Covid: vendita dei preservativi crollata del 40%
Attualità 12.01.2022 13 | Canali: preservativi covid profilattici condom
Tra lockdown, mascherine, distanziamento sociale e coprifuochi, gli ultimi due anni non sono certo stati il massimo per incontrare nuove persone. E così a quanto pare nel mondo si è fatto meno sesso, soprattutto occasionale, così da far crollare le vendite dei profilattici.
L'azienda Karex Berhard che produce il 20% dei preservativi venduti nel mondo, ha affermato che l'uso dei suoi prodotti è diminuito del 40 per cento dal 2020 ad oggi, tanto che la stessa azienda ha iniziato a convertire alcune linee alla produzione di guanti di lattice.
Il calo che non ti aspetti
Potreste non saperlo, ma i primi acquirenti di preservativi sono governi ed organizzazioni internazionali che li distribuiscono poi alle popolazioni nell’ambito di programmi di contenimento demografico.
La sola Cina acquista e distribuisce ogni anno un miliardo di preservativi, la città di New York 30 milioni. La Aids Healthcare Foundation distribuisce circa 600 milioni di preservativi in 37 paesi ogni anno. Con la pandemia e i lockdown questi programmi sono venuti meno o sono stati fortemente ridimensionati.
Ad esempio nel Regno Unito, l'Nns, la sanità pubblica britannica, ha chiuso la maggior parte delle cliniche non essenziali a causa del Covid, e anche le cliniche per il benessere sessuale che distribuiscono preservativi sono state chiuse.
Secondo la Reckitt Benckiser, di cui fa parte il marchio britannico Durex, segnala inoltre come il rarefarsi delle occasioni di incontro e un aumento generalizzato dei livelli di ansia siano alla base della contrazione dei fatturati.
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