Umiliazione e BDSM: perché ci piace sottomettere ed essere sottomessi?
BDSM 22.07.2024 55 | Canali: bdsm bondage sadomaso sottomissione
L'acronimo BDSM racchiude in sé un'ampia varietà di pratiche erotiche, che spaziano dal bondage, ossia l'uso di legature, bavagli e altri oggetti di costrizione fisica, al sadomaso, cioè il dare e ricevere piacere attraverso il dolore fisico e le umiliazioni mentali e proprio quest'ultimo aspetto è spesso tema di interessanti discussioni anche all'interno del nostro Forum, dove gli utenti più volte si sono trovati a confrontarsi sulla psicologia che è alla base dei giochi di sottomissione e umiliazione tra i partner.
Ma perché ci piace tanto sottomettere ed essere sottomessi?
L'essenza dell'umiliazione nel BDSM
Iniziamo col chiarire che l'umiliazione nel BDSM non è affatto una questione semplice, anche perché ciascuno la vive in modo differente e con diverse connotazioni in base ai propri gusti e alle proprie fantasie sessuali. A prescindere dalle modalità e dalle preferenze individuali, possiamo definire queste pratiche come una sorta di gioco psicologico che può manifestarsi in molteplici forme, sia verbali che fisiche, e può coinvolgere una vasta gamma di esperienze.
C'è, per esempio, chi gode nell'essere insultato, chi ama subire umiliazioni in pubblico, o ancora essere "costretto" a fare atti che, nella vita quotidiana, potrebbero suscitare imbarazzo o persino disgusto.
Le diverse forme di umiliazione in ambito BDSM
L'umiliazione è in molti casi una componente essenziale nei rapporti di tipo BDSM. Se è vero che non si tratta di un elemento presente in tutte le relazioni di questo tipo (tanti, per esempio, praticano il bondage come forma di costrizione e deprivazione sensoriale senza per questo ricercare l'aspetto umiliante), si assiste sempre più spesso alla diffusione di giochi che trovano proprio nell'umiliazione il motore primario dell'eccitazione.
È interessante però, a tal proposito, osservare l'ampia varietà di situazioni che possono essere ricollegate a questo mondo. L'umiliazione verbale, per esempio, pone al centro dell'attenzione le parole utilizzate nel rapporto, quindi l'uso di termini offensivi e denigratori e di epiteti ingiuriosi che fanno scattare, nel sottomesso, un potente meccanismo di eccitazione, rafforzando la posizione di chi invece sta dominando, ma che non necessariamente sfociano in altre pratiche. Nell'umiliazione fisica, invece, si ricorre a gesti e azioni che evidenziano la sottomissione dello schiavo, come per esempio schiaffi e calci, l'obbligo di stare in ginocchio davanti al Padrone o alla Mistress, o ancora atti ritenuti umilianti anche da un punto di vista "culturale" come il leccare i piedi ed essere calpestati, mentre in altre situazioni si sfocia nella degradazione più spinta, per esempio nei cosiddetti giochi di "human toilet".
L'umiliazione può infine raggiungere vette ancora più alte quando riguarda pratiche sessuali vere e proprie, come la penetrazione forzata o il cuckolding, dove la parte sottomessa gode nel vedere il partner fare sesso con un'altra persona e addirittura diventare oggetto del piacere di entrambi.
I motivi di questa attrazione
Ma perché alcune persone trovano così eccitante l'umiliazione nel contesto del sesso o del BDSM? Le ragioni possono essere molteplici e personali e, finché non sfociano in comportamenti patologici, non vanno stigmatizzate in alcun modo.
Per alcuni, il desiderio di essere umiliati potrebbe essere legato semplicemente al piacere di abbandonare il controllo nelle mani del partner dominante, come spesso accade in profili di persone che nella vita quotidiana rivestono ruoli di grande responsabilità, per poi lasciarsi andare nell'intimità alle pratiche più mortificanti. Per altri, invece, la motivazione è tutta nell'istinto a esplorare i propri limiti e le proprie fantasie più oscure senza tabù, connotando l'umiliazione come una delle mille facce della sessualità. Le preferenze individuali, insomma, possono variare tantissimo e non esiste una "giusta" o "sbagliata" motivazione per praticare l'umiliazione consensuale.
L'importanza del consenso e della sicurezza
Abbiamo parlato di umiliazione consensuale non a caso: come tutto ciò che rientra nella sfera del BDSM e della sessualità in genere, infatti, anche le pratiche di sottomissione e degradazione sono strettamente legate al tema del consenso e della sicurezza. L'umiliazione può essere considerata infatti una forma di "edge play", ovvero un gioco che si avvicina ai limiti fisici e mentali di una persona, ma nel quale non vanno mai superati i confini oltre i quali i partecipanti possono essere danneggiati, non solo fisicamente ma anche psicologicamente.
Tutto ciò che nel BDSM viene definito come "forzato", infatti, è frutto di un accordo tra le parti e di una comunicazione aperta in cui tutti i limiti vengono definiti a priori. Umiliare il partner o essere umiliati può essere molto eccitante, ma è fondamentale che ciascuno accetti il suo ruolo e che si stabiliscano una safeword e altri segnali di sicurezza per garantire un'esperienza positiva e sicura per entrambi.
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