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Convention a tre


di Membro VIP di Annunci69.it Educata_Mente
24.08.2021    |    12.772    |    4 9.5
"Vedo che si accarezza il pacco e si lecca le labbra..."
Questa convention di fine estate mi scoccia parecchio. Mi blocca un weekend che avrei passato volentieri a casa visto che è il mio compleanno venerdì. Almeno questa volta hanno scelto una location molto bella, Sirmione.
Faccio il check-in e salgo in camera. Sistemo i vestiti e mi metto comoda. Mi faccio una doccia veloce e mi vesto per l’aperitivo di benvenuto. Metto un vestitino blu con una bella cintura a fascia larga e un paio di scarpe con un tacco leggero.
Scendo in reception e vedo diversi colleghi. Qualcuno mi guarda con insistenza. Il vestitino mette in risalto il mio seno e mentre scendo le scalinata lo sento sobbalzare e vedo gli occhi di molti che seguono il movimento sussultorio. Mi scappa un sorriso e penso di aver catturato l’attenzione di tanti uomini e anche di qualche donna.
Raggiungo un gruppo di colleghi e mi diverto a parlare con tantissime persone. Pochi minuti dopo inizia il primo incontro che precede l’aperitivo di benvenuto.

Dopo qualche ora passata a vagare per il salone del resort sfoggiando il mio sorriso migliore, sono un po’ alticcia. Tutti gli sguardi sulla mia scollatura mi hanno messo di buon umore e anche un certo “prurito”.
Alcuni colleghi indugiano a guardarmi e mi seguono in tutti i miei movimenti.
Due in particolare mi fissano con insistenza. Me li ha presentati il capo area. Erano entrambi rapiti dai miei seni grossi, abbronzati. Avranno pensato che prendo il sole in topless vedendoli così abbronzati. E avrebbero pensato bene.
Sono due bei tipi, 55 anni al massimo. Giovanili con ancora un bel fisico. Molto eleganti nel vestire e sfoggiano una camicia di lino a righine celesti uno e blu scura l’altro. Li vedo avvicinarsi verso di me con un bicchiere in mano. Mi fanno un cenno con la mano per sapere se possono avvicinarsi.
Di rimando gli faccio un cenno come se li stessi facendo accomodare in casa.

“Ciao Antonella. Ti ricordi? Ci ha presentati prima Paolo” mi chiede
“Certo tu sei Fabrizio e tu Italo” rispondo con un po’ di altezzosità.
“Cavoli! Una bella ragazza che si ricorda i nostri nomi”. Dice Fabrizio con un sorriso smagliante.
“Noi ci volevamo bere un ultimo drink nel Giardino Dei Fiori. Ti va di unirti? L’unica regola però è che non si deve parlare di lavoro!” mi chiede Italo con uno sguardo più rivolto al mio décolleté che ai miei occhi.
“ bene, ci sto!” Rispondo io gonfiando un po’ il petto.
Ci dirigiamo verso il Giardino Dei Fiori. Passiamo davanti all’ingresso della Grotta Del Vapore.
“Chissà a che ora chiudono le terme” dico ad alta voce.
Fabrizio mi risponde subito: “Mi sembra di aver sentito che le tengano aperte per noi tutta la notte. Ma non sono sicuro di aver sentito bene”
Interessante penso tra me e me con un piccolo brivido libidinoso.

Ci sediamo e discutiamo sorseggiando tutti e tre dei Moskow Mule. Discutiamo di tutto amabilmente. I due miei accompagnatori mi guardano intensamente. Mi squadrano dalla testa ai piedi che ho liberato dalle scarpe. Osservano rapiti i movimenti dei miei piedi e le unghie smaltate di rosso delle mie dita. Avvicino il piede alla gamba del tavolino e inizio a far scorrere le dita sulla gamba come se stessi facendo una sega alla gamba del tavolo.
Penso subito “Chissà se anche Fabrizio e Italo sono già duri come questa gamba”. Mi sento decisamente fuori giri, vuoi per l’alcool vuoi per i modi davvero sensuali dei due. Ci sanno fare!
Al mio pensiero mi scappa un sorriso che entrambi notano.
“Perché ridi?” mi chiede Italo guardando i miei piedi.
“No, nulla. Un pensiero stupido” rispondo io continuando a sorridere ed arrossire.
“e perché non fai ridere anche noi?” aggiunge Fabrizio che guarda il mio piede appoggiato sulla gamba del tavolo.
“No, dai. Meglio di no”
“Era un pensiero piccante?” Mi chiede maliziosamente Italo.
Io arrossisco e faccio cenno di no con la testa.
Mi sto eccitando, sento un po’ di calore nel basso ventre e sento che sono un po’ bagnata.

Provo a distrarmi ma vedo la bocca di Fabrizio e Italo e la loro lingua. Mi immagino di sentirla sul mio sesso intorno ai capezzoli, dentro la mia bocca. Avvampo subito e mi mordo le labbra.
Mi alzo e mi giro per raccogliere le scarpe piegandomi in avanti e mostrando a Fabrizio e Italo il mio fondo schiena. Vedo con la coda dell’occhio Italo piegarsi un po’ per vedere sotto il vestitino.
Questo gesto mi scalda ulteriormente. Ho la necessità di sfogarmi. Sono davvero molto eccitata adesso.
“Gentili signori. Io vado a farmi una nuotata nelle acque termali” e mentre lo dico li guardo dritti negli occhi come se li stessi sfidando.
“anche noi pensavamo di farci un bel bagno, prima di andare a dormire” rispondono in coro.
“tu tra quanto vai?” mi chiedono
“non lo so! Potreste aspettarmi per ore” rispondo io ammiccando e con un sorriso ghignante.
Salgo in camera pensando se toccarmi oppure no. Se mi tocco poi magari mi addormento subito e non faccio il bagno nelle terme…o magari mi tocco immersa nella piscina se non c’è nessuno…

Entro in camera. Mi spoglio completamente. Guardo il perizoma e ci sono tracce evidenti di eccitazione.
Sfioro le mie grandi labbra e sento il clitoride turgido e ricoperto di umori. Ne raccolgo un po’ con un dito e mi assaggio. Mi percorre un brivido che quasi mi obbliga a infilare due dita della mia fighetta. Ma indosso subito il costume intero, infilo le infradito e l’accappatoio e vado verso la Grotta Del Vapore.
Arrivo e non c’è nessuno. L’inserviente mi conferma che solo per noi le terme saranno aperte per tutta la notte e che per qualsiasi problema è sufficiente premere il pulsante a bordo vasca per chiamarlo.

Mi sfilo l’accappatoio e mi immergo nella vasca. L’acqua è tiepida e mi scalda ulteriormente. Mi verrebbe voglia di togliermi tutto il costume. Premo il pulsante e il ragazzo dopo pochi istanti si presenta a bordo vasca.
“Ti volevo chiedere se è possibile fare il bagno nudi in questa vasca”
Lui mi guarda un po’ emozionato e con accento bresciano mi risponde: “Non credo di poter impedire ad altri di entrare in questa vasca, signorina. Però è consentito stare nudi. Quindi se non prova imbarazzo può togliersi il costume, signorina” e lo dice deglutendo e guardando i miei seni galleggiare in acqua.
“ti ringrazio. Ora ci penso su” gli rispondo sfoggiando il mio sorriso più conturbante.
Mi piacerebbe stare nuda in quell’acqua tiepida che sta risvegliando ancora di più i miei sensi.

Con la coda dell’occhio vedo che il ragazzo indugia sull’ingresso della grotta. Faccio una bracciata e mi porto al centro della vasca. La sensazione dell’acqua tiepida sul mio corpo mi fa pensare ad una mano calda che delicatamente sfiora la mia pelle. Mi metto in piedi e sfilo entrambe le spalline del costume. Sono con l’acqua che mi arriva al ventre e i due seni di fuori. Mi immergo e inizio a galleggiare con le braccia larghe e le gambe leggermente aperte. Mi sto facendo guardare dal ragazzino che mi osserva rapito e non più di nascosto. Vedo che si accarezza il pacco e si lecca le labbra. Io mi sfioro i seni con una mano come se me li stessi lavando. Dopo qualche minuto lo sento parlare a voce un po’ alta: “Signori, le terme saranno aperte per tutta la notte. Se avete bisogno di cambiarvi gli spogliatoi sono davanti alla grotta. Per qualsiasi problema o necessità potete chiamarmi tramite il pulsante che trovate a bordo vasca.”

Io rindosso il costume infilando le spalline e sistemando i seni nelle coppe del costume. Sento i capezzoli turgidi contro l’imbottitura del costume. Mi immergo e vedo entrare Fabrizio e Italo. Indossano entrambi l’accappatoio e delle infradito. Si avvicinano al bordo vasca ed esclamano: “ci siamo persi il momento dell’immersione”. Mi guardano intensamente probabilmente stanno cercando di capire se indosso il costume. Fabrizio indossa uno slip normale un po’ alto sui fianchi, mentre Italo sfoggia uno slip veramente piccolo e molto sgambato e da quello che vedo mi sembra anche bello dotato. Ha l’asta del pene “di traverso” e mi sembra davvero grosso.

Mi lecco le labbra quasi incondizionatamente. Lo seguo con gli occhi e gli dico: “beh il momento dell’immersione me lo gusto io allora”. Appoggio la schiena sulla vasca e distendo le braccia lungo il bordo in pietra. Così messa offro la visione del mio petto gonfio. I due entrano in acqua e per un momento li immagino come due squali che iniziano a puntare la loro preda.
Si avvicinano a me e mi guardano. Io butto indietro la testa come se stessi offrendo loro la mia gola. Sento i loro occhi addosso e mi sento bruciare. Ho voglia di scatenarmi, ma non so chi scegliere. L’idea di scopare con entrambi mi balza subito in testa e mi fa osare. Decido di stuzzicare ulteriormente i miei due squali.

“Sapete che si può stare nudi nelle vasche? L’ho chiesto al ragazzo quando sono entrata” dico con malizia guardandoli dritto negli occhi.
“Beh non dai l’impressione di voler mostrare molto con quel costume intero” mi dice con aria di sfida Italo. Ripenso al suo slip piccolo e al pacco bello grosso che faceva intravedere e rispondo: “beh si può togliere molto rapidamente” dico con un sorriso ammiccante.
“E tu lo vuoi togliere?” mi chiede Fabrizio avvicinandosi
Guardo prima Fabrizio e poi Italo e facendo finta di riflettere sulla risposta mi scosto dal bordo della vasca. Li supero guardando i loro pettorali abbronzati e mi abbasso le spalline del costume davanti a loro. Sono immobili che fissano il mio petto. Aspettano il momento di vedere le mie tette uscire dal costume.

Decido di farli cuocere ancora un po’. Adesso le prede sono loro. Mi immergo nuovamente fino al collo per coprire bene le mie tette. Le luci soffuse non permettono di vedere bene sotto l’acqua perché sono in una zona non perfettamente illuminata. Erano pronti a spalancare le loro fauci e invece sono rimasti a bocca asciutta. Cammino tra di loro. Prima Fabrizio poi passo intorno ad Italo e ritorno nel punto di prima dandogli la schiena. E mentre cammino mi abbasso il costume e tiro fuori dalle coppe le tette. Mi giro coprendole con le braccia e le mani. Mi guardano ammaliati. Cercano con gli occhi il mio seno. Decido di dare il colpo di grazia. Esco dall’acqua e mi abbasso fino al basso ventre il costume. Mi metto in piedi davanti a loro con le braccia sui fianchi e gonfiando un po’ il petto. Mi guardano inebetiti. Fissano i miei capezzoli turgidi e le mie grandi areole.

“Adesso siamo tutti alla pari, vestiti in maniera uguale. Vediamo chi ha il coraggio di fare la prima mossa” dico io in tono di sfida. Guardo prevalentemente Italo. Voglio vedere il suo cazzo.
Non faccio in tempo a finire la frase che Fabrizio fa roteare lo slip che si è sfilato sopra la testa.
“Facile spogliarsi sotto l’acqua. Tu Italo hai voglia di sfidare il tuo amico e sfilarti il costume davanti ai miei occhi?”
Italo non fa una piega. Si mette in piedi davanti a me. E’ molto eccitato, si vede completamente l’asta del suo pene e sembra che abbia una cappella enorme.
Si avvicina e mentre mi guarda mi chiede: “mi aiuti tu o devo fare io?”
Mi avvicino ulteriormente e mi lecco le labbra. Guardo Fabrizio e vedo che si sta massaggiando il cazzo.

“Io ti aiuto a sciogliere il nodo del laccetto però a liberare la bestia ci pensi tu. Voglio avere le mani libere per ripararmi”
Mi guarda sorridente. Gli slaccio il laccetto. Con un dito percorro tutta la lunghezza dell’asta. Sento le vene gonfie. Seguo la forma della cappella.
Mi lecco le labbra e con una mano mi pizzico un capezzolo. Fabrizio si avvicina e poggia il suo cazzo sulla mia coscia. Mi afferra un seno e lo stringe con forza.
Metto le mani sui fianchi di Italo e infilo due dita tra il costume e la sua pelle. Inizio a far scendere il costume. Il pube è ricoperto da una peluria rasata da poco. L’asta del suo cazzo rimane avvolta dalla stoffa del costume e scende insieme a quello.
“Dovrei averti aiutato abbastanza” gli dico guardandolo negli occhi.
“Adesso finisco io” mi dice di rimando e liberando con un rapido gesto il suo cazzo dal costume.

Sembra che punti alla mia bocca. Rimbalza davanti alla mia faccia e lo guardo ipnotizzata con gli occhi. La cappella è completamente scoperta. Grande, lucida. Chiudo gli occhi e l’unico pensiero che ho è quello di prenderlo il bocca per poi sentirmi riempire. Un cazzo così non l’ho mai provato.
Avvicino la bocca al suo pube. Lo bacio sui peli. Sull’inguine. Mi chino di più per baciargli le palle. Il suo cazzo scivola sulla mia faccia. Lo fa “saltellare” sulla guancia. Gli lecco le palle e con la punta della lingua arrivo fino alla punta della cappella. Gliela bacio. Fabrizio mi tormenta i capezzoli e ha infilato la mano nel costume. Mi sta toccando la fighetta che se non fossimo in acqua sarebbe comunque un lago. Sento divampare un fuoco dentro di me. Sono eccitata e ho voglia di fare la porca. Inizio a far entrare la cappella nella mia bocca. La stringo tra le mie labbra. Sento Italo che geme e mi incita a continuare. Spalanco la bocca e provo a far entrare completamente il suo membro. Con la lingua provo a leccare la cappella ma faccio molta fatica.

Fabrizio si mette dietro di me e mi sfila il costume. Sento il suo cazzo duro contro le mie chiappe. Strofina il suo membro contro la mia fighetta.
“Sei bella pelosa Antonella. Però sembri bella curata. Voglio vedertela e leccartela.”
“Si, mi piace averla pelosa. Ma tengo il pratino bello curato, così gli uccelli si posano più felici” gli dico liberando la mia bocca dall’enorme cappella di Italo.
Il cazzo di Italo mi sta facendo godere tantissimo. Non ho mai goduto così tanto a prendere un cazzo in bocca. E Fabrizio mi sta facendo esplodere strusciandomi il cazzo tra le gambe mentre con una mano mi tocca le tette e con l’altra mi penetra con due dita.
Italo con la mano mi riavvicina al suo cazzo. Gli piace molto come lo sto succhiando. Sento il suo cazzo pulsare ad ogni suo respiro. Lo sento gonfiarsi. Gli dico di immergersi in acqua.
“Vieni Italo. Siediti qua che voglio sentirti dentro di me”

“Antonella posso entrare anche io?” Mi chiede implorante Fabrizio.
“Fammi provare prima Italo. Poi faccio accomodare anche te.”
Italo si siede in acqua. Gli tengo stretto il cazzo e lo massaggio. Non voglio perdere il contatto con quel membro stupendo. Mi avvicino a Italo che mi afferra per le tette. Le stringe e mi pizzica con forza i capezzoli tra il pollice e l’indice.
Mi mordo le labbra e lo bacio. Le nostre lingue si intrecciano
“Antonella sei un vulcano” mi dice Italo che adesso mi massaggia la fighetta. Acchiappo con una mano l’asta del suo cazzo e la punto contro la mia fighetta. Mi strofino la cappella sul clitoride, allargo le piccole labbra. Me la struscio anche sul buchetto. Uso il suo cazzo come se fosse un vibratore. Ma è di carne, calda, pulsante, dura. Mi accovaccio per bene e continuo a baciarlo e a strusciarmi il cazzo sulla fighetta.
Ansimo. Anche il suo respiro è veloce, ritmato con la strusciata del suo cazzo sulla mia figa.
Decido che è il momento di sentirlo dentro. Gli dico: “Ti voglio.”
“Anche io Antonella”.

Mi siedo sul suo cazzo che apre le mie piccole la labbra e mi riempie tutta la vagina.
Scendo piano piano e mi gusto ogni centimetro che mi riempie la figa. Ho la bocca aperta e gli occhi chiusi. Mi tengo alla nuca del suo collo. Italo mi strizza le tette e i capezzoli. Più scendo e lui più mi strizza i capezzoli tirandoli. Sento dolore ma tanto tanto piacere. Sto godendo e per poco non esplodo in un orgasmo.
“Italo sei fantastico.” Riesco a dire mentre gemo forte.
Rimango seduta sul suo cazzo e piano piano inizio a muovermi.
Non mi sono mai sentita così piena. Il suo cazzo è arrivato in fondo alla mia vagina. Il dolore è completamente offuscato dal godimento che mi provoca.
“Antonella, sei così calda e accogliente. E’ bellissimo entrare dentro di te.”

Fabrizio è appoggiato alla mia schiena. Sento la sua cappella strusciare contro il buchetto. Mi bacia il collo, le orecchie.
Mi gira il viso per baciarmi. Tiro fuori la lingua per farmela succhiare. Sento il suo cazzo premere contro il mio culo. Gli succhio la lingua mentre lui mi strizza le tette con forza.
“TI va Antonella?” mi chiede Fabrizio ancora di più implorante.
“Vieni Fabrizio, accomodati. Ma fai piano.” Gli rispondo sorridente.
Mi bacia nuovamente sulle labbra. Poi le guance, le orecchie, il collo. Scende lungo la schiena mentre con una mano mi stringe il collo quasi come se volesse strangolarmi. Ma la sua presa è sensuale, erotica. Inarco la schiena e butto indietro la testa. Con l’altra mano mi accarezza il sedere. Poi la avvicina alla mia bocca e mi infila uni dito in bocca. Mi dice: “Succhialo Antonella”. Eseguo e gli succhio il dito come se fosse un cazzo.

Fa scivolare la mano nuovamente lungo la schiena. Ho i brividi. Mi accarezza il buchetto. Inizia ad infilare la prima falange del dito e stringe un po’ la sua mano intorno alla mia gola.
Italo nel frattempo si muove leggermente per farmi sentire sempre più posseduta da lui.
Fabrizio infila tutto il dito dentro il mio ano. E lo muove come se volesse allargarmelo per bene. Poi riprende a infilarmelo e a tirarlo fuori. Dentro fuori dentro fuori. Sto godendo come una pazza. Sento un secondo dito contro la rosellina del mio culetto. Sento ancora più pressione ed alla fine cedo. E’ entrato anche quello. Mi sta inculando con due dita. Sono totalmente nelle mani e nei cazzi di Italo e Fabrizio. Non riesco ad opporre alcuna resistenza. Ma non voglio opporla. Mi sto perdendo nell’amplesso più sconvolgente della mia vita. Fabrizio allarga un po’ il buchetto con le dita. Mi penetra ritmato. Le due dita scorrono bene dentro. Italo continua a strizzarmi i capezzoli. Mi infila un pollice in bocca e io glielo succhio.
“Antonella sto entrando.” Mi dice con molta dolcezza Fabrizio.

Italo toglie finalmente le sue mani dalla mia bocca e dalle mie tette e le posa sulle mie chiappe. Inizia ad allargarle come ad aiutare l’amico.
Sento il mio buchetto che si allarga. Fabrizio infila due dita facilmente. Si china su di me e mi dice: “Sei pronta?”
“Si sono pronta. Voglio sentire anche te dentro di me”
Appoggia la cappella contro il mio buchetto allargato. Dà una prima spinta e sento una pressione fortissima. E’ dentro! Muove il suo cazzo come per farlo sistemare dentro il mio culetto. Inizia a spingere fino in fondo. Sento il suo cazzo entrare dentro di me. Ho due magnifici cazzi che esplorano il mio corpo.
“ragazzi, io tra poco vengo. Non so quanto resisterò” dico io estasiata dalla goduria che sto provando in questo momento.
“Anche io Antonella” mi dice Italo.
“Dammi qualche istante dentro questo spettacolo ed arrivo pure io” aggiunge Fabrizio.

Italo e Fabrizio si dividono le mie tette. Fabrizio mi mette un dito in bocca. Italo invece mi ciuccia un capezzolo.
Sono posseduta da loro e dal godimento più estremo.
Italo annuncia che sta per venire. “Antonella. Io non ce la faccio più. Sto per venire”
Mi sento ancora più porca voglio parlare come una porca: “Italo, sborrami dentro. Voglio sentire i tuoi schizzi”.
Non faccio quasi a tempo a finire di dirglielo che sento il primo schizzo dentro di me, seguito da altri tre o quattro schizzi.
“Oh siiiiiiii. Bravo Italooooo. Sto per arrivare pure io.” Dico a Italo che mi stringe la schiena mentre si dimena per l’orgasmo.
“Vengo, vengo vengo, Antonella vengoooooooo” mi sussurra all’orecchio Fabrizio. E sento lo sperma invadere il mio ano.
Non resisto più. Italo mi sta ciucciando un capezzolo ma è ancora dentro di me. Sento il suo pene che si sgonfia dentro la mia fighetta. Fabrizio è uscito da me e si mette davanti alla mia faccia con il cazzo. Lo prendo in bocca e mentre lo succhio esplodo in un orgasmo mai provato in vita mia. Italo mi tiene attaccata al suo corpo. Tremo e godo come non mai. “oh siii…sto godendo….siiiii……cazzooooooo”
Italo mi accarezza la schiena. Fabrizio il volto. Si china per baciarmi sulle labbra.
Io non riesco a muovermi.
“Ragazzi, mi avete sconquassata”
Italo e Fabrizio mi guardano entrambi in viso e mi dicono:
“Felici di aver reso indimenticabile il tuo compleanno, Chéri”.
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