Il primo fumetto porno creato da un'intelligenza artificiale

Corpi che si contorcono attorcigliati gli uni agli altri, membra, pelle e muscoli che si fondono tra loro in un’estasi di piacere, quasi a formare un’unica, gigantesca creatura dedita solamente al sesso: se pensate che le scene contenute nella grapich novel Love Bot siano scaturite dalla mente di qualche fantasioso e giovane autore vi sbagliate di grosso, perché la carne e le ossa disegnate in queste pagine sono opera di chi carne ed ossa non ne ha, ovvero sono frutto di un’intelligenza artificiale.

Questione di punti di vista

La sempre innovativa rivista italiana Čapek Magazine voleva, infatti, distribuire in tutto il Paese un fumetto che fosse creato interamente da una mente non umana e, avvalendosi dei maggiori specialisti italiani del settore, ha creato Nobot, la I.A. che ha rappresentato la sessualità degli esseri umani da un punto di vista nuovo, di chi umano non è.

Difficile pensare ad una carnalità più spinta di quella che si apprezza sfogliando le pagine di Love Bot, accentuata più che mai dall’utilizzo di sole quattro cromie, e il risultato è ancora più sorprendente se pensate che, una volta creato Nobot, l’unica cosa che i grafici hanno dovuto fare è estrarre i corpi umani dall’intricato disegno, per poi intavolare il tutto.

Nobot e il porno

Ma perché proprio un Fumetto Pornografico, e non uno di avventura o sui super eroi? La risposta è da ricercare essenzialmente in due fattori: l’assenza quasi totale di trama che un lavoro a luci rosse possiede, che permette a Nobot di fare a meno di software di sceneggiatura e risultare comunque credibile, e l’inevitabile sequenzialità delle azioni che si possono vedere in ogni opera hard, che facilita di molto il lavoro dell’intelligenza artificiale.

Qualche nozione di anatomia umana e un’introduzione di base sulle ‘meccaniche’ del piacere di uomini e donne, infine, sono state più che sufficienti a Nobot per creare una vera e propria arte erotica artificiale, direttamente dalla sua prospettiva.

Per analizzare il concetto che Nobot ha del sesso tra umani, inoltre, è stata chiamata una sessuologa a scrivere la prefazione di quello che può essere considerato il capostipite di un genere tutto nuovo, in cui le intelligenze artificiali saranno le autrici di racconti capaci di accendere le nostre fantasie più animalesche.

Chissà che prima o poi non ce li ritroveremo a scrivere storie trasgressive nella nostra sezione dei Racconti Erotici.