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La multa vendicata


di Andreito78
29.11.2019    |    30.384    |    7 9.6
"Poi sento scendere la sua mano giù verso la pancia, non si ferma, sento le sue dita entrare sotto l'elastico degli slip e poi sento la sua presa sulla mia..."

Antefatto:
Abito in un paesone della Toscana,dove bene o male ci conosciamo tutti, un giorno, sarà stato il 2012, dovendo andare alla posta per spedire una raccomandata
lascio la macchina nel posto riservato al carico/scarico e mi dirigo verso la posta sperando di fare una cosa veloce. Dopo circa 10 minuti esco e vedo
il vigile, mio conoscente, che mi sta facendo la multa:
"Massimo (nome inventato) vado via subito!!!"
"Tardi ragazzo, ho già scritto la targa, devo farti la multa"
"Ma dai, non me la fare, non ho dato noia a nessuno!"
"A me si, pensate tutti di poter fare come vi pare... così imparate!"
A quel punto rimasi in silenzio aspettando che finisse di scrivere, ma dentro avevo una rabbia che l'avrei ucciso,
sapevo che aveva ragione lo sbaglio l'avevo commesso io, ma il tono e l'arroganza con cui mi rispose mi dette molto fastidio,
cosi promisi che un giorno, in un modo o nell'altro mi sarei vendicato.

Il FATTO:
Massimo e sua moglie Valeria (nome di fantasia) abitano non lontano da casa mia e spesso ho occasione di vederli casualmente per strada o in qualche negozio li vicino. Valeria è una donna originaria dell' Ucraina, un donnone, alta 1,75, bionda, capelli lunghi sulle spalle, una corporatura importante. Una BBW in piena regola, con un bel seno, una quarta direi, un età intorno ai 40. Sempre molto gioviale, educata e disponibile a scambiare due battute sul più e meno. Su di lei girano voci,non molto belle,che in passato abbia esercitato il mestiere più antico del mondo in quel di Arezzo, ma si sà, le malelingue in questi paesoni sono sempre all'opera e io non credo più di tanto a quello che viene detto in giro.
Una mattina vado all' alimentari per fare un pò di spesa e comprare il panino per pranzo e la trovo li,entrando saluto tutti normalmente e aspetto il mio turno.
Nell'attesa, mi si avvicina e mi chiede se potessi andare da loro per delle riparazioni (ometto di che tipo,perchè sarei riconoscibile), gli dico che non c'è problema ma non so a che ora sarei andato perchè ero abbastanza impegnato, lei mi dice che avrebbe preferito la mattina perchè di solito è sempre in casa.Nessun problema, liquido il discorso dicendo che appena avevo tempo sarei andato a vedere.
Passa qualche giorno e decido di andare, l'avevo già tirata troppo per le lunghe. Suono il campanello, mi apre il portone e salgo su.
Arrivato sulla porta Valeria mi accoglie con un sorriso radioso e mi dice:
"ce l'hai fatta finalmente!" e si sporge per ricevere i baci sulle guance... io non abituato a certi rituali sul lavoro, assecondo la sua "richiesta", uno... due bacetti sulle guance e mi ritraggo.
"Ehi! ancora uno! da dove vengo io se ne danno tre, porta male solo due"
"Scusa non lo sapevo, da noi se ne danno due soli.." e le do il terzo bacetto.
"Vieni ti faccio vedere cosa si è rotto" La seguo e mi porta a vedere quello che c'era da riparare.
Mentre facevo il mio lavoro, parlavamo di cose futili come sempre si fa con i clienti, tra qualche battuta e qualcosa di più serio, mi chiede:
"Senti, ma quanto costerà aggiustarlo?"
"Guarda c'è da cambiare questo e quest'altro" dico serio,poi scherzando "ci devo mettere anche il sovrapprezzo per recuperare i soldi della multa che mi fece tuo marito 2 o 3 anni fa"
Lei ride della battuta, ma doveva avere colto il mio rancore nella mia voce.
"Avrai fatto qualcosa di sbagliato per prenderla"
"si si, avevo messo la macchina in divieto di sosta, ma insomma poteva anche non farmela" mi rimontava la rabbia per quel giorno.
"Mi sembri abbastanza nervoso"
"Abbastanza si, a parte tutto è un periodo un pò stressante questo"
"Dai, i brutti momenti capitano a tutti ma poi passano"
"Mi ci vorrebbe un pò di ferie o una bella settimana alle terme a farsi massaggiare dalla mattina alla sera" dico scherzando, "comunque Valeria, qui devo ordinare questi pezzi, poi quando arrivano vengo a montarteli. Per ora vai avanti cosi"
"ok, ma quanto ci vorrà per averli? Non ho furia se per ora funziona, ma non far passare dei mesi."
"Penso che in settimana prossima arrivino e appena ce l'ho vengo a finire"
"ok ti aspetto, comunque se ti va io li so fare i massaggi, quando stavo in Ucraina lavoravo in centro estetico..."
"Interessante, ma a me altro che massaggi mi ci vorrebbe ora...ci vorrebbe un miracolo" gli rispondo sorridendo uscendo dalla porta.
Fin qui nulla di strano, ma ripartendo con il furgone iniziano a frullarmi per la testa strane idee. Ripenso a quello che ci siamo detti e a tutta la situazione - vieni di mattina,i bacetti,i sorrisi le battute, il massaggio... - vuoi vedere che...
Mi do del coglione e cerco di non pensarci più, son cose che succedono nei film e basta queste. Però il pensiero di lei in atteggiamenti da sexy cougar non mi abbandona e cosi li lascio scorrere nelle mente.
Passano i giorni e i famosi pezzi arrivano. La chiamo e gli dico che la mattina dopo sarei andato a montarli.
I pensieri erotici su di lei si riaffacciano e allora mi dico, non succederà sicuramente niente, ma cerca di cogliere l'occasione se si presenta! Non fare il coglione come sempre.Proprio per questo mi faccio una doccia e mi dirigo da Valeria.
"Buongiorno" mi dice con il suo solito sorriso.
"Buongiorno a te" e scambio di tre bacetti sulle guance.
"Vuoi un caffè o qualcos'altro?"
"Il caffè no, qualcos'altro forse..." e mi scappa da ridere.
"Stamani sei felice, è successo qualcosa di buono in questi giorni?"
"No no, rido per non piangere..." dico sarcastico.
Mi metto a lavorare e lei fa le sue cose in casa, devo scendere al furgone a prendere un attrezzo e mentre passo dalla porta di salotto vedo un lettino da massaggi vicino al divano.
Mi fermo e dico
"Allora li fai davvero i massaggi, vedo il lettino li! Pensavo scherzassi l'altra volta"
"Certo, ogni tanto viene qualche amica a farseli fare e anche a Massimo piace."
Massimo... Mi risale la rabbia e una diabolica idea.Mi faccio fare il massaggio e azzardo...quel che succede succede.
"Se finisco presto, me lo fai pure a me? sempre che non succeda una tragedia familiare se lo sa tuo marito..." e sorrido.
"Finisci il lavoro e poi vediamo, mio marito oggi lavora tutto il giorno..." mi lancia uno sguardo ambiguo.
Mentre finisco il lavoro, il mio cervello ormai era partito per la tangente, pensavo solo al massaggio e come poteva evolversi la situazione, se ci fosse stato qualcosa di più del semplice massaggio.
Nei momenti di lucidità continuavo a ripetermi che ero solo un illuso e che non sarebbe successo niente.
Finito il lavoro chiamo Valeria.
"Valeria ho finito, allora guarda, devi fare cosi e cosi" le spiego, ma sembrava distratta.
Ora o mai più mi dico.
"Visto che è abbastanza presto, me lo faresti il massaggio?" chiedo un pò imbarazzato.
"Va bene, aspetta che preparo il lettino. Intanto spogliati"
"Tutto?"
"Rimani in mutande"
"Ok" Entro in un altra dimensione e cerco di non eccitarmi per non fare brutte figure, sono li in mutande nel salotto di una cliente aspettando che lei stenda un telo sul lettino...mi batte forte il cuore e quei secondi prima di sdraiarmi mi sembrano non passare mai.
"Mettiti a faccia in giù e rilassati" mi dice Valeria con una voce calda e suadente. Eseguo senza dire una parola. Mi metto a faccia in giù e chiudo gli occhi. Sento lei che armeggia qualcosa e poi una colata sulla schiena di qualcosa (penso olio) che mi fa rabbrividire,poi le sue mani calde che iniziano a massaggiarmi.
Non sono esperto di massaggi, ma sotto le sue mani mi rilasso e sto bene.Inizio a fantasticare pensando a lei.
Inizio a sentire crescere qualcosa sotto di me, cerco di controllarmi, penso che in fondo è normale massaggio rilassante, nulla di più, ma non ci riesco. Non ci riesco anche perchè le sue mani ora mi stanno massaggiando l'interno coscia e quel salire e scendere non fa altro che eccitarmi.
Dopo un pò mi dice di girarmi, lo faccio, non senza vergogna, perchè sarebbe stata palese la mia erezione. Lentamente mi giro e sempre ad occhi chiusi mi ributto sul lettino, non voglio guardarla, non voglio vedere lei che si accorge della mia eccitazione, voglio far finta di niente...
Senza parole,mi rispalma l'olio sul torace e le gambe e ricomincia a massaggiarmi dal collo in giù. Sono in uno stato di piacevole ed eccitante catalessi, ma all'improvviso vengo risvegliato dalla suoneria del suo cellulare. Lei sbuffa e va a prendere il telefono, torna vicino al lettino e si siede come può.
Con una mano tiene il telefono mentre parla con una sua amica, con l'altra continua a strusciarmi il torace. Io richiudo gli occhi beato, la sento indugiare molto sui capezzoli e la sensazione è piacevolissima.Poi sento scendere la sua mano giù verso la pancia, non si ferma, sento le sue dita entrare sotto l'elastico degli slip e poi sento la sua presa sulla mia asta.
Apro gli occhi e la guardo, lei sempre al telefono, mi guarda, mi sorride e si piega su di me dandomi un bacio a stampo sulle labbra. Io richiudo gli occhi godendomi la sua mano. La telefonata finisce. Lei si ritrae e sempre con un sorriso sornione si toglie il maglione rimanendo in reggiseno. Allungo le mani e afferro quel ben di Dio. Si slaccia il reggiseno... Inizio a succhiargli i capezzoli e palpare quel meraviglioso seno.
Mi lascia fare, ma a un certo punto mi ributta giù e appoggia il suo seno sul mio fratellino avvolgendolo completamente.Una meravigliosa spagnola alternata ad altrettanto meraviglioso pompino. Quanto sarà durato? non lo so, ormai il tempo era una cosa astratta...so solo che ho raggiunto un meraviglioso orgasmo, una fontana di gioia... di quelle che raramente si raggiunge.
Riprendo fiato, la guardo e ancora sono incredulo! Ma molto appagato.Mi alzo dal lettino, l'abbraccio forte e non dico nulla,non ce la faccio a trovare le parole, ma ci pensa lei a riportarmi sulla terra.
"Adesso sei pari..."
"con cosa?" preoccupandomi si riferisse al lavoro che avevo fatto.
"Con la multa!!" dice ridendo di gusto.
Mi lascio andare anch'io in una risata.

Caro Vigile Massimo, ogni promessa è un debito, ma qui siamo andati oltre!! Ti chiedo scusa, anzi no! te lo meriti proprio!!
Comunque ora, come dice la tua mogliettina, SIAMO PARI!!!
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