Ex amanti? Attenti alla porn revenge!

Chi di porno ferisce, di porno perisce.

Anche se l'amore non dura per sempre, la sua immagine digitale può sopravvivere a lungo, spesso indipendentemente dalla nostra volontà. Gli amanti si scambiano da sempre doni e cimeli e nell'era di Internet questi regali assumono spesso il formato digitale, tra mail d'amore, chat erotiche e foto piccanti.

L'altra faccia di questa medaglia, nasconde storie meno romatiche, come quella di cui sono protagoniste un gruppo di giovani donne texane, vittime inconsapevoli della porn revenge. La porn revenge, letteralmente vendetta porno, consiste nel punire e umiliare le donne mettendone in rete le foto hot.

Che si tratti di ex amanti, ex amori o semplici conoscenze, poco importa; il punto della questione sono le sporche intenzioni di chi compie questo gesto, dichiaratamente mirato a colpire ed infangare la dignità delle donne. Lo scopo è chiaro: degradare la donna per 'punirla' della colpa (immaginaria) di non essere più sessualmente disponibile, offrendola a sguuardi sconosciuti come fosse carne da macello.

Per questo le donne texane che hanno scoperto di essere finite sottoforma di foto osè su siti come IsAnybodyDown, Private Voyeur e Texxxan.com, si sono coalizzate in una class action che conta sempre più partecipanti. E negli USA già si pensa ad una legge ad hoc per questo ripo di reati, classificabili in una zona di confine che include mobbing, stalking, cyber-bullismo e qualcosa che suona come stupro virtuale (cyber-rape).

Sono nati anche siti che offrono assistenza legale e psicologica come WithoutMyConsent.org e petizioni online come End Revenge Porn che ha raccolto migliaia di adesioni.

La battaglia legale non sarà facile; secondo la legge, i webmaster non sono responsabili della pubblicazione di contenuti user generated e, nel caso di siti legalmente autorizzati alla pubblicazione di materiale a luci rosse, i moderatori devono limitarsi a controllare che non vengano infrante le regole base della pubblica decenza e che le categorie svantaggiate (ad ex i minori) vengano tutelate. Dal canto loro, i proprietari dei siti inquisiti si difendono affermando che ogni questione morale, quando si parla di pornografia amatoriale in rete, è fuori luogo: si tratta semplicemente di business.

Internet: terra di nessuno, nel bene e nel male. 

Gli amministratori dei siti a luci rosse non possono - e non devono - conoscere le storie private che stanno dietro le foto postate dai loro utenti, dunque non sono tenuti a proteggerli. Chi, al contrario, mette maggiore attenzione nella revisione dei contenuti, lo fa per una propria precisa volontà: fare in modo che l'amatoriale resti un gioco divertente e non venga strumentalizzato per scopi meno nobili. Per questo motivo i moderatori di Annunci69 a volte possono sembrare un pò severi e pretenziosi; le donne texane lo hanno scoperto solo ora, ma noi sappiamo da tempo che i malintenzionati sono sempre in agguato.

Il sesso è un gioco meraviglioso: non roviniamolo con questi colpi bassi!