperone abbiamo imparato ad intenderci con uno sguardo e a litigare sulle fattezze di un quadro. i nostri figli ci hanno impiegato un pò a comprendere che noi ci amiamo al tal punto da poter litigare su una cavolata visto che sulle cose serie vibriamo all'unisono. Per quanto riguarda il sesso trasgressivo siamo al campo base. Lei sa di me qui, mi da pure foto da postare, ogni tanto legge ma non è convinta e io la rispetto e rimango un voyeur. Lei guarda gli uomini belli e interessanti e io le donne. Poi nelle fantasie di coppia giochiamo a farne di tutti i colori con l'aiuto dei vari toys che procuro al sex shop di fiducia e che lei rinomina con nomi maschili. durante questi giochi mi sono accorto che a letto le piacciono gli uomini etero e assolutamente devoti alla fica. Non mi lamento anche se ogni tanto guardo la vetta e sento che il tempo fugge....