ISVN, Io Sono Valentina Nappi

ISVN, Io Sono Valentina Nappi, è il nuovo docufilm di Monica Stambrini interamente incentrato sulla figura di Valentina Nappi, la pornostar italiana espatriata in America dalla notorietà pressochè universale. 

Le due donne sono ormai una coppia creativa colladuata, come dimostra il successo di critica e di pubblico dei due lavori finora realizzati insieme. Nel 2016 hanno collaborato per Queen Kong, il primo dei due cortometraggi prodotti da Le Ragazze del Porno, un collettivo indipendente di autrici italiane che si propone come una piccola rivoluzione culturale nello stantio panorama delle produzioni a luci rosse nostrane. Attraverso la revisione dei linguaggi tradizionali del porno, LRDP propongono al pubblico un modello di cinema erotico alternativo che cerca di integrare il punto di vista femminile nella narrazione del sesso, e non perde mai di vista l’importanza dei contenuti. 

"Valentina e io ci conosciamo ormai da anni. Fu proprio Valentina a mettersi in contatto con Le Ragazze del Porno. Ci scrisse una mail perché era interessata al progetto, e chiese di poterci incontrare. A me colpì moltissimo. Prima di incontrarla avevo un'idea di lei, in quanto pornostar, molto diversa. Ma lei ha ribaltato immediatamente tutti i preconcetti che avevo. È intelligente, sveglia, seria. Vuole andare nel profondo di quello che sta facendo e di quello che la circonda" - racconta la regista, che non fa mistero della speciale alchimia che la lega a Valentina. Tanto da considerarla parte attiva delle sue sceneggiature, spesso riadattate in corso d'opera per valorizzare le esigenze e la fantasia della protagonista. 

Così è stato per Queen Kong - dove la Nappi trasfigura nelle sembianze di una creatura fantastica dall'aspetto mostruoso e dall'appetito sessuale particolarmente vorace, dedita ad adescare uomini da utilizzare a proprio "uso e consumo" per soddisfare il proprio piacere - ed è accaduto di nuovo in ISVN, Io Sono Valentina Nappi, dove la pornostar veste semplicemente i panni di se stessa. L'occhio della regista ci accompagna discretamente, come fossimo degli educatissimi voyeur, in un pomeriggio qualunque della sua vita. Il film si apre su Valentina in taxi per le strade di Roma. Parla al cellulare con il fidanzato, da indicazioni sul posto in cui verrà ospitata per la notte (il laboratorio dell'artista Corrado Sassi), poi entra in casa ed inganna l'attesa curiosando fra gli oggetti del suo ospite, si lava i denti, si cambia l'assorbente e aspetta l'arrivo del suo amante. Proprio come una ragazza qualunque in una sera qualsiasi della sua vita. Poco dopo arriva lui, si mangia un panino, poi inziano a fare sesso; senza farne mistero con il fidanzato di lei che, anzi, partecipa al threesome a livello immaginifico attraverso i racconti di Valentina. 

Il racconto dell'incontro sessuale è il veicolo narrativo attraverso il quale Monica Stambrini svela al pubblico alcuni dettagli della personalità e del carattere di Valentina, che restituisce l'immagine di una pornostar onesta con la quale ciascuna donna potrebbe identificarsi. 

Secondo noi, si: il sesso è storia. E l'esperimento della regista, stando alle recensioni della critica, pare sia perfettamente riuscito. 

ISVN, Io Sono Valentina Nappi è stato proiettato (sold out) in anteprima nazionale al Fish&Chips Festival di Torino, lo scorso gennaio. 

Gli estratti dell'intervista a Monica Stambrini, sono stati recuperati da Vice Italia.