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trans

Una vacanza intrigante


di atavalch
15.07.2021    |    21.099    |    14 9.7
"Lui asseconda la mia richiesta..."
Ho deciso di trascorrere una vacanza con due amici a Ibiza nonostante le restrizioni pandemiche. Grazie a delle conoscenze, abbiamo affittato un bel appartamento per essere più liberi. Tutti e tre siamo sposati e viviamo una vita di coppia serena, ma si sa che ognuno di noi nasconde dei propri segreti. L’amicizia con Marco e Alessandro nasce da intensi rapporti di lavoro e per la passione della gastronomia.
Sono persone molto educate oltre che riservate e immaginavo fossero completamente etero.
La sera, appena arrivati a Ibiza, decidiamo di andare a cena in centro e fare due passi tra le splendide vie. Non conoscendo Ibiza lascio a Marco il compito di traghettarci in qualche bel locale. Terminata la cena, raggiungiamo un bar dove c'è della musica e diversa bella gente, molte più donne prevalentemente straniere che uomini. Marco è un uomo affascinante e inizia a flirtare subito con una ragazza inglese. Io mi soffermo con Alessandro e ci gustiamo un mojito. Verso la mezzanotte i bar a Ibiza chiudo per le nuove normative Covid-19 e tutti e tre ritorniamo a casa.
L'indomani Marco decide di andare in una spiaggia con l'intento di poter incontrare nuovamente la ragazza inglese. Così è. Con Alessandro decidiamo di prendere il sole e goderci la giornata in tutto relax. Nessuno dei due ha intenzione di combinare casini, soprattutto io che come passione segreta, adoro giocare al ruolo di trav passiva. Nè Marco tanto meno Alessandro sanno di questa mia intrigante passione. Sta di fatto che Marco ci informa che la sera uscirà a cena con la ragazza inglese, Jane, e dunque decidiamo con Alessandro di andare nuovamente a cena fuori. Durante la cena e dopo qualche bicchiere di vino, la conversazione diventa più leggera e finiamo per parlare di sesso. Mi chiede se sono completamente etero o se ho avuto altre esperienze come ad esempio con dei trans. Preso all'improvviso, decido di non rispondere subito lasciando a lui il compito di gestire la conversazione. Mi confida di aver avuto un paio di esperienze con delle trans (l'aspetto femminile per lui era importante) e addirittura con un paio di travestiti passivi. Rimango sorpreso da questa sua confidenza e decido di porgergli una spontanea domanda ossia se gli era piaciuto. Lui senza alcun imbarazzo mi risponde di s; anzi non vedeva l'ora di rifarlo e ha scelto di venire a Ibiza proprio per poter incontrare delle trans. Beh io sto al gioco e non rivelo nulla riguardo la mia passione. Decidiamo di andare a fare due passi e prenderci un whisky. Durante la camminata riprendo il discorso delle esperienze trans e Alessandro con un sogghigno mi dice; ti ho sorpreso con questa mia confessione? Gli rispondo di sì ma gli preciso che sono ormai abituato alle sorprese.
Mi invita a non dire nulla a Marco ovviamente.
Sta di fatto che nel frattempo Marco ci trasmette un messaggio dove ci informa che non sarebbe rientrato à a casa in quanto ha combinato con Jane, precisando altresì che ci saremmo visti il giorno seguente. A questo punto rimango solo con Alessandro a condividere l'appartamento.
Non so come comportarmi o meglio non so se confessargli subito la mia passione. Decido di non dire nulla. La mattina seguente Marco ci chiama e ci comunica che resterà via con Jane per altri due giorni in quanto hanno deciso di visitare l'isola. L'accordo era che ognuno di noi avrebbe fatto ciò che voleva, soprattutto se si combinava con qualcuna!! Beh a questo punto con Alessandro decidiamo di visitare un'altra spiaggia e siamo capitati in una spiaggia di nudisti. Niente di imbarazzante ovviamente ma nella mia testa gironzolava il pensiero delle perversioni confidatemi la sera prima da Alessandro, ossia della sua passione di fare sesso con delle trans e con delle trav. passive.
Mi appresto a prendere il sole e a leggere il mio libro, quando ad un certo punto vedo Alessandro entrare in acqua completamente nudo e con il suo grosso giocattolo che penzolava. Sento un calore che avvolge tutto il mio corpo e le mie fantasie prendono il sopravvento. Con incontrollabile istinto, mi levo il costume e corro dritto in acqua cercando di restare indifferenze agli occhi del mio amico. Dopo qualche minuto, Alessandro mi nota e con due potenti bracciate mi raggiunge. Giochiamo un po’ in acqua mantenendo una dovuta distanza, attenti a non turbare la sensibilità di chi ci sta vicino e comportandoci in maniera educata e riservata.
Verso le 16.00 decidiamo di ritornare a casa per poterci fare una doccia e decidere dove andare a cena.
Durante il percorso verso casa, i miei pensieri navigano nella mia testa e le immagini del giocattolo di Alessandro mi provocano un desiderio enorme di fare sesso con lui. Devo escogitare quindi una strategia per gustarmi questo splendido arnese, dalla cappella grossa e dal lungo stelo.
Con una scusa, chiedo ad Alessandro di lasciarmi al “El Corte Inglés”, un grande magazzino dove trovi dall’alimentare all’abbigliamento. Lui asseconda la mia richiesta. Entro nel negozio e corro dritto al reparto di abbigliamento per donna. Acquisto delle calze a rete, una minigonna, della lingerie femminile, qualche accessorio come una collana, un braccialetto ecc, un paio di scarpe con i tacchi e cerco di trovare anche una parrucca carina. Con un po’ di fatica trovo tutto per il mio travestimento.
Non riesco a controllarmi e corro subito a casa con i preziosi presunti regali. Nel frattempo Alessandro si è già fatto la doccia ed è steso nudo sul divano con l’asciugamano avvolto. Io entro, lo saluto e corro subito a farmi una doccia. Propongo di andare a cena in un bel locale, dove si è obbligati a mettere dei pantaloni lunghi e la camicia. Lui accetta senza immaginare le mie perverse intenzioni. Ho voglia di sentirmi donna, dunque decido di indossare la mia nuova lingerie femminile sotto i pantaloni lunghi. L’eccitazione cresce a dismisura ma devo controllare i mei istinti. Sento la passione che mi divora.
Durante la cena, Alessandro ritorna sull’argomento “sesso” e esterna la sua voglia di fare sesso con una trans. Gli rispondo che tutto ciò è possibile; siamo a Ibiza e dunque sarà per lui facile abbordare una trans.
Assecondo la sua richiesta e gli propongo di ricercare qualche link utile su internet. Nel frattempo io cerco di escogitare una strategia per non farmelo sfuggire. Con una nuova scusa gli chiedo se prima di andare in cerca, possiamo passare da casa. Lui gentilmente asseconda la mia richiesta e sale con me nell’appartamento che presto diventerà il luogo del nostro divertimento.
Entro nella mia stanza, tolgo velocemente i pantaloni, mi sistemo la lingerie, indosso la minigonna e il mio calore e la mia voglia inizia a farsi sentire, Mi trucco, metto la parrucca che ho appena comprato e indosso le scarpe con i tacchi e completo il mio travestimento con i due o tre accessori ossia collana e bracciale.
Con coraggio esco dalla mia stanza e mi presento a lui completamente travestita. Lui rimane bloccato e non sa che fare ma soprattutto non sa che dire!
Cerco di metterlo a suo agio avvicinandomi a lui con delicatezza e posizionando la mia mano destra sul suo petto mentre con l’altro braccio sento vibrare tutto il suo corpo. Senza lasciargli il tempo di metabolizzare la situazione, inizio a sbottonargli la camicia accarezzandogli i capezzoli con l’altra mano, per poi scendere a slacciargli la cintura e aprirgli la cerniera dei pantaloni. Lui rimane immobile ma sento che la situazione gli piace e sta al gioco. Mi inginocchio e con delicata abilità gli faccio uscire il suo giocattolo ormai divenuto grosso e duro dai suoi stretti boxer e inizio un su e giù delicato. Spalanco la mia bocca e inizio ad incoiare il suo arnese. Mi soffermo sulla sua cappella e la bagno con la mia saliva. Sento che geme ed inizia a sbloccarsi. Mi afferra la testa e mi indica il ritmo che devo mantenere per questo mio lungo pompino. Mi dedico a lui per una buona mezz’ora, gustandomi il suo arnese che sta per esplodere ma non glielo permetto. Lo voglio sentire prima dentro al mio stretto e caldo buchetto. Lui mi invita dunque a praticare un 69 con l’intento di inumidirmi la mia stretta vagina. Mi sento una troia e mi lascio andare al massimo dell’eccitazione e del piacere. Mi lecca il buchetto e pian piano decide di inserire il suo dito, poi un altro e un altro ancora. Sono completamente dilatata e pronta a ricevere il suo grosso cazzo nel mio culetto.
Contrariamente ai miei pensieri, anziché prendermi alla pecorina, mi fa sdraiare sulla schiena e mi prende a gambe aperte. In questa posizione mi sento una vera porca e mi lascio andare completamente. Lui mi sbatte con ritmi profondi e costanti e provo un immenso piacere.
Dopo pochi minuti, Alessandro non riesce più a controllarsi e sta per venire. Lo invito a non venirmi dentro in quanto amo fare sesso sicuro. Mi avvicina il suo cazzo alle mie labbra e inizio nuovamente a succhiarlo e dopo pochi istanti, emette tre o quattro getti di sborra calda che innonda tutto il mio viso.
Non capisco più nulla e lo lascio giocare con il suo arnese che accarezza le mie labbra e il mio viso. Trovo la forza di iniziare la mia masturbazione che mi porta ad avere un orgasmo immediato.
Decidiamo di sciacquarci ognuno nel proprio bagno. Dopo la doccia lui mi invita ad indossare nuovamente la mia lingerie. Rimetto dunque il tanga e le calze a rete e il baby doll nero. Decidiamo di raggiungere la mia camera da letto e dopo qualche carezza riprendiamo nuovamente a fare sesso. Alessandro è eccitatissimo e inizia a sussurrarmi parole appropriate al momento e al nostro perverso gioco, come ad esempio dimmi che sei la mia troia, la mia porcona. Io sto al gioco ovviamente e in lui aumenta il desiderio di scoparmi nuovamente. Con delicatezza mi gira, riprende a prepararmi il mio buchetto e con un colpo deciso mi penetra nuovamente con il suo cazzo enorme. Si sa che la seconda scopata dura mediamente molto di più che la prima e dunque Alessandro mi cavalca costantemente per un buon tre quarti d’ora. Decide poi di mettere il preservativo in quanto ha voglia di sborrarmi nel mio culetto. Il suo ritmo aumenta costantemente come pure la densità dei suoi colpi. Sento il mio culetto allargarsi enormemente e il suo cazzo sprofondare dentro di me. Dopo altri 5 minuti di penetrazione sfrenata sento il calore del suo sperma invadere il mio culetto. Gemo come una vera troia sotto le parole insensate ma opportune al momento di Alessandro. Sono completamente distrutta e priva di energia e mi abbandono tra le lenzuola.
Ci addormentiamo insieme completamente rilassati, dimenticando che Marco potrebbe rientrare da un momento all’altro. Infatti come dice un proverbio, il diavolo fa le pentole senza il coperchio, ed ecco che verso le 9.30 del mattino seguente, riappare Marco.
Alessandro ed io siamo ovviamente ancora a letto insieme nella mia camera. Non trovando Alessandro nella sua camera, Marco decide di bussare alla mia porta. Entra e ci trova a letto.
Trova una scena da favola con me sdraiata nel letto e con addosso il solo baby doll tra le braccia di Alessandro. Marco imbarazzato non capisce più nulla ed esce dalla stanza per andare in cucina a prepararsi un caffè. Lo raggiungo immediatamente e gli confesso la mia passione per il travestimento e il desiderio che ha avvolto Alessandro. Per riportare il clima alla normalità chiedo a Marco se ha avuto anche lui delle esperienze con delle trans o trav. Lui mi risponde di no in quanto attratto solamente dalle donne.
Rimango su me stessa e mi appresto a ritornare nella mia stanza dove c’è ancora Alessandro a letto.
Mi sdraio accanto al mio splendido stallone e posiziono nuovamente la mano sul suo arnese pastoso.
Scendo pian piano e inizio a praticargli un veloce ma delicato pompino. Intravvedo Marco che sbircia dalla porta della stanza semi socchiusa. Lo invito ad entrare facendogli segno con l’altra mano. Spaventato decide di entrare. Si spoglia e si unisce a noi. Inizio con delicatezza a stimolare anche suo arnese, molto più piccolo di quello di Alessandro ma comunque tozzo e duro. Spompino tutti e due giocando con la lingua sulle loro due grosse cappelle. Dopo una ventina di minuti Alessandro decide di voler venire solo con il pompino ed esplode tutta la sua sperma ormai ridotta a gocce nuovamente sul mio viso, mentre Marco decide di visitare il mio culetto e mi penetra alla pecorina con delicatezza. Non resiste molto e mi sborra sulle mie natiche. Marco è avvolto dai suoi pensieri ma da quel giorno e per i restanti due giorni ad Ibizia abbiamo continuato a fare sesso tra noi tre amici. Di fatto sono diventata per questi 5
più liberi. Tutti e tre siamo sposati e viviamo una vita di coppia serena, ma si sa che ognuno di noi nasconde dei propri segreti. L’amicizia con Marco e Alessandro nasce da intensi rapporti di lavoro e per la passione della gastronomia.
Sono persone molto educate oltre che riservate e immaginavo fossero completamente etero.
La sera, appena arrivati a Ibiza, decidiamo di andare a cena in centro e fare due passi tra le splendide vie. Non conoscendo Ibiza lascio a Marco il compito di traghettarci in qualche bel locale. Terminata la cena, raggiungiamo un bar dove c'è della musica e diversa bella gente, molte più donne prevalentemente straniere che uomini. Marco è un uomo affascinante e inizia a flirtare subito con una ragazza inglese. Io mi soffermo con Alessandro e ci gustiamo un mojito. Verso la mezzanotte i bar a Ibiza chiudo per le nuove normative Covid-19 e tutti e tre ritorniamo a casa.
L'indomani Marco decide di andare in una spiaggia con l'intento di poter incontrare nuovamente la ragazza inglese. Così è. Con Alessandro decidiamo di prendere il sole e goderci la giornata in tutto relax. Nessuno dei due ha intenzione di combinare casini, soprattutto io che come passione segreta, adoro giocare al ruolo di trav passiva. Nè Marco tanto meno Alessandro sanno di questa mia intrigante passione. Sta di fatto che Marco ci informa che la sera uscirà a cena con la ragazza inglese, Jane, e dunque decidiamo con Alessandro di andare nuovamente a cena fuori. Durante la cena e dopo qualche bicchiere di vino, la conversazione diventa più leggera e finiamo per parlare di sesso. Mi chiede se sono completamente etero o se ho avuto altre esperienze come ad esempio con dei trans. Preso all'improvviso, decido di non rispondere subito lasciando a lui il compito di gestire la conversazione. Mi confida di aver avuto un paio di esperienze con delle trans (l'aspetto femminile per lui era importante) e addirittura con un paio di travestiti passivi. Rimango sorpreso da questa sua confidenza e decido di porgergli una spontanea domanda ossia se gli era piaciuto. Lui senza alcun imbarazzo mi risponde di s; anzi non vedeva l'ora di rifarlo e ha scelto di venire a Ibiza proprio per poter incontrare delle trans. Beh io sto al gioco e non rivelo nulla riguardo la mia passione. Decidiamo di andare a fare due passi e prenderci un whisky. Durante la camminata riprendo il discorso delle esperienze trans e Alessandro con un sogghigno mi dice; ti ho sorpreso con questa mia confessione? Gli rispondo di sì ma gli preciso che sono ormai abituato alle sorprese.
Mi invita a non dire nulla a Marco ovviamente.
Sta di fatto che nel frattempo Marco ci trasmette un messaggio dove ci informa che non sarebbe rientrato à a casa in quanto ha combinato con Jane, precisando altresì che ci saremmo visti il giorno seguente. A questo punto rimango solo con Alessandro a condividere l'appartamento.
Non so come comportarmi o meglio non so se confessargli subito la mia passione. Decido di non dire nulla. La mattina seguente Marco ci chiama e ci comunica che resterà via con Jane per altri due giorni in quanto hanno deciso di visitare l'isola. L'accordo era che ognuno di noi avrebbe fatto ciò che voleva, soprattutto se si combinava con qualcuna!! Beh a questo punto con Alessandro decidiamo di visitare un'altra spiaggia e siamo capitati in una spiaggia di nudisti. Niente di imbarazzante ovviamente ma nella mia testa gironzolava il pensiero delle perversioni confidatemi la sera prima da Alessandro, ossia della sua passione di fare sesso con delle trans e con delle trav. passive.
Mi appresto a prendere il sole e a leggere il mio libro, quando ad un certo punto vedo Alessandro entrare in acqua completamente nudo e con il suo grosso giocattolo che penzolava. Sento un calore che avvolge tutto il mio corpo e le mie fantasie prendono il sopravvento. Con incontrollabile istinto, mi levo il costume e corro dritto in acqua cercando di restare indifferenze agli occhi del mio amico. Dopo qualche minuto, Alessandro mi nota e con due potenti bracciate mi raggiunge. Giochiamo un po’ in acqua mantenendo una dovuta distanza, attenti a non turbare la sensibilità di chi ci sta vicino e comportandoci in maniera educata e riservata.
Verso le 16.00 decidiamo di ritornare a casa per poterci fare una doccia e decidere dove andare a cena.
Durante il percorso verso casa, i miei pensieri navigano nella mia testa e le immagini del giocattolo di Alessandro mi provocano un desiderio enorme di fare sesso con lui. Devo escogitare quindi una strategia per gustarmi questo splendido arnese, dalla cappella grossa e dal lungo stelo.
Con una scusa, chiedo ad Alessandro di lasciarmi al “El Corte Inglés”, un grande magazzino dove trovi dall’alimentare all’abbigliamento. Lui asseconda la mia richiesta. Entro nel negozio e corro dritto al reparto di abbigliamento per donna. Acquisto delle calze a rete, una minigonna, della lingerie femminile, qualche accessorio come una collana, un braccialetto ecc, un paio di scarpe con i tacchi e cerco di trovare anche una parrucca carina. Con un po’ di fatica trovo tutto per il mio travestimento.
Non riesco a controllarmi e corro subito a casa con i preziosi presunti regali. Nel frattempo Alessandro si è già fatto la doccia ed è steso nudo sul divano con l’asciugamano avvolto. Io entro, lo saluto e corro subito a farmi una doccia. Propongo di andare a cena in un bel locale, dove si è obbligati a mettere dei pantaloni lunghi e la camicia. Lui accetta senza immaginare le mie perverse intenzioni. Ho voglia di sentirmi donna, dunque decido di indossare la mia nuova lingerie femminile sotto i pantaloni lunghi. L’eccitazione cresce a dismisura ma devo controllare i mei istinti. Sento la passione che mi divora.
Durante la cena, Alessandro ritorna sull’argomento “sesso” e esterna la sua voglia di fare sesso con una trans. Gli rispondo che tutto ciò è possibile; siamo a Ibiza e dunque sarà per lui facile abbordare una trans.
Assecondo la sua richiesta e gli propongo di ricercare qualche link utile su internet. Nel frattempo io cerco di escogitare una strategia per non farmelo sfuggire. Con una nuova scusa gli chiedo se prima di andare in cerca, possiamo passare da casa. Lui gentilmente asseconda la mia richiesta e sale con me nell’appartamento che presto diventerà il luogo del nostro divertimento.
Entro nella mia stanza, tolgo velocemente i pantaloni, mi sistemo la lingerie, indosso la minigonna e il mio calore e la mia voglia inizia a farsi sentire, Mi trucco, metto la parrucca che ho appena comprato e indosso le scarpe con i tacchi e completo il mio travestimento con i due o tre accessori ossia collana e bracciale.
Con coraggio esco dalla mia stanza e mi presento a lui completamente travestita. Lui rimane bloccato e non sa che fare ma soprattutto non sa che dire!
Cerco di metterlo a suo agio avvicinandomi a lui con delicatezza e posizionando la mia mano destra sul suo petto mentre con l’altro braccio sento vibrare tutto il suo corpo. Senza lasciargli il tempo di metabolizzare la situazione, inizio a sbottonargli la camicia accarezzandogli i capezzoli con l’altra mano, per poi scendere a slacciargli la cintura e aprirgli la cerniera dei pantaloni. Lui rimane immobile ma sento che la situazione gli piace e sta al gioco. Mi inginocchio e con delicata abilità gli faccio uscire il suo giocattolo ormai divenuto grosso e duro dai suoi stretti boxer e inizio un su e giù delicato. Spalanco la mia bocca e inizio ad incoiare il suo arnese. Mi soffermo sulla sua cappella e la bagno con la mia saliva. Sento che geme ed inizia a sbloccarsi. Mi afferra la testa e mi indica il ritmo che devo mantenere per questo mio lungo pompino. Mi dedico a lui per una buona mezz’ora, gustandomi il suo arnese che sta per esplodere ma non glielo permetto. Lo voglio sentire prima dentro al mio stretto e caldo buchetto. Lui mi invita dunque a praticare un 69 con l’intento di inumidirmi la mia stretta vagina. Mi sento una troia e mi lascio andare al massimo dell’eccitazione e del piacere. Mi lecca il buchetto e pian piano decide di inserire il suo dito, poi un altro e un altro ancora. Sono completamente dilatata e pronta a ricevere il suo grosso cazzo nel mio culetto.
Contrariamente ai miei pensieri, anziché prendermi alla pecorina, mi fa sdraiare sulla schiena e mi prende a gambe aperte. In questa posizione mi sento una vera porca e mi lascio andare completamente. Lui mi sbatte con ritmi profondi e costanti e provo un immenso piacere.
Dopo pochi minuti, Alessandro non riesce più a controllarsi e sta per venire. Lo invito a non venirmi dentro in quanto amo fare sesso sicuro. Mi avvicina il suo cazzo alle mie labbra e inizio nuovamente a succhiarlo e dopo pochi istanti, emette tre o quattro getti di sborra calda che innonda tutto il mio viso.
Non capisco più nulla e lo lascio giocare con il suo arnese che accarezza le mie labbra e il mio viso. Trovo la forza di iniziare la mia masturbazione che mi porta ad avere un orgasmo immediato.
Decidiamo di sciacquarci ognuno nel proprio bagno. Dopo la doccia lui mi invita ad indossare nuovamente la mia lingerie. Rimetto dunque il tanga e le calze a rete e il baby doll nero. Decidiamo di raggiungere la mia camera da letto e dopo qualche carezza riprendiamo nuovamente a fare sesso. Alessandro è eccitatissimo e inizia a sussurrarmi parole appropriate al momento e al nostro perverso gioco, come ad esempio dimmi che sei la mia troia, la mia porcona. Io sto al gioco ovviamente e in lui aumenta il desiderio di scoparmi nuovamente. Con delicatezza mi gira, riprende a prepararmi il mio buchetto e con un colpo deciso mi penetra nuovamente con il suo cazzo enorme. Si sa che la seconda scopata dura mediamente molto di più che la prima e dunque Alessandro mi cavalca costantemente per un buon tre quarti d’ora. Decide poi di mettere il preservativo in quanto ha voglia di sborrarmi nel mio culetto. Il suo ritmo aumenta costantemente come pure la densità dei suoi colpi. Sento il mio culetto allargarsi enormemente e il suo cazzo sprofondare dentro di me. Dopo altri 5 minuti di penetrazione sfrenata sento il calore del suo sperma invadere il mio culetto. Gemo come una vera troia sotto le parole insensate ma opportune al momento di Alessandro. Sono completamente distrutta e priva di energia e mi abbandono tra le lenzuola.
Ci addormentiamo insieme completamente rilassati, dimenticando che Marco potrebbe rientrare da un momento all’altro. Infatti come dice un proverbio, il diavolo fa le pentole senza il coperchio, ed ecco che verso le 9.30 del mattino seguente, riappare Marco.
Alessandro ed io siamo ovviamente ancora a letto insieme nella mia camera. Non trovando Alessandro nella sua camera, Marco decide di bussare alla mia porta. Entra e ci trova a letto.
Trova una scena da favola con me sdraiata nel letto e con addosso il solo baby doll tra le braccia di Alessandro. Marco imbarazzato non capisce più nulla ed esce dalla stanza per andare in cucina a prepararsi un caffè. Lo raggiungo immediatamente e gli confesso la mia passione per il travestimento e il desiderio che ha avvolto Alessandro. Per riportare il clima alla normalità chiedo a Marco se ha avuto anche lui delle esperienze con delle trans o trav. Lui mi risponde di no in quanto attratto solamente dalle donne.
Rimango su me stessa e mi appresto a ritornare nella mia stanza dove c’è ancora Alessandro a letto.
Mi sdraio accanto al mio splendido stallone e posiziono nuovamente la mano sul suo arnese pastoso.
Scendo pian piano e inizio a praticargli un veloce ma delicato pompino. Intravvedo Marco che sbircia dalla porta della stanza semi socchiusa. Lo invito ad entrare facendogli segno con l’altra mano. Spaventato decide di entrare. Si spoglia e si unisce a noi. Inizio con delicatezza a stimolare anche suo arnese, molto più piccolo di quello di Alessandro ma comunque tozzo e duro. Spompino tutti e due giocando con la lingua sulle loro due grosse cappelle. Dopo una ventina di minuti Alessandro decide di voler venire solo con il pompino ed esplode tutta la sua sperma ormai ridotta a gocce nuovamente sul mio viso, mentre Marco decide di visitare il mio culetto e mi penetra alla pecorina con delicatezza. Non resiste molto e mi sborra sulle mie natiche. Marco è avvolto dai suoi pensieri ma da quel giorno e per i restanti due giorni ad Ibizia abbiamo continuato a fare sesso tra noi tre amici. Di fatto sono diventata per questi 5 giorni la loro troia.
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