Un passo in avanti, due indietro
cultura 04.11.2024 21 | Canali: porno
C'è un mondo che esiste, che tutti conoscono, che tutti frequentano, ma da cui tutti si tengono lontani. Eppure, se lo cercate bene, lo trovate ben nascosto sotto il tappeto di ogni casa italiana. E' il Porno, o come si scrive oggi P**n0.
D'altronde, se non si vuole essere "nascosti" dagli algoritmi di qualsiasi piattaforma online non si hanno alternative, perchè parlare di Sesso (anzi, S3**0) è come sappiamo generalmente vietato, se non espressamente, almeno velatamente. Se prima ad essere Tabù era il Sesso in quanto tale e oggi finalmente sdoganato, adesso Tabù ci sono diventate le parole che quel mondo lì lo descrivono.
E allora succede che orde di Influencer e Content Creator si vedono costretti ad usare termini "mascherati" per riferirsi a qualsiasi cosa abbia a che fare con un c4**0 e una vag*1na, e ad affrontare argomenti della sfera sessuale anche molto importanti in modi così tanto edulcorati e infantili, che non sai più se stai vedendo un video su come utilizzare correttamente un SexToy o una puntata di Art Attack. Fatto?
Non c'è da stupirsi, di recente Ins***am ha cominciato ad essere ancora più stringente riguardo quello che può essere pubblicato sulla sua piattaforma, arrivando a bannare diverse pagine importanti di divulgazione della sfera sessuale (riammettendole successivamente) ma limitandone la copertura. Per carità, ogni piattaforma decide i propri paletti e in questo, non c'è nulla di sbagliato.
E allora succede che il Porno (ops, scusate, il P**n0) sparisca persino da qualsiasi ricerca, statistica o indagine di mercato. Se scrivete termini "inappropriati" su Youtube, Google o affini, non vi verrà mostrata alcuna ricerca predittiva correlata. Se volete sapere quali siano i Siti per Adulti più cliccati d'Italia (ci state sopra in questo momento, tranquilli :P ) tali statistiche ufficiali spariscono. E anche quando questi siti sono tra i più cliccati in termini assoluti, da una classifica Generale, vengono del tutto oscurati. Eppure, sarebbe anche antropologicamente interessante scoprire che il "sito per adulti nero quello con il logo mezzo arancione pieno di video di un certo tipo" sia più visitato del sito "marrone con la figura di un uomo vestito di bianco che saluta dallo Stato più piccolo del mondo".
E allora succede che l'Italia presenti una Legge che preveda l'accesso ai Siti per Adulti solo attraverso un documento d'identità che ne verifichi la maggiore età, in barba alla sicurezza, alla privacy e alla libertà di usufruire di un servizio che, ricordiamolo, è legale (per ora).
Intendiamoci, siamo dell'idea che i minori debbano assolutamente stare lontani dal P**n0, così come dai coltelli in cucina, dalle chiavi della macchina e dagli attrezzi di bricolage, trapano compreso. Tuttavia, che le persone non siano disposte a fornire l'identificazione sito per sito anche quando rimangono su un portale governativo sicuro, lo ha confermato anche Solomon Friedman, il titolare del "sito per adulti nero quello con il logo mezzo arancione bla bla...". Parlando di una norma simile introdotta in Louisiana: "succederà che le persone non si adegueranno e andranno su siti non conformi. Questo da una parte non tutelerà i giovani, dall'altra metterà in ulteriore pericolo gli adulti, perché li spingerà negli angoli meno regolamentati e più oscuri di Internet". Fino a che i nostri legislatori non scopriranno che i siti porno più visitati oggi sono Google Immagini e Twitter.
In Italia si parla di P**n0 solo in due casi, quando è in forma di redenzione e quando si veste di folklore: la ex-pornostar e la Coppia Libertina. Mentre con la prima si percorre la strada della compassione, con l'altra si va verso la strada della derisione, della maschera arlecchiniana di cui prendersi gioco. Verrà mai il giorno in cui questo Paese farà pace con il Sesso e con il mondo dell'intrattenimento per Adulti: ovvero il Porno? Verrà il giorno in cui tutto il settore sarà trattato al pari di quello del Cinema, dei Videogiochi e della Musica, senza doverlo nascondere sotto il tappeto di tutte le case italiane dando la colpa agli algoritmi? Arriverà il giorno che potremo ricominciare a parlare di sesso senza dover scomodare fatine e apine?
La vediamo dura, ma sappiamo che per ogni parolaccia detta sull'Internet, un algoritmo da qualche parte muore. E allora è meglio cominciare: cazzo, fica, sborra, fisting, sadomaso, pompino, culo, sesso anale, ditalini, doppia penetrazione, dildo, scambio di coppia, BDSM, orgia, tette, cumshot, ingoio, pissing.....
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