Uniti contro l'omofobia
Attualità 17.05.2012 6 | Canali: coppie gay trans news
Dal 2007, ogni 17 maggio, si celebra la Giornata Internazionale contro l'Omofobia e la Transfobia o IDAHO, acronimo di International Day Against Homophobia and Transphobia.
L'obiettivo di questa ricorrenza, istituita dall'Unione Europea, è quello di promuovere e coordinare eventi internazionali di sensibilizzazione sul tema dell'omosessualità e prevenzione del fenomeno dell'omofobia.
Ideata da Louis-Georges Tin, curatore del Dictionnaire de l’Homophobie, la prima Giornata Internazionale contro l'Omofobia ha avuto luogo il 17 maggio 2005, a 15 anni esatti dalla rimozione dell'omosessualità dalla lista delle malattie mentali nella classificazione internazionale (ICD) pubblicata dall'Organizzazione Mondiale della Sanità.
Nel 2007, anche in seguito al riacutizzarsi in alcuni Paesi del fenomeno dell'omofobia, l'Unione Europea si rese conto della necessità di tutelare la diversità di genere con una sorta di accordo formale tra gli Stati membri dell'Unione, invitati dal Parlamento Europeo ad impegnarsi contro qualsiasi tipo di discriminazione - personale, politica, sociale - ai danni degli omosessuali e a legiferare in direzione di una sempre maggiore ed effettiva integrazione di gay, trans e coppie di fatto nel tessuto sociale.
Moltissime le iniziative organizzate in Italia dall'associazione Arcigay che, al grido di "Io denuncio", promuove il ricorso alla denuncia come strumento di contrasto all'omofobia ed invita tutta la comunità lgbt italiana ad abbattere il muro di omertà e di silenzio che favorisce il proliferare della violenza e della discriminazione sessuale.
Purtroppo, oltre alle battaglie promosse dalle Associazioni di settore per il leggittimo riconoscimento dei diritti civili, in Italia si fa molto poco per rendere effettive le direttive dell'Unione Europea; ad oggi, risultiamo infatti essere uno dei pochi paesi del mondo civilizzato in cui non c'è alcun riconoscimento normativo per le coppie dello stesso sesso, ed in cui anche il dibattito intorno al tema è fiacco e spesso strumentalizzato.
LE UNIONI GAY NEL MONDO
Recentemente il presidente Obama ha sconvolto l'America dichiarandosi favorevole ai matrimoni gay. Per la prima volta nella storia un presidente americano ha avuto il coraggio, la lungimiranza politica ed il buonsenso di esprimere un pensiero che interpreta lo spirito dei tempi presenti.
Recentemente il presidente ha sconvolto l'America dichiarandosi favorevole ai matrimoni gay. Per la un presidente americano ha avuto il coraggio, la lungimiranza politica ed il buonsenso di esprimere un pensiero che interpreta lo spirito dei tempi presenti.Negli Stati Uniti non esiste una legge federale che riconosca i matrimoni tra persone dello stesso sesso, ma i gay possono sposarsi in 6 Stati degli Usa (New York, Iowa, Connecticut, Vermont, Massachusetts e New Hampshire). In vari altri Stati, se i matrimoni non sono legali, lo sono le unioni civili, che garantiscono diritti e responsabilità molto simili a quelle del contratto matrimoniale. In totale, 31 Stati del Nord America, hanno imposto restrizioni costituzionali, che limitano il diritto del matrimonio solo alle coppie eterosessuali.
Nel resto del mondo, i matrimoni omosessuali sono possibili in Argentina, Canada e Sudafrica. Sono riconosciuti nello Stato di Alagoas in Brasile, a Città del Messico (ma non nel resto del Paese), in Israele e nei Paesi caraibici che facevano parte del Regno d’Olanda. L’Australia riconosce i matrimoni gay solo se un membro della coppia ha cambiato sesso subito dopo aver contratto il matrimonio.
In Europa i gay possono sposarsi in Belgio, Norvegia, Olanda, Spagna, Portogallo, Svezia e Islanda. In altri Paesi, come la Francia e il Regno Unito, se ne discute da tempo.
E la nostra povera Italietta cosa farà in proposito?
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