Licenziata dalla banca per aver girato film porno
news 26.01.2022 52 | Canali: porno amatoriale
Licenziata per giusta causa dalla banca di cui era dipendente da 17 anni. Sta avendo una forte eco nazionale la vicenda di Benedetta D’Anna, in arte Benny Green, licenziata dalla banca per via della sua passione per il porno.
"Ero una bancaria, facevo questo mestiere da 17 anni un po’ per volontà della famiglia, un po’ per cultura, è stato un percorso quasi obbligato. Poi ad un certo punto ho cominciato a tirare fuori la mia vena artistica ma non durante gli orari di lavoro". ha raccontato la 40enne, piemontese di nascita ma siracusana d’adozione, a "Controcorrente".
A novembre la D'Anna ha ricevuto dalla banca prima una lettera di ammonimento poi una di licenziamento per giusta causa. La donna sostiene che il provvedimento disciplinare sarebbe stato preso a causa della sua decisione di pubblicare sui social network delle foto con pose osé. “Sono sempre stata discriminata – ha affermato la quarantenne – io ho sempre posato come modella, e dal settembre 2020 mi sono iscritta ad una piattaforma privata dove inserisco dei contenuti più espliciti. Poi dallo scorso anno sui miei social ho pubblicizzato alcune serate. Ma ho sempre svolto tutto fuori dal mio orario di lavoro”.
L’istituto di credito le contesta “l’assenza ingiustificata dal servizio omettendo di avvertire dell’assenza; lo svolgimento di attività lavorativa extrabancaria durante l’assenza del servizio motivata da stato di malattia, alla visita fiscale domiciliare e lo svolgimento di attività professionale in violazione al contratto nazionale del lavoro”. L’avvocato Piero Ortisi, che assiste la donna, parla di mobbing, e ribadisce che è stata “illegittimamente sospesa” perché, sostiene, “le circostanze attinenti la vita propria del lavoratore non godono di alcuna rilevanza soprattutto laddove siano estranee al contesto professionale”. Inoltre, osserva il legale, “i fatti posti alla base della contestazione sarebbero in ogni caso null’altro che libera espressione della sfera sessuale privata e personale della dipendente”.
“Per me è stato un abuso – sostiene – sono una donna che intende sfidare i falsi moralismi. Nei giorni scorsi mi è arrivata la comunicazione del licenziamento dove si evidenzia l’inadeguatezza e la mancanza di rapporto fiduciario per il mio comportamento immorale”.
Dopo la sospensione, come accennato, la 40enne ha anche girato un film porno dal titolo “La bancaria di Siracusa” e il cui video promo è presente nei principali siti a luci rosse.
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