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Bacco, Tabacco e Venere


Curiosità 04.09.2007 1   |   Canali: storia

Bacco, Tabacco e Venere
Tavole rotonde bandite da ricchi cibi, uva sparsa e penzolante , bocche aperte ad assaporare ogni acino zuccherino, corpi fasciati da candidi vestiti capelli lunghi neri che si spiegano sotto gli occhi divertiti di avidi signorotti della nobiltà greca e romana. Questa è un po' la scena che noi tutti possediamo tramandata da scritture e quadri sulla civiltà ellenica e romana dal punto di vista di soddisfazione fisiologica. Il sesso negli anni ha avuto un'evoluzione capricciosa. Si è passati da una promiscuità sessuale senza tabù dell'Antica Grecia e Roma, ad una sessualità che per decenni e decenni del secolo scorso ha visto censure, bandite scene di “oscenità??” e scandali a raffiche solo per candide effusioni di baci a schiocco sulle labbra, sino ad arrivare ad oggi..beh oggi lo sappiamo tutti come va questo mondo Sessuale!! Ma come è stato possibile questo processo inverso?

La creazione per antonomasia della copiosità sessuale si ha nell'Antica Grecia con il Bordello , verrà poi copiato a Roma con il nome di lupanare. I lupanari (tuttora visibili nelle rovine dell'antica Pompei) erano, nel corso di tutta l'epoca romana, i luoghi deputati al piacere, ovvero delle vere e proprie case d'appuntamento, o bordelli. Il più grande aveva dieci stanze e due piani, con un'osteria o una taverna all'interno, come la maggior parte dei bordelli. Lo scopo nobile e primario del governo Ateniese era quella di acquistare giovani schiave che avrebbero permesso di sfogare gli istinti sessuali e di conseguenza evitare violenze sulle donne ateniesi, le quali a questo punto potevano e dovevano solo garantire una prole legittima. Cronache dell'epoca raccontano che questi bordelli erano aperti 24h24, che si poteva tranquillamente scegliere la ragazza preferita e si pagava un prezzo diverso a seconda delle posizioni. Ma la libertà sessuale non si limitava solo al luogo in questione, i Greci cosi come i Romani erano noti per i loro peccati binomiali gola e lussuria. Era molto frequente assistere a danze e a spettacoli a luci rosse interpretati da veri pornoattori professionisti che rendevano gli invitati particolarmente felici ed eccitati, alla fine di buona parte dei banchetti organizzati dagli ateniesi di buona società. La trama di una rappresentazione era sempre ispirata alla mitologia che e' sempre stata particolarmente feconda di piccanti storielle sull'argomento sesso.

Rimanendo comunque ben ancorati alla concezione di una società fortemente maschilista, l'eterosessualità nella Grecia antica e a Roma, cosi come l'omosessualità era una ricerca del bello del connubio perfetto! Roma subì il fascino della Grecia anche nell'esplicitazione sessuale,quella romana era una società “maschia”, nata e retta sotto il segno di Marte, simbolo divino del maschilismo anche sessualmente inteso. Il “vizio greco”, - come fu definito-l'inclinazione omosessuale, finisce con l’essere abbondantemente praticato nella società romana, divenendo nulla di meno che un “costume” comunemente accettato. Il fascino lo rintracciamo ancora nelle iconografie del tempo che tralasciavano nudità e sensualità senza veli, nudità che poi col passare del tempo subirono delle pesanti censure contraddicendo di certo la liberalizzazione dei nostri tempi. La pratica dell'omosessualità quindi non godeva del privilegio come oggi d'essere derisa e gratuitamente offesa , cosi anche la bisessualità veniva quindi facilmente tollerata facendo solo attenzione alle sfaccettature della società, la bisessualità femminile soprattutto poneva meno problemi sociali, sia per il ruolo subordinato della donna, sia per la discrezione con la quale era praticata.

Col passare delle generazioni, delle culture, comunque il fattore comune che l'amore carnale è da intendere come causa prima di ogni disordine civile e politico, ebbene questo non ha subito alcuna modifica. Quanto la cultura religiosa abbia invece inficiato sulla non più facile accettazione della promiscuità sessuale, quanto la rappresentazione di Roma come sede Papale abbia avuto influenza in tutto questo modificarsi non crediamo sia di indubbia comprensione. Come è stato possibile la censura al lassismo che imperava nelle società Romane e Greche? Beh la risposta non è poi tanto dubbia, il ruolo di questo cambiamento è da ricercare nella morale dei piaceri . L'avvento del Cristianesimo ha personificato il sesso nel peccato e nel male, da qui non è difficile immaginare il resto!

“Se Adamo ed Eva non avessero commesso il peccato di disobbedienza mangiando il frutto che gli era stato proibito da Dio, gli esseri umani procreerebbero, secondo il Cristianesimo, in una “santa gioia” che, coinvolgendo soltanto lo spirito, permetterebbe all’uomo di usare gli organi riproduttori senza compiere il peccato mortale della concupiscenza che è intrinseco nel piacere sessuale”. La repressione di cui si fa premonitrice la Chiesa di certo come tutto ciò che è portato al veto o quasi non ha dei risultati ricercati, tutt'altro oseremmo dire!!

Lo scatenamento di tutto ciò che si lega al sesso e alla donna come primitivo, atavico e ricco di sola impulsività, venne giudicato peccaminoso dalla Chiesa e a tutt'oggi le tematiche sull'aborto, su le coppie di fatto, sulla convivenza , sulla fecondazione assistita sono patate bollenti per l'accettazione ecclesiastica. Il problema di fondo a nostro avviso è però che nella parola di Dio tutto questo moralismo non era cosi ben delineato, cioè in sostanza sono gli uomini di Chiesa che decidono del bene e del male, del giusto e sbagliato del sesso si del sesso no, ma realmente non ci sembra che il figlio di Dio abbia mai esaltato nel suo predicare qualcosa contro il non amore.


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