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Spiaggia naturista 2


di Ciclistabo
13.08.2023    |    11.593    |    14 9.8
"Il tutto durò pochi passi, perché continuare a camminare le fu impossibile..."
Stesi sull'asciugamano non parliamo, quello che è successo non è di certo qualcosa che capita tutti i giorni. Mi sento in colpa per quello che è successo e al tempo stesso tradito, la gelosia mi ha messo addosso rabbia. Lei invece è lì tranquilla, come se niente fosse successo, come fosse tutto normale. Solo dopo un po' torniamo a parlarne.
- "Che c'è? Perché mi guardi così?", chiede beffarda lei.
- "Come che c'è. Ti lascio un attimo da sola e ti ritrovo in ginocchio a farti sborrare addosso da uno sconosciuto. E chissà che ci hai fatto prima", le dico incazzato.
- "Ah, non l'hai visto? Pensavo fossi lì da più tempo. Sapessi…che gran bella scopata, mi ha presa prima a 90 in piedi, poi mi ha fatta inginocchiare e mi ha messa a pecora. Cazzo, non finiva più di sbattermi. Mi voleva fare pure il culo, l'ho dovuto implorare per non farmelo", continuò lei tranquillamente.
Non riuscivo a crederci. Mi sembrò di non riconoscere più quella persona, colei con cui avevo passato ben 20 anni di vita insieme.
- "Deficiente, non ho fatto niente. Era il gioco che volevi fare, era quello che desideravi, hai lasciato andare tutto perché il ragazzo ci provasse con me e io mi sono voluta vendicare. Non mi ha toccata minimamente, stai tranquillo".
Inutile negare che a quelle parole tirai un sospiro di sollievo.
- "Però ti sei fatta schizzare in faccia", le dissi ormai sereno, sorridendo.
- "E vabbè. In qualche modo dovevo vendicarmi. Qualcosa gliela dovevo pur fare fare. Ringrazia che non mi ha sborrato in bocca", continuò.
La prendemmo a ridere, quel che era successo ormai era successo. Mi scusai con lei, per non averla resa partecipe dei miei desideri, fu l'occasione per parlarne chiaramente e raccontarci le nostre fantasie.
- "Ma dimmi una cosa. Sincero. Lo conoscevi prima? Avevi già organizzato la cosa?".
- "No, assolutamente. Mai visto, però sinceramente è un bel ragazzo, ho visto come lo guardavi, che non ti dispiaceva affatto e l'ho lasciato fare".
- "Ah ok", rispose lei pensierosa.
- "Che c'è? Che stai pensando?".
- "No…niente…".
Niente equivale a tutto per una donna. Capì benissimo a cosa stava pensando, quale era il suo desiderio. Peccato che mentre noi pensavamo a lui, il ragazzo non decise di andarsene.
- "Mi spiace per te, ma sta per andarsene. Se dici lo fermo", le dissi.
- "No no. Lascialo andare. Peggio per lui. Magari sarà già stanco. Dopo quella venuta".
Restammo in spiaggia per un'altra mezz'oretta, ormai quell'ambiente non le dispiaceva affatto tanto da convincersi, su mia richiesta, a mettersi in topless. Un ultimo bagno in quelle splendide e limpide acque per poi rimettere tutto negli zaini e incamminarci per fare ritorno verso la macchina. Una volta ripreso il sentiero ci accorgemmo che dietro di noi qualcuno ci seguiva a poca distanza. Fui io per primo ad accorgermene, un uomo sui 50, brizzolato, nudo naturalmente ci teneva d'occhio. Feci notare della presenza a lei che a sua volta si girò.
- "Ah, è lui?", disse nemmeno troppo sorpresa.
- "Lo conosci?", le chiesi io sorpreso.
- "L'ho visto in spiaggia prima che mi fissava. Non mi ha tolto gli occhi di dosso per tutto il tempo. Ci siamo scambiati due sguardi al volo mentre entravo in acqua, non l'hai visto che era vicino a noi mentre facevamo il bagno?".
- "Veramente no", le dissi tornando a girarmi verso di lui. "Non sembra male anche se più grande di noi".
- "No, per nulla. Secondo me sarà sui 50, però se li porta bene. Bel fisico e pure sotto non è male".
- "Ah beh, altro che sguardo al volo. L'hai proprio squadrato per bene".
- "E vabbè…certe cose si fanno notare…".
Dall'espressione sorridente di lei capì a cosa si riferiva. Rallentai volutamente il passo, costringendo anche lei a farlo.
- "Visto che ti piace giocare, giochiamo", le dissi.
Dal sorriso di lei capii che non le dispiaceva affatto. Le misi una mano sulla schiena, poi scesi sul fianco tirandola a me nonostante continuavamo a camminare. Dal fianco scesi sul culo, palpandolo.
- "Che vuoi fare?", chiese lei anche se già intuiva le mie intenzioni.
- "Io niente", risposi sorridendole e spostandole la mutandina e infilandola dentro il culo.
Trasformai quella mutandina a brasiliana in un tanga per dare una visione migliore di quel bel culo al nostro spettatore e lei, per assecondare il mio gioco, si mise a sculettare come stesse sfilando. Senza guardare cosa facesse l'uomo alle nostre spalle continuammo a giocare tra noi, toccandoci. La mano sinistra di lei infatti era sopra il mio costume che accarezzava il mio cazzo già dritto. Senza fermarci ma rallentando il passo fummo raggiunti da quell'uomo che si mise alla destra di lei, allungando la mano su quel bel culetto. Dall'espressione di lei capii che qualcosa stava facendo, abbassando lo sguardo vidi la sua mano sul culo e le dita che si intrufolavano sotto il costume. Dal verso che fece lei capii che le dita erano arrivate a destinazione e si stavano muovendo dentro di lei. In quel momento la mano libera, la destra, andò a cercare il cazzo nudo e duro dell'uomo stringendolo e menandolo. Il tutto durò pochi passi, perché continuare a camminare le fu impossibile. Dall'espressione si capiva che era in un'altra dimensione, che l'eccitazione aveva preso il sopravvento, così la fermai, la girai verso la mia direzione staccandola da lui e la feci inginocchiare dandole il mio cazzo in bocca. E lei lo prese con foga, iniziando un pompino come mai ne aveva fatto prima, così bello che mi fece venire immediatamente. D'altronde non era solo lei quella eccitata, quella che stava impazzendo. Ingoiò fino all'ultima goccia, senza mai staccarsi dal mio cazzo. La staccai io e per non lasciarla a bocca aperta le offrii il cazzo dell'uomo che si era messo accanto a me. Prese quel cazzo in bocca e continuò con la stessa foga che aveva messo con me, alzando lo sguardo ogni tanto alla ricerca del mio. Vederla succhiare un cazzo diverso dal mio era una sensazione stupenda, il suo godimento lo si leggeva sul viso. Non ci volle molto a farmi drizzare nuovamente il cazzo, quella situazione era talmente unica che fui di nuovo duro.
Era anche un peccato non soddisfare completamente le sue voglie e così la presi da dietro, la feci rialzare e senza che smettesse di succhiare il cazzo dell'uomo iniziai a scoparla. Continuai a sbatterla a lungo, sentire i suoi versi, quelle urla mancate poiché la sua bocca era piena, lui che le teneva la testa ferma mentre le dava a succhiare il suo bel cazzone. Sapeva il fatto suo l'uomo, sapeva come stare al gioco, sapeva che a quella donna, a quella moglie, non sarebbe bastato il cazzo del marito. E sapeva che al marito sarebbe piaciuto tantissimo se lui, oltre alla bocca di lei, si sarebbe preso anche qualcos'altro. Aspettò il suo turno fin quando per la seconda volta non venni. A quel punto lui la staccò dal suo cazzo e la fece rialzare.
- "Abbraccia tuo marito", le disse facendola girare. "Ora bacialo, intensamente", le ordinò ancora.
Fece quando lui le disse e anch'io eseguii il suo ordine. Mi abbracciò, ci baciammo, un bacio lungo e passionale. Durante quel bacio un verso di lei improvviso, sentii il corpo di lei schiacciato sul mio, i gemiti che aumentarono di intensità. L'uomo l'aveva penetrata da dietro e la stava scopando, facendole sentire quel bel cazzone duro muoversi dentro di lei. E più spingeva addosso a lei e più lei mi teneva stretto, abbracciata a me. E io che a fatica dovevo "parare" quelle spinte, cercando di non indietreggiare nonostante le spinte diventavano sempre più potenti. Schiacciata tra i nostri corpi tremò godendo come non mai, lasciandosi andare per la lunga giornata trascorsa, piena di eccitazione. Felici e soddisfatti finalmente potevamo tornare alla nostra macchina consapevoli che qualcosa era cambiato nel nostro rapporto dopo quella lunga giornata al mare, qualcosa che avrebbe reso la nostra vita sessuale ancora più appagante.
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