Lo Scambio di Coppia è compatibile con la Religione?

Scambio di Coppia e Religione, in che modo possono convivere? Secondo dei recenti sondaggi l'80% degli italiani si dichiara cristiano, e se applichiamo percentuali simili al mondo scambista e trasgressivo in generale, possiamo presumere che la maggior parte di questi siano appunto religiosi e fedeli. Ma come è possibile bilanciare la trasgressione con i propri obblighi morali dettati dai precetti cristiani?

Eppure la tradizione cattolica (e non solo), già disapprova senza mezzi termini il sesso al di fuori del matrimonio, senza alcuna eccezione, figuriamoci la Sodomia.

Che cosa è o non è permesso fare a una coppia cristiana sposata?

Come sappiamo molto poco rispetto alle tante pratiche che sono diventate oggi comuni.
Nella Bibbia è scritto: “Il matrimonio sia tenuto in onore da tutti e il letto coniugale non sia macchiato da infedeltà; poiché Dio giudicherà i fornicatori e gli adùlteri" (Ebrei 13:4).

La Scrittura non dice mai cosa sia o non sia permesso fare, sessualmente, a un marito o a una moglie. Ai mariti e alle mogli viene data la seguente istruzione: “Non privatevi l’uno dell’altro, se non di comune accordo, per un tempo (1 Corinzi 7:5a). Forse questo versetto stabilisce il principio per le relazioni sessuali nel matrimonio. Qualunque cosa si faccia, dev’essere fatta di comune accordo.

Nessuno dovrebbe essere incoraggiato o costretto a fare qualcosa rispetto a cui non si sente a suo agio o che reputa sbagliato. Se un marito e una moglie sono entrambi concordi ne voler provare qualcosa (ad esempio, il sesso orale, diverse posizioni, i giocattoli sessuali, ecc.), la Bibbia non fornisce alcun motivo per cui essi non possano provarci.

Ma ci sono tante altre cose che non sono mai sessualmente permesse a una coppia sposata, Wikipedia fa un approfondimento interessante per ogni culto religioso (Sessualità e Religione).

Come ad esempio lo scambio di coppia o il sesso di gruppo è considerato adulterio bell’e buono (Galati 5:19; Efesini 5:3; Colossesi 3:5; 1 Tessalonicesi 4:3). L’adulterio è peccato anche se la/il vostra/o coniuge lo permette, lo approva o finanche vi partecipa. La pornografia sollecita “la concupiscenza della carne, la concupiscenza degli occhi” (1 Giovanni 2:16) ed è, pertanto, condannata anch’essa da Dio. 

Gli Scambisti Cristiani

Che le Sacre Scritture non condannino lo stile di vita libertino lo pensano anche Dean and Christy Parave, una delle pochissime coppie - se non proprio la prima - di scambisti "apostolici".

Gli incontri con altri partner sono per loro l'occasione per comunicare la propria Fede in un contesto a cui la religione è raramente associata. I due spiegano di non vivere le proprie relazioni extra-coniugali come un atto peccaminoso, ma anzi di sentire vicina la presenza di Dio.

"Non credo che Dio si arrabbierebbe per quello che facciamo - ha spiegato Christy al Mirror - Sia io che mio marito siamo entrambi d'accordo con questo stile di vita e perciò non stiamo commettendo adulterio".

Della stessa opinione è un'altra Coppia di fedeli intervistata da Vice.com, che alla domanda di come riescano a conciliare la fede allo scambio di coppia hanno risposto:

"Come individui bisogna fare la pace con le decisioni che si prendono nella vita. Pensiamo che entrambi abbiamo riconciliato la nostra fede con questo stile di vita. Una cosa che abbiamo imparato dopo aver attraversato ciò che abbiamo passato con la nostra chiesa, è che c'è una netta differenza tra religione e fede. La religione è la chiesa umana ed è gestita da umani e tutti gli umani sono imperfetti. Le persone hanno il diritto di giudicare, ma loro non sono Dio. Abbiamo avuto circa otto o dieci pastori che ci hanno contattati per sostenerci. Uno di loro ci stava aiutando a mettere insieme un corso informativo sul cristianesimo e su come si adatta allo scambismo. Vogliamo dare voce a coloro che sentono di non poter uscire, condividere informazioni per gli altri che stanno lottando per conciliare la loro fede cristiana con le loro trasgressioni".

La questione della coerenza

Dall'altra parte c'è chi sostiene che vi è un grande mancanza di coerenza nel decidere arbitrariamente quali precetti della propria religione seguire, e quali no. Se è pur vero che la Bibbia viene da sempre reinterpretata secondo "comodo" sia dalle alte sfere ecclesiastiche che dal singolo fedele, la morale sessuale, intesa non tanto come parte del sentimento generale comune a tutti, ma preminentemente come delle restrizioni morali religiose o obblighi che coinvolgono il comportamento sessuale umano. è come abbiamo visto, chiara e decisa.

La Chiesa d'altronde è costretta a rincorrere i tempi odierni per non trovarsi ancorata ad un'era che non è più quella che i propri fedeli stanno vivendo e vogliono vivere. E sarà anche per questo che nell'ultimo secolo sono caduti dei tabù che sembravano indissolubili, dall'accettazione forzata del divorzio fino all'omosessualità, passando per l'uso del preservativo (dopo che fu disumanamente osteggiato in Africa). Tutte tematiche in cui la Chiesta, gioco-forza, ha dovuto ammorbidirsi.

In fondo, seguire i precetti religiosi sul sesso nell'epoca in cui viviamo è un'impresa davvero ardua. Chi arriva più vergine al matrimonio? Chi non indossa delle gonne o abiti succinti? Chi va a messa tutte le Domeniche? Chi aiuta il prossimo? Chi non ha mai usato il preservativo?

E' normale, ma le obiezioni, ancora una volta, sono dietro l'angolo. Soprattutto quando si parla di seguire il proprio culto senza praticarlo al fine di sentirsi sollevati dai propri doveri religiosi. Dichiarsi "non praticanti" per i detrattori suona un pò come una furbata. Come dice ad esempio l'utente @Pablodt nella discussione "Che religione seguite" sul nostro forum: 

Lo Scambismo in Futuro

Durante un dibattito in tv il famoso biologo Richard Dawkins ha così risposto ad una domanda sulla questione morale: "Non siamo forse in grado di costruire una società che abbia una morale che rispecchi il tipo di Società in cui desideriamo vivere? Guardiamo i codici morali dei moderni individui del 21 secolo: non crediamo più nella schiavitù, crediamo nella parità tra uomo e donna, nella gentilezza d'animo, nei diritti degli animali. Tutte queste sono cose interamente moderne che trovano pochissimo fondamento nelle scritture bibliche o coraniche. "

Qualsiasi sia il credo personale, la buona notizia è che sia siamo stati comunque capaci di razionalizzare e vedere oltre quello che le tradizioni culturali - qualunque esse fossero - ci hanno insegnato come essere "giusto".

Che sia un Dio a guardarci o un Prodigioso Spaghetto Volante, non dovremmo mai permettere che delle restrizioni sociali influenzino le nostre scelte, meno che mai quelle di altri. Tutti gli individui di tutte le società umane dovrebbero essere liberi di vivere le relazioni personali senza dover portare il peso del giudizio e della condanna morale, soprattutto quando questa è diversa per ciascuno di noi.

A cominciare dalle Trasgressioni.