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Una Storia Di Lussuria - 5


di LustSmallLady
06.11.2022    |    1.159    |    3 9.7
"Mi strinse forte le tette e mi spinse col busto il avanti, iniziando a sbattermi con più forza e velocità..."
Premessa: tutti i personaggi ivi descritti sono di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti realmente accaduti è puramente casuale.
Chiedo inoltre scusa per i vari errori di battitura che possono essermi sfuggiti.


Due lingue su una sola figa. Non lo avrei mai creduto possibile, eppure mi stava succedendo.
I due fratelli mi stavano facendo impazzire, come promesso. Ero già al mio quinto orgasmo, quella sera. E di li a poco avrei sicuramente raggiunto il sesto.

Valentino mi succhiava il clitoride, mentre Severino cercava di penetrarmi con la lingua. Io cercavo di non contorcermi troppo dal piacere, tenendomi le gambe contro il petto per offrire la figa ai miei due amanti.
Non so chi dei due mi fece orgasmare di più, so solo che fu un orgasmo strepitoso, che mi fece urlare.
Severino mi zittí ficcandomi la lingua in gola.
"Non urlare, troietta, sono le 2 e mezza. Se svegli la puttana di sopra poi scende a rompere i coglioni. E io non voglio i coglioni rotti. Li voglio solo svuotati" disse poi, iniziando a schiaffeggiarmi il seno con il cazzo. Il fratello lo imitò poco dopo, schiaffeggiandomi col cazzo l'altro seno.
Presi entrambi i loro membri in mano. Non erano ancora duri, ma sapevo che non sarebbe servito molto tempo a farli diventare tosti.
Inizia a masturbarli, e a leccare le loro cappelle alternativamente. Poi continuai con un pompino ad ognuno, mentre segavo l'altro. Due boccate a uno e due boccate all'altro, in alternanza.
I due uomini sembravano gradire parecchio, data l'espressione di goduria dipinta sui loro volti.

Severino mi accarezzò la testa, gemendo. "Diventi sempre più brava con quella bocca, cazzo" disse.
Valentino, col pene ormai di marmo, si allontanò dalla mia bocca, x andare a posizionarsi dietro ed iniziare a strusciarsi contro le mie chiappe, tenendomi stretta x i fianchi. Gemetti, mentre continuavo a spompinare il fratello.
Severino fece come il minore, allontanandosi dalla mia bocca. Si sdraiò sul letto, facendomi mettere sopra di lui.
Una volta posizionata, Severino mi penetrò nella figa. Poco dopo sentii il cazzo di Valentino farsi spazio nel mio culo.
Sentirmi così piena era una sensazione stranissima ma estremamente eccitante.
Iniziarono a muoversi all'unisono, dandomi scosse di piacere.
"O-oddio. È fantastico" ansimai, in balia dei loro colpi secchi.
Valentino mi stringeva forte i fianchi, iniziando a muoversi velocemente, mentre Severino mi impastava le tette e titillava i capezzoli, facendomi impazzire.
Chiusi gli occhi. Non potevo fare altro che perdermi fra le loro mani.

Sentii la lingua di Valentino leccarmi il collo e le spalle, poi poggiò la fronte alla mia nuca, continuando a muoversi velocemente. Il suo respiro caldo e affannoso si raffreddava al contatto col sudore sulla mia schiena.
Sotto di me Severino si muoveva veloce, alzando di tanto in tanto il bacino per entrare con più veemenza dentro di me. Inutile dire che quelle spinte che mi toccavano il punto giusto erano quelle che aspettavo con più ardore.
"Ah, Valentino. Se solo riuscissi a vedere che faccia goduriosa ha questa troietta" disse Severino, con la voce roca dal piacere. Con una mano mollò uno dei miei seni per andare a stimolare il clitoride col pollice, mentre non smetteva di muoversi.
"A-ah. Si!" Esclamai.
Non ci volle molto: venni con violenti tremiti.

I due fratelli non fermarono i loro movimenti forsennati. Non erano ancora venuti. Non avrebbero smesso di sbattermi finché non avessero sborrato, e a me il trattamento non dispiaceva affatto.
Sentii Valentino emettere un verso animalesco. Mi strinse forte le tette e mi spinse col busto il avanti, iniziando a sbattermi con più forza e velocità. Nel frattempo Severino approfittò della posizione più ravvicinata per ficcarmi la lingua in gola. Ci baciammo a bocche aperte, leccandoci a vicenda le lingue.

Valentino venne con dei colpi profondi. Nonostante la sborrata di un'ora prima, mi riempí il culo come un bignè; uscí da me per andare a sedersi sul lato opposto del letto, stanco e sfatto, mentre un rivolo di sperma mi uscì dall'ano.

Severino non smise un momento di muoversi. Ma non era l'unico a voler venire nuovamente.
Ormai vicina all'ennesimo orgasmo, misi le mani sul petto di Severino ed iniziai a muovere il bacino, facendo un veloce su e giú sul suo cazzo. Le mie tette ballonzolavano, dandomi più piacere, e facevo affondare il suo cazzo ancora più in profondità di quanto facesse lui.

Bastarono poche spinte del genere per farmi venire. E lui venne dentro di me pochissimo dopo.
"T-ti riempio, piccola troia!" Urlò, sborrandomi dentro.
Mi accasciai addosso a lui, stanca ed estremamente soddisfatta. Quella notte dormii stretta a Severino, e Valentino a cucchiaio dietro di me, che dormiva stringendomi le tette.

Quel mese di libertà passò in fretta, con almeno una scopata quasi ogni giorno.
Ma fu durante l'autunno che scoprii un nuovo genere di piacere.
Un giorno di Ottobre, approfittando di un weekend a casa da sola, andai a suonare a Severino. Ma lui non venne ad aprire…
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