Transgender al top
costume 10.04.2012 20 | Canali: trans
Sensuali, affascinanti, misteriose. Gli stilisti impazziscono per loro e le passerelle, dopo il terremoto iniziale, hanno smesso di tremare ed accolgono gioiose il passo fiero e deciso di quelle che, sotto l'egida protettrice di alcuni grandi nomi, hanno sfondato nel mondo dell'alta moda.
Isis, Lea T, Valentijn De Hingh, Jenna Talackova sono nomi destinati ad entrare nella storia del fashion perchè ne hanno riscritto la trama. Ciascuna ha il proprio vissuto ed una storia diversa da raccontare ma qualcosa le accomuna: l'essere transgender.
La prima transessuale (dichiarata nel 1961) che è riuscita a diventare un personaggio pubblico è l'inglese April Ashley.
Nata nel 1935 come Toni Jamieson, sin dall'adolescenza, con i genitali ridotti ed i caratteri sessuali di genere praticamente assenti, capiì di essere nata nel corpo sbagliato e con un sesso che non gli apparteneva. Inizialmente si dedicò al travestitismo poi, raggiunta la maggiore età, si recò a Casablanca per cambiare sesso e, dopo un'operazione che le costò quasi la vita, riuscì nell'intento di trasformarsi in April Ashley.
Debuttò nel mondo del cinema sotto mentite spoglie, fu modella per Vogue ed il suo primo matrimonio fu annullato a causa del certificato di nascita che attestava la sua originaria identità maschile. April Ashley si impegnò in moltissime battaglie per rivendicare il diritto ad una vita trasparente; ora vive tranquilla nei pressi di Londra ed ha riassunto tutta la sua epopea nell'auotobiografia: "The First Lady".
Oggi qualcosa sembra essere cambiato. Molti dei tabù che hanno condizionato la vita delle pionere del transgenderismo si sono infranti sull'evidenza di un fenomeno sempre più popolare.
Qualche giorno fa abbiamo appreso che la ex tata di Obama amava travestirsi da donna e, dopo anni di misteri, è finalmente riuscita a cambiare sesso.
Jenna Talackova, la transgender aspirante Miss Universo, grazie ad una maestosa petizione on-line, è riuscita a farsi riammettere al concorso dopo essere stata espulsa per aver omesso la sua vera identità biologica.
Isis, Lea T, Valentijn De Hingh sono contese dai migliori stilisti, sfilano in bikini, partecipano a talk show televisivi e condividono apertamente con l'opinione pubblica la gioia di potersi finalmente proporre come donne. Tutte affermano di aver capito che sarebbero arrivate a cambiare sesso già dall'infanzia. Complice la bellezza ed un fascino magnetico sono riuscite a sfondare delle porte che sembravano irrimediabilmente sbarrate. Uno su mille ce la fa .... ma la guerra si vince a suon di piccole battaglie.
Probabilmente la casistica è troppo ridotta per credere che l'umanità sia pronta a ragionare oltre il dualismo dei generi e forse il mondo della moda, capriccioso ed effimero, non può essere considerato come parametro di un cambiamento epocale. Ma aumenta il numero di coloro che, pur non essendo protetti dalla celebrità, scelgono senza remore di fare outing circa la loro condizione di trans, lottando per la propria realizzazione personale che implica l'accettazione di sè, la soddisfazione sentimentale e la realizzazione professionale.
Voi che ne pensate amici?
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