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news 09.04.2013 5 | Canali: bisessualità omosessualità gay LGBTQ lesbiche
Outing e sono felice!
news 09.04.2013 5 | Canali: bisessualità omosessualità gay LGBTQ lesbiche
Fare outing - ovvero rivelare il proprio orientamento sessuale e vivere una vita alla luce del sole - fa bene alla salute.
Gay, lesbiche e bisessuali che dichiarano apertamente il loro status, anche solo alla famiglia e agli amici,
al mattino avranno livelli di cortisolo più bassi, dunque saranno meno stressati di quanti nascondono la loro scelta.
Anche i livelli di altri indicatori di salute e benessere come colesterolo, insulina, adrenalina e pressione del
sangue risultano migliorati. Diminuiscono inoltre gli episodi di ansia e gli stati depressivi.
Lo afferma una ricerca promossa dall'Università di Montreal che ha preso in esame 87 volontari sui 25 anni, di cui la metà eterosessuali. Attraverso questionari, test psicologici e analisi mediche si è cercato di delineare un quadro sullo stato generale di salute dei soggetti esaminati. I risultati sperimentali evidenziano che chi vive una sessualità libera, consapevole e trasparente, presenta un quadro clinico migliore di chi vive all'ombra.
La ricerca si basa su un campione troppo ridotto per poter avere un reale valore scientifico. Ma, in effetti, l'identità sessuale è una componente significativa dell'individuo e viverla con coerenza significa certamente migliorare la propria qualità di vita.
Secondo la psicologia, quando non si vive in armonia con i bisogni, i desideri e le convinzioni dell'Io si genera una distonia, ovvero una condizione di disallineamento tra i comportamenti e l'essere che è alla base delle nevrosi. Rispondere in maniera adeguata alle proprie pulsioni sessuali è dunque una questione di salute. Certamente il coming out è un momento stressante e doloroso. Si teme di essere giudicati, scacciati, si ha paura di perdere gli affetti e si vive una sorta di senso di colpa per aver contravvenuto a delle presunte regole sociali e morali. A lungo termine però, presentarsi per quello che si è, ha indiscutibili effetti positivi, sia a livello personale che socio-relazionale.
Gli studiosi di Montreal ci tengono comunque a precisare che la loro ricerca ha senso solo se collocata nel giusto scenario; si parla infatti della possibilità di fare outing relativamente al popolo d'Occidente. In alcuni Paesi, purtroppo, l'omosessualità è costretta alla clandestinità per cause di forza maggiore, che includono arresto, tortura e pena di morte. Fortunatamente non è il caso dell'Italia. Ma per restare sana, la società ha bisogno di tutti noi. Per questo non ci stancheremo mai di dire NO all'omofobia e alla violenza di genere!
Siete con noi, amici?
@ RIPRODUZIONE RISERVATA - Annunci69.it
Lo afferma una ricerca promossa dall'Università di Montreal che ha preso in esame 87 volontari sui 25 anni, di cui la metà eterosessuali. Attraverso questionari, test psicologici e analisi mediche si è cercato di delineare un quadro sullo stato generale di salute dei soggetti esaminati. I risultati sperimentali evidenziano che chi vive una sessualità libera, consapevole e trasparente, presenta un quadro clinico migliore di chi vive all'ombra.
La ricerca si basa su un campione troppo ridotto per poter avere un reale valore scientifico. Ma, in effetti, l'identità sessuale è una componente significativa dell'individuo e viverla con coerenza significa certamente migliorare la propria qualità di vita.
Secondo la psicologia, quando non si vive in armonia con i bisogni, i desideri e le convinzioni dell'Io si genera una distonia, ovvero una condizione di disallineamento tra i comportamenti e l'essere che è alla base delle nevrosi. Rispondere in maniera adeguata alle proprie pulsioni sessuali è dunque una questione di salute. Certamente il coming out è un momento stressante e doloroso. Si teme di essere giudicati, scacciati, si ha paura di perdere gli affetti e si vive una sorta di senso di colpa per aver contravvenuto a delle presunte regole sociali e morali. A lungo termine però, presentarsi per quello che si è, ha indiscutibili effetti positivi, sia a livello personale che socio-relazionale.
Gli studiosi di Montreal ci tengono comunque a precisare che la loro ricerca ha senso solo se collocata nel giusto scenario; si parla infatti della possibilità di fare outing relativamente al popolo d'Occidente. In alcuni Paesi, purtroppo, l'omosessualità è costretta alla clandestinità per cause di forza maggiore, che includono arresto, tortura e pena di morte. Fortunatamente non è il caso dell'Italia. Ma per restare sana, la società ha bisogno di tutti noi. Per questo non ci stancheremo mai di dire NO all'omofobia e alla violenza di genere!
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